Commentario del 27.03.2018

IN PRIMA PAGINA
Usa-Ue uniti con Londra contro Putin: espulsi cento diplomatici (Repubblica, Corriere). In primo piano la risposta dell'Occidente dopo il caso dell'ex spia russa avvelenata in Inghilterra. Ecco cosa rischiano le nostre aziende (Giornale).
Lega-5S, avanti piano (Repubblica). Si tratta su "reddito" e legge elettorale (Messaggero). Di Maio: "Io premier" (Repubblica). "Ministeri di peso a Salvini" (Stampa). Il leader della Lega lancia l'amo ai 5S e il Pd cerca un posto a Casini (Fatto). Christine Lagarde (Fmi) a Repubblica: "Io mi aspetto dall'Italia una prova di realtà". Calenda al Corriere: "I populisti dicano se sfonderanno il deficit".
Commercio internazionale: dazi, Bruxelles e Pechino trattano con gli Usa (Sole).
Facebook: l'Antitrust Usa indaga sul caso datagate (Sole).
Su tutti l'addio a Fabrizio Frizzi, volto umano della tv, da 40 anni nelle case degli italiani (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Dall'Italia mi aspetto una prova di realismo": su Repubblica (in prima e p.4) parla la numero uno del Fmi, Lagarde, che mette in guardia: "Stimiamo una crescita del 2,2% in Eurozona, ma bisogna completare il mercato unico dei capitali e l'unione bancaria. Spero che in Italia si capisca la necessità di rafforzare l'economia: è importante che l'area euro sia resa più forte e stabile, per garantire prosperità e generare posti di lavoro". Nei giorni scorsi il Fmi ha lanciato l'allarme sui conti italiani, nel mirino soprattutto la riforma Fornero, che "non va abolita" (Giornale p.4). Allarme sul sistema pensionistico che viene lanciato anche dalla Bce (Sole in prima e p.2). "Solo l'aumento dell'età pensionabile può contrastare le conseguenze della crescita" avvertono da Francoforte. Senza un'ulteriore riforma, o smontando quella attuale, il debito salirebbe di 60 punti. E Elsa Fornero al Sole (p.2) avverte: "Non toccate le riforme o la spesa andrà oltre il 20% del Pil nel 2020. Promettere oggi il ritorno alle pensioni di anzianità significa decidere a tavolino di far pagare ai giovani un debito implicito più elevato". Di segno opposto l'analisi di Libero (p.2), che segnala come la spesa pensionistica sia in discesa, ma la Ue vuole stangarci. "Nessun aumento insostenibile di spesa, come dicono Bce e Fmi – spiga a Libero l'economista Brambilla -.Il problema è che mischiamo spesa previdenziale e spesa assistenziale".
Conti pubblici, verso il Def: conterrà solo le previsioni economiche e il quadro aggiornato di finanza pubblica, senza indicazioni programmatica. Ma quelle cifre potrebbero essere leggermente migliori di quelle dello scorso autunno (Messaggero p. 5) Ma Lega e M5S vogliono scrivere il Def: Per la Stampa (p.8), Gentiloni vorrebbe un accordo di massima con Lega e M5S per indicare le grandi linee di politica economica, ma un'altra ipotesi – caldeggiata dal Parlamento – spingerebbe per congelare la decisione, in attesa del nuovo governo. Calenda al Corriere (p.7): "Per evitare la procedura per deficit eccessivo, l'Italia in autunno deve fare una manovra per il 2019 con il deficit allo 0,9% del Pil. Lega e M5S hanno promesso misure che implicano una procedura europea contro l'Italia sui conti pubblici". Cerasa polemico sul Foglio: 5S e la Lega hanno vinto le elezioni comprendendo le paure degli italiani, ma le proposte per rispondere a queste paure sono destinate a peggiorare gli stessi guai che hanno promesso di risolvere. Foglio intervista Roberto Perotti e Guido Tabellini, che si dicono "non ottimisti" sulle linee di politica economica di questa legislatura.

