Commentario del 15.12.2017

IN PRIMA PAGINA
Caso Etruria, scontro Consob-Boschi (Messaggero). In primo piano su tutti l'audizione del presidente Consob in commissione che riaccende la bufera sulla Boschi (MF, Sole, Corriere). "Mi chiese dell'istituto, era preoccupata per la fusione con Vicenza" dice Vegas. La replica del sottosegretario, intervistata da Repubblica: "Mai fatte pressioni, mi invitò a parlarne a casa sua, inusuale. Non mi dimetterò". Per il Fatto "il caso Boschi è chiuso: ha confessato". Gentiloni difende Maria Elena, e Messaggero evidenzia il ruolo di Verdini.
Italia-Politica: Il biotestamento è legge, si può rinunciare a cure e nutrizione artificiale (Sole e tutti).  Storico sì con le lacrime in aula (Repubblica). Avvenire polemico parla di "legge-sconfitta". 180 i voti favorevoli, Cattolici divisi, ma regge l'asse Pd-M5S (Messaggero). Una mossa che preoccupa Berlusconi, che in caso di stallo dopo il voto, teme un'intesa dem-grillini (Stampa).
Sulla Stampa si torna a parlare di fake news. Bruxelles sul voto italiano: "Roma saprà respingere le spie russe". E sul voto Usa interviene Putin: "Mai fatto ingerenze".
Bce, Draghi: più fiducia sulla crescita ma rimane la necessità del "Qe" (Sole). In Ue, intanto, prende il via la difesa comune europea: per Italia e Germania quattro progetti (Sole).
Su Sole, Stampa, Corriere e altri, la svolta di Murdoch: la tv a Disney, compresa Sky Italia.

ITALIA-ECONOMIA
Sul Sole,  Corriere e altri, Draghi: ripresa robusta, ma c'è bisogno del Qe, andremo avanti con l'acquisto di titoli. Nessun restringimento, dunque, per la politica monetaria. Draghi è soddisfatto dalle notizie positive sulla crescita, tanto da abbandonare il termine "ripresa" in favore di "espansione", ma non ancora dell'inflazione, prevista al massimo all'1,7% tra tre anni, sotto la soglia del 2% auspicata dalla Bce. Sulla Stampa, sale la pressione per lo stop al piano acquisti, ma Draghi resiste: "Non ho mai parlato della possibilità di scendere da trenta a zero, anche la gran parte dei membri è d'accordo nel lasciare aperta la possibilità di proseguire anche dopo settembre". La decisione è cruciale: solo con l'interruzione dello stimolo Bce potrà iniziare il rialzo dei tassi.
Inchiesta del Sole (in prima e p.2) sui derivati "di Stato": i governi li hanno usati per ridurre il deficit, ma dopo i vantaggi per una decina di anni, i costi superano i benefici. Dal 2006 il "rosso" sale di 24 mld. L'Italia è l'unico Paese in Ue che ha un impatto così negativo sui derivati di Stato, altri Paesi come Germania e Francia perdono pochissimo, altri, come l'Olanda, guadagnano. I contratti sui derivati pesano sul nostro deficit: nel 2016 l'hanno aumentato di 4,2 mld, pari allo 0,3% del Pil, più o meno la flessibilità che il Governo si trova a contrattare con l'Ue. A proposito di flessibilità, oggi il vertice europeo, con Gentiloni che si presenta con alcune proposte per cambiare le regole di bilancio: l'Italia propone di passare dalla fase della flessibilità sui conti pubblici con il contagocce a una policy più coraggiosa (Messaggero p.19). La clausola di flessibilità sui bilanci pubblici per gli investimenti e riforme strutturali, di cui l'Italia ha grandemente beneficiato, "dovrebbe essere rapidamente estesa e resa più accessibile nel quadro di un approccio che tenga conto di vari anni" è scritto nel dossier italiano. Altro elemento su cui punta l'Italia è il miglioramento delle metodologie utilizzate per calcolare la dimensione dell'aggiustamento.
Manovra, un nuovo emendamento in esame alla commissione Bilancio della Camera, presentato dal governo, prevede di destinare 375 mln agli enti locali. Alle Regioni arriveranno 100 mln nel 2018, 200 nel triennio 2018-2020 e 75 mln per i disabili (Corriere p.41). Intanto, è arrivato l'ok della commissione all'emendamento per l'estensione dell'Ape social a 4 categorie in più di lavori gravosi. Novità in arrivo anche sul bonus mamme: il Tesoro si muove per estendere il bonus a tutte le donne straniere in regole, comprese quelle finora escluse perchè non in possesso di un soggiorno di lungo periodo (Messaggero p.17). Il ministero invita l'Inps ad adeguarsi alle sentenze che estendono l'assegno alle extracomunitarie regolari.

