Commentario del 16.03.18

IN PRIMA PAGINA
Politica, sfida sulle Camere, regge l'asse tra Di Maio e Salvini (Corriere), centrodestra a rischio rottura (Stampa). Toninelli: "C'è il sì di Pd e Lega, la Camera tocca a noi" (QN). Ma La Russa, su Libero, spariglia: "Meloni presidente della Camera". Per il Sole c'è un'ipotesi Senato a Forza Italia. Avvenire rilancia il piano di M5S e Lega: governo sovranista, nuova legge elettorale e poi le urne. "Il patto populista, scenario peggiore" dice a Repubblica il consigliere della Merkel Lars Field. Boccia (Confindustria) al Foglio: "All'Italia serve un governo per l'Europa". Sul Giornale il piano di Berlusconi per evitare il voto. Sulla Stampa le tre condizioni dl Qurinale per il governo: maggioranza sicura, ministri e un programma credibile. Nessun veto all'intesa grillini-Lega ma niente voto bis a ottobre. Martina a Repubblica: "Il Pd non fa patti con nessuno". Ma la paura del voto-bis fa 90: primi passi del Pd per la presidenza delle Camere. Su Notizia Giornale l'ultimo tentativo di fermare Di Maio: i suoi gusti di letto.
Sul Sole l'allarme del Viminale sui migranti: il sistema di accoglienza non tiene. Sulla Verità l'accusa al governo Gentiloni: ha regalato alla Francia un giacimento di gas e petrolio.
Su tutti l'alleanza a 4 Berlino, Parigi, Londra e Washington contro Mosca per il gas nervino (Corriere, Repubblica). Linea soft dell'Italia (QN). Putin soffia sull'orgoglio russo, calamita per le urne (Fatto). Harris: "Da Mosca un atto di terrorismo, torniamo al 1914" (Repubblica). Limonov: "Non è Putin l'uomo nero" (Corriere).
Su tutti l'anniversario del rapimento di Aldo Moro, 40 anni fra misteri e depistagli (Stampa). Su Repubblica il racconto di Ezio Mauro: via Fani, la strage delle 9,05. Sul Corriere e Avvenire le vittime di terza categoria: i cinque uomini della scorta. Rita Dalla Chiesa: "E' ora di finirla con gli ex brigatisti che pontificano in televisione" (La Verità). Il Giornale: nessun eroe, solo vigliacchi. Sul Fatto la profezia spezzata: "Moro deve morire". Su Libero le accuse di Cossiga: tutta colpa di Berlinguer.

ITALIA-ECONOMIA
"Non temiamo per chi va al governo, in democrazia chi ha i voti ha diritto di governare. Temiamo che ci sia qualcuno che vada al governo per fare il contrario di quello che servirebbe all'Italia". Sul Foglio parla il presidente di Confindustria Boccia. "I provvedimenti che servono all'Italia non possono prescindere dal nodo delle risorse del paese e dagli effetti che potrebbero avere alcune decisioni sull'economia reale. Superare il Jobs Act, fare più deficit, cancellare la riforma delle pensioni, considerare le infrastrutture non un potenziale di crescita ma una minaccia, è un governo che non farebbe gli interessi dell'Italia. Il Paese non ha bisogno di altre paure ma ha bisogno di maggior fiducia. E di misure che sappiano stimolare l'occupazione". Boccia cita Milton Friedman per sparare sul reddito di cittadinanza: "Se paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora non essere sorpreso se produci disoccupazione". Su Repubblica parla il consigliere della Merkel Lars Feld: "Una catastrofe, le elezioni italiane. E lo scenario peggiore sarebbe una coalizione tra Lega e M5S: può fare grandi danni. Se accadesse avremmo un enorme problema. La speranza è che il Pd faccia come la Spd tedesca, che prima ha fatto muro e poi è andata al governo". Quanto ai mercati ancora calmi Feld dice: "I mercati hanno prezzato in anticipo la possibilità di uno stallo. Una coalizione Lega-M5S li agiterebbe di più. Se l'Italia metterà in discussione l'euro, i mercati aumenteranno la pressione".
Sul Sole il braccio di ferro tra Fs e M5S sul terzo valico, la nuova linea ad alta velocità tra Genova e Milano. Mazzoncini (Fs): "Un'opera strategica di valenza europea, non solo per i passeggeri ma anche per le merci per i collegamenti tra i porti di Genova e Savona con le principali linee ferroviarie del Nord e con il resto d'Europa". Zolezzi (M5S): "Siamo contro le grandi opere inutile come è il Terzo valico. A fronte di pochi minuti guadagnati ci sarebbe la devastazione ambientale del territorio e una montagna amiantifera pericolosa da bucare". Il sindaco di Milano Sala: "La posizione dei 5Stelle è follia. Fanno gli ambientalisti e non considerano il problema del traffico delle auto".
Sul Corriere parla Pietro Salini, ad di Salini-Impregilo: "L'Italia? Ha bisogno di grandi opere". Il manager auspica la rapida creazione di un governo "e che sia efficace. Purtroppo l'Italia negli ultimi anni ha rallentato lo sviluppo delle attività infrastrutturali. Manca una visione di lungo termine più che le risorse. Le infrastrutture costano ma sono investimenti che rendono. Sarebbe immaginabile un'Italia senza Autostrada del Sole?". I problemi maggiori al Sud: "L'attività di pianificazione di grandi opere non è sufficiente, se lo fosse si creerebbero molti posti di lavoro. Quanto costa al Paese un Mezzogiorno che non ha lavoro?"
Fatture elettroniche omnibus (Italia Oggi): l'Agenzia delle Entrate si prepara a rendere gestibile l'adempimento tramite app, carte di credito, borsellini digitali e tutti i device tecnologici in uso.

