Commentario del 14.03.18

IN PRIMA PAGINA
Di Maio e Salvini in trincea: "No al governo con tutti" (Repubblica e altri). Fuga dal supergoverno (Giornale). Franceschini al Corriere: "Riscriviamo insieme le regole poi alle urne". Fontana al Tempo: "Incarico a noi oppure si rivota" (Tempo). Ma quasi tutti i quotidiani danno in calo l'ipotesi di un voto bis. Sul Giornale l'appello al dialogo di monsignor Ravasi: "Serve una guida politica" (Giornale). Intanto sulle Camere il centrodestra dà a Salvini il mandato di trattare per le presidenze (Stampa).
Tra politica ed economia la sortita di Padoan a Bruxelles: "Non so che succederà in Italia" (Verità). Di Maio lo attacca: avvelena i pozzi (Sole). In primo piano anche i dati Istat sull'occupazione: il lavoro torna al Nord, al Sud no (Sole, Avvenire). Il Fatto: l'unico boom è dei lavoratori presi in affitto per qualche ora. Dal Censis il dossier pensioni: i millennials avranno un assegno più basso del 16% rispetto ai loro papà (MF, Messaggero). "Una bomba sociale" (QN).
In cronaca. A Norcia sindaco e Boeri inquisiti: abusivo il centro polivalente (Fatto). Il Corriere: ma gli aiuti ai terremotati ora sono un reato? Clima, ci tocca pure Burian 2: ritorna il grande gelo (Tempo). Ma per la pioggia è l'anno dei record: "Estate senza rischi di siccità" (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Italia elemento di incertezza nella Ue" (Sole): lo ha detto il commissario Moscovici in seno all'Ecofin di ieri. Padoan non smentisce: "Mi hanno chiesto cosa succederà in Italia: ho risposto che non lo so". Di Maio furioso con Padoan: "Avvelena i pozzi in Europa" (Stampa e tutti). "Tutti invece siamo chiamati alle responsabilità", dice alla stampa estera, convocata ieri proprio per mandare segnali rassicuranti all'Europa. "Con il M5S al governo l'Italia resterà nella Ue, nella Nato con l'ambizione di cambiare le cose che non vanno". E a chi gli chiede se il suo primo viaggio all'estero sarà a Washington o a Mosca Di Maio risponde: "Bruxelles". Di segno opposto il congedo di Salvini dall'europarlamento di Strasburgo: "Pronti a ignorare il tetto del 3%" (Messaggero). Quanto all'euro "rimane una moneta sbagliata ma non c'è la possibilità di una uscita solitaria. Ma Salvini ha un piano B: se l'Europa non cambierà le regole sui conti "l'Italia potrebbe tagliare i trasferimenti al bilancio della Ue" (Repubblica). Sulla Stampa i timori dei ministri Ue riuniti ieri all'Ecofin sul nuovo governo italiano e su chi rappresenterà l'Italia nelle prossime riunioni europee: si teme un altro Varoufakis. Per Repubblica l'Italia è tornata "osservata speciale" e nonostante la tregua sui conti concessa fino a maggio e alla creazione del nuovo governo si moltiplicano i segnali di nervosismo. Uno scenario che prefigura anche attacchi speculativi. Ieri dall'Ocse nuovo richiamo per la crescita bassa: mentre Germania e Francia superano il 2,2%, l'Italia resta ferma all'1,5%. Sul Corriere l'appello di Sangalli (Confcommercio): "L'ingovernabilità potrebbe far saltare la pax finanziaria. Imprese, famiglie, investitori, Europa hanno bisogno di risposte tempestive e solide. Nessuna forzatura sui conti: serve tenere insieme l'equilibrio con la riduzione del debito. E la prima cosa da fare è evitare gli aumenti delle aliquote Iva".
