Commentario del 10.12.17

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Renzi, intervistato da Repubblica: "Mai con Berlusconi". Intanto resta caldo il tema delle presunte ingerenze russe. Berlusconi a colloquio con il Corriere: "Biden sbaglia su Mosca, le accuse sulle fake news non sono credibili, Putin rispetta l'Italia". Allarme fake news, il piano degli 007 per difendere il voto (Messaggero).  Nato in campo per fermare le ingerenze russe (Stampa): la Casa Bianca sonda anche Roma. Fatto: "Gli Usa inquinano il voto italiano con la Spectre di Putin&Co (senza prove)". "Magari Putin facesse vincere la Lega" titola Libero. Verso le elezioni, i piani del Colle: Camere sciolte entro la fine dell'anno (Stampa). Prove di alleanze: M5S e la proposta per Lega e Grasso (Messaggero). A Como, ieri, la manifestazione antifascista della sinistra (Repubblica).
Conti pubblici, sul SOle parla la numero uno del Fmi, Cristine Lagarde: "Crescita, ora l'Italia tagli il debito". Intanto, in manovra mancano i fondi per garantire gli aumenti del contratto degli statali (Messaggero). Tra gli emendamenti alla manovra anche l'estensione della web tax all'e-commerce: prelievo su tutte le transazioni (Sole). Sul Corriere il primo bilancio sull'Ape ad un anno dal varo: pagamenti a quota zero.
Esteri, il premier iracheno: "Il Califfato qui non esiste più" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Sole (in apertura e p.3) intervista  Christine Lagarde (Fmi): "C'è crescita, ora l'Italia tagli il debito; è il momento di adottare un risanamento dei conti che proceda ad un ritmo appropriato, bisogna  approfittare di questa fase". Lagarde avverte: "La situazione è buona ma ci sono diverse nuvole all'orizzonte, soprattutto geopolitiche: i mercati sono molto ottimisti, ci saranno delle correzioni". Lagarde dice di apprezzare le proposte di riforma dell'Eurozona, "rese più urgenti con la Brexit. Noi continueremo a partecipare al dibattito, ma se ci sarà o meno un ministro unico delle finanze tocca agli europei deciderlo". Sulle riforme, ci sono paesi come Francia e Spagna che hanno fatto molto, mentre "l'Italia deve fare di più, è ancora indietro, anche se la legislazione sul lavoro è stata modificata e la riforma della giustizia è in corso. Ma il mercato del lavoro, ad esempio, è ancora troppo rigido. Mi preoccupa uno stallo che possa nascere da un governo di minoranza o di coalizione, cosa che sembra probabile". Sul tema degli npl, spiega che "la riduzione è di importanza cruciale: va fatto ad un ritmo ragionevole, ma il problema va affrontato con forza".ù
Pesole (SOle p.2) evidenzia le incognite sui conti italiani: spesa pensionistica e rischio politico. Bassa inflazione, crescita insufficiente a garantire la riduzione del rapporto deficit/pil, scarso apporto delle privatizzazioni sono gli altri elementi di perdurante criticità in Italia. Ma una gestione attenta e senza strappi del debito italiano è una precondizione assoluta per prevenire scossoni sui mercati.
Prosegue il negoziato per il rinnovo dei contratti degli statali: per garantire l'aumento medio di 85 euro lordi e superare lo scoglio del bonus di 80 euro, l'ipotesi allo studio è alzare ulteriormente le soglie che danno diritto agli 80 euro di Renzi, per evitare di vanificare per centinaia di migliaia di lavoratori l'aumento contrattuale. Ma resta il nodo risorse: mancano all'appello 300 mln. Tra le misure allo studio anche un incremento "forfait" per i redditi più bassi (Messaggero in prima e p.2).