ITALIA-POLITICA
Dopo-voto, la prima sfida è sulle Camere. Regge l'asse M5S-Lega, con i grillini che rivendicano la Camera e la Lega che vorrebbe il Senato ma Forza Italia si ribella: Senato a noi (Corriere, Messaggero). Brunetta: "Il Senato va al centrodestra, e ci siamo noi con Romani e c'è pure il Pd. Ci vediamo in aula a scrutinio segreto e ci divertiamo". Pd alla finestra. Rosato: "Non chiediamo nulla e nulla ci è stato offerto". Ma per il Fatto, con la paura di tornare al voto che fa 90, il Pd prova a entrare in partita per garantirsi le vice presidenze. Prima mossa: votare Romani al Senato per spaccare il centrodestra (Repubblica). Per la Camera il Corriere dà il giornalista Emilio Carelli in pole e l'altro grillino, Fraccaro. Ma resta anche l'ipotesi del leghista Giorgetti. Al Senato avanza la carta di Giulia Bongiorno, ma su Romani potrebbe convergere anche il Pd. Su Libero la proposta di La Russa: "Facciamo Giorgia Meloni presidente della Camera". "Noi vogliamo rafforzare il tentativo di dar vita a un governo di centrodestra. Se Salvini rifiutasse e se la partita delle cariche istituzionali fosse svincolata da quella per il nuovo governo, allora per la Camera Fratelli d'Italia proporrebbe la candidatura di Giorgia Meloni".
"Né destra né M5S, il Pd non fa accordi e ora deve cambiare", dice Martina a Repubblica: "Per le Camere chiediamo figure autorevoli, quanto al governo l'onere di trovare una soluzione non spetta a noi. Non saremo indifferenti a ciò che dirà Mattarella ma il nostro compito è essere minoranza parlamentare e da lì dare un contributo al Paese". Ma per il Corriere il "no" del Pd si sta lentamente trasformando in "ni" per la paura di un ritorno alle urne. Calenda: "Se il presidente proponesse un governo di transizione il Pd dovrebbe darel'ok".
La vera battaglia e sul governo, con Salvini che sfida Berlusconi: "Seguitemi sui 5Stelle" Centrodestra vicino alla rottura. Repubblica riferisce un duro faccia a faccia tra i due dopo il vertice di Palazzo Grazioli con Berlusconi che accusa Salvini di giocare per sé e non per la coalizione. Quanto alle alleanze, l'opzione privilegiata resta il Pd, dal M5S solo un eventuale appoggio esterno. Anche la Meloni in allerta: "Salvini vuole la presidenza del Senato, andare all'opposizione e da lì conquistare il centrodestra. Fare il governo col centrodestra è l'ultimo dei suoi pensieri". Il Giornale parla di un Berlusconi "concavo e convesso", pronto a sondare tutte le ipotesi pur di evitare il pericolo Grillo al governo, ma senza farsi male. Una delle soluzioni potrebbe essere quella spagnola di governo di minoranza.
Avvenire rilancia l'ipotesi di un governo sovranista Salvini-Di Maio, che faccia una legge elettorale con premio di maggioranza per poi tornare al voto. Per il Giornale sarebbero d'accordo solo sul ritorno alle urne. E i sondaggi potrebbero dargli ragione: il sondaggio Swg del Messaggero dà Lega e M5S in crescita, e Forza Italia in calo più del Pd. A dieci giorni dal voto M5S al 34,5% (+1,8%), Lega al 22,3% (+4,9%), Pd al 18%, Forza Italia al 10,5% (-3,5%), Fdi al 3,1% (-1,3%), Leu al 2,8%.
Per la Stampa il Colle non porrebbe veti a un'intesa grillini-Lega. L'unica condizione che Mattarella metterebbe è la serietà del premier incaricato. E i tre pilastri di ogni governo: una maggioranza, un programma politico credibile e una struttura ministeriale attrezzata. Ma sono esclusi governi-flash e ritorno alle urne in ottobre.
Sulla Stampa intervista a Salvini: "La prossima settimana vedo Di Maio: ho il mandato di parlare con tutti e parlo con tutti. Berlusconi non ha chiuso ai 5S. Quanto a me, gioco nella squadra del centrodestra e sento tutti a nome del centrodestra". Ma del Pd non vuole sentire parlare: "Io in un consiglio dei Ministri con Renzi e Boschi non mi siedo". Quanto ai 5S si potrebbe fare l'accordo sulla legge elettorale: "Sarebbe facilissimo: basta un emendamento a quella attuale che introduca il premio di maggioranza". Su Libero parla La Russa: "La nostra proposta è che Salvini alla luce del sole si presenti in Parlamento cercando il consenso su un governo del centrodestra. Diversamente si vada a un governo di scopo per la modifica della legge elettorale ma senza scriverne una nuova. Basta riprendere il mio emendamento che proponeva il premio di maggioranza alla coalizione che raggiunge almeno il 37% dei seggi".
Da Meloni nuovo stop a un esecutivo Lega-M5S: se Salvini non avesse i numeri per formare un governo provare con un altro esponente della Lega, su proposta di Salvini (Libero). Il Messaggero evoca uno scenario analogo: Giorgetti premier, sul quale anche il Pd potrebbe garantire un appoggio esterno pur di evitare il voto.
Consip, nuovi indizi: papà Renzi, Lotti&C. richiamati in Procura (Fatto, Verità). A distanza di un anno e tre mesi, i magistrati hanno deciso di convocare nuovamente Lotti per un confronto con l'ex ad della Consip Marroni, che lo accusa della fuga di notizie: uno dei due mente. Sarà nuovamente interrogato anche il padre dell'ex premier, Tiziano Renzi, sotto inchiesta per traffico di influenze. Per la Stampa, finita la tregua elettorale, i pm sono pronti a sentirli, mentre è stata archiviata la posizione di Woodcock perchè, secondo il pg, non c'è stata "nessuna violazione".
Sul Giornale il governo in carica in affanno su tutti i dossier aperti. E oggi in consiglio dei ministri affronta la grana della riforma penitenziaria,criticata dal centrodestra ma difesa dagli avvocati. E' rimasto da attuare il decreto più importante quello sulle pene alternative.
Sul Fatto il caso dell'ex deputata dem Donatella Ferranti, "promossa senza concorso": è pronta a tornare a fare il magistrato e premiata con un posto al vertice: giudice in Cassazione.Lo ha deciso il 14 marzo il plenum del Csm.

