Commentario del 12.12.17

IN PRIMA PAGINA
Bomba a New York, torna la paura (Corriere). Il kamikaze fra i pendolari: "Vendico Gaza" (Stampa, Messaggero, Giornale). Quattro feriti, arrestato l'attentatore (Sole). Esteri in primo piano su tutti, con l'attentato di New York e l'offensiva diplomatica di Putin in Medio Oriente: va da Assad e annuncia il ritiro dei soldati (Corriere, Stampa). Turchia, Egitto e Siria sono con lui (QN). Repubblica: lo zar dilaga nel vuoto dell'America. America isolata su Gerusalemme capitale e sul fisco (Sole).
Sul fronte interno in primo piano politica ed economia. La manovra salva i vitalizi. Il Pd: Grasso può ancora abolirli (Repubblica). Di Maio invece abolisce lo shopping (Giornale): l'idea delle feste senza shopping divide (Messaggero). Sulla Stampa un anno di Gentiloni: "E' un Paese migliore". Ma dall'economia all'estero i risultati non si vedono (QN).
Sanità, oggi scioperano i medici per assunzioni e stipendi: alt a 40 mila operazioni (QN, Fatto). Lavoro, è boom dei fast jobs, contratti sempre più brevi per 4 milioni di super precari (Repubblica). Bancomat più facile per negozi e artigiani. Multe per chi rifiuta (Messaggero).
A Chicago debutto record dei bitcoin-futures: 18 mila dollari (Messaggero, Sole, MF). Ventenni e idealisti, i profeti italiani del bitcoin (Repubblica).
In cronaca, il Nord nella morsa di neve e ghiaccio (Stampa). Otto ore in treno da Genova a Milano (Corriere). Bressanone-Milano: 12 ore (Stampa)

ITALIA-ECONOMIA
Più contratti a tempo, meno autonomi (Sole): il primo rapporto unificato Ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal fotografa il massimo storico dei contratti temporanei di breve durata (2,7 milioni) e un "rallentamento della crescita" dei dipendenti a tempo indeterminato (che però raggiungono la soglia massima di 14 milioni e 996 mila unità). La situazione resta critica per giovani e autonomi. In calo anche i lavoratori autonomi (430 mila in meno tra 2008 e 2016) mentre crescono i liberi professionisti. Il tasso di occupazione sale al 57,8%, ma è il secondo più basso della Ue, dopo la Grecia; il tasso di disoccupazione scende all'11,2%, ma è il quarto più alto della Ue (dopo Grecia, Spagna e Cipro). Repubblica rimarca l'impennata dei fast jobs, saliti da 3 a 4 milioni con contratti anche di pochi giorni, con pagamenti in media di 3 mila euro all'anno. Boeri (Inps): "Un fenomeno preoccupante. Valutiamo se non sia il caso di riconsiderare la norma che permette sino a tre rinnovi". Nel mirino c'è il decreto Poletti del 2014 che ha liberalizzato i contratti a tempi. Poletti ammette la necessità di una "riflessione" ma non vede correlazioni con il suo decreto. Ieri intanto in commissione Bilancio della Camera è passato l'emendamento Damiano che punta a innalzare gli indennizzi per i licenziamenti illegittimi da 4 a 8 mensilità (minimo) e da 24 a 36 mesi (massimo). Ma il governo frena sull'ipotesi di approvare il testo.  
La legge di Bilancio perde pezzi (Messaggero e altri): 2000 gli emendamenti respinti in commissione perché estranei alla materia. Tra questi la stretta sull'uso del cellulare alla guida e gli allarmi collegati ai seggiolini dei bambini. Saltano anche gli emendamenti che bocciavano i vitalizi dei parlamentari, la riforma del Coni e quella dell'Inps. Ora resta da definire la web tax: si valuta l'estensione della tassa al commercio elettronico e l'anticipo dell'entrata in vigore al 2018.
Gentiloni e mezzo governo a Napoli, al convegno del Mattino sui giovani del Mezzogiorno. "E' ora di investire al Sud" (Messaggero), il monito del premier: "Le condizioni ci sono, adesso, per investire e creare lavoro". E cita le misure in manovra, dal credito d'imposta rafforzato alla decontribuzione doppia per le assunzioni di giovani. Ma continua l'esodo di giovani e laureati: 200 mila quelli che se ne sono andati in 15 anni, denuncia il governatore De Luca. Calenda duro con Emiliano per il ricorso al Tar sull'Ilva e per la "latitanza" dei governatori di Calabria e Sicilia.

