Commentario del 25.03.18

IN PRIMA PAGINA
Tiene l'accordo M5S-Centrodestra. Casellati al Senato, Fico alla Camera (Sole, Corriere). In primo piano su tutti l'avvio di legislatura con l'elezione dei presidenti di Camera e Senato: la strana coppia, per il Corriere. La giurista sempre fedele al Cavaliere (Stampa), il ribelle del Sud (Messaggero). Berlusconi incasellato (Libero), Salvini ha imposto la sua linea (La Verità). Sul Messaggero lo sfogo di Romani: "Nemmeno il minimo sindacale". Sul Giornale la ribellione di Brunetta: "Lascio il posto". Ma ora lo scoglio è Palazzo Chigi (Stampa). Di Maio: "Per l'esecutivo aperti a tutti" (Corriere). Martina: "Hanno perso l'innocenza" (Corriere). Gentiloni si congeda con un tweet. Il Colle: ora le proposte dei partiti (Messaggero).
In Francia il ritorno del terrorismo. "Prendi me al suo posto". Morto il poliziotto eroe colpito dal boia dell'Isis (QN). La vedova: "Mi avrebbe detto: ho fatto solo il mio lavoro" (Fatto)
Negli Usa addio alle armi (Stampa). Gli studenti a mani alzate. In marcia contro le armi (Corriere). "Traditi da Trump, cambieremo tutto" (Repubblica). Paul contro le armi ricorda l'omicidio dell'amico Lennon (Fatto).
In cronaca, il dramma dei nigeriani respinti al confine dai gendarmi francesi: "Mia moglie è morta. Resto in Italia per nostro figlio" (Stampa). Sull'Espresso in esclusiva le ultime su Matteo Messina Denaro: il boss ricercato da 25 anni vive tra Sicilia e Toscana e viaggia spesso all'estero.

ITALIA-ECONOMIA
Gentiloni si dimette ma resta per gli affari correnti (Sole): tra questi la stesura del Def, per la quale Bruxelles ha dato tempo fino a fine aprile. Se il nuovo governo arriverà a breve varerà esso stesso il Documento di programmazione economica; diversamente saranno Gentiloni e Padoan a presentarlo, a legislazione vigente e con un'unica notazione politica, l'invito a disinnescare gli aumenti Iva che senza interventi scatterebbero dal 2019.
Sul governo che verrà pesa già la manovrina, scrive Repubblica: Cottarelli prevede che l'Europa possa chiedere una correzione da 3,5 mld in primavera. E per il 2019 si profila un intervento che può sfiorare i 20 miliardi. Sangalli (Confcommercio) a Repubblica: "La riduzione delle tasse è il nostro obiettivo principale: che sia la riduzione del cuneo o quella dell'Irpef l'importante è che si inizi subito. E magari a semplificarle, con una "local tax" che raggruppi tutti i tributi locali e che sia deducibile per le imprese. Questo dando per scontata la sterilizzazione dell'aumento dell'Iva". Sul Corriere il richiamo di Cottarelli alla riduzione del debito prima ce arrivi una nuova crisi. Due gli interventi considerati necessari: congelare la spesa per i prossimi tre anni e agire sull'aumento del pil con la riforma della burocrazia e la lotta alla corruzione. Interventi che "Lega e M5S non dovrebbero avere difficoltà ad attuare".
Sul Sole le altre misure in bilico tra vecchio e nuovo governo: la web tax, la ratifica del Ceta, la riforma del diritto fallimentare, i correttivi al Codice degli appalti, le deleghe di attuazione del Jobs Act, il superamento dei super ticket sanitari: ma Lega e centrodestra hanno su (quasi) tutto posizioni diverse dal governo uscente.
Sulla Verità gli aumenti a rischio dei nuovi contratti per gli statali: sicuri solo quelli per le forze dell'ordine e i ministeriali (700 mila addetti in tutto), mentre per il comparto scuola e sanità manca ancora il parere vincolante della Corte dei Conti.Capone (Ugl): "Il documento va a rilento perché ci sono dubbi sulle coperture".

