Commentario del 09.04.18

IN PRIMA PAGINA
Politica, il centrodestra non trova l'intesa (Stampa). Rivendica il premier ma Salvini si smarca: "Tratto con i grillini" (QN). Di Maio rilancia: scegli in fretta. Stop di Mattarella al voto subito (Repubblica). Ma si torna al Colle bloccati dai veti (Messaggero). Tutto rinviato a fine aprile, a dopo le elezioni in Molise e Friuli (Fatto). Brunetta al Corriere: "Dirò sempre no ai Cinque Stelle". Orlando: "Guai ad aver paura di un confronto con il leader grillino" (Repubblica). Celentano a Renzi: sbagliare è umano, risbagliare è da deficienti (Fatto). Scotti a Libero: "I partiti non hanno capito nulla del voto, il centro è morto".
Dall'estero. In Siria gas contro i bimbi (Messaggero). Cento morti per il nervino. Trump: "Assad è un animale, paghi" (Repubblica, Stampa e altri). Dalla Ue. L'Ungheria a Orbàn per il terzo mandato ma consensi in calo (Messaggero): l'alta affluenza minaccia il suo potere assoluto (Fatto). A Berlino attentato sventato alla maratona (Messaggero).
In cronaca, "Pochi parti, vietato nascere nei paesi": sul Messaggero i punti maternità a rischio chiusura. Sul Fatto i giudici di pace in sciopero: stop ai processi.
Sport, in F1 capolavoro Vettel: la Ferrari vince in volata in Bahrein. Meccanico ferito (Messaggero). Dramma alla Parigi-Roubaix, Sagan trionfa nel giorno più triste (Stampa). Ciclista gravissimo per un infarto (QN). Napoli all'ultimo respiro: fallisce un rigore, va sotto, rimonta e batte il Chievo 2-1 (Mattino).

ITALIA-ECONOMIA
Salvataggi bancari, verrà rimborsato chi presenta prima la domanda: nonostante i 5 stelle avessero chiesto di lasciare l'incombenza al prossimo governo, arriverà nei prossimi giorni un decreto dell'esecutivo Gentiloni per fissare regole e procedure per i rimborsi. Le pratiche saranno esaminate per ordine di arrivo: "È nostra opinione consentire l'accesso senza troppi vincoli" ha specificato il sottosegretario Baretta; in tutto sono coinvolti sei istituti, le due Venete e le quattro banche poste in risoluzione nel 2015. Il Messaggero parla di più fondi per i rimborsi: il decreto in preparazione prevede risarcimenti a maglie  larghe. Lega e 5 stelle chiedono un irrobustimento della dotazione da 100 milioni, dal Tesoro fanno sapere che si potrà fare solo con la prossima legge di Bilancio, per cui sarà di competenza del nuovo governo.
Imprese, ora i fornitori vengono pagati prima (A&F): diminuiscono i giorni che un'azienda deve aspettare per incassare i soldi di un lavoro o di un servizio reso e calano pure le aziende che non pagano, costringendo i creditori a protestarle. Nel 2017 le imprese protestate sono state 19.466, tremila in meno del 2016 (furono 43 mila nel 2012). Cala in media di 11 giorni il tempo di pagamento: le imprese hanno impiegato in media 72,4 giorni per saldare una fattura. MA dove ci sono rapporti di dipendenza finanziaria tra piccoli fornitori e grandi committenti/acquirenti miglioramenti non se ne vedono, denuncia Giorgio Merletti (Confartigianato). "Chi ha maggior potere contrattuale si prende tutto il margine".
Laureati, Italia penultima nella Ue (Messaggero). A rivelarlo è un rapporto redatto da Eurostat che, prendendo in esame i dati provvisori per il 2017, solo una persona su 6 in età da lavoro ha una laurea (16,3%). Un dato in aumento di 0,6 punti rispetto al 2016, ma molto distante dalla media europea che pari al 27,7%. Differenza anche tra donne e uomini: le prime rappresentano il 25,7% tra gli studiosi, i secondi non arrivano al 14% (13,7%).

