Commentario del 16.04.2018

IN PRIMA PAGINA
Salvini-Di Maio, aria di rottura (Messaggero). Tra i due, dialogo tra sordi anche a Vinitaly (Fatto). Segretario della Lega pessimista sulla trattativa (Corriere). Dal leader del M5S l'ultima offerta a Salvini: "Possiamo fare un governo insieme". Ma l'ostacolo resta Fi (Repubblica). Tajani al Messaggero: "Stop ai veti, l'Italia deve darsi un governo stabile". Su Repubblica parla Calenda: "Italia in emergenza, ci vuole un esecutivo di transizione".  E Brunetta al Giornale ammette: "Ora il Pd potrebbe tornare in gioco".
Tra i temi economici, De Bortoli su L'Economia si occupa di debito pubblico: "Chi ha detto che tagliarlo è impossibile?".
Ampio spazio ancora allo scenario siriano: Trump dopo il blitz: "Restiamo in Siria, sanzioni alla Russia" (Messaggero). Dopo l'attacco Usa, Assad si vendica sui ribelli (Stampa). Sul Mattino, Emma Bonino avverte: "In Siria altri civili a rischio". "Giocano a fare la guerra" titola Libero, secondo cui gli occidentali sparano peggiorando le cose.  "L'Italia non tolga le sanzioni a Putin", sulla Stampa intervista all'inviato di Trump in Ucraina.
Commercio internazionale: con Trump e Xi Jinping, indovinate chi rischia di più (L'Economia).
Sport Lazio e Roma non si fanno male. Poche emozioni: il derby finisce 0-0 (Messaggero). Il Napoli si ferma, la Juve allunga (Stampa). In Formula 1: in Cina vince Ricciardo, Ferrari terza con Raikkoner (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Ripresa economica, Confindustria resta ottimista. Sul Giornale (p.13) Mazzuca contatta il leader degli industriali, Vincenzo Boccia, che spiega: "L'ottimismo nasce dalla consapevolezza che i fondamentali dell'economia si mantengono buoni e, anzi, vanno migliorando. Certo – avverte Boccia – non occorre sfidare i mercati, che si mantengono calmi in attesa di capire quale direzione prenderà la politica italiana". Confindustria torna a chiedere alla politica di prendere in esame il documento che gli industriali hanno stilato nell'Assise di Verona: "Confidiamo – ha detto ancora il numero uno di viale dell'Astronomia – che il confronto tra partiti riparta dai contenuti programmatici e dagli effetti sull'economia reale della prossime scelte politiche".
De Bortoli su L'Economia (p.2-3) guarda al debito pubblico italiano: anche se non siamo mai andati in default e nel 2017 il gap tra spese ed entrate al netto degli interessi pagati è sceso all'1,9%, il punto centrale è capire cosa succederà quando terminerà il Qe della Bce: le prospettive economiche indicano altri 2-3 anni di relativa tranquillità, a cui dovrebbe seguire un periodo di recessione, ecco perchè sarebbe saggio proteggersi – scrive De Bortoli – non solo con le riforme e il taglio delle spese improduttive, ma soprattutto attuando l'avanzo primario, portandolo al 3,5 – 4%, congelando la spesa in termini reali per i prossimi 3 anni, per realizzare un cuscinetto in grado di difenderci da eventuali choc.
Più sconti ai contribuenti con il Fisco precompilato (Sole in prima e p.2-3): da oggi disponibili i modelli per il 730. Dalla casa ai farmaci, corsa ai bonus, ed entrano le spese per gli asili nido e le erogazioni a Onlus e fondazioni. Da quest'anno a disposizione le informazioni su come vengono usati dallo Stato i soldi delle tasse (Messaggero p.15).
Tanto bancomat, poche carte: l'Italia è cash e spreca di più. In primo piano su A&F l'inchiesta sui metodi di pagamento elettronici che nel nostro Paese rappresentano il 14% del totale, pari a 178mld. Italiani meno dipendenti dal contante e sempre più orientati verso il pagamento via Mobile grazie ad un sistema più semplice e la praticità di avere sempre a portata di mano un cellulare: in un solo anno il "cashless" ha fatto registrare un +57%.

