Commentario del 3.12.2016

IN PRIMA PAGINA
Referendum, Renzi-Grillo al rush finale (Repubblica). Renzi: in gioco 20 anni. Grillo: Paese spaccato (Sole). Berlusconi: "Facciamo vincere l'Italia" (Giornale). Bersani: "Se passa la riforma la Carta non è più di tutti" (Fatto). Per Corriere e Messaggero a decidere la sfida sarà il voto degli italiani all'estero ma il Giornale già adombra sospetti. Lettura politica anche per lo stop del Consiglio di Stato alla riforma delle banche popolari (su tutti). Il Fatto: bocciata un'altra legge scritta coi piedi dai costituenti. Su tutti anche il rapporto del Censis sull'Italia: i giovani più poveri dei nonni (Sole). Per il Giornale il Censis smonta la ripresa. Domani al voto anche l'Austria. Hofer a Repubblica: "Resto nella Ue". In cronaca. A Milano meningite all'Università, vaccino per 140 (Corriere). A Roma gli appalti pilotati di Mafia Capitale: "Altri 24 a processo" (Messaggero). Su Libero gli affitti del Campidoglio: Roma regala case a chiunque ed è costretta ad affittarle per sé. Sul Tempo "investimenti azzardati": la sprecopoli dell'Eur. Su Notizia Giornale i Musei Vaticani in preda al degrado: qui serve un miracolo.

ITALIA-ECONOMIA
"Borsa piatta e spread in calo aspettando la consultazione" (Messaggero p.7, Italia Oggi p.24). Ieri listini europei sotto la parità, per il clima di nervosismo legato al referendum italiano. Spred ai minimi da tre settimane, in calo anche il rendimento dei BTp a dieci anni sulle attese di un prolungamento del Qe della Bce (Sole p.7). Per il Sole, a giudicare dal movimento del mercato obbligazionario, gli investitori puntano su una vittoria del No ma di lieve entità: scenario che non dovrebbe comportare un ribaltone politico. "Giovani più poveri dei loro nonni" (Sole in prima e a p.23, "l'Italia accumula ma non investe (Corriere p.25): su tutti l'ultimo rapporto del Censis sull'Italia il crollo del reddito degli Under 35 rispetto alla popolazione  (-15,1%) e della ricchezza (-41,1%). I giovani rispetto a 25 anni fa hanno un reddito del 26,5% più basso di quello che avevano i loro genitori alla stessa età; per contro gli over 65 anni hanno aumentato il reddito del 24,3%. Sul fronte del risparmio, c'è una liquidità di 114 mld sottratta agli investimenti e messa da parte per sentirsi più sicuri. Ma l'Italia si limita a utilizzare le risorse di cui dispone senza avere alcuna proiezione sul futuro. Intanto il Consiglio di Stato sospende la riforma delle Banche Popolari (Stampa p.20): "Riforma illegittima, no al tetto" (Corriere p.42). Rinviata alla Consulta la circolare di Bankitalia sul rimborso dei soci prima della trasformazione in Spa. Su Repubblica (p.28) l'irritazione del governo per le implicazioni anche politiche della decisione. Ma la parola d'ordine del Tesoro è tirare dritto e, nel caso, assicurare la stabilità del sistema bancario e la continuità giuridica con un decreto legge (Repubblica p.28, Sole p.3). Per il Corriere, se l'eccezione di incostituzionalità sul tetto al rimborso venisse accolta, potrebbero nascere rivendicazioni da parte degli ex soci di Popolari che hanno ricevuto solo il recesso parziale (Ubi, Pop Vicenza, Veneto Banca). Impatto immediato invece su Popolare di Bari e Popolare di Sondrio, che voteranno sulla spa l'11 e il 17 dicembre.