ITALIA-POLITICA
In evidenza su tutti i giornali, l'audizione di Vegas in commissione banche che inguaia la Boschi: "La incontrai e mi parlò dei timori su Etruria: era preoccupata per la fusione con Vicenza, le dissi che doveva rivolgersi altrove". La Boschi a Repubblica: "Nessun conflitto di interessi, mi usano per coprire i veri scandali bancari. Con Vegas più di un incontro, ma mai fatto pressioni. Non mi dimetto per le bugie dette da altri". Per il Fatto, il caso Boschi è chiuso: "Ha mentito".  Boschi incassa la solidarietà di Renzi (Corriere). Genitloni è irritato ma la difende: "Ha chiarito, resta al suo posto", ma le opposizioni insorgono: "Si dimetta subito, ha mentito al Parlamento quando ha detto di non essersi mai occupata di Etruria" (Giornale) "La Boschi è il nuovo Mario Chiesa" dice Di Maio. Sul Messaggero la Errante e sul Corriere Sarzanini ricostruiscono la vicenda: secondo alcune indiscrezioni, è Verdini a fare da tramite per organizzare il pranzo milanese tra Vegas e Boschi. Intervistato, Zoggia: "Per Boschi arriveranno tempi peggiori quando sarà ascoltato Ghizzoni". Non solo Boschi: su MF, Fatto e altri, "De Benedetti parlò con Renzi pochi giorni prima del decreto sulle popolari".
Il biotestamento è legge: 180 sì al Senato con il voto favorevole di Pd, M5S e Mdp. "E' una scelta di civiltà" commenta Geltiloni. Commossi i parenti di Welby e Coscioni. La legge divide i cattolici. "Legge-sconfitta" titola Avvenire. La Cei annuncia: "Non la applicheremo". Ma la sezione di Milano è favorevole (su tutti). Emma Bonino a Repubblica (p.6): "Ho pianto per questa vittoria della libertà di scelta. Ora continueremo a dare battaglia per l'eutanasia" (Repubblica p.7).
Centrodestra, Berlusconi incontra la Merkel, che gli fa gli auguri per il voto (Corriere p.11). Il leader di Fi rassicura l'Europa: "Con me l'Italia sarà stabile" (Giornale p.12). Intanto restano le tensioni con Salvini. Tra Fi e Lega è scontro sui collegi del Nord (Stampa p.6): Salvini vuole i suoi candidati nel 60% dei seggi, Berlusconi non ci sta. Salvini a Repubblica (p.13): "Berlusconi continua a parlare di ministeri, di quote. Cose che non mi interessano. Vinceremo e arriveremo al 40%, a meno che non imbarchiamo reduci e riciclati nella quarta gamba". Poi Salvini commenta l'apertura di Berlusconi ad un Gentiloni-Bis: "Unica certezza è che non daremo mai un appoggio a Gentiloni, a Renzi, a Monti, Draghi e simili. Anche se intorno a Gentiloni ci sono plotoni di inciucisti a destra e sinistra".
Ipotesi Gentiloni-bis dopo il voto: per il Giornale (p.5) le suggestione è un'arma a sinistra contro Renzi. Sole (p.8) registra la spinta dei "moderati", sia di destra che di sinistra, per l'attuale premier. Mentre La Stampa (p.7) vede dietro l'apertura di Berlusconi ad una possibile proroga del governo Gentiloni l'incubo di un'alleanza posto voto tra Pd e M5S. Mentre Repubblica (p.12) mette in evidenza l'apertura di Bersani al Movimento.

EUROPA
Ue avanti sulla difesa comune, ma sui migranti è scontro (Repubblica p.14 e altri): quattro progetti a guida italiana sulla difesa comune. Esulta Tusk: "La cooperazione rafforzata nel campo della difesa è l'espressione pratica della nostra volontà di costruire una difesa europea. Una buona notizia per l'Unione e per i suoi alleati, una cattiva notizia per i nostri nemici".  Ma sui migranti resta un dialogo tra sordi (Corriere p.13): la Merkel sta con l'Italia ma arriva lo stop alle quote. Bloccata la proposta italiana di quote obbligatorie di ripartizione dei rifugiati e di riforma dei trattati di Dublino. Sole (p.6) mette in evidenza come, dopo due anni, la politica migratoria Ue sia da rifare: non si sana la spaccatura Est-Ovest sui ricollocamenti.

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