ITALIA-POLITICA
Aria di rottura tra M5S e Lega (Messaggero): Di Maio ha definito "dannosa per il Paese" l'unità del centrodestra e ha lanciato un messaggio di apertura al Pd, mentre Salvini chiede al M5S di fare di più, "ora sono altri che devono muoversi" (su tutti). Dal numero uno grillino arriva l'ultima offerta: "Possiamo fare un governo in pochi giorni, ma Salvini rompa con Berlusconi. E il premier lo faccio io" (Repubblica in prima e p.2). Ma da Fi tornano a chiedere lo stop ai veti. Brunetta al Giornale (p.5): "Le elezioni non le ha vinte la Lega né il M5S, ma la coalizione di centrodestra. Perciò è una fesseria dire che il M5S ha diritto ad esprimere il premier. Il centrodestra si rivolga a tutti, nel Pd noto la voglia di favorire la formazione di un governo e il centrodestra dovrebbe verificare questa possibilità". Per la Stampa (p.2) Berlusconi punta sulla Casellati e vuole isolare Salvini: Fi scommette un un mandato esplorativo alla presidente del Senato per tornare protagonista di un "governissimo" a guida centrodestra. Con Tajani al Messaggero (in prima e p.3) che invita a "dare un governo credibile per svolgere un ruolo importante di mediatore nello scenario interazionale".
Altre 48 ore, poi deciderà il Quirinale: sta per scadere l'ultimatum di Mattarella ai partiti per un accordo (Messaggero p.5). Quirinale pronto ad assegnare un preincarico a Salvini o Di Maio, in alternativa ipotesi mandato esplorativo a Casellati o Fico. Nelle ultime ore sarebbero in rialzo le quotazioni del presidente della Camera, ma se queste ipotesi dovessero fallire possibile virata verso un governo del presidente.  Per il Giornale (p.5) un incarico potrebbe arrivare già domani. Il ministro Calenda a Repubblica (p.4): "Non possiamo affrontare la tempesta perfetta internazionale ed economica in una situazione di instabilità politica e istituzionale, il Pd dovrebbe proporre la costituzione di un governo di transizione sostenuto da tutte le forze politiche e, parallelamente, la formazione di una commissione bicamerale per le riforme istituzionali". Casini, intervistato dal Corriere (p.5): "Chi propone soluzioni del passato – dice a proposito dell'ipotesi governissimo – non vede che la politica oggi è geneticamente cambiata. Ma il mondo non aspetta i tempi della politica italiana". Sulla stessa linea Tajani, vicepresidente di Fi e presidente dell'Europarlamento, che al Messaggero (p.3) dice: "All'Italia serve al più presto un governo credibile per essere parte delle scelte Ue e dell'Onu".
La Cassazione: "Le telefonate mute sono molestie". Sul Messaggero (in prima e p.19) la sentenza che annulla l'assoluzione di un uomo che tormentava i vicini con le chiamate. L'imputato aveva agito per dispetto, vendicandosi dei vicini troppo rumorosi, ma per i giudici si tratta di reato.

ESTERI
Sulla Stampa (in prima e p.3) parla l'inviato dell'amministrazione Trump in Ucraina, Volker: "L'Italia non può togliere le sanzioni alla Russia senza subire gravi conseguenze – è l'avvertimento al futuro governo di Roma -. Dopo il mancato rispetto degli accordi di Minsk e l'attacco con il gas nervivo in Gran Bretagna, togliere le sanzioni sarebbe il segnale sbagliato. Inoltre, la Russia sta appoggiando movimenti anti-sistema per destabilizzare l'Occidente". Poi sull'attacco in Siria di Usa, Francia e GB dice: "L'obiettivo non è colpire la Siria o provocare un conflitto con la Russia, ma fermare l'uso di armi chimiche". Intanto, dopo i missili sulla Siria, nuove sanzioni. Usa pronti a "punire" Mosca (Corriere p.8).  La Casa Bianca cede ai falchi: nessun ritiro delle truppe, "restiamo – dice Trump – per spazzare via l'Isis e controllare l'Iran" (Messaggero p.8). Assad riprende la sua battaglia e accusa l'Occidente: "Solo menzogne contro di noi". Per vendetta, Assad sgancia bombe sui ribelli, mentre Teheran muove le milizie sciite dall'Iraq e dal Libano per colpire gli Usa (Stampa p.7). Emma Bonino al Mattino (in prima e p.9) avverte: "Ora attenzione, c'è il rischio dell'escalation. Allarme massacro di civili ad Idlib, dove Assad cercherà di 'ripulire' la zona che è nelle mani dell'Isis". Intanto, Macron contro Putin: "Complice per i gas" (Messaggero p.9). Ma arriva l'offerta della coalizioni per un accordo con Mosca: ritorno ai negoziati di Ginevra seguendo l'agenda dell'inviato Onu de Mistura, con la possibilità di installare un governo di transizione e avviare elezioni libere (Stampa p.6). Ma Libero (in prima e p.2) si schiera contro Francia e America: giocano a fare la guerra, ma così peggiorano le cose. Sul Corriere (p.8) parla il consigliere del Cremlino Lukyanov: "Gli Usa hanno lanciato l'attacco per mostrare che possono fare quello che voglio, ma quei missili non cambiano la situazione siriana e Washington continua a  non avere una strategia. La Russia continuerà a sostenere Assad  nell'ampliare il suo controllo del territorio e proseguire le iniziative con Iran e Turchia per facilitare una qualche forma di processo di pace". A sottolineare un'assenza di strategia da parte dell'America anche Biddle, ex consigliere del Pentagono, che al Messaggero (p.8) dice: "Attaccare non è stata una buona idea".
Sul Messaggero (p.11) spazio anche all'altro conflitto, quello tra Israele e Iran, dove lo scontro è stato riacceso dai missili americani. Gerusalemme non vuole basi e armi di Teheran vicino al proprio confine, e cresce il numero dei radi dello Stato ebraico nel territorio di Assad.
Montenegro, trionfa Djukanovic: bloccato il fronte filo-russo (Stampa p.12 e altri). Il leader vicino alla Ue prende il 54% dei voti ed evita il ballottaggio.

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