ESTERI
Su tutti l'alleanza a 4 Berlino, Parigi, Londra e Washington contro Mosca per il gas nervino (Corriere, Repubblica). Trump, Macron, Merkel e May firmano una dichiarazione che accusa Mosca di aver avvelenato l'ex spia russa Skripal e la figlia a Salisbury.  Per Gaggi (Corriere) Trump e Putin sono nemici "controvoglia", la Casa Bianca ha seguito gli alleati. Reazione russa, il ministro degli Esteri Lavrov ha definito le accuse "al limite dell'isteria" e ha annunciato misure contro il Regno Unito. Linea soft dell'Italia sulla vicenda (QN): Alfano ha espresso solidarietà nei confronti del collega britannico Boris Johnson, mentre oggi Gentiloni sentirà Theresa May. Putin soffia sull'orgoglio russo, calamita per le urne: il Cremlino promette di cacciare di diplomatici britannici per ricompattare le fila degli elettori (Fatto). Harris: "Da Mosca un atto di terrorismo, torniamo al 1914. Non ci sarà una nuova Guerra Fredda, ma una cibernetica sì" (Repubblica). Limonov: "Non è Putin l'uomo nero,  lui è solo il portavoce delle 30 famiglie che gestiscono il 74% della ricchezza. E veri oppositori non ce ne sono". Poi sull'avvelenamento in Gran Bretagna, dice: "Sono una commedia, questo Skripal non contava niente e Putin non aveva interesse a farlo fuori" (Corriere).
Gli Usa varano sanzioni contro la Russia (Sole in prima e p.10 e tutti): Trump accusa Mosca di "aver inquinato la campagna elettorale del 2016", avviando sanzioni a "cinque entità" e 19 cittadini russi che non potranno più entrare negli Usa. La mossa della Casa Bianca mentre il super procuratore chiede a Trump di consegnare i documenti sui suoi legami con la Russia. Putin colpito alla vigilia del voto per le presidenziali.
Cina, in arrivo i super dazi di Trump (Sole): le misure, che dovrebbero essere varate entro due settimane, riguarderanno il made in China, dalle telecomunicazioni alle scarpe. Ma gli Usa potrebbero anche presentare ricorso in sede Wto, ma la strada multilaterale appare indebolita dalla svolta recente dell'amministrazione.

©riproduzione riservata



Nessun commento:

Posta un commento