Commentario del 23.12.2016

IN PRIMA PAGINA
Berlino, caccia a Amri in tutta Europa (Sole). Ma è in carcere, in Italia che il tunisino si è radicalizzato (Repubblica): il terrorista in cella esultava per i morti di Parigi (Corriere). Tanti i buchi nelle indagini (Corriere). Per la Germania si apre la sfida sui migranti (Stampa). Il Foglio: con l'attacco di Berlino si sfilaccia l'asse italo-tedesco su Dublino. Da Alfano la conferma della morte di Fabrizia (Sole): la sua generazione, eroica solo quando muore (Giornale). Sul fronte interno dominano politica e finanza. Ieri la resa del Montepaschi: il Tesoro tornerà padrone a Siena (Repubblica e tutti). Il governo vuole evitare il bis delle 4 banche fallite (Messaggero). Governo in movimento anche su Mediaset-Telecom, con Vivendì salita al 28,8% (Stampa). Per Alitalia 60 giorni per salvarsi (MF). Sul Fatto altro scoop: indagato Lotti. L'inchiesta – su appalti e soffiate alla Consip – è la stessa che coinvolge il capo dell'Arma Del Sette. Su tutti la condanna a 6 anni a Formigoni "per ferie a sbafo e tangenti sanitarie" (Fatto). Ma lui insiste: "Solo vacanze tra amici" (Repubblica). Ancora Roma in prima pagina: la Raggi davanti ai pm dopo le feste (Messaggero). Ma la sindaca stecca anche le Feste: niente botti e concertone (QN e altri). Sul Messaggero il sondaggio SWG: cala la fiducia dei romani nel sindaco ma Pd e destra non intercettano i delusi. M5S al bivio: fermarsi un giro o andare avanti?

ITALIA-POLITICA
"Indagato Lotti": in apertura sul Fatto (e a p.2) le altre carte dell'inchiesta di Napoli su appalti truccati e soffiate alla Consip. Dopo il capo dell'Arma Del Sette spunta anche il nome del fedelissimo di Renzi e del generale Saltalamacchia. I reati contestati all'attuale ministro dello Sport sono favoreggiamento e rivelazione di segreto. Ora l'inchiesta passa a Roma,. Lotti nega ogni coinvolgimento, Del Sette in bilico: Gentiloni potrebbe sostituirlo già a gennaio (Fatto p.2). Diversa versione su Repubblica (p.14) col governo irritato con i pm: "Non ci condizioneranno, inchiesta di scarsa portata, l'ufficiale resta in carica". La Pinotti intenzionata a prorogarne la nomina per un altro anno. Resta in carica ma sotto il fuoco delle polemiche anche il ministro Poletti: su Corriere (p.6) Fatto (p.9), Libero (p.11) e altri le proteste in rete e le lettere ai giornali dopo le frasi sugli italiani all'estero. La fronda Pd cavalca il caso per smontare il Jobs Act (Giornale p.7). Speranza al Corriere (p.6): "Senza interventi adeguati su Buona Scuola e Jobs Act minata la fiducia al governo". Gelo anche tra Berlusconi e Lega dopo la "svolta responsabile" del Cav, che punta al proporzionale per sganciarsi dal Carroccio e pensa a una Grosse Koalition alla tedesca con il Pd (Giornale p.8). Salvini al Corriere (p.6): "Con Silvio così non si lavora. Se stare con gli operai è comunista me ne vanto". Su tutti la condanna di Formigoni a 6 anni e mezzo nel processo Maugeri: avrebbe favorito la struttura sanitaria in cambio di vacanze e benefit. Confiscati 7 milioni. Sotto scacco anche la Raggi: salta il concertone, ed è polemica (Messaggero p.9). Sul Messaggero (p.10) il sondaggio Swg: solo il 29% dei romani ha ancora fiducia in lei, per il 53% dovrebbe dare le dimissioni. Il 25% di chi scelse il M5S si sposta verso il non voto. Sul Fatto (p.8) i 5Stelle al bivio: assalto al governo o stop per un giro. Sul Foglio (in prima e a p. 4) il j'accuse di Cassese: "Il M5S non è un problema di Costituzione ma di eversione. Nessun partito funziona in questo modo". Per il Foglio il Movimento è una "truffa costituzionale".

