Commentario del 20.03.18

IN PRIMA PAGINA
Profili violati, Facebook crolla in Borsa (Corriere e tutti). L'Ue accusa: usati per fini politici (Stampa). Avvenire: sul mercato dei dati digitali il prezzo siamo noi. Anche Uber sotto tiro: in Arizona auto senza guida uccide un pedone (Messaggero e altri). La compagnia si scusa e sospende i test.
Sul fronte interno domina la politica, ma gli scenari cambiano di quotidiano in quotidiano. Il Sole parla di accoppiata Salvini-Di Maio per le presidenze delle Camere. Repubblica, Corriere e Messaggero di Bongiorno al Senato e Fraccaro alla Camera. Berlusconi spariglia e apre a Di Maio (QN, Stampa). Il Fatto dà M5S e Pd sempre meno distanti. Gelo di Mattarella: nessuna sponda a correnti di partito. E fissa i paletti ai governi elettorali (Sole). Zagrebelsky: "Soltanto il diritto può salvare l'Italia dal risentimento" (Repubblica).
Dalla Ue nuovi avvertimenti all'Italia. Le Maire al Sole: "Eurozona, la riforma non aspetta". Fuest: "Via dall'euro chi non rispetta regole comuni" (Corriere). Italia Oggi: il 54% degli italiani contrario all'Europa.
Intanto a Bruxelles prima intesa sulla Brexit: divorzio nel 2021, resta il nodo Irlanda (Messaggero). In Russia Occidente tiepido sul trionfo di Putin. L'Osce: libertà limitate (Messaggero). In Siria 200 mila in fuga dopo la caduta di Afrin. Emergenza umanitaria (Avvenire e altri). In Libia l'Onu accusa: "Migranti torturati" (Avvenire). In Italia è scontro sulla Ong sotto inchiesta: "Ha violato i divieti" (Messaggero). Linea dura sui barconi senza perdere l'umanità (Giornale).
Sul Giornale le 14esime dei pensionati a rischio: i soldi non bastano. Su Libero e QN la sanità privata meglio di quella pubblica. Il Lazio maglia nera per le liste d'attesa (Messaggero). Libero contro il fisco: se ne infischia degli evasori e picchia la gente che lavora sodo.
In cronaca, due giovani madre uccise in 24 ore a Siracusa e Napoli (Avvenire, Corriere). Il giudice: "Minacce e allarmi non vanno sottovalutati" (Repubblica). Su Sole e altri l'oltraggio sui muri di Modena nell'anniversario dell'assassinio: "Marco Biagi non pedala più".

ITALIA-ECONOMIA
Parigi chiama Roma. "La riforma dell'eurozona non può aspettare, vogliamo avanzare, speriamo che l'Italia abbia un governo il più velocemente possibile per lavorare più strettamente su questi argomenti": il ministro dell'Economia francese Le Maire, in un'intervista al Sole, rilancia sul piano Macron di riforma dell'Unione monetaria: un ministro delle Finanze, un bilancio della zona euro. "Il presidente Macron è stato eletto per questo, a settembre ha presentato la sua visione alla Sorbona. Siamo stati rallentati dalle elezioni tedesche, ora le cose devono avanzare concretamente. Francia e Germania da qui a giugno vogliono presentare una agenda di riforma della zona euro. Stiamo lavorando al completamento dell'unione bancaria, a una armonizzazione dei mercati di capitali, a una convergenza sulle basi imponibili a livello fiscale. Con Berlino condividiamo la stessa visione politica: puntiamo su una migliore integrazione, grazie alla crescita è il momento di avanzare". Per Le Maire "in un mondo segnato da Cina e Usa l'Europa deve potersi imporre come potenza economica a pieno titolo". E l'Italia: "Aspettiamo con attenzione quale governo e quale maggioranza emergeranno. Per noi è un elemento decisivo. L'Italia è un Paese importante in Europa, vicino a Francia e Germania. Noi abbiamo una responsabilità storica di mostrare una leadership ma questa coppia non è esclusiva. Dobbiamo lavorare con tutti gli stati membri e in particolare con Spagna e Italia".
Sul Corriere il richiamo di Berlino a Roma: "Via dall'euro chi non rispetta regole comuni". A parlare è l'economista Clemens Fuest: "La zona euro ha bisogno di una clausola d'uscita per ogni Paese. Se Salvini fa ciò che dice mette in discussione la partecipazione alla moneta unica. La zona euro può sopravvivere solo se i Paesi accettano i principi su cui si fonda. Se non sono in condizione di farlo allora è meglio restare amici ma avere monete diverse". Per Fuest la clausola del Trattato di Lisbona non basta: "Serve un meccanismo che permetta a un Paese di uscire dall'euro ma di restare nell'Unione e comunque che non incoraggi l'uscita. Ma se accade, offra una procedura che eviti i conflitti e riduca al minimo i costi, così da non destabilizzare l'area euro". Per la Verità la Germania rompe il tabù: "l'Italia può uscire dall'euro".
"L'Italia non era pronta per passare dalla lira all'euro", dice l'ex governatore di Bankitalia Fazio: "Io ero perplesso, non fui consultato, la decisione fu in quella direzione. Non c'erano le condizioni finanziarie per partecipare alla moneta unica" (Stampa).

