Commentario del 28.04.18

IN PRIMA PAGINA
M5S-Pd, bordate sull'intesa. Renzi a Di Maio: "Governo insieme? Una presa in giro degli elettori" (Stampa, Repubblica). Il sondaggio del Corriere: la base dei grillini vuole la Lega. Idem il Messaggero: per gli italiani l'accordo Lega-Cinque Stelle è quello più solido. Salvini: senza intese si va al voto. E riabbraccia Berlusconi (Corriere). Ma avanza l'ipotesi di un "governo di responsabilità" (Corriere, Messaggero): il Mattino fa il nome del presidente della Consulta Lattanzi.
Dalla Ue tregua sui conti pubblici (Sole).
Dall'estero l'incontro storico delle due Coree. Kim e Moon: la guerra è finita (Corriere). Pace entro la fine dell'anno (Sole). Il Messaggero: un patto di interesse per arginare le mire della Cina.
In cronaca, la notte violenta due clandestini scuote Milano (Corriere e tutti). Quattro rapine e un morto. QN: clandestini con licenza d'uccidere. Il Prefetto: "La città ha risposto, mille rimpatri in un anno" (Corriere). Il Giornale: Sala, non fare come Pisapia. Libero rilancia sulla legittima difesa: la rivoltella si compra su Internet, costa poco. Feltri: vogliamo sparare a chi ci aggredisce. Per Roma incubo hooligans: città blindata per tre giorni (Messaggero). Il Tempo: Help!

ITALIA-ECONOMIA
Su debito e correzione dei conti tregua Ue (Sole): Bruxelles rinvia la richiesta di manovra bis all'Italia (Repubblica). La parola d'ordine è "aspettare senza interferire" (Stampa). Come anticipato dalla Stampa, grazie al consolidamento della crescita l'Ue non aprirà una procedura per deficit eccessivo sui conti del 2017. Cade anche l'ipotesi di una manovra correttiva per sistemare i conti del 2018: nelle "raccomandazioni" del 23 maggio verrà sottolineato il rischio di una "deviazione" dei conti ma il giudizio complessivo sarà rinviato al prossimo anno. Discorso diverso per la manovra autunnale: Bruxelles, scrive la Stampa, si aspetta "la piena applicazione delle regole". Per Repubblica invece la Commissione Ue aspetta di vedere Def e piano delle riforme del nuovo governo per decidere se chiedere una manovra bis entro l'estate o rimandare tutto alla manovra d'autunno.
Da Standard&Poor promozione dei conti con riserva: l'agenzia americana conferma la tripla B del rating, pronta però ad abbassarlo se la crescita scendesse. E se il risultato estero peggiorasse questo potrebbe avere incidenza sulla valutazione dell'affidabilità del debito. Pesa anche il rischio politico: "L'Italia non torni indietro sulle riforme" (Corriere).
"Paese vulnerabile per il debito, ma banche, famiglie e imprese sono più forti" il giudizio di Bankitalia (Messaggero). La situazione finanziaria delle famiglie italiane è solida, la ripresa economica sostiene la redditività delle imprese anche se permangono fragilità per le pmi. E' l'alto livello del debito pubblico e rendere l'economia italiana vulnerabile a forti tensioni sui mercati finanziari e a revisioni al ribasso delle stime di crescita.
Sul Corriere la "ricetta" di Boeri (Inps) per rilanciare i salari, e con i salari la crescita: ridurre il dualismo tra lavoratori garantiti e no, incrementare il potere contrattuale dei dipendenti anche con un salario minimo legale, favorire la mobilità dei lavoratori in ambito Ue con la portabilità dei diritti. Per Boeri, intervenuto ieri all'Eurogruppo riunito a Sofia, la stagnazione dei salari sconta la lunga recessione, l'avversione al rischio da parte dei lavoratori e l'assetto imprenditoriale e contrattuale che non favorisce la mobilità della manodopera.

