Commentario del 5.12.17

IN PRIMA PAGINA
Banche e politica, in primo piano su tutti lo scontro su Etruria (Corriere, Repubblica). Il pm di Arezzo su papà Boschi si difende: "Mai negato che fosse indagato" (Giornale, Messaggero). La Boschi dopo 7 mesi denuncia De Bortoli e intimidisce Ghizzoni (Fatto). Ghizzoni, nel libro di Napoletano, rivela: "Ladri nelle banche" (Libero). Il governatore Visco in commissione il 15 dicembre (Sole).
Sul Messaggero l'ultimo miglio del Senato: sul biotestamento trovato l'accordo, lo ius soli non si fa. Su tutti l'avvento di Grasso alla guida della sinistra. Sulla Stampa la "tentazione M5S" di un'intesa dopo il voto. Vendola al Mattino: "Da mediocri se ci uniamo solo per il voto". Libero attacca: Grasso-gradasso. Per il Fatto "con lui leader Liberi e Uguali vale il 10%". I dem contro l'onda nera. Orlando a Repubblica: "Giusto sciogliere i gruppi neonazisti. Va applicata meglio la legge".
In primo piano anche i giganti del web. Apple pagherà le tasse a Dublino: 13 miliardi di euro (Corriere). Accordo sulle tasse evase (Sole). Il Giornale mette nel mirino Facebook. Mucchetti: "La web tax difende i cittadini". Intanto Facebook apre ai ragazzini sotto i 13 anni. Il pioniere del social: è un pericolo (QN).
Spazio anche al welfare. Bonus bebè al palo: soglia troppo bassa poche le richieste (Messaggero). Reddito d'inclusione nel caos. Code ai Caf: "Spiegateci come fare" (QN).
Dall'estero. Usa, sul bando agli immigrati, Corte Suprema dà ragione a Trump (Repubblica, Avvenire). Eurogruppo, Centeno presidente (Sole). Svolta Ue, decolla il Fondo monetario (Stampa). Ma sulla Brexit è stallo sui confini irlandesi. Inglesi delusi dalle mosse di May (Messaggero). Rischia di saltare l'Union Jack (Foglio). Malta, la giornalista Carusana assassinata dai trafficanti di petrolio. "Killer traditi dal cellulare" (Repubblica)
In cronaca: siccità, il 2017 l'anno peggiore degli ultimi due secoli in Italia (Messaggero)

ITALIA-ECONOMIA
Dall'Eurogruppo riunito a Bruxelles nuovo richiamo all'Italia sul rischio debito: necessario "considerare tempestivamente le necessarie misure addizionali per assicurare che i bilanci per il 2018 rispettino il Patto di stabilità". Confermata la necessità di una correzione dello 0,3% ma il giudizio sul progetto di bilancio italiano è rinviato a primavera (Sole).
In manovra fa molto discutere la web tax. Ieri il richiamo di Marina Berlusconi ai "pericoli" dei Big Five di internet (Apple, Google, Facebook, Amazon, Microsoft) e alla necessità per gli imprenditori di competere sui mercati ad armi pari. Sul Giornale l'analisi del senatore Mucchetti, "padre" della web tax all'italiana: "Quello dei colossi del web è un monopolio globale. Inutile aspettare ancora l'Europa o l'Ocse, serve un'iniziativa nazionale per fare pagare il dovuto. I costi non ricadranno sui consumatori". Sulla Stampa parla l'editore Giuseppe Laterza: "Persino una signora Berlusconi ha capito la necessità di dare regole a questo Far West che è la rete. Noi abbiamo lanciato l'idea di una Costituzione di Internet: non basta solo dare regole, serve uno statuto fondamentale, che affronti la questione della privacy e della trasparenza. Noi non operiamo in un libero mercato, ma in condizioni di opacità e di privilegio. E' un Far West in cui lo sceriffo non conta nulla".
Fa discutere anche il tema lavoro, dopo che Renzi in tv ha parlato di un milione di occupati. Il Fatto contesta le cifre. In un'intervista a Libero Damiano rilancia: "Il Jobs Act va cambiato. Costa troppo poco licenziare". Il senatore dem contesta la tesi renziana del milione di posti di lavoro frutto del Jobs Act: "Nel 2015 abbiamo avuto alte assunzioni con gli incentivi. Quando nel 2016 sono stati tagliati del 60% anche le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 60% tant'è che adesso prevalgono i contratti a tempo determinato". Damiano si concentra sui licenziamenti: "Bisogna innalzare le indennità di licenziamento. Oggi nelle aziende sopra i 15 dipendenti si va da un minimo di 4 a un massimo di 24 mensilità. Noi proponiano di portarle da un minimo di 8 a un massimo di 36".
Spazio anche al welfare. Sul Messaggero il bonus bebè a rischio flop: in due anni 140 mila assegni meno del previsto. Pesa la natalità scesa ai minimi e il limite Isee a 25 mila euro.
E' corsa invece al "rei", il reddito di inclusione sociale per contrastare la povertà. Caf presi d'assalto per il calcolo dell'Isee, ma le domande sono complesse, i requisiti stringenti. E i fondi a disposizione (1,5 mld) bastano solo per 490 mila famiglie (Messaggero, QN e tutti).

