Commentario del 13.04.18

IN PRIMA PAGINA
Lo show di Berlusconi al Qurinale gela i grillini. Lega e M5S non trovano l'intesa (Stampa, Sole). Di Maio spiazzato da Salvini: la svolta promessa non c'è (Messaggero). Il secondo giro di consultazioni al Quirinale va in onda tra liti e veti (Corriere). Mattarella ai leader: tempo scaduto (Messaggero). Libero: politica noiosa, la gente discute solo di calcio.
In primo piano su tutti anche la crisi in Siria: Trump prende tempo sui raid contro Damasco. Macron preme: abbiamo le prove sull'attacco chimico (Sole). Ma Roma si chiama fuori (Corriere, Stampa). Sull'attacco Usa alla Siria no di Italia e Germania (Avvenire, Mattino). Putin schiera le navi e l'Europa si divide (Notizia Giornale).
Tra economia e politica: c'è aria di patrimoniale: la chiede perfino l'Ocse (Giornale, Avvenire). D'altronde gli italiani sono tutto fuorché poveri, titola Libero: record di risparmi, investimenti e case di proprietà. In crisi nera invece la scuola: via 1 milione di alunni nei prossimi 10 anni (Messaggero, Stampa). Andranno perse 55 mila cattedre (Sole, Corriere). Su Repubblica l'allarme ospedali: in corsia 40 mila contratti a tempo.
Spazio anche al datagate: Zuckerberg: "Non lascerò Facebook" (Stampa). Il tramonto di Facebook è rinviato (Repubblica).
Cronaca: trovato in Romania il tesoro di Zagaria: 250 milioni di euro (Avvenire). Sport, la Lazio crolla a Salisburgo, presi quattro gol in 19', addio Europa (Messaggero). Ma è ancora Real-Juve che fa discutere. La Stampa contro gli arbitri: non solo Juve, scoppia la protesta dei club italiani. Il Mattino parla di "contrappasso bianconero". La Verità:  Buffon sbaglia l'uscita, Agnelli fa quasi peggio.

ITALIA-ECONOMIA
Non si sblocca l'empasse politico sul governo, ma i mercati restano stabili: "Si fidano di Mattarella" dice l'economista Giulio Sapelli al QN. "I grandi gruppi che controllano la Borsa e decidono se acquistare o no i titoli di Stato davano già per scontato un periodo di non governo". E poi a Roma c'è Mattarella: "Il mondo internazionale e non solo quello finanziario ha immensa stima di lui. E' l'uomo perfetto per garantire stabilità". Per Sapelli l'Italia "a differenza della narrazione ricorrente è un Paese che ha solidità soprattutto nel rapporto tra debito pubblico e privato e i mercati lo sanno". Quanto a un eventuale governo M5S-Lega "rifiuto l'etichetta populista ma non è così facile che si realizzi". Per il prossimo futuro "la questione fondamentale è impedire l'aumento dell'Iva e su questo sicuramente si farà un accordo. Altro è difficile prevederlo".
Dall'Ocse richiamo all'Italia sulle disuguaglianze economiche e sociali nella distribuzione della ricchezza: il 43% della ricchezza è appannaggio del 10% dei ricchi. "Per ridurre più velocemente i divari è l'imposizione della tassa patrimoniale" (Avvenire). Ma è un coro di no (Messaggero). Il Giornale: l'Ocse copia la sinistra e chiede la stangata. Cottarelli: "Medicina peggiore del male perché potrebbe creare problemi di liquidità".  Boccia (Confindustria): "Viviamo in un Paese in cui le patrimoniali le hanno già messe sui fattori di produzione. Ci sono tasse come Irap e Imu che chi dovrebbe fare impresa paga sui capannoni". Critica anche Confedilizia: "Informiamo l'Ocse che nel nostro Paese la patrimoniale già c'è: si chiama Imu-Tasi, vale 21 mld e ha annientato il settore immobiliare".
In primo piano su tutti i giornali la crisi della scuola: con il calo delle nascite da qui a 10 anni ci saranno 1 milione di alunni in meno, e questo mette a rischio 55 mila cattedre. Le elaborazioni sono della Fondazione Agnelli su dati Istat: il calo più alto nelle regioni del Sud che perderanno il 17% degli iscritti. Questo intensificherà il flusso migratorio degli insegnanti verso il Nord, anche se il calo di iscritti riguarda tutte le regioni. La perdita di 55 mila cattedra farà risparmiare allo Stato 2 miliardi sugli stipendi, ma quei soldi andrebbero investiti per rafforzare il tempo pieno, rafforzare la presenza dei insegnanti per classe e snellire le aule sovraffollate.
Su tutti i giornali anche la partenza dell'Ape volontaria, ma l'iter è a ostacoli (Messaggero): chi ha 63 anni ed è interessato ad andare in pensione prima può fare domanda all'Inps entro il 18 aprile. Intesa Sanpaolo, Unipol e Allianz hanno aderito al progetto. Ma servono le credenziali Spid per indicare assicurazione e banca e al momento ce l'hanno solo 2,3 milioni di cittadini.
Su Repubblica l'sos dagli ospedali pubblici: più di 40 mila i precari in corsia, il grosso nelle Asl seguire dai Policlinici universitari, per lo più infermieri ma ora anche medici (circa 9000). Vannini (Cgil): "Il precariato nella sanità pubblica è figlio degli anni di turn over bloccato e di spending review. Questo ha comportato un aggravio sia del carico che delle condizioni di lavoro negli ospedali e nelle altre strutture. Stiamo trattando con le Regioni la stabilizzazione dei precari storici in base alla legge Madia ma non basterà a colmare il buco di posti stabili creatosi tra 2009 e 2015. Serve un piano straordinario di assunzioni".