ITALIA-POLITICA
Verso il voto, la road map del Quirinale: Camere sciolte entro fine anno, ma Gentiloni non si dimetterà (Stampa in prima e p.9): alla fine dei lavori parlamentari calerà il sipario, il 4 marzo la data più probabile per le elezioni. Per il finale di legislatura l'incognita Ius Soli. Renzi rilancia il tema, anche se non passa segnale importante (Messaggero p.7). Il segretario dem a tutto campo in un'intervista su Repubblica (p.6-7): "Nessun accordo con Berlusconi, lui è bravo a camuffarsi: in questa campagna elettorale sembra un passante, ma dobbiamo ricordarci che è il principale responsabile di questi lustri, che lui è mister Spread, che sta ripromettendo le stesse cose del 1994 perchè non le ha mai fatte, le uniche promesse mantenute gliele abbiamo realizzate noi". Renzi a Repubblica tira dritto sulle chance del Pd, nonostante le defezioni di Alfano e Pisapia: "La sinistra va malissimo ovunque, l'Italia è l'unico grande Paese Ue dove ha una chance di vittoria. Nonostante quanto successo con Pisapia, il lavoro di Fassino ha prodotto una coalizione che ufficializzeremo in settimana". E per il Messaggero (p.9) a pesare è soprattutto il passo indietro di Alfano: la rottura con i moderati può costare al Pd 9 collegi, 5 quella con Pisapia.  Ma Renzi rilancia le ambizioni dem: "Un leader non si fa spaventare dai sondaggi, anche se la destra è avanti noi dobbiamo avere voglia di vincere". Ma la minoranza, viste le rilevazioni dei sondaggisti avverte: si va a sbattere (Corriere p.8).  Rosato al Corriere (p.8)"Aspettiamo i voti veri, Pisapia ci dia una mano".
Il sondaggio di Noto sul QN (p.6) si concentra su Liberi e Uguali, il cui consenso di attesta al 6%: Grasso non aggiunge voti alla sinistra, e gli italiani lo preferivano super partes. Nell'analisi sulle intenzioni di voto, il sondaggio conferma il Pd il calo al 25%, M5S primo partito con il 29%. Nel centrodestra, Fi (15,5%) davanti alla Lega (13,5%), mentre FdI in crescita tocca il 6% di consensi.
Russia e fake news sul voto, 007 pronti a scendere in campo (Messaggero in prima e p.12): dopo le rivelazioni Usa sui troll di Mosca, pronta una task force europea che si occuperà di cybersecurity 24 ore su 24. Il dem Anzaldi invia una lettera per chiedere al Copasir di "indagare sulle interferenze russe" (Stampa in prima e p.6). "Fake news? Biden non è credibile, Putin rispetta le scelte dell'Italia": Berlusconi al Corriere (in prima e p.5) resta scettico sulle rivelazioni dell'ex numero due dell'amministrazione Obama. Poi dice: "Non credo la Russia sia in grado di influenzare gli italiani, siamo un popolo intelligente e consapevole. Quando hanno votato 'no' al referendum lo hanno fatto per difendere la democrazia e impedire una deriva pericolosa". Poi sui presunti aiuti a Lega e M5S dal Cremlino, il leader di Fi spiega: "IL complottismo è un atteggiamento ingenuo, è l'arma che spesso usa il M5S, l'idea di usare la stessa arma contro di loro mi pare sbagliata". Ma dagli Usa prosegue il tentativo di rispondere all'offensiva di Mosca: l'America vuole coinvolgere gli alleati Nato, già sondata anche l'Italia (Stampa p.7). In Italia le uniche ingerenze sono state quelle di Obama, scrive Libero (p.2), che aggiunge: magari Putin contribuisse a far vincere la Lega.

ESTERI
Iraq, il premier Haider al Abadi esulta: "Abbiamo vinto la guerra all'Isis" (Corriere in prima e p.2). Un annuncio che segue quello di Putin sulla "missione compiuta in Siria2 e il cauto ottimismo americano. Ma ora a preoccupare sono le migliaia di combattenti svaniti: sono circa 3mila, pronti a tornare alle origini e usare il deserto come foresta dove nascondersi.
Resta teso il clima a Gerusalemme: ancora morti dopo i raid aerei israeliani. Scontri anche a Betlemme, mentre i Paesi arabi avvertono: "L'America non può più guidare le trattative di pace" (Messaggero p.4). Usa isolati, e a Washinton l'esperta di Medio Oriente lascia. Mobilitazione delle Chiese contro Trump: "La Città santa è di tutti". Nella lettera firmata dai leader religiosi si segnala come la decisione americana "rischia di provocare danni irreparabili" (Messaggero p.5). E' la Francia a provare a giocare un ruolo chiave lanciando la sua mediazione: oggi all'Eliseo arriva Netanyahu. Intanto, la Lega Araba si rivolge all'Onu per chiedere una risoluzione che respinga il riconoscimento di Gerusalemme capitale (Sole p.7).
Libia, Minniti a Tripoli incontra il premier Serraj: lotta comune agli scafisti attraverso una sala di coordinamento tra intelligence e guardia costiera per fermare i trafficanti di uomini (Messaggero p.15).
Sul Sole (p.2) focus sui conti pubblici tedeschi: rapporto debito/pil giù di 16 punti in cinque anni, mentre in Italia la crisi lo ha fatto impennare. Berlino ha ridotto lo stock di 100 mld nel 2012-2017, nel 2020 la Germania sarà sotto il 60% del Pil.

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