Commentario del 21.12.17

IN PRIMA PAGINA
Politica e banche, scontro finale su Etruria (Corriere, Messaggero). Ghizzoni: Boschi propose acquisto Etruria, no pressioni (Sole). Ma spunta una mail di Carrai e il caso si complica (Avvenire). Caos nel Pd (Repubblica). Renzi: "Un piano per colpire me" (Messaggero). Boschi in bilico. Renzi pronto a mollarla (Giornale). Ma la sottosegretaria si difende: "Sulle banche errori di altri" (Stampa). Su Repubblica l'autodifesa di Renzi e ordini: la commissione banche non è stata un autogol.
Alta tensione anche sull'Ilva. Altolà di Calenda: "Basta ricorsi o si chiude" (Corriere, Messaggero e tutti). Il Giornale: per il "no" di Emiliano l'Ilva chiuderà per sempre. Il Sole: non si può giocare così sulla credibilità dell'Italia.
In manovra arrivano fondi a pioggia e 18 mila assunti nella scuola (Sole). Regalo anche agli ambulanti: slitta la Bolkestein (Messaggero).
Esteri, Fisco Usa, sì alla riforma (Sole), il regalo di Trump alle imprese Usa preoccupa la Ue (Corriere). Bruxelles contro Varsavia: la Polonia tradisce i valori Ue (Sole). L'Europa teme la Polonia (Stampa). Madrid contro Barcellona: oggi il voto in Catalogna, secessionisti e unionisti alla pari (Messaggero). Gli indipendentisti temono una "vittoria flop" (Fatto).
A Milano non c'è solo ricchezza. In povertà più di 19mila minori (Sole, Avvenire). A Roma non c'è solo "Spelacchio": allerta terrorismo nel suk al centro di Roma (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Manovra oggi all'esame del consiglio dei Ministri, probabile il ricorso alla fiducia. Il ddl uscito dalla commissione Bilancio ampiamente ritoccato rispetto alla versione approvata dalla Camera. Assunzioni, stabilizzazioni e fondi a pioggia, mentre sfuma il piano privatizzazioni per Eni e Enav (Sole in apertura e su tutti). Tra le misure previste 50 mln nel 2018, 150 nel 2019 per avviare la stabilizzazione di 18mila insegnanti precari, 16 mln per stabilizzare 813 ex lsu, 50 mln nel 2018 e 250 mln a seguire per gli straordinari di Polizia e Vigili del Fuoco; raddoppiata anche la dote per il fondo per il ristoro dei risparmiatori frodati dalle banche (da 50 a 100 mln nel biennio 2019-2020). Stop al pagamento in contanti degli stipendi; previsto n credito di imposta del 36% per le imprese che acquistano prodotti riciclati da plastiche miste (Sole p.3). Al via anche la riorganizzazione delle agenzie fiscali (Sole p.2): arrivano il concorso per dirigenti e il riassetto dei quadri. Così le agenzie escono dalla stretta imposta nel 2012 dalla spending review. Dalla manovra "regalo" anche agli ambulanti: grazie a un emendamento dem slitta l'applicazione della direttiva Bolkestein che prevede la gara per l'assegnazione delle concessioni pubbliche, prorogate fino al 2020 le concessioni in atto con scadenza entro l'anno. Il Messaggero (p.5) parla di vittoria della lobby di settore. Slitta anche il Sistri (a fine 2018). Sparita la stretta sui contratti a termine e il ventilato aumento delle indennità per i licenziamenti. Confindustria soddisfatta (Sole). Arriva anche una mini sanatoria per gli impianti delle rinnovabili e 12 mesi in più di cassa in deroga per le crisi aziendali gestite da Mise o Regioni. Il Sole critico sulle misure sul pubblico impiego – "assunzioni e aumenti per tutti, scelte chiaramente elettorali" - e sulle partecipate: rinviare le privatizzazioni, i cui introiti dovevano abbattere il debito pubblico è un messaggio sbagliato che la Ue non capirà.
Finita la maratona della manovra comincia quella sul contratto degli statali (Messaggero p.11): col primo aumento in busta paga dovrebbero arrivare fino a 545 euro di arretrati. Poi toccherà a premi, incentivi e mobilità, per rendere più facili i trasferimenti, non più solo su scala regionale ma nazionale. I dipendenti in eccedenza potrebbero essere trasferiti da Nord a Sud a seconda delle necessità. L'aumento medio garantito a tutti è di 85 euro, mentre i redditi più bassi potrebbero godere di un extra da circa 20 euro.
Su MF (p.6) il caso dei porti italiani finiti nel mirino della Cina, nel quadro della strategia della "Beal Road". Il premier Gentiloni punta a un'intesa con la Cina e al ministero delle Infrastrutture si è insediato un tavolo tecnico con gli esperti di Mef, Farnesina e Ministero della Coesione sociale per definire le regole di ingaggio per quanto riguarda la gestione e la valorizzazione dei porti.