ITALIA-POLITICA
Duello concluso: decidono i cittadini (Avvenire). Nel rush finale, Berlusconi al Giornale: "Facciamo vincere l'Italia". L'ex premier parla anche al Corriere (p.5): "Il No è un salto nel buio? E' una bufala. E' il contrario, se vince il Sì e il premier vincesse le politiche ci sarebbe il regime". E al Mattino (in prima e p.8) ribadisce: "Con la riforma, governo precluso al centrodestra perchè il Senato sarebbe in mano alla sinistra". Il leader di Fi a Renzi: "Lasci la politica se sconfitto per non perdere l'ultimo pezzo di credibilità". Risponde Alfano al Mattino (in prima e p.3): "Chi vuole mandare a casa il governo deve aspettare un anno e mezzo: in ballo c'è una riforma necessaria per dare ai figli un Paese efficiente". Intanto, il premier è convinto che molti elettori di centrodestra "stanno con noi". E punta sugli indecisi "per una spettacolare rimonta" (Corriere p.3). "Aiutiamo il premier, la mia generazione ha fallito con le riforme" dice Casini al Corriere (p.2). Sul fronte opposto Bersani, che al Fatto (p.7) dice: "Quando vuoi intestarti la parole cambiamento senza incidere sul tessuto sociale, allora cerchi una copertura istituzionale". Grillo a Torino per l'ultimo comizio: "Anche la sconfitta ci darebbe forza". Per Corriere (p.6) il M5S porta in piazza la prudenza, avvertendo il rischio di un Paese spaccato. Per Franco (Corriere p.7) la sensazione è che nel muro contro muro dei due schieramenti abbia tratto vantaggio il M5S, qualunque sia il risultato. Tornano le polemiche sul rischio brogli nel voto estero. Affluenza record, peserà il 5%. Salvini: "Schede comprate" (su tutti). Alfano al Mattino: "L'Italia è un grande Paese e assicura la regolarità del voto". Vale la pena tutta questa battaglia sulla riforma? - si chiede il direttore del Corriere (in prima e p.29) Luciano Fontana -. Sarebbero state più importanti riforme sulla tassazione, burocrazia, competitività, istruzione e ricerca. E Calabresi su Repubblica (in prima e p.37) guarda al futuro: ci renderemo conto che la materia del bicameralismo non poteva giustificare un clima da guerra civile senza armi. Ma Verderami (Corriere in prima e p.9) ricorda come riforma e referendum siano figli della crisi del 2013 e rappresentano la "ragione sociale" di una legislatura sopravvissuta a se stessa per ovviare al baco costituzionale che minava la Repubblica.

EUROPA
Su Stampa (p.7) e Messaggero (p.7) la grande paura della Ue: la vittoria del No. Ipotesi summit straordinario a Bruxelles in caso di vittoria del No e di tensioni sui mercati, scrive il Messaggero ma per la Stampa l'iniziativa sarebbe stata stoppata dal presidente del Consiglio Europeo Tusk. I timori soprattutto sulla tenuta delle banche. La Commissione pronta a norme più morbide nel caso in cui il Tesoro dovesse intervenire sul Monte del Paschi. La Bce avrebbe preparato uno scudo temporaneo con il possibile aumento degli acquisti di titoli italiani ma può durare solo pochi giorni. Per la Stampa cattive sorprese per Renzi potrebbero venire dall'Eurogruppo di lunedì anche in caso di vittoria del Si: i ministri metteranno sotto la lente i bilanci dei singoli Stati e quello dell'Italia potrebbe rovinare la festa a Renzi. Sulla Stampa (p.7) il sentiment dei partner europei: per i francesi il referendum era un'avventura che Renzi doveva evitare.In Gran Bretagna ci si chiede se sia un'altra Brexit. A Berlino si spera nella continuità. A Madrid si teme un effetto domino. In Russia visione apocalittica: "Il referendum italiano potrebbe portare a una terza Brexit", e Renzi avere il destino di Cameron.  
Nell'Austria di Hofer lo spettro dell'estrema destra: sulla Stampa (p.8) la vigilia del ballottaggio per il presidente della Repubblica che vede testa a testa il candidato dei Verdi e quello dell'estrema destra. Su Repubblica (p.10) l'intervista a Hofer: "Dico basta al governo di Bruxelles ma la mia Austria resterà nella Ue". Ma non tutti credono alla svolta moderata di Hofer.

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