ITALIA-POLITICA
Al Quirinale Berlusconi-show anti M5S: "Non sono democratici". Meloni allibita, Salvini infuriato: una piazzata (Messaggero e tutti). Il Cav mattatore si riprende la scena e dopo aver ceduto a Salvini l'onore di leggere il comunicato unitario del centrodestra in cui si dice che sarà la Lega a indicare il premier del centrodestra, riprende il microfono e rivolto ai giornalisti lancia un siluro ai Cinque Stelle: "Fate i bravi, sappiate riconoscere chi è democratico e chi non lo è". Il Fatto parla di una "zampata" disperata ma letale. Di Maio spiazzato non ottiene il passo di lato richiesto e Mattarella non regge più lo stallo tra Lega e M5S. "Questa cosa proprio non me l'aspettavo" dice Di Maio ai suoi, ma non chiude la partita con la Lega. Corriere e Stampa scrivono che in casa Cinque Stelle c'è la convinzione che lo smarcamento da Berlusconi alla fine ci sarà e questo aprirà la strada alla "sinergia istituzionale" con Salvini. Meloni al Corriere: "Le cose stanno cambiando, se ne è accorto anche Berlusconi per questo si è innervosito. L'incarico di governo spetta al centrodestra che ha vinto le elezioni e che è pronto ad arricchire il programma con le proposte di chi vorrà dare con noi un governo al Paese, M5S in primis". Per la Meloni "non esistono le condizioni per un accordo organico con il Pd".
Pd che resta fuori ma si prepara a una "fase due": "Confronto se c'è un preicarico" (Repubblica).  Per ora la posizione resta quella di chiusura a ogni ipotesi di partecipazione al governo, ma in caso di incarico esplorativo torneranno in gioco (Corriere). Molto dipende anche dall'esito dell'assemblea del 21: Renzi disposto a cambiare linea solo per un eventuale governo del presidente.
Mattarella, preoccupato anche dalla crisi in Siria, vuole accelerare: possibile un preincarico a Giorgetti oppure un incarico esplorativo alla presidente del Senato Casellati (Messaggero). Estrema ratio – in caso di escalation della crisi siriana - il governo del presidente (Corriere). Casellati alla Stampa: "Bisogna uscire dal vicolo cieco. Se Mattarella chiama io ci sono". "Al Paese serve un governo che sappia dare risposte a una situazione inedita, in grado di superare i vecchi schemi. Priorità assoluta il taglio delle tasse".

ESTERI
Siria, ore decisive. Il Pentagono frena Trump e prende tempo sul raid su Damasco (Corriere), Macron incalza: "Abbiamo le prove dell'utilizzo delle armi chimiche dal regime di Assad". Anche il governo britannico ritiene sia "necessario agire" e invia sottomarini, con la premier May pronta a "coordinarsi con Francia e Usa". La Stampa parla di Usa, Gran Bretagna e Francia alleati per far cadere Assad, anche se la condizione è evitare di colpire le forze russe. Contatti Usa-Russia sulla linea rossa. Mosca avverte: "In caso di attacco, rischio di un conflitto globale". Ma Roma e Berlino dicono no (Avvenire). Merkel: "La Germania non prenderà parte ad eventuali azioni militari in Siria". Idem Gentiloni, anche se Roma continuerà a fornire supporto logistico alle attività delle forze alleate. L'ambasciatore a Mosca Terracciano: "L'Italia non è parte attiva del conflitto in Siria e i russi lo sanno benissimo". Ma per la Stampa Washington chiede all'Italia una scelta di campo, un appoggio politico se non militare. Gli Usa capiscono che il governo Gentiloni è in uscita ma aspettano un segnale, come pure da M5S e Lega. Pur nell'ambiguità dell'azione americana, si intuisce che lo scopo di un intervento militare non è solo punire Assad ma lanciare un segnale di lungo termine a Russia e Iran e quindi il test delle alleanze occidentali è decisivo. E l'Italia tenendosi fuori darebbe l'indicazione di aver scelto l'altro campo. Frattini al Messaggero: "Le posizioni filo-russe della Lega e di FdI sono un valore aggiunto per l'Alleanza atlantica. Coinvolgere Mosca è indispensabile, lo fece anche Obama. Noi siamo stati leali dopo la crisi ucraina, fin troppo leali. Ma la lealtà atlantica non vuol dire cecità. Serve equilibrio". Repubblica parla di Quirinale in ansia per il caos di linee politiche: l'escalation della crisi siriana rende ancora più pressante la creazione di un governo. La scelta estrema sarebbe un governo di emergenza nazionale.

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