ITALIA-POLITICA
Ipotesi Salvini-Di Maio per le Camere, con il Senato alla Lega e la Camera al M5S: per il Sole questo è lo scenario che ha preso quota nelle ultime ore, e se così fosse sarebbe la conferma che il tavolo sulle presidenze e quello del governo sono ormai le facce della stessa medaglia. Il Corriere prospetta invece un'altra ipotesi: Montecitorio alla Lega per l'intera coalizione, Senato al M5S e "mani libere" sul governo. Di Maio punterebbe su una donna, Salvini potrebbe giocarsi i nomi di Giorgetti e Fedriga. Repubblica e Messaggero disegnano un altro scenario ancora: Bongiorno (Lega) al Senato e Fraccaro (M5S) alla Camera, con la candidatura Bongiorno che suonerebbe come una sfida diretta di Salvini a Berlusconi. Ma tra i due c'è "la telefonata che allunga la vita" (Giornale): domani il vertice di coalizione per la presidenza delle Camere. Salvini: "Nessuno strappo, non intendo rompere l'alleanza e mi muovo all'interno del centrodestra" (Messaggero). Berlusconi, pur di non tornare presto al voto, esce dall'angolo e apre al dialogo con i grillini (Stampa): forse per sabotare l'intesa tra Salvini e grillini, sicuramente per favorire qualunque soluzioni che allontani elezioni a ottobre. Ma Forza Italia resta in allarme. Altolà anche da Fdi. Meloni: "L'incarico di governo spetta al centrodestra" (Giornale). La Russa: "Nessuna coerenza in un patto Lega-M5S. Noi siamo contrari al reddito di cittadinanza, somiglia troppo alle vecchie pensioni di invalidità della Dc". Dunque Salvini al Quirinale per l'incarico a nome dell'intero centrodestra è il passaggio iniziale.
In fibrillazione anche il Pd, diviso tra chi vuole trattare col M5S e chi no. Divide anche l'idea di Rosato di lanciare un referendum tra gli iscritti. Per la Stampa è il tentativo di Renzi di stoppare il fronte governista. Delrio: la linea non cambia, no ad alleanze (Repubblica). E i renziani partono all'attacco del governo Gentiloni. Orfini: "Ha favorito la sconfitta elettorale: non aveva consenso, è servito solo a far prolungare la legislatura facendoci apparire quelli dell'establishment" (Messaggero).
Intanto Di Maio apre alla trattativa sui ministri: "I miei non sono intoccabili" (Stampa). Segno che i colloqui con altri partiti sono in corso, rafforzati anche dall'intervista di Grillo ieri su Repubblica. L'interlocutore chiave è la Lega, ma per il Fatto ci sono avvicinamenti significativi anche al Pd, con Richetti che come Di Maio suggerisce "un governo di scopo di pochi punti" su cui ragionare.
Su tutti i giornali l'irritazione del Colle: "Non esiste un partito del presidente" (Repubblica). La mappa delle consultazioni è pronta: l'elezione dei due presidenti delle Camere segnerà le dimissioni di Gentiloni, che dovrebbe avvenire a fine marzo. Poi inizieranno le consultazioni, spalmate in almeno cinque giornate, subito dopo Pasqua. I primi a salire al Colle saranno Napolitano e i due presidenti delle Camere. Per i partiti si comincia dai più piccoli per arrivare, da ultimo, al M5S. Il centrodestra dovrebbe presentarsi separato ai colloqui con il capo dello Stato. Tra domenica 8 e lunedì 9 aprile Mattarella dovrebbe annunciare la soluzione del rebus governo. Il Messaggero parla invece di "dead line" a luglio per trovare la quadra sul governo, e nel frattempo Gentiloni in carica per l'ordinaria amministrazione.