ITALIA-POLITICA
Scontro nel centrodestra (Stampa): dal vertice di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni esce una nota comune con la richiesta di premiership per Salvini e di governo del centrodestra con i voti che mancano cercati in Parlamento. Ma Salvini si smarca subito: guardo al M5S. "Non ho intenzione di andare in Parlamento a cercare i voti come fossero funghi nel bosco. Se non riusciamo a fare il governo meglio andare al voto". Da Di Maio nuovi segnali a Salvini: "Da noi la grande ammucchiata non avrà un voto. Quando Salvini vorrà governare per il bene dell'Italia ci faccia uno squillo". Meloni alla Stampa: "Salvini veda pure Di Maio e gli spieghi che non ci dividiamo". "Quanto a noi, chiederemo al presidente Mattarella di dare l'incarico a Salvini. Presenteremo le proposte programmatiche che gli italiani hanno votato e vedremo chi ci sta. I numeri si cercano, l'importante è su che cosa. Escludo sicuramente il Pd. Sui 5Stelle dipende da loro". Se poi si dovesse tornare al voto "l'ipotesi non ci spaventa purché non si torni a votare con la stessa legge elettorale. Ne serve una nuova con premio di maggioranza". Sul Corriere parla Brunetta: "Io un governo leghista-grillino non lo voto. Starò da solo ma non lo voto. Non possiamo allearci con un Movimento che tributa una standing ovation al pm Di Matteo che dà del mafioso a Berlusconi. E poi un governo Lega-5Stelle metterebbe in difficoltà il nostro Paese in Europa". Stessa linea sul versante opposto: "Non solo Berlusconi, anche Forza Italia fuori dal governo – dice alla Stampa il grillino Alfonso Bonafede, fedelissimo di Di Maio. Possibile ministro della Giustizia – Il governo deve realizzare il cambiamento e sarebbe impossibile farlo con FI". Su Repubblica parla Maroni: "Non ci sarà alcun accordo. Si tornerà alle urne con una legge elettorale fatta su misura per Lega e M5S. Chi vince governa per cinque anni e finalmente si entra nella Terza Repubblica".
Fermo sui veti anche il Pd. Martina: "M5S non ci tiri per la giacca, non siamo il piano B di nessuno. E anche Salvini stia sereno: con lui il Pd mai" (Corriere). Ma il partito resta diviso.Orlando a Repubblica: "Il Pd non deve temere l'incontro con il M5S ma prima Di Maio chiuda alla Lega". Questa è la nuova condizione posta per aprire un dialogo con i 5Stelle: "Di Maio deve prendre le distanze da Salvini sui temi dell'immigrazione, respingendo l'ipotesi della flat tax. Non dico che cambierebbe la posizione del Pd ma dal tatticismo passeremmo alla sostanza". Rosato, candidato renziano in pectore per la segreteria, contro i 5Stelle: "Eravamo il male assoluto e ora ci corteggiano? Penso che noi dobbiamo avere la schiena dritta e rivendicare le nostre ragioni". Rosato scettico anche su un accordo centrodestra-Pd: "Sono convinto che Lega e M5S abbiano già fatto l'accordo. Resta solo da decidere cosa fare di FI". Quanto al Pd "Renzi si è dimesso da segretario non da politico, dà il suo contributo a decisioni collegiali. Tra congresso e assemblea abbiamo due settimane per decidere dove scegliere il segretario". Nel Pd la resa dei conti è fissata il 21 aprile. Per la Stampa la minoranza Pd punta ad affossare Renzi all'assemblea, ma l'ex segretario lavora per bloccare le aperture al M5S.  Richetti pronto a candidarsi in caso di primarie: "Renzi non ripensi alle sue dimissioni". Bettini all'attacco "Non c'è stata nessuna vera analisi della sconfitta.Il segretario sconfitto continua ad esserci e a voler essere il dominus: se va avanti meglio dividerci" (Fatto). Sul Fatto l'affondo di Adriano Celentano contro Renzi: "Caro Matteo, per rivincere bisogna prima saper perdere. Io al tuo posto andrei a trovare Di Maio e gli direi: eccomi qui pronto al tuo fianco per guarire l'Italia".
Per il Messaggero i passi indietro dei partiti preoccupano il Quirinale: in questo modo anche il secondo giro di consultazioni rischia di essere inutile a meno di individuare una figura terza, che potrebbe essere il leghista Giorgetti, per sbloccare l'impasse. Per il Fatto col centrodestra diviso e i Maio che aspetta segnali anche dal Pd in piena confusione, tutto è rinviato a fine aprile, dopo il voto alle Regionali di Friuli e Molise. Per Repubblica il Colle è comunque deciso a stoppare ogni ritorno al voto anticipato subito: per Mattarella un'altra campagna elettorale sarebbe uno shock per il Paese, e comunque niente assicura che nuove elezioni cambierebbero la situazione attuale. E la riunione del Consiglio Europeo di giugno impone di avere un governo pienamente in carica per quel momento. 
Ieri giornata di vertice anche per i big del M5S, con Grillo, Casaleggio e Di Maio insieme ad Ivrea. I toni restano alti ma in realtà si prende tempo per consentire a Salvini di rompere con Berlusconi. Grillo: "Un governo alla fine si farà".

