Commentario del 03.04.2018

IN PRIMA PAGINA
Governo al buio, ma regge il dialogo Di Maio-Salvini (Repubblica). Domani il via alle consultazioni al Quirinale. Veti e trattative, Tajani: "Premier al centrodestra" (Corriere). Se si rivota non cambia niente (Fatto).
Ampio spazio alle notizie dagli esteri. Commercio internazionale: la Cina risponde a Trump e alza i dazi: Wall Street cede (Sole e tutti). Dazi e tech fanno sbandare Wall St (MF). Ma non saranno i dazi cinesi a fermare la globalizzaizone (Giornale). Il vino italiano così ci guadagna, ma la Ue rischia la guerra dei prezzi (Messaggero).
Polemica con Israele dopo le parole di Netanyhau, che annunciato l'invio all'Italia dei migranti. Le proteste fanno saltare l'intesa Onu (Repubblica). Annuncio, poi smentito, Roma reagisce: "Mai informati, porte chiuse" (Corriere). Giornale polemico: "Israele prova a rifilarci i profughi che nessuno vuole". Intanto, dopo il caso di Bardonecchia, agenti francesi sotto inchiesta (Stampa).
Tra i temi economici:  le Entrate avviano l'operazione trasparenza: dove finiscono le nostre tasse (Giornale): due euro di tasse su cinque vanno a pensioni e sanità (Sole). Ma un italiano su due non paga le tasse (Libero).
Sulla Stampa apertura dedica all'emergenza delle morti sul lavoro. Sul posto di lavoro crescono le vittime: 151 morti nel 2018. I sindacati: spesso è colpa del precariato.

ITALIA-ECONOMIA
Fisco trasparente: "Così usiamo i vostri soldi" (QN p. 25, Repubblica p. 22 e altri). L'Agenzia delle Entrate scriverà a 30 milioni di contribuenti per indicare la destinazione delle imposte: sarà l'avvio di un percorso di maggior trasparenza, finalizzata "a migliorare il senso di partecipazione dei cittadini, troppo spesso considerati solo contribuenti" sottolinea il direttore Ernesto Maria Rufffini. La lettera sarà pubblicata nel mese di Aprile nel Cassetto previdenziale Inps di ciascun cittadino. Intanto, emergono alcuni dettagli sulla destinazione delle tasse: il 21% va alle pensioni, il 19% alla sanità. Un euro su dieci paga invece l'istruzione e un altro è "ipotecato" dal debito pubblico, mentre tutela dell'ambiente, cultura e sport, nonché abitazioni e tutela dei territorio ricevono, rispettivamente, il 2,5%, il 2,4% e l'1,8%, ossia meno del 2,7% che lo Stato gira a Bruxelles sotto la voce "Contribuzione al bilancio Ue" (Sole prima e p. 4).
Su Libero (prima e p. 2-3) in evidenza, invece, il dato secondo il quale un italiano su due non paga le tasse, ma trova comunque i denari per le vacanze. Venti milioni di connazionali non compilano il 730 e altri 10 milioni versano zero, ma nei conti correnti ci sono 580mld (dati in crescita) e nei fondi altri 2mila mdl. In alcuni Comuni addirittura, quasi 8 residenti su 10 sono fiscalmente infedeli e il sistema non regge anche perchè gli sgravi sono troppi: 100mld. Per le feste di Pasqua, 11 milioni di persone sono andate in ferie e hanno speso 3,5mld: eppure il 50% dichiara meno di 15mila euro.
Figli a carico, lavoro e sport: così detratti oltre 100mld (Messaggero). Dichiarazione dei redditi 2017: spese sanitarie e mutui tra gli sconti fiscali più usati dai cittadini. Le riduzioni d'imposta per la scuola in aumento del 50% e da quest'anno arriva anche il "bonus terrazzi", ossia lo sconto del 36% con un tetto di 5mila euro per rifare giardini e balconi.

