Commentario del18.03.2018

IN PRIMA PAGINA
Politica sempre in evidenza. Veti del M5S sulle Camere al centrodestra (Corriere, Messaggero e altri). Dal M5S fanno sapere: "governo con la Lega e niente urne bis" (Stampa). Ma da Rosarno Salvini: "non sarò in un governissimo" (Messaggero). Giornale mette nel mirino la bugia della Lega: apre al governo con M5S per la legge elettorale, ma sarebbe un esecutivo a tutti gli effetti. Nel Pd, primi sì al referendum tra gli iscritti sulle alleanze (Fatto). Veltroni al Corriere: "La sinistra ritrovi se stessa, torni dove c'è il popolo".
Ampio spazio anche al voto in Russia. Oggi le urne, Putin vuole un plebiscito (Stampa). E intanto avvia le misure contro Londra (Corriere e tutti). In Cina, Xi eletto presidente a vita. Ora lo Zar spera in una sponda (Messaggero).
Su tutti i quotidiani l'apertura di Torino alla candidatura per le Olimpiadi 2026. La Appendino placa la fronda e candida Torino per i Giochi (Fatto).
"Roma: le biche non le fa solo la pioggia, ma pure le tangenti": sul Fatto, in esclusiva, i verbali di un'inchiesta che rivela il sistema delle tangenti.
Sport, ciclismo: lo Squalo Nibali è tornato con uno scatto-capolavoro, trionfa alla "Sanremo" (Corriere e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
Agenda economica del M5S, l'eurodeputato 5S Cataldo al Sole (p.13): "Con noi si apre una nuova stagione: quella dei cittadini. Con un piano di digitalizzazione della Pa e una spending review della spesa improduttiva si possono recuperare mld di euro per investimenti ad altro moltiplicatore. Per far migliorare il rapporto debito-Pil bisogna migliorare il secondo termine, e l'Ue dovrebbe assecondare questo cambio di prospettiva. Per rimettere in moto l'Italia serve una spesa pubblica ponderata che generi ricchezza e posti di lavoro. Il debito è uno strumento, non un fine". Intanto, il Messaggero (p.5) dedica un focus sullo strumento del reddito di cittadinanza del M5S: dall'assegno globale teorizzato da Grillo si è passati a una forma di sostegno per i poveri. Nell'unico testo scritto, la proposta di legge per il reddito di cittadinanza, quello che si vuole introdurre è "un reddito minimo garantito", cioè uno strumento in cui i 780 euro al mese promessi dovrebbero andare solo alle famiglie a rischio povertà, quelle con redditi annui inferiori a 9306 euro. Il supporto è "condizionato": si perde se si rifiutano più di tre offerte di lavoro "congrue". Secondo il M5S il costo sarebbe di 14,9 mld per lo Stato, anche se gli economisti parlano di 29 mld. E per finanziarlo – commenta il Messaggero – non basterebbe tagliare le pensioni privilegiate.
Spendiamo il 21% del Pil in pensioni e bonus: sul Giornale (p.10) i numeri del sistema assistenziale italiano, che spende 80 mld per pagare 10,5 mln di pensioni. Un pensionato percepisce in media 23 mila euro all'anno, mentre lo stipendio medio di chi lavora è 20 mila euro. Sommando anche forme di integrazione al reddito, l'Italia spende il 21,1% del Pil in spesa sociale, posizionandosi al quinto posto in Ue, con una media che è superiore di 2 punti percentuali rispetto alla media europea.

