Commentario del 11.12.17

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Grasso avverte Renzi: "Comando io, non D'Alema" (Corriere). E a sinistra arriva anche la Boldrini (Repubblica). Sul Giornale il piano di Berlusconi: tasse al 25%. E al Tempo dice: "Inciuci, pm, traditori? Tanto vinco io". Sul Messaggero e tutti la "svolta" di Salvini: "Italiani anche gli immigrati che sono in regola". Sulla Stampa l'assalto dei partitini al carro di Berlusconi. Guerini (Pd): "Ma nei collegi la sfida sarà tra il Pd e Grillo". Intanto le Camere vanno verso lo scioglimento: per il Messaggero sarà a Capodanno.
Spazio anche all'economia. Sul Corriere il bonus ai nipoti per assistere i nonni. Su Libero i "mantenuti" all'assalto dell'assegno di povertà. Sul Messaggero i primi agli statali dopo la pagella. Sulla Stampa i ritardi della pubblica amministrazione: lo Stato paga solo dopo tre mesi. Sulla Stampa lo sciopero dei medici "Più risorse o per la sanità sarà il collasso".
In prima pagina anche la casa: su Corriere e Messaggero lo Stato condannato a pagare i danni per il mancato sgombero delle case occupate. Sul Sole la classifica delle seconde case: Aosta record. Su l'Economia dove conviene comprare e dove affittare.
Dall'estero. Su Gerusalemme capitale è scontro tra Francia e Israele. Macron: "La pace è in pericolo" (Repubblica). "Ora Israele congeli le colonie" (Messaggero).
In cronaca la prima neve al Nord, e sono subito disagi. Oggi l'allerta in Liguria e Toscana (Repubblica). A Milano è "sindrome" da "gelicidio" (Corriere).
La domenica sportiva: il Milan torna a vincere, l'Inter resta capolista (Corriere). Rimpianto Roma: con il Chievo è 0-0. Lazio, c'è il Torino: aria di Champions (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Delrio, in un'intervista al Corriere, rilancia su trasporto pubblico e infrastrutture: "Vorrei che il trasporto pubblico di tutti i giorni diventasse sempre di più la priorità di tutto il Paese. Noi abbiamo fatto tanto, spero che questo lavoro non venga disperso nei prossimi anni". Troppi gli italiani che si spostano con mezzi privati (il60%, contro una media europea del 40%): "Abbiamo un ritardo storico non facile da recuperare – dice Delrio – Ma non siamo stati fermi: per i prossimi 15 anni abbiamo stanziato 10 mld di euro che consentiranno di sostituire ogni anno 2.500 bus vecchi e inquinanti con mezzi di nuova generazione. Ma per risolvere il problema della mobilità è necessario programmare su diversi anni".
Sul Corriere e altri l'ultima novità in manovra: il bonus ai nipoti per accudire i nonni. Esteso anche ai parenti fino al secondo grado i fondi previsti per i caregiver, 60 milioni che dovranno bastare per badanti e parenti impiegati per persone non autosufficienti. Ma i parenti dovranno rinunciare ai benefici della legge 104. Le regole saranno definite in un decreto ad hoc al quale lavorano i ministri di Lavoro e Salute Poletti e Lorenzini,
Su Libero la corsa al reddito di inclusione: 15 mila le domande a Catania per l'assegno di povertà, oltre 7mila a Palermo, 3 mila a Milano. Un esercito di "affamati" (stranieri compresi) bussa alle porte dello Stato per avere un assegno che durerà 18 mesi. i "mantenuti" all'assalto dell'assegno di povertà. Per Libero è un disastro.
Sulla Stampa l'Italia ultima in Europa per i pagamenti alle imprese: se in Germania una fattura viene pagata in 23 giorni, nel Regno Unito in 22, in Francia in 57 giorni, in Italia bisogna aspettarne 95. Tradita la riforma Ue che imponeva un tempo massimo di 30 giorni. E infatti l'Italia è stata deferita dalla Commissione europea alla Corte di Giustizia. Ma il Tesoro contesta la decisione, definita "ingiustificata e penalizzante". Per il Mef, con l'avvento del sistema digitale della Piattaforma dei crediti commerciali c'è stato un dimezzamento dei tempi di pagamento.
Sulla Stampa anche l'allarme sulla sanità, alla vigilia dello sciopero dei medici indetto dall'Anao a partire da domani. Camici bianchi fermi per 24 ore per protestare contro l'assenza del capitolo "sanità" nella manovra 2018: servono nuove risorse, altrimenti la sanità pubblica è destinata al collasso. Servono 5 mila medici per far fronte al turnover, stoppare la fuga dei giovani all'estero e rinnovare il contratto fermo al 2009.
Sul Messaggero le novità per la pubblica amministrazione: per gli statali stop ai premi a pioggia. Sarà la "pagella" a determinare merito e premio. Pronta la circolare Madia che detta le nuove regole, in vigore dal 2018. Nasce un albo all'interno dei quale saranno scelti i prossimi valutatori. Negli organismi di valutazione peserà il fattore "incompatibilità" (l'amministrazione non potrà farsi giudicare dai propri dirigenti" e anche il giudizio dei cittadini. Il meccanismo riguarda l'intero comparto pubblico.