ITALIA-POLITICA
Parlamento all'ultimo miglio: sul fine vita c'è l'accordo tra dem e 5 Stelle (Corriere), sullo Ius soli si rinvia alla prossima legislatura (Messaggero). Gentiloni punta infatti ad anticipare al massimo lo scioglimento delle Camere, a cavallo tra Natale ed Epifania, subito dopo l'approvazione della legge di Stabilità, evitando il voto sullo Ius soli che potrebbe far cadere il governo in aula, scrive la Stampa. L'obiettivo del premier è infatti mantenere lo status di governo in carica, il che consentirebbe all'esecutivo di restare operativo anche nel dopo elezioni, che si preannuncia molto incerto. Questo scenario prefigurerebbe un voto a marzo, forse il 18, ma gli interessi di Renzi e Berlusconi sono diversi. Il Giornale parla di 4 o 18 marzo per il voto e di probabile accorpamento delle Politiche alle Regionali di Lazio e Lombardia.
A sinistra Grasso lavora al simbolo di Liberi e Uguali e prepara un tour per l'Italia a partire da gennaio. Anche Boldrini guarda a sinistra: nel Pd viene già data in tandem con Grasso ma lei rimanda la decisione a dopo la manovra. Per Repubblica, la speranza dei dem (sempre più isolati) è in un appello all'unità di Prodi a tutti i leader delle forze in campo per non consegnare il Paese agli altri. Ma Parisi, che di Prodi è stato braccio destro, boccia Grasso: "Con Pietro i post comunisti fanno una scelta rivolta al passato – dice alla Stampa – L'Ulivo invece cercava di guardare avanti".
A Grasso guarderebbero invece con interesse i Cinque Stelle, scrive la Stampa: domenica ci sarebbe stato un giro di commenti tra Di Maio e i suoi su whatsapp che proverebbe l'attenzione con cui il M5S guarda a Liberi e Uguali per un'intesa dopo il voto. Ma bisognerebbe stare sopra la soglia del 10%: "Se Grasso la raggiunge l'intesa è possibile". Da Vendola arriva però uno stop ad ogni patto con i grillini: "Il M5S ha drenato una parte significativa del rancore sociale che poteva convogliarsi a destra ma la sua offerta politico-programmatica è una specie di supermarket in cui si trova di tutto – dice l'ex leader di Sel al Mattino – Per questo resta indispensabile una nuova sinistra. Ma deve ritrovare un pensiero lungo: fare solo un cartello elettorale è da mediocri".
Centrodestra diviso sulle candidature nel Lazio, prossimo test per la tenuta della coalizione. Poi toccherà alle candidature per le Politiche, con Berlusconi che vorrebbe FI selezionare candidature di peso per i collegi, riservandosi di inserire gente nuova della società civile nella quota proporzionale (Giornale).
Su tutti i giornali il fotomontaggio choc anti Salvini, con leader della Lega al posto di Aldo Moro rapito dalle Br. Libero attacca: "Salvini ostaggio delle Br ma per la sinistra è satira e non vera violenza".

EUROPA
Centeno guiderà l'Eurogruppo (Sole), Repubblica parla di "svolta a sinistra" dell'Eurogruppo ma così la guida della Bce va verso Nord (Fatto). Ministro indipendente nel governo di sinistra del Portogallo, Mario Centeno guiderà per due anni e mezzo il tavolo dei ministri finanziari dell'eurozona. "Cercherò il consenso perché l'Europa prosegua nel percorso di crescita e calo di disoccupazione", la linea di Centeno, tra i protagonisti del rilancio dell'economia di Lisbona. Con lui il fronte del Sud spera di dare un calcio al rigore. Non a caso i paladini dell'austerity avevano provato a far saltare la sua elezione: decisivo è stato il via libera della Merkel, che spera così di facilitare la salita di Weidmann alla Bce per il dopo Draghi.
Sulla Brexit è stallo sui confini irlandesi. Inglesi delusi dalle mosse di May (Messaggero). Rischia di saltare l'Union Jack (Foglio). Entro fine settimana nuove trattative dopo il fallimento dell'incontro di ieri tra Juncker e May. Il presidente dell'esecutivo comunitario si è detto fiducioso di un accordo entro metà mese. Uno dei nodi principali è la definizione delle regole di confine tra l'Irlanda, che resta nell'Ue, e l'Irlande del Nord, che ne esce insieme al Regno Unito. Weber (Ppe) al Corriere: "Dublino può stare sicura, l'Ue sulla frontiera non cederà. La concessione all'Irlanda del Nord di uno status speciale per permetterle di restare nel mercato unico e nell'Unione doganale Ue potrebbe essere un passo nella giusta direzione. Ma la May è sostenuta dal partito unionista nordirlandese, perciò è in gioco la stabilità del suo governo, Noi della Ue non possiamo aiutarla, è una questione interna britannica".
Domani è il giorno della Commissione Europea, che svelerà il suo progetto di riforma dell'Unione economica e monetaria: parte il Fondo monetario europeo, sarà il guardiano della stabilità (Stampa). Non più organismo intergovernativo ma comunitario, il Fondo agirà sotto la supervisione del superministro dell'euro per salvaguardare la stabilità finanziaria e dare credito ai Paesi in crisi in cambio di aggiustamenti di bilancio e riforme. Ma su poteri e dotazione del Fme le posizioni di Pargi, Roma, Berlino e Bruxelles sono distanti. Repubblica sottolinea i timori italiani per l'inserimento nei Trattati Ue del Fiscal compact.

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