ITALIA-POLITICA
Si tratta per le presidenze delle Camere, muro di Di Maio su Romani e Fi: "Sentirò tutti, no ai condannati" (Corriere in prima e p.2). Per Repubblica (p.8) il veto del M5S mette a rischio il patto con il centrodestra e rappresenta un segnale di apertura al Pd, nel giorno in cui il reggente dem Martina dice no all'Aventino. Dal Movimento, intanto, arriva l'apertura a un governo con la Lega, i 5S vogliono evitare il voto bis (Stampa p.4). Contrario all'ipotesi di tornare alle urne anche Salvini, che da Rosarno mette in chiaro: "Non starò mai in un governissimo" (Messaggero p.4). Secondo la Verità Mattarella vuole incastrare Salvini offrendogli la presidenza del Senato. Giornale attacca la Lega sull'ipotesi di intesa con il M5S per un governo di scopo per cambiare la legge elettorale: quello che non dice è che l'esecutivo non modificherà solo il Rosatellum e Salvini sarà fuori dall'alleanza di centrodestra.
Fi teme l'accerchiamento, Berlusconi spinge per un'intesa con i dem, altrimenti teme che Salvini possa tagliare fuori Fi dai giochi per le presidenze delle Camere (Corriere p.3). La Meloni al Corriere: "A Salvini chiedo linearità: se è deciso a tentare di formare il governo non può chiedere anche la presidenza di una Camera". Poi sul governo dice: "Abbiamo il diritto e il dovere di tentare di formare un governo sulla base di punti programmatici seri sui quali tanti sono d'accordo: credo poco all'ipotesi di fare accordi con le singole forze, credo si possano registrare in Parlamento convergenze sui temi". E La Russa alla Stampa (p.5) ribadisce: "Se Salvini fallisce, non c'è un piano B: cambiare il Rosatellum e tornare a votare. Non daremo i nostri voti né al Pd né al M5S".
Intanto, il Pd si ribella all'Aventino di Renzi: ieri assemblea al Nazareno con Martina, Cuperlo, Orlando e Calenda che hanno aperto a un esecutivo di garanza (Stampa p.7). La disponibilità ad un esecutivo di tutti serve a scongiurare l'ipotesi di un asse Lega-M5S (Repubblica p.2). Corriere (in prima e p.5) intervista Walter Veltron: "Il Pd deve stare all'opposizione, ma sia un interlocutore di Mattarella, si potrebbe creare, intorno a una proposta del Colle, un'iniziativa per una governo che eviti il ritorno alle urne e affronti legge elettorale e questione sociale" "Il nostro ruolo è fare l'opposizione" ribadisce Rosato, intervistato dalla Stampa (p.7). "L'opposizione non è l'Aventino – spiega -. E chi parla di tornare al voto prima ancora di iniziare le consultazione fa una forzatura".

ESTERI
Russia al voto, il Putin IV è un trionfo annunciato (Stampa in prima e p.2 e tutti): oggi le elezioni, il presidente vuole il quarto mandato e punta a superare il 70%. Gli unici interrogativi sulle urne riguardano l'affluenza e i consensi che lo "zar" riceverà tra i giovani (Sole p.4). "Salami e sms per portare i russi alle urne" titola il Corriere (p.12). "Risultato scritto, ma Putin IV non sarà l'ultimo" dice al Messaggero (p.8) Elizaveta Aleksandrova-Zorina, scrittrice popolare in Russia. Mentre la storica Carrère d'Encausse al Corriere (p.13) dice: "Putin assicura stabilità e tradizione. L'Europa è nervosa perchè smarrita". Intanto, arriva il blitz prima del voto: Putin chiude il British Council e allontana 23 diplomatici britannici, in risposta alle decisioni di Londra dopo l'avvelenamento dell'ex spia a Salisbury (su tutti). "Quell'istituto copre numerosi agenti segreti britannici" è la giustificazione di Mosca, e la May annuncia nuove misure.
Web tax, la Ue prova a far pagare i big, ma il duello digitale è tra Usa e Cina (Corriere p.30). Si alza il velo sui piani di Bruxelles: tassa del 3% dei ricavi, che porterebbe nelle casse comunitarie 4,8 mln di euro. "Non sono misure anti-americane e non è protezionismo – dice Moscovici -. E' la corretta tassazione". E mentre gli Usa proseguono sui dazi su acciaio e alluminio, che continua a pedalare è la Cina, che si rafforza tra intelligenza artificiale e dati.

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