Commentario del 27.12.2016

IN PRIMA PAGINA
Sale il conto per salvare Mps (Corriere): la Bce ora chiede 8,8 mld (MF, Sole e tutti). I dubbi della Germania (Messaggero). Weidmann: il vero azionista di Mps non è in Italia (Foglio). Il Giornale: il piano dell'Europa per farci fallire. Sulla Stampa come difendere i risparmi. In primo piano anche il lavoro. Del Conte al Corriere: "Così i voucher non vanno". Meno voucher, multe a chi abusa (Repubblica). Damiano a l'Unità: "Torniamo alla legge Biagi". Spazio anche alla politica. Su l'Unità l'elenco delle leggi che rischiano di saltare in caso di voto ancipato. Boccia: "Il Parlamento deve finire il lavoro". Sul Fatto gli sviluppi dell'inchiesta sugli appalti Consip: "Renzi sapeva". Sul Foglio intervista a Orlando: "Facebook, c'è un problema: la democrazia". Sul fronte terrorismo, caccia ai complici di Amri (Sole, Messaggero). Sul Corriere l'allarme della Polizia: "Temiamo la vendetta dell'Isis. Ora schierati i super poliziotti". Dall'estero. L'aereo caduto nel Mar Nero: per Mosca "non è terrorismo" (Sole). In Gran Bretagna mistero sulla Regina. Carlo fa già le prove (Stampa). Negli Stati Uniti dispetti e veleni nella transizione Obama-Trump (Stampa, Corriere). Su tutti l'addio a George Michael, icona del pop, voce di Natale (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Mps, la Bce alza la posta a 8,8 miliardi (Repubblica p.4 e tutti): non basta l'aumento di capitale da 5 miliardi, Francoforte impone all'Italia le regole applicate alle banche greche nel 2015. Spiazzato il Tesoro, che non si aspettava un numero così alto. Ora il rischio è che vadano ricalcolati anche i 20 mld di paracadute per l'intero sistema bancario italiano, scrive il Giornale (p.3). Sull'operazione Mps faro della Bundesbank. Weidmann: "Molte le questioni aperte: bisogna capire su il nucleo di Mps è sano e se il denaro pubblico non vada a coprire perdite prevedibili". Attesa per come reagiranno oggi i titoli bancari, con Mps ancora sospesa (Giornale p.3). Sulla Stampa (p.5) come difendere i propri risparmi se azionisti o obbligazionisti Mps. In primo piano anche il lavoro. "Sui voucher ci sono stati abusi, necessaria una stretta subito" dice al Corriere (p.2) Maurizio Del Conte, presidente dell'Agenzia nazionale per le politiche del lavoro. "Abrogarli no, perché hanno fatto emergere prestazioni prima solo in nero. Ma i numeri dimostrano che c'è stato un abuso, e il legislatore deve tornare sui suoi passi quando si accorge che gli effetti sono opposti a quelli previsti". Ma Del Conte mette in guardia dall'effetto del referendum sul Jobs Act: "Molte aziende ridurrebbero il loro organico per scendere sotto il tetto dei 5 dipendenti, Amazon, Google e i grandi investitori arrivati negli ultimi tempi si sentirebbero traditi e sarebbero tentati di andare via". Su Repubblica (p.2) e Messaggero (.4) le misure del governo per rivedere i voucher, scongiurando il referendum: abbassare i tetti (da 7 a 5 mila euro), aumentare controlli e sanzioni. Prima però si aspetta il primo monitoraggio sui ticket dell'Inps e le decisioni della Consulta dell'11 gennaio. Altra emergenza, la fine della mobilità. "Sui voucher occorre tornare allo spirito della legge Biagi", dice Damiano a l'Unità (p.4). "Per arginarne l'utilizzo bisogna limitare sia le tipologie di lavoro che i prestatori d'opera. In proiezione, a fine 2016 si toccherà la cifra record di 150 milioni di voucher".