ITALIA-POLITICA
Di Maio: "Negozi chiusi nei giorni festivi" (Corriere e tutti). "Prima di Natale il Senato approvi la nostra proposta che dice che tutte le famiglie hanno diritto al riposo. Su 12 giorni estivi all'anno 6 devono essere di chiusura. Negozi chiusi durante le feste, famiglie più felici". Ma la proposta del leader del M5S divide. Il Giornale attacca: Di Maio abolisce lo shopping. Sallusti, nell'editoriale, evoca la dittatura: è il trionfo della "felicità di Stato, ovviamente dello Stato grillino". Ma il Corriere ricorda che quella per il riposo festivo è anche la battaglia della Chiesa e dei sindacati. Il vescovo di Taranto, Santoro, apprezza: "E' una bandiera legata alla dignità dell'uomo. Il lavoro non può essere qualcosa a cui sacrificare tutta la vita" (Stampa). Il presidente di Federdistribuzione Cobolli Gigli stronca la proposta: "E' un'idea dannosa, che aggrava la crisi. La Chiesa non si pronunci su cose di cui non ha tutte le informazioni. Serve buon senso" (Stampa). Pozzi (Luiss): "Dalla chiusura dei negozi a Natale e Pasqua non ci guadagnerebbe nessuno, né i consumatori che ormai ci sono abituati , non i piccoli esercenti e nemmeno i entri commerciali. Chiudere nei festivi sarebbe un passo indietro" (Messaggero). Sul Corriere la lettera di Di Maio in risposta a Panebianco, che ieri accostava il M5S al Pci degli anni 60: "Il nostro obiettivo è rimettere al centro l'economia reale, attraverso uno Stato innovativo, snello, che tracci le regole del gioco e intervenga a favore dei più deboli. L'idea che ci ispira è la Qualità della vita. Né statalismo, né finanza sregolata, ma una sintesi che tenga insieme diritti, sviluppo tecnologico e impresa. Per realizzare questa concreta utopia serve un patto con l'Europa, che non rimetta in discussione l'euro ma che riconosca che il nostro Paese ha bisogno di uno sforamento temporaneo nel rapporto deficit/pil per rilanciare lo sviluppo".
Divorzio in Ap:Lorenzin va con i dem, Lupi no. Alfano conferma l'intenzione di non ricandidarsi (Corriere e tutti). Si punta a una "separazione consensuale", tra la Lorenzin che guarda al Pd per "proseguire l'azione riformatrice degli ultimi cinque anni" e Lupi che lavora a "una proposta moderata alternativa al Pd". Alfano: "Il confronto è tra due coerenze politiche inconciliabili". Problemi anche per dividersi i simboli, con Alfano che detiene sia quello di Ncd che Ap. Stefano Parisi alla Stampa: "Contento che Lupi abbia fatto questa scelta di alternativa al Pd. Con lui e Fitto portiamo anche il 5%". Cicchitto: "Andiamo con Renzi anche se non è generoso. Faremo una lista centrista autonoma con altre forze di centro, mi auguro di andare ben oltre il 3%" (Stampa).
Liberi e Uguali e già divisi: è lite sul simbolo di Grasso (Giornale). Le "foglioline" vicino alla "i" fanno infuriare le femministe, fa discutere anche  il colore, rosso e non amaranto. Ma si ingrossa la fila di chi vuole seguire Grasso: il Corriere dà per certo un ticket con la Boldrini e annovera tra i supporter la famiglia di Sabrina Ferilli, Geppi Cucciari, il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, il giornalista Luca Telese.
Renzi resta ottimista sul risultato delle urne, convinto di portare la sua coalizione al 30%. Ma D'Alema e Speranza puntano su una sconfitta secca del Pd, seppur con obiettivi diversi. Per il Corriere, Prodi e Veltroni sarebbero allertati per evitare lo sgretolamento del Pd in caso di sconfitta.
Nel centrodestra è Sgarbi a prevedere la vittoria, come in Sicilia: "Il risultato delle Politiche sarà identico alle regionali siciliane – dice al Corriere – Il centrodestra allargato a me arriverà al 42%, Il Pd e il M5S si fermeranno tra il 25 e il 28%, Grasso avrà il 6%". Sgarbi bolla come "bluff" Grasso – "una foglia di fico per coprire un gruppo di disperati" – e promette una lista con Contrada, Morgan, Fausto Leali e Simona Ventura.