ITALIA-POLITICA
Politica in primo piano. Grasso avverte Renzi: "Comando io, non D'Alema" (Corriere). E a sinistra arriva anche la Boldrini (Repubblica). Sinistra, Grasso in diretta tv: "Non chiuderò al Pd dopo il voto. Ricostruirò, ma non voglio guidare una ridotta, penso di allargarmi ben oltre la sinistra" (Corriere e tutti). E alle accuse di chi è convinto che sarà D'Alema a guidare il fronte sinistro, Grasso risponde: "E' una vita che coordino e guido. Ascolterò, ma quando sarà il momento, eserciterò il potere. Se ne accorgeranno". Poi lancia la sfida a Renzi: "Manterremo il nostro stile, senza attacchi scriteriati. Ma se comincia a provocarmi, rispondo. Io guardo al futuro, lui ha una fase zen che forse è passata e un futuro non molto roseo" (Repubblica e tutti).
Sul Giornale il piano di Berlusconi: tasse al 25%. E al Tempo dice: "Inciuci, pm, traditori? Tanto vinco io". "Mi accontenterei di portare Fi al 30% - dice – a 3 mesi dal voto, i sondaggisti dicono che il centrodestra è vicino a ottenere una maggioranza autosufficiente. Rischio instabilità dopo le urne? Non accadrà, governeremo per 5 anni". Berlusconi assicura che sarà il campo in ogni caso, anche se la sentenza di Strasburgo sulla sua agibilità politica non arrivasse in tempo. Poi sulle proposte, spiega: "Numeri drammatici sulla povertà, la soluzione è la crescita. Il nostro programma di tagli fiscali, basato sulla flat tax, darà questa crescita. Ma come risposta immediata ai bisogni di chi vive in povertà proponiamo il reddito di dignità". Sul fronte previdenziale Berlusconi annuncia la necessità di superare la Fornero, ma dice: "il tema è ricevere una pensione adeguata, non tanto quando andare in pensione". Sul fronte della premisership, il leader di Fi tratteggia il suo ritratto: "Non ce ne sono molti, uno si chiama Silvio: pensavo di chiedere a lui".
Sul Messaggero e tutti la "svolta" di Salvini: "Italiani anche gli immigrati che sono in regola".
Il leader leghista lancia la sfida su migranti e premiership (su tutti): parla da candidato premier e sfida Renzi, annunciando la volontà di "presentarsi ovunque contro il segretario dem: se non batto lui e Di Maio cambio mestiere". La replica di Renzi: "Buona idea, ti aspetto" (Stampa).
Il leghista Giorgetti a Libero: "Bisogna seguire il principio per cui chi è profugo merita l'accoglienza, tutti gli altri vanno rimpatriati". Poi sulle strategie della Lega, l'onorevole dice: "Pensiamo a un grande piano demografico, e vogliamo introdurre una redistribuzione delle risorse diversa dai bonus: dobbiamo seguire la strada di Trump, una politica fiscale vantaggiosa per le aziende che fanno reddito, altrimenti rischiamo una desertificazione economica e industriale".
 "Non sono preoccupato, i sondaggi vanno e vengono. Ma i distinguo e le divisioni delle ultime settimane non hanno aiutato": sul Corriere parla il ministro Delrio, che sugli scenari post-voto nega l'ipotesi larghe intese: "Il centrosinistra è ancora in grado di giocarsela con il centrodestra. E le nostre idee di Paese sono alternative, anche perchè a dettare l'agenda di Berlusconi è Salvini".
Nel Pd, intanto, si rafforza la posizione di Gentiloni: sostenuto da ministri e padri nobili, l'attuale premier è il candidato del centrosinistra con più chance di succedere a se stesso, anche perchè è in cima alla top ten dei politici più apprezzati dagli italiani (Corriere .
Ma Guerini, sulla Stampa, frena l'ipotesi che sia il premier a guidare la coalizione: "Arretrare sarebbe sbagliato, Renzi non è solo il segretario in virtù del voto congressuale, ma anche perchè la sua leadership è riconosciuta nel Paese". In ogni caso, con la legislatura in dirittura d'arrivo,
Gentiloni non si dimetterà: il Colle lo vuole in sella in caso di stallo dopo il voto (Repubblica p.7). 

ESTERI
Gerusalemme capitale, fallisce il tentativo di mediazione del presidente francese Macron, ieri a colloquio con il premier israeliano Netanyahu (Messaggero, Repubblica). Macron ha condannato gli attacchi contro Israele ma ha rimarcato la sua contrarietà alla decisione di Trump di spostare l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme; chiesto al premier un "gesto coraggioso" verso i palestinesi, il congelamento delle colonie in Cisgiordania. Ma Netanyhau non arretra: "Gerusalemme è la capitale di Israele da 3000 anni. La pace potrà avanzare solo quando i palestinesi riconosceranno questa realtà". E sull'Europa: "La rispetto ma non accetto la sua ipocrisia: condannano Trump e sui razzi palestinesi contro di noi non dicono nulla". Anche la Turchia contro Israele, definito da Erdogan "Stato terrorista".
Intanto il Medio Oriente brucia: assalti alle ambasciate Usa a Beirut e Giacarta, scontri a Hebron e Betlemme, con Hamas che incita il popolo alla "santa intifada". E a Gerusalemme un palestinese accoltella una guardia di sicurezza israeliana (Messaggero).
In Corsica trionfano gli autonomisti (Messaggero): la coalizione dei nazionalisti di Simeoni vola al 57%: "Ora abbiamo un Paese da costruire". Già pronta la lista delle rivendicazioni: amnistia per i prigionieri politici, il còrso lingua ufficiale dell'isola con il francese e negoziati per ottenere un nuovo statuto. Si punta all'autonomia entro i prossimi 10 anni. Parigi: collaboreremo.

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