Su tutti i giornali i dati Istat sull'occupazione: il lavoro torna al Nord, non al Sud (Sole). Le assunzioni sono ripartite ma a vinere è il lavoro precario (Repubblica). Disoccupazione in calo all'11,2%, occupazione in risalita al 58% ma mentre nel centro nord ha raggiunto i livelli pre crisi (66,7% al Nord, 62,8% al Centro) nel Sud resta inchiodata al 44%. L'aumento degli occupati ha riguardato quasi esclusivamente lavoratori a tempo determinato (+13,2%) mentre l'indeterminato fa registrare solo un +0,3%. Unico boom, il lavoro a somministrazione, +25,2% su base annua (Fatto). 2,85 milioni i disoccupati, 2,6 milioni i lavoratori a tempo parziale involontario, 2,9 milioni le persone che cercano lavoro fanno in tutto 8 milioni di persone in condizione di disagio o di privazione lavorativa. Segnano il passo anche le retribuzione lorde, cresciute solo dello 0,1%.
Ma i giovani esclusi e sottopagati sono la vera "bomba sociale" (Avvenire, MF, Messaggero, QN e altri): per i millennials un futuro da poveri. Il rapporto Censis per Confcooperative prefigura per i giovani precari di oggi pensioni più basse del 15% di quelle dei padri. A un ex dipendente con carriera contributiva che usciva dal lavoro nel 2010 a 65 anni andava una pensione pari all'84,3% dell'ultima retribuzione. Ad un giovane che ha iniziato a lavorare nel 2012 a 29 anni la fine rapporto sarà nel 2050 con una pensione del 69,7% rispetto allo stipendio. Ed è l'ipotesi migliore. Per neet (3 milioni) e working poor e occupati in "lavori gabbia" (2,7 milioni) si parla di vero e proprio rischio povertà. . Il governo Renzi aveva promesso un paracadute per questi giovani ma non l'ha mai realizzato (QN). Paola Severino (Luiss) ad Avvenire: "Prepariamo i ragazzi a governare il digitale".
Bitcoin con alert antiriciclaggio (Sole in prima e a p. 23, Italia Oggi in prima e a p. 31). Il Notariato prende posizione sul tema e suggerisce una segnalazione in caso di acquisto di un immobile con la criptovaluta. Il Comitato Cpmi lancia un monito: "Le banche centrali evono soppesare con cautela le implicazioni dell'emissioni di proprie monete digitali per la clientela retail".

ITALIA-POLITICA
M5S e Lega dicono no a un governo di unità nazionale (Messaggero, Repubblica e tutti). Di Maio: "No a un governo istituzionale, di scopo o di tutti", nessun timore per un ritorno alle urne "se le forze politiche non hanno compreso il segnale". Oggi il leader dei 5S sarà a Milano per incontrare Rete Imprese Italia: "Sfido chiunque a dire che il nostro programma sia estremista. E' un programma incentrato su dialogo e sul non lasciare l'Italia nel caos". Ma nonostante le aperture al Movimento "non bussa nessuno" (Repubblica). Unici ponti aperti con la Lega: per Repubblica la costruzione dell'intesa sui vertici delle Camere è diventata il laboratorio di un possibile esecutivo. Anche Salvini ieri è tornato a bocciare ogni tentazione di un governo istituzionale o di accordi col Pd, dicendosi pronto a tornare al voto: "Mai nella vita governerò con renzi, Gentiloni e con quelli che hanno distrutto il Paese". Al resto lavorano ormai stabilmente due delegazioni e dopo l'accordo su Camera e Senato (Toninelli al Senato, Giorgetti alla Camera, per Repubblica, Carelli e Fraccaro per Corriere) potrebbe arrivare anche un intesa per una nuova legge elettorale.
Su Fatto e Repubblica l'ira di Berlusconi per l'asse Lega-Grillo: "I patti non erano questi – il retroscena di Repubblica sullo sfogo di Berlusconi al vertice con Salvini e Meloni – fate un governo con i grillini e noi passiamo all'opposizione e denunciamo il vostro tradimento degli elettori". Berlusconi irritato con Salvini anche per le posizioni anti-euro esibite in mattinata a Strasburgo. La paura è che con lo strappo di Salvini e la saldatura di un'alleanza di governo con Di Maio scatti la fuga da Forza Italia.