ITALIA-POLITICA
Verso il governo. Lega e M5S avanti piano (Repubblica), si tratta su "reddito" e legge elettorale (Messaggero p.6): il fronte comune è rappresentato dall'ostilità nei confronti dei vincoli Ue e dal sostegno a chi cerca lavoro. Convergenze anche su tasse, migranti, scuola e sul ministero del turismo. L'offerta sul premio di maggioranza è gradita a Di Maio e serve alla Lega per incassare altre aperture. Per il Sole (p.6) è lo scoglio flat tax ad ostacolare l'intesa. Ma la prima trincea di Di Maio è sulla premiership: "Io non riuncio" (Repubblica p.6). Mentre Carroccio e grillini sono più vicini sui temi, fallisce il tentativo del segretario leghista di indurre il leader del Movimento a un passo indietro su Palazzo Chigi. Secondo il Messaggero (p.4) Salvini apre, ma Di Maio rifiuta l'opzione "terzi nomi". "Io a Palazzo Chigi o non se ne fa nulla" è la linea di Di Maio, che invia però l'offerta alla Lega: "A voi i ministeri importanti" (Stampa p.4). Secondo la Stampa si studia il "metodo-Camere" per il nuovo governo: nel toto-ministri, M5S pronto a sacrificare la sua squadra nell'ottica secondo cui "nessuno è intoccabile". Trattative in corso sui dicasteri economici, ma c'è il veto grillino a ministri di Forza Italia.

ESTERI
Occidente unito contro Putin (Corriere in prima e p.2 e tutti). In risposta al caso Skripal, dalla Ue al Canada, espulsi oltre 100 diplomatici russi, due espulsi anche dall'Italia. Trump ne caccia 60 e chiude il consolato a Seattle. "Trump ha fatto la cosa giusta – dice Bremmer al Corriere -. Sostegno al Regno Unito e risposta alle minacce russe sul territorio americano. Le relazioni tra Usa e Russia non sono mai state così tese dalle fine dell'Urss". Mosca denuncia il complotto e minaccia: "Ennesima provocazione, reagiremo" (Stampa p.2). "Il tempo della pazienza è finito, Putin ha rifiutato troppe offerte – dice al Messaggero Luttwak -. Per l'Ue, senza impegno militare, le prese di posizione e le condanne resteranno lettera morta". L'Italia partecipa alle esplusione ma in modo meno convinto rispetto ai promotori dell'operazione: pressioni americane sulla scelta di Gentiloni (Corriere p.3). "Una mossa che non risolve i problemi" commenta Salvini, ma il premier dimissionario ha condiviso l'operazione con tutti i partiti (Messaggero p.2). La ritorsione rischia di pesare sul futuro governo (Stampa p.3). E il Giornale attacca: l'Italia senza governo dichiara guerra alla Russia, ma le sanzioni a Mosca puniscono le aziende italiane. Dal 2014 persi 3 mld l'anno e con le ritorsioni, lo scenario peggiorerà. Scordamaglia (Federalimentare) alla Stampa: "Le sanzioni sui prodotti freschi erano già pesanti, e hanno generato un danno notevole per l'alimentare italiano. Ora si rischia di fare un disastro. Ci sono le colpe degli Usa, ma l'Europa, invece di capire che è in corso una progressiva integrazione del mercato Ue con quello russo, avalla ulteriori restrizioni che aprono la strada a nuove sanzioni".
Spagna. La caccia degli 007 a Puigdemont dà slancio alla sua rielezione (Repubblica p.14). Il suo arresto in Germania ha avuto l'effetto di radicalizzare di nuovo la battaglia tra nazionalisti e unionisti (Repubblica p.14). La Merkel tifa per l'estradizione, ma sui reati sarà battaglia dura (Repubblica). Il docente di Diritto e procedura penale di Berlino, Heger, al Corriere (p.11): "I giudici tedeschi devono verificare che Puigdemont abbia violato il nostro codice penale. Puigdemont in verità non ha chiamato il popolo alle armi. Altra cosa è aver chiamato la gente a votare in un referendum: si può sostenere che è violenza anche quella, ma bisogna dimostrarlo. Ma va estradato perché ha usato soldi pubblici per voto illegale".

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento