Commentario del 30.12.17

IN PRIMA PAGINA
Stangata di Capodanno (QN). Aumentano elettricità e gas. I consumatori: è colpa del maxi-sconto alle aziende (Repubblica). Per le famiglie aggravio di 60 euro (Avvenire). Rincari anche sulle autostrade, del 2,74% (Sole). Sulla Stampa il record della Val d'Aosta: + 53%.
In primo piano anche il sì alla riforma sulle intercettazioni (Italia Oggi e tutti). Orlando: basta pettegolezzi (Corriere, QN). Ma è già scontro su quelle da cancellare (Messaggero). Il Fatto: il bavaglio di Berlusconi l'ha fatto il Pd.
Su Stampa, Fatto e Messaggero la svolta del M5S: liste aperte ai non iscritti, sì alle alleanze, tutto il potere a Di Maio. Sala sferza il Pd: "Deve avere più coraggio" (Stampa). Renzi sferza le correnti: alla minoranza pochi posti (QN). Su Repubblica l'appello del Colle: il vero nemico è l'astensionismo. Libero: gli italiani odiano la politica. Su Italia Oggi le pagelle dei politici: Gentiloni, Calenda e Minniti i migliori. I peggiori: Emiliano e Raggi (Italia Oggi).
Ma sull'Ilva Emiliano si corregge: chiusura evitata (Messaggero). La Puglia ritira la sospensiva al Tar. Calenda: stop scongiurato (Sole, Stampa). Per la Raggi arriva invece l'altolà del ministro Galletti: "Roma deve smaltire i rifiuti che produce" (Messaggero).
Dall'estero. Gli Usa al gelo. E Trump scherza:"Usiamo il riscaldamento globale" (Corriere). Il Giornale: nessuna gaffe, sul clima ha ragione Trump. La Cina lancia il piano contro la riforma fiscale di Trump (Italia Oggi) e si espande in Africa e in Australia (Stampa).
In cronaca, Venezia a numero chiuso: arrivano i semafori per i pedoni e le telecamere conta-turisti (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Arrivano gli aumenti di luce e gas (+5%). Da gennaio bollette più care di 59 euro (Corriere e tutti). Tabarelli (Nomisma) al Corriere: "Non una stangatine, una vera e propria stangata. Abbiamo un triste primato nella Ue per costi dell'energia ricaduti sulle famiglie. Ma siamo anche i più virtuosi dell'energia verde, e questo ci costa". Più cari anche i pedaggi autostradali, in media del 2,74%: il record sul tratto Aosta Ovest-Morgex (+53%), ma spicca anche il +14% della Milano-Serravalle (Stampa). E' la solita stangata (Fatto). Ma solo per le famiglie: sconti alle imprese, per scongiurare la fuga all'estero (Repubblica). In particolare fa discutere il 5,3% in più per l'elettricità, deciso ieri dall'Autorità per l'Energia: è il ritocco più consistente dal 2012, che farà lievitare a 535 euro il costo annuo medio a famiglia. Tra le cause i prezzi all'ingrosso, l'aumento della domanda, lo stop delle importazioni. Ma la rabbia di consumatori e imprese si concentra sul nuovo incentivo concesso alle aziende energivore: consumano di più ma pagheranno meno, 1,5 miliari spalmati su altri utenti. Il 30% arriverà dalle famiglie, il 70% dalle altre imprese. Uno sconto deciso dal governo per limitare la fuga delle multinazionali, visto che in altri Paesi Ue l'elettricità costa tra il 30 e il 60% in meno. Il Codacons parla di tassa occulta.
Statali, con il nuovo contratto in busta paga arretrati fino a 712 euro (Messaggero). La tranche potrebbe arrivare già a febbraio. A partire da marzo gli aumenti per effetto del nuovo contratto, tra i 63 e i 117 euro lordi in più. Dopo anni di blocco, nel 2018 gli stipendi degli statali torneranno a crescere fino a un totale di 2 mila all'anno. A breve il rinnovo di altri comparti pubblici: enti locali, sanità, Regioni, 2,7 milioni di lavoratori in tutto. E il 2 gennaio si proverà a chiudere il contratto per la scuola.
Novità anche per le pensioni (Messaggero): gli assegni torneranno a essere rivalutati, il limite di vecchiaia delle donne verrà equiparato a quello degli uomini a 66 anni e 7 mesi.