Ma il vertice del centrodestra si chiude con il mandato a Salvini per trattare sulla presidenza delle Camere (Stampa, Corriere): già domani i contatti con Martina e Di Maio. "Berlusconi non ha espresso un no pregiudiziale verso il M5S", dice Salvini, e la coalizione andrà insieme unita al Quirinale. Ma Berlusconi e Meloni chiedono chiarezza a Salvini: "O fai il capo della Lega o della coalizione". Poi la proposta di fare lui il presidente del Senato, ma Salvini ha declinato: "Rimango candidato premier" (Corriere).
Sul Corriere parla Franceschini: "Tutti insieme per le riforme: legge elettorale e una sola Camera. Servirà un governo. Poi si voterà, con premio di maggioranza o proporzionale". "Rovesciamo il punto di partenza, non quale governo fare ma qual è l'obiettivo di questa legislatura – dice Franceschini – la maggioranza non ce l'ha nessuno, i poli sempre tre restano, è il momento di scrivere le regole tutti insieme. Le riforme a maggioranza non funzionano". Franceschini propone "monocameralismo e legge elettorale per dare stabilità al Paese. Mi rivolgo a Di Maio, Salvini, Berlusconi,Martina e al Pd: da una situazione che pare perduta può nascere un meccanismo virtuoso. Il governo diventa figlio di questo schema, per accompagnare il processo. Vediamo i sì e i no a una legislatura costituente. Approvata una riforma costituzionale e nuova legge elettorale si può tornare a votare". Tornare subito al voto "non risolverebbe nulla, neanche per loro, l'impasse resterebbe". Quanto al Pd "Martina è la persona giusta, per il nuovo segretario vedremo la soluzione che spacca meno. Veniamo da una stagione di strappi e rotture: abbiamo bisogno di molta pazienza e molte ricuciture". 
Sul Tempo parla il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana: "Mi fido poco del governo di tutti, e poi non è nel nostro dna fare larghe intese". Idem sull'intesa con il M5S: "Tutto si decide tra identità e globalizzazione. I 5 Stelle che futuro vogliono? Un'intesa la vedo difficile". Quanto al governo "mi auguro che sia di centrodestra: presentiamoci con un programma e poi vediamo se è possibile trovare dei singoli all'interno del Parlamento che ci sostengano. Se non troveremo nessuno vedremo se ci riusciranno altri.Altrimenti si ritorna a votare".
Dal Pd ok al governo di scopo (Messaggero): la chiusura verso Di Maio resta, ma c'è un'apertura all'ipotesi di un governo di scopo sotto l'egida di Mattarella. Delrio: "Valuteremo. Il presidente ha semre la nostra attenzione e la nostra collaborazione, noi siamo disponibili ad ascoltare diversamente da Lega e M5S". Intanto Martina si dimette da ministro dell'Agricoltura per fare solo il reggente: "Ascolteremo il Colle". Capigruppo la prima grana, e Orlando lo incalza: se sbaglia su quelli ha già fallito. Ma quando ha parlato lui alla direzione del Pd erano tutti a guardare lo smartphone (Repubblica e altri).

ESTERI
Dall'estero. Ciclone Trump (QN): caccia Tillerson e nomina una donna alla Cia (Corriere, Messaggero). E' Gina Haspel, la dura che odia i jihadisti (Giornale). Nuovo segretario di Stato è il "falco" Pompeo (Stampa). Avvenire parla di "artigli di Trump". La cacciata del segretario di Stato arriva con un tweet dopo mesi di tensioni e di contrasti e dopo l'esodo di diplomatici e cervelli dallo staff. Di fatto Tillerson non contava nulla, il suo ruolo rassicurante aveva perso efficacia. Ora tocca al fedelissimo ultrà Mike Pompeo cercare di disciplinare quel che resta della diplomazia Usa e a imbrigliare la rivolta passiva degli alti gradi dell'amministrazione.
Sempre alta la tensione tra Regno Unito e Russia. Nuova vittima tra gli esuli russi. Trump chiama May: "Mosca deve spiegare" (Messaggero). Trovato senza vita un ex oligarca inviso a Putin: è la quindicesima morte sospetta a "Londongrad", e proprio il giorno in cui scade l'ultimatum della May a Putin per una spiegazione dell'accaduto. Lavrov: "Lo ignoreremo". Oggi la May potrebbe annunciare sanzioni. In pressing sulla May anche Trump: "Putin spieghi" (Messaggero).


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