ITALIA-POLITICA
Pd-M5S, Renzi torna in campo e, in vista della direzione dem, dà l'ok al vertice con i 5S. Ma alza la posta per l'accordo: veto su Di Maio premier, mentre Tav e Jobs Act sono intoccabili (Messaggero). Ma il Movimento vuole un patto che imponga al Pd il ruolo di sconfitto (Corriere). Per la Stampa Renzi resta scettico e definisce "una gigante presa in giro" la prospettiva di un governo grillini-dem. E dal M5S rifiutano i paletti posti dal Pd, ribadendo che "Di Maio resta l'unico premier" (Stampa).  Grillo gela il dialogo e attacca: "Questa sinistra annoia, non ha una narrazione" (Messaggero e altri). Anche se Roberta Lombardi, intervistata da Repubblica, apre: "Lazio modello d'intesa con i dem, si ragioni sui temi: reddito di cittadinanza, conflitto di interessi e anticorruzione sono per noi leggi irrinunciabili". Secondo il sondaggio di Pagnoncelli (Corriere) solo il 16% degli elettori grillini sarebbe favorevole a un'intesa con il Pd. Mentre il 59% dice sì all'intesa M5S-Lega, e solo l'8% è per l'asse con l'intero centrodestra. Tra chi ha votato Lega, il 41% auspica l'intesa col M5S, il 34% privilegia un'intesa che comprenda l'intero centrodestra.
La Lega rilancia la palla al M5S: discutano con noi o si torna al voto, anche entro l'estate (su tutti). Salvini chiede a Di Maio di sedersi al tavolo con il centrodestra, "ma – avverte il segretario leghista – senza intese si punti ad un governo per il voto ma non con Gentiloni premier" (Corriere). Ma il leader del Carroccio ha un piano B: governo di minoranza, con il sostegno di chi ci sta, per gestire i mesi che porteranno al voto (Repubblica ). Intanto, Salvini gioca la carta Friuli: domani il voto per la Regione dove spera in un altro successo elettorale (Messaggero). Il centrodestra pesa gli equilibri interni. Berlusconi e Salvini separati.  solo a fine campagna elettorale l'abbraccio tra i due leader, che restano divisi sulle strategie: il leghista punta ancora ad un accordo con il Movimento, mentre Berlusconi spera nel Quirinale (Stampa).
Sui quotidiani si susseguono scenari e retroscena sulle possibili contromosse del Colle in caso di stallo. Mattino e Messaggero lanciano l'ipotesi di una governo di tregua affidato al presidente della Consulta Lattanzi, per far fronte alle urgenze, ovvero legge elettorale e bilancio. Anche Repubblica parla di governo di tregua "affidato a un nuovo premier": potrebbe essere un esecutivo di minoranza, con o senza fiducia, con ritorno alle urne in autunno o nel 2019. Di "governo-ponte" parla la Stampa, che presenta due ipotesi: prorogatio a Gentiloni o un esecutivo di nessuno verso il voto in autunno. Per Vederami (Corriere) la carta di Mattarella è la "maggioranza delle responsabilità": una sorta di "governo del Presidente" per non scivolare disordinatamente verso il voto, per evitare l'esercizio provvisorio e l'aumento Iva. Secondo il sondaggio Swg un esecutivo del Presidente piace al 44% degli italiani, ma 51,9% preferirebbe un patto 5S-Lega (Messaggero).

ESTERI
Una stretta di mano al 38esimo parallelo: "La pace entro la fine dell'anno" (Corriere, Messaggero). In primo piano su tutti i giornali la storica visita del leader del Nord Kim al Sud. "Non ci sarà più guerra nella penisola coreana, una nuova era di pace è iniziata", il messaggio di Kim e Moon. Pace entro l'anno superando l'armistizio del 1953 e l'impegno a lavorare insieme per la completa denuclearizzazione della penisola. Ma tra gli analisti c'è scetticismo: nell'intesa non sono indicati tempi e modi dello smantellamento del programma nucleare e missilistico e non è chiaro se il leader nordoreano voglia smantellare o semplicemente congelare l'arsenale nucleare. Il timore è che la mossa di Kim serva solo a guadagnare tempo e vantaggi economici e diplomatici. Sapelli, sul Messaggero, parla di patto di interesse per arginare le mire della Cina. Sulla Stampa i timori di Trump di finire in trappola: la denuclearizzazione completa sottintende il ritiro di armi e sottomarini Usa a tutela di Seul.
A Washington gelido incontro Trump-Merkel: leader divisi su Iran e commercio (Corriere).  Nonostante i segnali distensivi lanciati dalla cancelliera il vertice lascia le distanze tra i due Paesi immutate, con gli Usa che confermano l'intenzione di ritirarsi dall'intesa con l'Iran firmata nel 2017 con Russia, Cina, Francia, Germania e Regno Unito. Anche sui dazi nessun passo avanti. "L'Europa investe negli Usa", l'affondo della Merkel (Stampa). Ma Trump bolla come inaccettabile il deficit commerciale di 151 miliardi di dollari con la Ue.


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