ITALIA-POLITICA
Intercettazioni, sì alla riforma ma tra un muro di polemiche (Repubblica e tutti). Con le nuove regole le ordinanze dei giudici potranno contenere solo brani essenziali delle intercettazioni quando servono a motivare la misura cautelare. E i colloqui irrilevanti non dovranno nemmeno essere trascritti dalla Polizia giudiziaria ma finiranno in archivio, sotto la responsabilità del Pm. Ma i magistrati protestano. Critica anche l'Unione delle Camere penali. Sul decreto lo scontro è anche politico. Orlando: "Ora abbiamo un Paese che usa le intercettazioni per contrastare la criminalità" non per "alimentare pettegolezzi e distruggere reputazioni" (Corriere). Di Maio: "Un decreto salvapolitici. Non c'era riuscito Berlusconi, c'è riuscito il centrosinistra facendogli un favore". Il Fatto parla di siluri del governo contro stampa e pm. E ripubblica stralci di intercettazioni "che non leggerete mai più".
Spazio anche alla campagna elettorale. Su tutti la svolta del M5S: in corsa anche candidati "civici" e non iscritti. Questo consentirà di aprire le porte a professionisti, imprenditori e manager per essere più competitivi nei collegi, spendendo nomi noti. Il capo politico resta in carica 5 anni ma rinnovabile per 10 anni (Corriere). Super poteri per Di Maio, che insieme a Grillo vaglierà le candidature e che dividerà con Casaleggio la guida della nuova "Associazione 5 Stelle". E per chi dovesse dissentire con il M5S e cambiare gruppo prevista una multa da 100 mila euro. Su Repubblica l'intervista di Di Maio uscita su Die Welt: "Non lasceremo l'Italia nel caos. Pronti a cercare intese". E sulla collocazione politica del M5S:"Non siamo populisti, perseguiamo obiettivi di sinistra e anche liberali. La destra è il nostro principale avversario politico". E sulla fuoriuscita dall'euro: "Prima avevamo questa priorità ma l'equilibrio nei tavoli negoziali europei si è spostato. Sono fiducioso che ci sarà un dialogo".
Su Repubblica le condizioni di Bersani per trattare con Pd e M5S dopo il voto. "O i dem cambiano o l'unica strada che hanno è un'intesa con Berlusconi. Dietro il volto accettabile di Gentiloni c'è il cuore duro del renzismo". Quanto a Di Maio "se cerca appoggi discuta con noi di lavoro, welfare e diritti. Se fa come sullo ius soli gli dico ciao".
Su tutti l'avvento di "Civica popolare" la nuova Margherita a guida Lorenzin, con Casini e De Mita sponsor (Repubblica). Sarà alleata con il Pd. "Non siamo solo cespugli, siamo popolari, moderati, riformisti ed europeisti – dice la Lorenzin al Corriere – Ci ispiriamo a Calenda: per lui porte aperte".
Sul Corriere la nascita della "gamba" centrista di Forza Italia. Lupi: "La nostra proposta popolar-liberale avrà successo". Arriva anche l'accordo con l'Udc di Cesa e con il sottosegretario Gentile, che molla Alternativa popolare e passa con FI:

ESTERI
"L'Arabia usa bombe italiane per colpire i civili nello Yemen": Stampa, Sole, Repubblica e altri riprendono le rivelazioni del New York Times, che sulla base del numero di serie degli ordini rinvenuti nello Yemen punta l'indice sull'Italia. Una produzione di "alta qualità" dicono gli esperti sauditi che le comprano in Sardegna, nel Sulcis, alla tedesca Rwm, 500 addetti, unica fabbrica in attivo e con progetti di espansione e nuove assunzioni che a cadenza sempre più frequente invia le sue produzioni verso l'Arabia Saudita. Per il New York Times la vendita degli ordigni MK non è legale, perché l'esportazione a paesi in guerra è vietata agli accordi internazionali e dalla legge 185 del'90. La Farnesina si difende: "L'Italia osserva il diritto internazionale e si adegua alle prescrizioni Onu e Ue. L'Arabia Saudita non è soggetta a embargo, sanzione o altra misura restrittiva internazionale". Silenzio dalla Difesa. Ma il M5S attacca: "La denuncia è forte, le prove schiaccianti, le responsabilità del governo italiano evidentissime" dice il senatore Roberto Cotti.
"Niger, missione sbagliata: mandate maestri, non soldati". Su Avvenire la voce di cattolici e pacifisti, da Pax Christi e Migrantes. E rispunta il progetto di telecontrollo delle frontiere sud della Libia, un appalto da 300 milioni di euro che la Selex, del gruppo Finmeccanica, si era aggiudicata nel 2009 e che poi la caduta di Gheddafi aveva fermato. Hein (Luiss): "Si tratta del primo intervento militare italiano legato ai flussi migratori che crea un precedente internazionale: uomini armati per fermare i migranti". Anche Quirico sulla Stampa torna sull'intervento italiano in Niger: una missione a ostacoli, ma non per supportare la Francia nella difesa delle miniere di uranio,"La Francia quegli interessi li difende accuratamente da sola". Semmai c'era da chiedere conto alla Francia della sua politica "imperiale, sudicia e redditizia in Africa" prima di fornire nuovi avalli pericolosi.

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