Commentario del 18.12.17

IN PRIMA PAGINA
Renzi crolla sotto la soglia di Bersani (Giornale)."E' vero, consenso in calo" dice il leader dem al Corriere. Renzi scrive anche al Fatto, per difendersi dalle accuse sulle banche: altre bombe su Visco. La Boschi parla invece col Messaggero: "La mia verità sulle banche". Ma su Etruria incontrò anche Panetta di Bankitalia (Corriere). E Ghizzoni è pronto a confermare: la ministro mi parò di Etruria, ma senza pressioni (Repubblica).
A destra Salvini chiama Berlusconi: "Vieni dal notaio o ci salta l'alleanza" (Libero). Casa Pound chiama Salvini: "Molla il Cav e fai la destra con noi" (Libero).
Su Stampa e Financial Times il sentiment degli italiani sull'Europa: sono i migranti e non l'euro ad agitare l'Italia. Repubblica torna invece sulle fake news sul web: metà degli italiani è stata ingannata. Su Repubblica il ministro Orlando annuncia la riforma delle carceri: "Meno reclusi in prigione, benefici solo a chi merita".
In manovra, salta la stretta anti-manifestanti Tap. Allarme del Viminale (Messaggero). Salta anche la vendita all'estero di beni demaniali. La Pinotti voleva svendere il palazzo al Qatar (Fatto). Su A&F l'allarme sul contratto degli statali: sugli stipendi regali dello Stato padrone. Sul Giornale cosa succede nel 2018 tra soldi, case e tariffe.
Dall'estero. Soffiata Cia a Mosca, attacco Isis sventato. Putin: grazie Trump (Messaggero, Corriere). Austria choc:"Cittadinanza ai sudtirolesi" (Giornale). No dell'Italia al doppio passaporto per gli altoatesini (Messaggero). Tra Italia ed Egitto invece c'è l'intesa sui migranti (Stampa). E sul caso Regeni pm italiani al Cairo (Repubblica).
In cronaca il ritorno di Vittorio Emanuele a Cuneo. Protesta la comunità ebraica (Corriere). "Fu lui a firmare le leggi razziali" (Repubblica). Polemiche per il "volo di Stato" (Messaggero). Libero: litighiamo pure sui morti (Libero). I nostalgici di Vittorio Emanuele: la monarchia è fede (Stampa). Il Tempo: Avanti, Savoia.

ITALIA-ECONOMIA
Ultime manovre sulla legge di Bilancio. Salta l'arresto per chi entra nei cantieri Tap (Corriere): l'emendamento del governo cassato da Boccia (Pd), col favore di Emiliano, M5S e Liberi e Uguali e la forte contrarietà della destra. Viminale in allarme (Messaggero). Il Giornale parla di cedimento del governo: "no Tap" liberi di spaccare tutto". Il governatore Emiliano al Corriere: "Manette esagerate. Capisco le esigenze del ministro Minniti ma una norma così avrebbe incendiato il clima invece di raffreddarlo. E poi con il bilancio non c'entrava nulla. Noi siamo favorevoli al gasdotto, chiediamo solo lo spostamento dell'approdo di 30 chilometri".
Dalla manovra salta anche la vendita di beni del Demanio agli Stati esteri, anche questa contestata delle opposizioni (Corriere). L'emendamento in realtà riguardava un solo immobile, un palazzo della Difesa a Roma nel mirino del Qatar per una sede diplomatica. Per il Fatto la Pinotti voleva "svendere" l'ex sede dello Stato Maggiore per 50 milioni e senza gara all'opaco stato del Qatar per spingere gli affari di Fincantieri e Leonardo ed evitare tagli al budget della Difesa. Sul Giornale cosa succede nel 2018 tra soldi, case e tariffe.
Per le autostrade cambiano le regole degli appalti (Messaggero). E oggi si affronta il pacchetto lavoro, col governo che intende ridurre da 36 a 24 mesi la durata dei contratti a tempo determinato e da 5 a 3 le possibili riconferme. La sinistra insiste anche per aumentare gli indennizzi in caso di licenziamento (Corriere).
Su A&F in copertina i regali dello "Stato padrone" ai dipendenti pubblici: anticipazioni del rapporto dell'Osservatorio della "Cattolica" di Milano diretto da Carlo Cottarelli secondo cui gli stipendi dei dipendenti pubblici sono più alti di quelli dei privati. Oggi la forbice è del 18% ma in passato ha sfiorato il 40%. Ciò nonostante si prepara un nuovo contratto che rischia di riaprire una voragine nella spesa pubblica. Nel mirino gli stipendi dei dirigenti, "significativamente più elevati di quelli degli altri Paesi europei". L'economista Andrea Ichino rilancia sul Jobs Act applicato anche al comparto statale: "Basta con le eccezioni e i privilegi. Assurdo reintrodurre l'articolo 18 solo per i dipendenti pubblici" (A&F).