ITALIA-POLITICA
"Il governo Gentiloni? Ha davanti un tempo limitato. Dovrà portare il paese alle elezioni" dice Zanda a Repubblica (p.10). Ma sulla legge elettorale "bisogna fermare la tentazione del sistema proporzionale: serve una legge come il Mattarellum. Una legge proporzionale ci allontanerebbe dall'Europa e ci porterebbe ai governi tri-quadri-pentapartito che hanno prodotto 2000 mld di debito pubblico". "Io dico che il Parlamento ha il dovere di finire il lavoro, chiudere tutte quelle leggi approvate alla Camera e ora ferme al Senato" dice invece Boccia a l'Unità (p.3). "La legislatura è quasi finita ed è doveroso andare avanti.Il governo completi il lavoro sulle emergenze che non mancano, il Parlamento si occupi di legge elettorale, il Senato completi il lavoro sulle riforme". "No all'accanimento terapeutico, si voti al massimo entro giugno" dice Orfini alla Stampa (p.8), anche lui favorevole al Mattarellum. Sempre in primo piano la questione della durata della legislatura. Per Folli (Repubblica p.11) con il ritorno sulla scena di Berlusconi e l'asse con Gentiloni per salvare Mediaset le urne a primavera si allontanano. E il governo non appare così debole come i renziani lo presentavano. Ma per Libero (in apertura e a p.2) c'è un altro asse inedito che si profila ed è quello tra Renzi e Salvini: entrambi puntano al Mattarellum per andare al voto a giugno, così da rottamare l'uno Bersani, l'altro Berlusconi. Sul Fatto (in apertura e a p.2) gli sviluppi dell'inchiesta sugli appalti Consip: "Anche Renzi sapeva dell'indagine", e a rivelarlo è un suo fedelissimo, Filippo Vannoni, presidente della fiorentina "Publiacqua". Lotti intanto, indagato per fuga di notizie, preme per essere sentito in Procura (Repubblica p.10, Messaggero p.6): l'interrogatorio a Roma forse già domani o dopodomani. Intanto slitta ancora la nomina di sottosegretari e vice ministri: Verdini si aspetta 3-4 poltrone, scrive Libero (p.3), Gentiloni resiste (Corriere p.8). Trattativa con Verdini aperta: Ala chiede un formale riconoscimento politico (Messaggero p.5). Per la Stampa (p.9) Gentiloni punta a piazzare Nannicini al Welfare per "commissariare" Poletti.

EUROPA
La Regina Elisabetta salta la messa di Natale: paura per la sua salute (Stampa p.12). E' la prima volta in 28 anni. Ma Buckingham Palace frena solo un raffreddore. Nel discorso in tv registrato nei giorni scorsi nessun accenno diretto alla Brexit ma solo un richiamo ad affrontare le sfide con "coraggio e forza". La posizione della Regina su Brexit resta misteriosa: per la Bbc non sarebbe stata contraria ma in pubblico è sempre stata attenta a mantenersi imparziale. Per MF (p.6) approfittando della malattia della regina, i remain stanno riprendendo quota: "la Brexit può ancora saltare". I sondaggi dicono che se si votasse oggi vincerebbero i sostenitori Ue. May preoccupati, ma va avanti: "Con l'uscita dalla Ue dobbiamo cogliere un'opportunità storica per definire un nuovo ruolo forte nel mondo per unire la nostra nazione". Intanto Carlo "fa già le prove per diventare sovrano" (Stampa p.13): da mesi il principe sostituisce la madre in molti eventi ufficiali, mentre si moltiplicano le voci di dissidi con il primogenito William. Sui giornali spazio anche alla Russia, dopo l'incidente aereo del 25 dicembre sul Mar Nero che ha azzerato coristi e ballerini dell'Armata rossa. Resta il mistero sulle cause: l'ipotesi più accreditata è quella di un guasto (Corriere p.12). . Per Mosca non ci sono prove che giustifichino un attentato ma l'ipotesi del guasto non convince e su internet serpeggiano polemiche e dubbi (Stampa p. 14). Sul Giornale (in prima e a p.15) "la Russia che vorrei", firmato Vladimir Putin. "Meno guerre, più figli, e una nuova alleanza con gli Usa".

IL CASO
Sul Corriere (p.35) intervista a Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, ora impegnato su innovazione digitale e social network: "Gli incontri tra leader mondiali, anche al tempo di internet, svolgono una funzione essenziale. Serve fiducia e conoscenza reciproca per affrontare le incognite della rivoluzione tecnologica in corso". Per Schwab "intelligenza artificiale o blockchain trasformeranno profondamente il mondo della finanza e avranno un potenziale enorme di distruzione di posti di lavoro tradizionali. Circa il 40% dei posti di lavoro attuale potrebbero venire eliminati, e ad essere sostituite saranno anche le mansioni a più elevato contenuto specialistico: la quarta rivoluzione industriale colpirà soprattutto le sicurezze della classe media. I governo devono investire in formazione, i lavoratori dovranno essere sostenuti con un reddito minimo, il concetto di produttività dovrà essere ridefinito, il terzo settore rivestirà un ruolo di primo piano. India e Brasile in questo momento sono all'avanguardia, l'Europa è frenata da modelli superati".

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