ESTERI
Dati rubati, Facebook crolla in Borsa, Washington,Londra e Bruxelles contro Zuckerberg (Corriere). Lo scandalo dati affonda Facebook (Sole). L'Ue accusa: dati usati per fini politici (Stampa). Le rivelazioni del New York Times e del Guardian, 50 milioni di profili Facebook rubati da Cambridge Analytica (di cui era vice presidente Steve Bannon) e messi al servizio della campagna elettorale di Trump, affossano il titolo a Wall Street (-7%) e mettono Zuckerberg sotto accusa: è ancora in grado di controllare la sua società? I dati degli utenti sarebbero stati profilati per predirne e influenzarne le scelte elettorali. Al Congresso Usa i democratici chiedono di convocarlo, come pure i conservatori britannici, per le possibili manipolazioni pro-Brexit della campagna referendaria inglese. Il Corriere parla di horror story della politica di incredibile gravità: Facebook dovrà spiegare ma è sempre più evidente la necessità di un intervento politico per proteggere dati essenziali per la nostra democrazia. "L'algoritmo ha influenzato il voto in America, Francia e Regno  Unito – dice alla Stampa Giovanni Buttarelli, Garante europeo per la protezione dei dati – La manipolazione non è solo nel settore privato ma ha anche una crescente rilevanza pubblica". Oggi in uscita un rapporto dell'Authority sulle manipolazioni dei dati: "Stiamo toccando solo la parte visibile di un iceberg. Siamo partiti da una analisi su fake news e siamo arrivati ad decine di esempi concreti su come i dati vengono utilizzati a insaputa degli interessati". Per fare cosa? "Per elaborare modelli per classificare le persone. Tutto funziona attraverso una combinazione di algoritmi che non conosciamo e che fotografano una persona meglio di quanto possano fare gli stessi parenti". Classificazioni che poi vengono usate per influenzare il voto: "E' ormai certo – dice il Garante – non è una fantasia che alcune campagne politiche siano state basate su questi strumenti e abbiano orientato e manipolato i messaggi sulla base di una indebita profilazione delle persone".
A Bruxelles prima intesa sulla Brexit: divorzio nel 2021, resta il nodo Irlanda (Messaggero p.13, Stampa  p.8 e altri). Londra e Bruxelles hanno definito l'intesa quadro sui tempi per l'uscita, garantita la libertà di circolazione durante la fase intermedia. Per 21 mesi il Regno Unito resterà vincolato alle regole europee e non avrà voce in capito sulle scelte decisive. Dovranno essere rispettati anche tutti gli impegni di carattere economico-finanziario, ma il nodo principale da sciogliere resta la frontiera con l'Irlanda, la questione è stata rinviata a nuove trattative, l'obiettivo è evitare il ritorno di una frontiera chiusa. L'Ue ha inserito una clausola che prevede che, in caso di mancato accordo, l'Irlanda del Nord resti nell'unione doganale.
Francia in piazza per lavoro e sussidi: rivolta sociale contro Macron (Stampa): giovedì Paese bloccato per gli scioperi, a cui aderiranno: dipendenti statali, ai quali non piace il piano che prevede la scomparsa di 140 mila posti di lavoro entro il 2022; pensionati, che si sono visti aumentare le aliquote per finanziare la protezione sociale, e ferrovieri, che protestano per la liberalizzazione e i tagli a copertura del maxi debito di 46,6 mld. Nessuno sciopero annunciato da parte degli agricoltori, che però sono in subbuglio per un guadagno medio di 350 euro.
Sul Fatto la disputa Italia-Francia sull'accordo di Caen: i pescatori del Nord della Sardegna in protesta contro la Zona Economica Esclusiva reclamata dalla Francia con l'accordo del 31 marzo 2015, che non è stato ratificato e non è operativo. Ma la Francia vuole prendere le aree di mare da sfruttare.

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