ITALIA-POLITICA
Renzi crolla sotto la soglia di Bersani (Giornale), col sondaggio di Pagnoncelli che ieri dava il Pd al 23,4%. "Il mio consenso è in calo perché siamo al governo" dice il segretario dem al Corriere. "Quello che preoccupa non è l'ultima settimana, ma il trend: da maggio abbiamo perso quasi sette punti. Paghiamo il fatto che mentre gli altri sono in campagna elettorale noi sosteniamo il governo e litighiamo tra noi. Per il Pd era meglio che si fosse votato a giugno o al massimo a settembre". "Vogliamo essere il partito più votato: scateneremo una campagna elettorale a tappeto e il Pd sarà il primo partito". Renzi ammette di aver perso punti, "ma è salito il grafico di occupati, pil, fiducia, investimenti. Non farei a cambio. Un miracolo reso possibile dal Pd". Renzi difende la candidatura della Boschi e di Berlusconi in ascesa nei sondaggi dice: "Incredibile: si presenta come argine ai populisti e poi fa gli accordi con Salvini. La loro alleanza tecnicamente non sta in piedi". Parla anche la Boschi, in un'intervista al Messaggero: "Se mi chiameranno andrò in commissione Banche, ma accusano me per coprire gli scandali veri". Quanto alla candidatura "sarà il Pd a decidere se e dove candidarmi". Violante, alla Stampa: "Renzi è sotto un attacco costante e ingiusto, l'accanimento sulla Boschi è vile ma istituire la commissione d'inchiesta sulle banche è stato un errore. Servirà tutta l'esperienza del presidente Casini per evitare ulteriori danni all'interesse nazionale". Cuperlo a QN: "Il Pd perde consensi da tre anni ma il vertice non ha mai voluto indagare. Il rapporto del gruppo dirigente col Paese si è incrinato. Boschi smentisce le accuse ma dopo la sconfitta al referendum avrebbe fatto bene a non entrare al governo".
Di Maio, in tv dalla Annunziata, infierisce: "Il Pd sta affondando come il Titanic. Prima che affondi faccio un appello: parlate, dite tutto sullo scandalo delle banche" (Corriere).
Salvini, anche lui in tv dalla Annunziata, non si fida di Berlusconi: "Patto di fronte al notaio oppure salta l'alleanza" (Libero). Ma su Salvini è gelo (Corriere). Toti: "L'importante è che sia un patto chiaro, scritto o no poco importa". Silenzio dall'entourage di Berlusconi, che guarda il trend di FI in crescita. Schifani: "La maggioranza di centrodestra è di matrice moderata, Salvini se ne faccia una ragione". Dalle pagine di Libero arriva a Salvini un appello opposto dal leader di Casa Pound, Simone Di Stefano: "Gentiloni è il nulla, Renzi è un curatore fallimentare per conto di Bruxelles, Berlusconi è il passato, dobbiamo dimenticarlo, la Meloni non ci vuole, ci vede come competitor. Con Salvini eravamo alleati, abbiamo fatto due cortei insieme. Se chiude con Berlusconi c'è un margine per tornare a parlare. Io sto cercando di rompere il centrodestra".
Repubblica torna sulle fake news: beffato un italiano su due. Nell'Osservatorio di Ilvo Diamanti com' è cambiato il modo di informarsi in Italia. 10 anni fa il 30% degli italiani utilizzava quotidiani cartacei, il 25% internet. Oggi il 63% si informa si internet e attraverso lo smartphone, solo il 17% si informa sui giornali di carta. I giornali continuano ad essere consultati ma su internet. Ma con una diffusione-informazione in tempo reale difficile controllare le notizie. Al 56% è capitato di considerare vera una notizia letta su internet poi rivelatasi falsa. Ma il 44% dichiara di aver fiducia nella rete e il 34% considera internet un canale per l'informazione più libera e indipendente.
Sulla Stampa un'inchiesta con il Financial Times sul sentiment degli italiani su Europa e immigrazione. Dalle risposte degli intervistati si scopre che in cima alle preoccupazioni non c'è più l'euro o la voglia di uscire dalla Ue ma l'insoddisfazione e le paure verso i migranti. Il 60% rifiuta l'idea di una Italia multietnica; italiani divisi tra chi considera gli immigrati una opportunità (40%) e chi una minaccia (38%). Quanto al sentiment verso la Ue il 68% si dice europeista, il 38,22% pensa che l'Italia abbia tratto grande vantaggio dal farvi parte, il 69,78% è contrario a lasciare l'euro. Metà dei lettori vuole un capo deciso, tipo la Merkel: "Serve una leadership riconoscibile".

ESTERI
Austria choc: "Cittadinanza ai sudtirolesi" (Giornale). No dell'Italia al doppio passaporto per gli altoatesini (Messaggero). Dura reazione del sottosegretario agli Esteri Della Vedova: "La cittadinanza su base etnica mina l'Europa, si rischiano effetti gravissimi in tutti i Balcani, portando al riemergere di rivendicazioni territoriali". Polemico anche Tajani, secondo cui quella austriaca "non è una mossa distensiva". Mario Giro al Corriere: "Non c'è spazio per iniziative unilaterali, ma è una vecchia storia di cui si parla da decenni, una rivendicazione simbolica. Se si trattasse di una rivendicazione separatista saremmo fortemente contrari".
Tra Italia ed Egitto invece c'è l'intesa sui migranti (Stampa): ieri incontro al Cairo tra Minniti e Al Sisi, tema migranti collegato a quello della stabilizzazione della Libia. Il presidenza egiziano ha chiesto al ministro italiano informazioni sulle prospettive per i campi per migranti in Libia, nel vertice si è parlato anche della collaborazione contro il terrorismo da rafforzare, della ripresa dell'interscambio economico, ma anche del caso Regeni. Per approfondire la vicenda del ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto, il procuratore di Roma Pignatone e i pm italiani voleranno al Cairo (Repubblica). Al Sisi ha promesso all'Italia "risultati definitivi" sull'inchiesta.
Putin ringrazia gli Usa: salvati dalla Cia (Corriere e altri). Una soffiata americana consente ai servizi di sicurezza russi di catturare un gruppo di terroristi che progettavano attentati a San Pietroburgo per lo scorso fine settimana che poteva fare centinaia di morti. Telefonata di ringraziamento di Putin a Trump. Una ripresa dei rapporti amichevoli promessa dai due presidenti?

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