ESTERI
Siria, raid del regime a Douma, roccaforte di ribelli, una ong denuncia un centinaio di vittime, per lo più bambini e donne, e l'uso di armi chimiche. Trump durissimo: "Il presidente Putin, la Russia e l'Iran sono responsabili per il loro sostegno ad Assad l'animale. E' un grande prezzo da pagare. Un altro disastro umanitario senza motivo". Ma la Russia nega l'attacco chimico e parlano di espediente occidentale per impedire la ripresa della lotta all'Isis. Ma le testimonianze che arrivano da Douma sono drammatiche: "Un missile è entrato dal tetto, è stato un disastro" (Messaggero). I soccorritori: "Era un inferno, i bambini i primi a stare male" (Corriere). Ora il Pentagono spera che Trump ritorni sulla decisione di lasciare la Siria (Messaggero). Per il Corriere Trump è pronto a colpire il regime di Assad.
In Ungheria Orbàn stravince: sarà premier per la terza volta (Messaggero) ma cede voti all'ultradestra di Jobbik (Repubblica). Per il Corriere è lui il vero rivale del premier. Un successo annunciato, tutto giocato sulla paura dei migranti e l'ostilità verso Bruxelles. "Ora possiamo salvare l'Ungheria". Libero: è la destra che prende a schiaffi la Ue. E sullo stop ai migranti Budapest guarda all'Italia (Messaggero): Orbàn potrebbe avere M5S e Lega alleati nella lotta ai clandestini. Cataldo (M5S): "Il risultato di Budapest conferma il fallimento dell'Europa. Ma con il M5S le alleanze restano le stesse. I Paesi dell'Est dovranno cambiare linea: ai governi che violano le regole sui ricollocamenti dei migranti bisogna togliere i fondi strutturali".
Sul Corriere (p.13) l'inchiesta della Gabanelli e di Gaggi sul mercato dei passaporti che mette a rischio la sicurezza dell'Europa. Cittadinanza in vendita, in molti Stati: russi, cinesi e narcos tra i maggiori acquirenti, a Malta il numero dei passaporti venduti è un segreto governativo, ma al pari di Cipro è lo Stato che offre una "corsia preferenziale" per chi vuole procurarsi il documento in brevissimo tempo. Ai Caraibi dicono che coi soldi ricavati dai passaporti, riparano i danni degli uragani.

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