ITALIA-POLITICA
Tiene l'accordo M5S-Centrodestra, si sblocca l'impasse delle Camere: Casellati al Senato, Fico a Montecitorio (Sole e tutti). Adesso avanti tutta sul governo insieme (Repubblica). Secondo il Messaggero sulla strada verso Palazzo Chigi, l'ostacolo principale è la premiership: l'ipotesi di un "nome terzo" se l'accordo si rivelasse impossibile. L'altra criticità riguarda il ruolo di Fi (Giornale): visto l'accordo di ieri, gli azzurri potrebbero non essere apertamente ostili. Ma il M5S mette i paletti a Fi, e dice no al governo breve, sperando di tenere fuori gli azzurri (Stampa). Salvini però frena, e parla di "accordo sul programma" e "niente liste di proscrizione".
Ieri le dimissioni di Gentiloni: resterà in carica per gli "affari correnti" (su tutti). "Ora tocca ai partiti" avverte il Colle. Dal 3 aprile le consultazioni, le condizioni del Quirinale: intese forti, programmi in linea con le emergenze, nomi di alto profilo (Corriere p.3).
Di Maio al Corriere: "Quella della guida delle Camere è una partita slegata da quella del governo, ma da oggi chi vuole lavorare per i cittadini sa che c'è un forza seria che dialoga sulle priorità dei cittadini. I temi sono: taglio delle tasse, superamento della Fornero, welfare per le famiglie, lotta alla disoccupazione giovanile. Salvini? Sa mantenere la parola, ma dialogo aperto a tutti". QN  intervista Fraccaro che, dopo il passo indietro che ha spianato la strada a Fico, dice: "E' iniziata la terza Repubblica: vogliamo assumerci la responsabilità di dare un governo, disposti al dialogo, ma le priorità sono: lavoro, immigrazione, tasse e sicurezza". 
Centrodestra, dopo 24 ore di spaccatura, vince il Salvini regista (Sole). Ma il segretario del Carroccio rassicura Berlusconi: si riparte dal centrodestra (Messaggero). "Siamo stati la colla che ha riunito il centrodestra sul buonsenso – ha detto Salvini dopo le votazioni -. E un centrodestra saldo è un buon punto di partenza anche per Mattarella" (Corriere). Fi si spacca sulla rinuncia a Romani in favore di Casellati, ma Berlusconi dice: "Accordo per il bene del Paese. Ciò non prefigura la collaborazione per l'esecutivo" (Giornale). "Silvio stavolta non ha fatto il leader - si sfoga Romani (Messaggero e tutti) -. Fi ormai è un partito a sovranità limitata". Ma Schifani al Mattino spiega: "Ci sono malumori, ma Fi non abdicherà mai alla propria identità". Meloni al Corriere: "Quello di Salvini è stato un gesto rischioso, ma era un messaggio a Berlusconi. Ora continueremo a rivendicare l'incarico di governo a noi, per Salvini. Colmeremo i voti mancanti con un appello trasversale su precisi punti di programma".
Centrosinistra, sul Corriere parla il reggente dem, Martina: "Con l'accordo sulle Camere cadono gli antichi simboli: l'antiberlusconismo del M5S e la rappresentazione che Fi dava dei grillini. Noi siamo minoranza parlamentare, la sfida è preparare l'alternativa di centrosinistra". Renzi esulta per il Pd immobile. Ma Zanda avverte: "Rischiamo la liquidazione" (Repubblica). L'ex segretario rivendica la strategia dell'Aventino. Violante alla Stampa: "A Renzi serve una quarantena. Ora il partito non deve chiudere a Di Maio".

EUROPA
Rete jihadista tra Spagna e Francia dietro al "lupo solitario" del market: sulla Stampa le indagini su Radouane Lakdim, l'attentatore francese che ha fatto 4 vittime. Si indaga su una piccola rete con base fra i sud della Francia e il nord della Spagna. Sospetti sui legami con la cellula che l'anno scorso ha agito a Barcellona. Su Repubblica e tutti il gesto eroico del gendarme ferito a morte dopo essersi offerto al posto di una donna presa in ostaggio. Prima di morire il sacerdote lo ha unito in matrimonio alla sua compagna, già sposata civilmente nel 2016. La madre: "Arnaud è sempre stato così, lui voleva dare tutto per la Patria. Oggi mi direbbe: mamma, ho fatto soltanto il mio lavoro". Macron: "Ha salvato delle vite, onorato i suoi colleghi e il Paese".
"Arrestate Puidgemont": e il leader catalano torna in Belgio da Helsinky. Sulla Stampa e altri la caccia all'ex presidente catalano, con la riattivazione del mandato di cattura europeo spiccato dalla magistratura spagnola. Ieri il precipitoso ritorno di Puidgemont a Waterloo da Helsiny, dove si trovava per delle conferenze, per sfuggire al mandato di arresto. Sul Corriere il conto salato del separatismo: sognare l'addio da Madrid è costato almeno un miliardo di pil alla regione, 133 euro a persona. Solo il turismo, con l'emorragia degli arrivi, ha perso 320 milioni; in fuga anche 3000 imprese. Poi i costi del referendum illegale (25 milioni) e delle forze di polizia per garantire l'ordine pubblico (87 milioni).
Cannoniere ed elicotteri: così Londra difenderà i suoi pescatori dalla Ue. Sulla Stampa (p.8) il piano inglese per proteggere le acque territoriali varato dal ministro della Difesa Gavin Williamson: una cannoniera, la Hms Forth, destinata a vigilare sulle quotidiane invasioni dei pescatori francesi, spagnoli, olandesi e tedeschi che ora scorrazzano impunemente, quando la Brexit sarà attiva.
Dazi e guerra commerciale fanno tremare Wall Street (Stampa): "Borse in caduta e deflussi dai fondi" (Sole). Ai mercati il prelievo del 25% sull'acciaio e del 10% non piacciono, e non piace nemmeno la prospettiva di una guerra commerciale contro la Cina. La Cina si dice pronta a "difendere i suoi interessi" ma a contempo media sperando nella stabilità delle economie e delle relazioni commerciali.  Sul Sole i rapporti Usa-Ue: c'è un mese di tempo per rendere definitiva l'esenzione Ue dai dazi Usa ed evitare la guerra commerciale. Washington chiede in cambio più facile accesso al mercato europeo in una serie di settori, tema già affrontato nel Ttip, poi naufragato. Ad unire Usa e Ue è però il comune interesse a difendersi dallo sviluppo economico e tecnologico della Cina. Sull'Espresso quanto ci costano i dazi di Washington: se la Ue non otterrà l'esenzione l'Italia potrebbe essere fra le nazioni più colpite. Federacciai parla di 653 milioni di dollari di materiale attualmente esportato negli Usa a cui gli imprenditori italiani dovrebbero dire addio e della necessità di trovare nuovi compratori per 505 mila tonnellate di acciaio e di alluminio. L'industria siderurgica italiana dovrebbe rinunciare a circa un decimo del volume d'affari.

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