ITALIA-POLITICA
Caos nel Pd (Repubblica): le rivelazioni di Ghizzoni in commissione banche salvano apparentemente la Boschi ma tirano in ballo Carrai, altro "big" del giglio magico. Con i sondaggi in picchiata, Renzi rientra a Roma per incontrare la Boschi e trattare sul passo indietro. Stavolta, scrive Repubblica, il processo interno alla sottosegretaria è scattato, ma si cerca un exit strategy che non peggiori le cose. "Non ho fatto pressioni, non ci sono stati favoritismi verso la mia famiglia – dice la Boschi alla Stampa – Rivendico il fatto di aver chiesto informazioni. Contro di me una meschina strumentalizzazione". E sul suo futuro politico dice: "Se il Pd chiede, io darò la disponibilità a correre in qualsiasi collegio. La decisione però spetta al Pd e ai cittadini: io nel frattempo lavoro e vado avanti". Rosato, su Repubblica, tiene le posizioni: "Carrai è un imprenditore, non è una voce del Pd o del governo. Sulla Boschi c'è un accanimento che serve da diversivo. Dovrebbe dimettersi perché ha chiesto del futuro della banca della sua città?". Cuperlo, sulla Stampa, chiede discontinuità: "Un ministro risponde alla nazione, non agli interessi del collegio". Su Repubblica l'autodifesa di Renzi e Orfini: la commissione banche non è stata un autogol. "Ha acceso un faro autorevole sulle crisi bancarie, i risultati saranno utili per anni. Quando c'è stato da commissariare noi abbiamo commissariato.Nessuno ha avuto favoritismi".
Ma le opposizioni attaccano. Di Maio chiede le dimissioni: "Boschi ha mentito agli italiani, il suo chiodo fisso era la banca del padre". Meloni: "E' la pietra tombale sulla credibilità politica di Renzi e Boschi". Brunetta: "Il conflitto di interessi è implicito".
Salvini sfida Di Maio sull'euro (Corriere): "Diciamo no all'uscita dall'euro, vogliamo un ingresso dell'Italia da pari a pari. Siamo la seconda potenza industriale d'Europa". Il leader della Lega, dai microfoni di Radio Capital, bolla come "una sciocchezza, non prevista dalla Costituzione" il referendum e mette in guardia dalla reazione dei mercati: "Sei mesi di discussione e intanto sale lo spread". Salvini chiude così ad ogni ipotesi di alleanza post voto tra Lega e M5S: "Applicare il modello Spelacchio all'Italia no". Salvini nega anche appoggi ad un eventuale Gentiloni bis: "Nessun sostegno a governi di centrosinistra, gli italiani l'hanno già pagata". Terrebbe però gli 80 euro del bonus Renzi per i redditi più bassi.
Da Salvini avvertimento anche a Berlusconi: "I poltronari se li carichi lui" (Repubblica). Il riferimento è al parterre della cosiddetta "quarta gamba". Oggi la presentazione del nuovo simbolo della Lega: scomparirà il "Nord". Slitta intanto a dopo le feste il vertice a tre Berlusconi-Salvini-Meloni su liste e programmi.
Ma Berlusconi un programma già ce l'ha: "Un programma rock – dice dai microfoni di Radio 105 – penso a ministri non scelti tra politici di professione ma tra protagonisti di impresa, professioni,istruzione e alti gradi". 
Su tutti il nuovo regolamento del Senato, un altolà ai voltagabbana (Stampa e tutti): con le nuove norme cambi di casacca possibili solo nella stessa coalizione. In futuro, chi vorrà promuovere una scissione o può andare in un gruppo già esistente oppure nel misto.
Biotestamento, la Lorenzin si schiera con i cattolici: "Garantirò l'obiezione di coscienza per la legge" (Stampa). Con la Chiesa al completo pronta alla guerra la ministro apre all'obiezione di coscienza  per i medici, sulla falsa riga di quanto previsto per l'aborto. Cappatoalla Stampa: "Il rifiuto dei medici ad applicare la legge è un atto criminale. La legge non prevede l'obiezione di coscienza. I medici che sceglieranno di andare su questa strada saranno perseguibili". Avvenire: obiezione da garantire.