ITALIA-POLITICA
Partono domani le consultazioni al Quirinale, ma per una via d'uscita servirà ancora tempo (Stampa p.4). Ci vorrà più di un giro di consultazioni e si fa largo l'ipotesi "esploratore" (Messaggero p.6). Salvini e Di Maio saliranno al Colle, ma senza chiedere l'incarico: nessuno dei due vuole bruciarsi al primo giro (Repubblica p.6), anche se per la Stampa (p.5) la Lega spera di bruciare il leader grillino col primo incarico, per poi tornare a trattare dopo un primo tentativo di fiducia fallito. Secondo il Corriere (p.6) si parte tra i veti, il principale riguarda la figura del premier: il M5S insiste per la guida dell'esecutivo, ma il centrodestra spinge per Salvini. In attesa dell'incontro tra i leader di Lega e 5S, che dovrebbe slittare alla prossima settimana, i grillini mettono i paletti: incarico a Di Maio o nuove elezioni (Stampa p.4).
Berlusconi sente "aria di governo" (Corriere p.7):crede che un'intesa tra Di Maio e Salvini sia alle porte, ma non teme strappi: "Salvini mi ha assicurato che non si muoverà senza di noi". Ma per Libero (p.6) Berlusoni al Colle proverà a fermare il patto Lega-M5S. La linea di Fi nelle parole di Tajani, che a Repubblica (p.7) dice: "Senza di noi il governo non si fa. Nessuno pensi di scegliere i ministri azzurri dall'esterno o selezionare con chi parlare e con chi no di Fi". Il candidato leghista in friuli, Fedriga, a Libero (p.5): "Il governo va deciso entro maggio, bisogna accordarsi su un percorso per realizzare flat tax, abolizione della Fornero, sicurezza, legittima difesa e lotta all'immigrazione clandestina".
Intanto, l leader grillino apre alla Lega: servono leggi speciali contro il terrorismo (Messaggero p.8). Ma secondo Libero (p.4) la base si mette di traverso ad un patto con il Carroccio.
Pd, nuova frattura sul governo "di tregua" (Corriere p.8): nel primo giro di consultazioni, i dem sono compatti sulla linea, ma la spaccatura di potrebbe manifestare nel prossimo giro di incontri. Nessuno vuole un esecutivo con il M5S, ma cresce la fronda di coloro che puntano all'adesione a un "governo di tutti" sotto la regia del Quirinale. "Anche con un secondo round la linea del Pd resterà quella dell'opposizione - assicura il capogruppo dem Marcucci alla Stampa (p.4) -. Il Pd non entrerà al governo e non accettiamo di fare un esecutivo con il centrodestra".

ESTERI
La Cina reagisce ai dazi di Trump: tariffe più alte del 15-25% su 128 prodotti Made in Usa, per un totale di 3 miliardi; una mossa annunciata, che ha contribuito al calo delle Borse, con Wall Street che perde il 3% (Sole p.2, MF e tutti). Secondo Rampini (Repubblica) si stanno radunando tutti gli ingredienti per la "tempesta perfetta" sulle Borse, la nuova stretta americana sarà motivata con la protezione della proprietà intellettuale. Le misure sono una risposta alle barriere americane su acciaio e alluminio e potrebbero essere solo l'inizio dei provvedimenti cinesi in caso di guerra commerciale. Il Giornale (p.20) parla di "vendetta cinese" che colpisce 128 prodotti, compresi frutta, vino e carne di maiale. Per Libero (p.10) i tedeschi si sfregano le mani: a beneficiare delle iniziative di Pechino sarà l'Europa, Germania in particolare. Messaggero (p.10): per il vino italiano possibili vantaggi ma la Ue rischia la guerra dei prezzi, si teme l'invasione dei prodotti a stelle e strisce sul mercato europeo. E la prossima partita per gli usa è con l'Europa (Corriere p.4): tregua sulle tariffe su acciaio e alluminio fino al primo maggio, gli Usa puntano ad un accordo vantaggioso come con la Corea del Sud.
"I nostri rifugiati anche in Italia": l'annuncio di Netanyahu per un piano sui migranti che coinvolge anche Roma, ma, dopo le polemiche, Israele sospende l'intesa con l'Onu (su tutti). Indicati anche Europa e Canada come destinazioni, ma Israele fa marcia indietro: erano solo esempi. Sfiorato l'incidente diplomatico (Stampa p.8). "Noi non li prendiamo" dicono dalla Farnesina e dall'Interno, negando che ci sia mai stata una trattativa. "Il nostro Paese non è lo zerbino di nessuno e non accettiamo clandestini degli altri" dice il vicepresidente leghista della Camera Fontana al Messaggero. Libero e Giornale all'attacco: Israele prova a rifilarci i profughi che nessuno vuole.
Italia-Francia, dopo i fatti di Bardonecchia, indagati i gendarmi (Stampa in prima e p.8): agenti accusati di abuso d'ufficio e violenza privata. Sospesa la cooperazione con la Francia, in attesa del vertice a Roma con il direttore delle dogane francesi. Ma Parigi continua a negare i fatti: "Da parte nostra nessun violazione di sovranità" (Messaggero p.5).
Egitto, il presidente Al Sisi riconfermato con il 97% dei voti (su tutti). Mattarella si congratula, ma chiede il rispetto degli impegni presi sulle indagini per la morte di Giulio Regeni.
Usa-Russia, l'invito di Trump a Putin, ma il disgelo resta difficile (Messaggero p.11 e altri): a marzo il presidente americano ha telefonato al leader russo invitandolo alla Casa Biaca, ma non è mai stata definita una data e, ora, la guerra delle spie rallenta i contatti.

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