ITALIA-ECONOMIA
Mps, fallisce l'aumento di capitale, Siena getta la spugna, lo Stato diventerà padrone (Repubblica in apertura e a p.2, Messaggero in apertura e a p.3 e su tutti). Il cda prende atto dell'assenza di investitori di peso e attiva l'iter per la ricapitalizzazione pubblica attorno a 7 miliardi. Nella notte il consiglio dei Ministri al lavoro sul decreto: varati i 20 miliardi per le banche in difficoltà. Per Mps si profila l'ingresso del Tesoro fra gli azionisti (potrebbe arrivare fino al 50%) col meccanismo del burden sharing, la condivisione degli oneri prevista dalla direttiva Ue. Saranno coinvolti azionisti e obbligazionisti subordinati, con un ristoro delle perdite al 100%. Padoan: "Gli obbligazionisti retail saranno tutelati. Pronti a intervenire se altre banche lo chiederanno". Il paracadute potrebbe servire anche per le popolari venete e per Carige (Repubblica p.3, Giornale p.4 e altri). Obiettivo: evitare il bis del crack delle quattro banche (Messaggero p.2). Sul Corriere (in prima e a p.3) il compromesso tra Roma e Bruxelles per proteggere le famiglie coinvolte nel crollo, ossia i 40 mila risparmiatori che si ritrovano le subordinate. Secondo Fubini, gli obbligazionisti potrebbero essere rimborsati "generosamente" grazie a un espediente che disinnesca i vincoli europei sugli aiuti di Stato. Se Mps riconosce di aver venduto loro dei titoli di fatto con la frode, potrebbe reintegrare gran parte dei risparmiatori. E sotto la gestione del Tesoro spenderebbe 2 miliardi a tutela del risparmio privato. Mazzotta (Mediocredito) al Corriere (p.2): "L'intervento pubblico? Giusto ma tardivo". Idem Lepri sulla Stampa (in prima e a p.2): "intervento tardivo, è difficile che il Tesoro recuperi i suoi soldi". Salvataggio in extremis anche per Alitalia, con un prestito ponte da Intesa e Unicredit (Giornale p.5): ma ne servono altri 400 entro febbraio. Per Alitalia 60 giorni per salvarsi (MF p.8): tra le condizioni poste anche il taglio di costi e personale. L'ad Hogan verso l'uscita. Governo in azione anche su Mediaset: con Vivendi al 28,8% (alla soglia dell'opa) e Mediaset in Consob. Oggi l'ad de Puyfontaine a Roma per spiegare la scalata. Calenda: "L'operazione ha connotati troppo opachi". Ma l'attenzione maggiore del governo è su Telecom (Stampa p.5): Cdp potrebbe entrare nel capitale per pareggiare la quota di Vivendi ed evitarne la vendita.

EUROPA
Caccia ad Amri in tutta Europa: "Lo prenderemo" dice la Merkel, che ammette: "era noto da tempo alla polizia tedesca" (Sole p.10). Ma il tunisino si era radicalizzato in carcere in Sicilia. Detenuto per 4 anni era stato segnalato all'antiterrorismo: "Esultò dopo la strage di Charlie Hebdo a Parigi" (Corriere p.10). Sul Corriere (p.11) le falle nel sistema di sicurezza europeo, la difficoltà di tenere insieme accoglienza e sicurezza, diritti umani e "disumanità altrui": nella vicenda di Amri pesano la conversione in carcere, l'espulsione impossibile con la Tunisia che nega fosse un suo cittadino, la mancata cooperazione tra Italia e Germania di conoscenze e indagini, il fallimento della polizia tedesca, che con la sua struttura federale non ha un vero capo. Su Repubblica (p.8) l'esercito dei "fantasmi": 50 mila migranti espulsi che spariscono in Europa. "Carneficina figlia del buonismo, il killer andava arrestato prima" scrive il Giornale (p.14). Il cardinale Parolin al Corriere (p.13): "Il terrorismo va combattuto ma la risposta non sono i muri. L'accoglienza deve fare i conti con la realtà". L'attentato è una sfida sui migranti per la Germania del futuro, scrive Rusconi sulla Stampa (in prima e a p.31). Merkel resta fedele alla linea dell'accoglienza dei profughi: "Non abbiamo alternative". Ma l'attacco dell'opposizione è brutale e ci si chiede fino a quando la ragionevolezza della cancelliera potrà contenere le ansie dei tedeschi. E la sfida che si profila con Afd alle elezioni del 2017 è mortale non solo per la Merkel ma anche per l'Europa. Intanto dal test del dna arriva la conferma della morte dell'italiana Fabrizia Di Lorenzo. Gentiloni: "Orgogliosi di lei e della sua generazione" (Messaggero p.5). "Generazioni di eroi ma solo da morti" il commento di Zecchi sul Giornale (in prima e a p.16). 

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