ESTERI
Fisco Usa, sì alla riforma (Sole), il regalo di Trump alle imprese Usa preoccupa la Ue (Corriere). Passa il "regalo di Natale" di Trump, massicci tagli alle tasse per soddisfare le richieste dei grandi finanziatori e rendere più conveniente investire in America. Ma i redditi bassi avranno sgravi minimi, i poveri nulla, gli stipendiati svantaggiati rispetto ai lavoratori autonomi. Un problema per l'Europa e per il resto del mondo, che dovrà vedersela con imprese Usa più competitive e multinazionali americane che avranno tutto l'interesse a riportare in patria capitali e produzione. Dombrovskis: "Non vengano discriminate le aziene europee" (Sole).
Bruxelles contro Varsavia: la Polonia tradisce i valori Ue (Sole), "il pericolo lo stato di diritto" (Stampa). Per la prima volta nella storia comunitaria la Commissione Ue ha messo sotto accusa uno Stato membro. Nel mirino la riforma della magistratura varata dal governo nazionalconservatore, che di fatto mette giudici e Corte di Cassazione sotto controllo politico. Per approvare la misura serve l'approvazione del Consiglio d'Europa con una maggioranza dei quattro quinti e il voto favorevole dell'Europarlamento. La Polonia potrebbe vedersi sospeso il diritto di voto in seno al Consiglio ma Ungheria e Repubblica Ceca si opporranno. Ora Varsavia a tre mesi di tempo per modificare la legge. Gozi al Corriere: "Non è una bella giornata ma non ci si può girare dall'altra parte: Varsavia si adegui". Sulla Stampa parla il politologo polacco Jan Zielonka: "La mossa di Bruxelles era inevitabile ma i nazionalisti hanno il favore popolare e l'Unione ha perso l'appeal di un tempo". Su Repubblica l'analisi del professor Michael Ignatieff: "Europa impotente di fronte alle derive antidemocratiche dei Paesi dell'Est. Con le decisioni prese all'unanimità l'Ungheria salverà sicuramente la Polonia. E' un blocco in scalfibile, non sono ottimista".
Catalogna al voto, secessionisti e unionisti alla pari (Messaggero). Gli indipendentisti temono una "vittoria flop" (Fatto). Oggi 5 milioni e mezzo di elettori alle urne: prevista un'affluenza record. Ma i risultati potrebbero prolungare l'incertezza e aprire una nuova fase di ingovernabilità. Intanto gli investimenti sono crollati, le due principali banche hanno trasferito la sede legale e migliaia di aziende hanno fatto lo stesso (Stampa). Il filosofo Fernando Savater a Repubblica; "Si è imposto un clima di calunnie e menzogne. Penso che qui perderanno tutti: la mancanza di armonia resterà, anche se si riuscirà a salvaguardare le istituzioni democratiche".

©riproduzione riservata



Nessun commento:

Posta un commento