Sulla Stampa un anno di governo Gentiloni: "A Palazzo Chigi come sull'ottovolante. Ma lascio un'Italia più stabile". La speranza è che non vengano dispersi gli sforzi fatti fin qui. In campagna elettorale il premier ci sarà ma senza dar spettacolo. Sorgi, sulla Stampa, parla di Gentiloni come di un Andreotti 2.0: in cima a tutte le classifiche di fiducia, gradimento e popolarità ha fatto un'impresa che un anno fa, sulle macerie del referendum, sembrava impossibile. Ha rilanciato la ripresa, salvato le banche, blindato Bankitalia dall'assalto della politica. E chissà che non gli tocchi di durare ancora a lungo. Più severo il giudizio di QN, che del "mediatore Gentiloni" ricorda piuttosto i flop: il debito pubblico a una cifra astronomica e una manovra fatta di mance, i "colpi sparati a salve" per avere l'Ema a Milano e Padoan all'Eurogruppo, il fallimento sui tagli alla spesa e sulla ricostruzione post-terremoto.

ESTERI
Attacco (fallito) alla stazione dei bus, panico a Manhattan (Corriere): "Colpisco New York per vendicare Gaza" (Stampa, Messaggero). Ullah, 27 anni, elettricista bengalese, voleva fare una strage ma è rimasto ferito dall'ordigno che portava con sé. Quattro in tutto i feriti, non gravi. Durissima la reazione di Trump, che invoca la pena di morte per i terroristi e promette la riforma del sistema di immigrazione "lassista e incompatibile con la sicurezza nazionale, che permette a troppe persone pericolose di entrare negli Usa". L'attentatore era arrivato il 21 febbraio 2011 con un permesso per raggiungere i familiari. L'amministrazione Trump punta a cancellare o limitare severamente questa possibilità. L'Isis lancia la "campagna di Natale": "Attaccare ovunque gli americani" (Stampa). In Italia sale l'allerta anti-terrorismo: blindati grandi eventi e mercatini. Intensificati i controlli in Vaticano (Messaggero).
Putin "zar del Medio Oriente" (Repubblica): Siria, Egitto e Turchia le tappe di ieri che rilanciano il ruolo della superpotenza russa in risposta alla decisione unilaterale di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Prima tappa in Siria, per annunciare la sconfitta dell'Isis e il ritiro di esercito e marina russa, dopo aver aiutato "il popolo siriano a preservare la sua indipendenza". Dopo l'incontro con Assad quello con Al Sisi, per firmare un accordo sulla prima centrale nucleare egiziana a Dabaa; rinviata a febbraio la ripresa di voli diretti tra Russia ed Egitto. Terza tappa in Turchia, per incontrare Erdogan e ribadire il suo "no" a Gerusalemme capitale: "Lo status della città può essere concordato con colloqui diretti tra palestinesi e israeliani".  "Lo Zar dilaga nel vuoto dell'America" il commento di Paolo Garimberti su Repubblica. Con la consueta spregiudicatezza Putin si è infilato a tutta velocità nell'autostrada mediorientale che la rozzezza di Trump e l'impotenza del segretario di Stato Tillerson gli hanno spalancato. Putin ha ripetutamente affermato che la fine dell'Urss è stata la più grande tragedia della Storia ma mai neppure nel momento della sua massima potenza diplomatico-militare l'Urss ha avuto come ora il controllo dell'intricato scacchiere mediorientale".
Anche la Ue dice "no" a Gerusalemme capitale (Sole): un no che arriva dopo un incontro molto teso tra Netanyahu e  i ministri degli Esteri dei 28, che ribadiscono il sostegno a due Stati. Respinta al mittente "l'aspettativa" di spostare le ambasciate da Tel Aviv a Gerusalemme.
Tra Ue e Usa tensione anche sul fisco: i ministri dell'Economia di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna scrivono al segretario del Tesoro Usa Mnuchin per esprimere "preoccupazioni significative" per le imprese non americane, a rischio di "discriminazione". "Ci sono aspetti che violano le norme Wto e i trattati sulla doppia imposizione" (Sole). Anche la Cina è preoccupata per i possibili contraccolpi della riforma sulle proprie aziende e pensa a controlli sui capitali e interventi valutari.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento