Commentario del 21.12.2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri in primo piano. In fuga il terrorista del camion di Berlino (Corriere): caccia in tutta Europa (Stampa). Flop Germania: arrestato e liberato l'uomo sbagliato (Fatto). L'Europa sottomessa al nuovo jihad (Foglio). E nella strage di Berlino dispersa una giovane italiana. Il padre: "Nessuna speranza" (su tutti). L'altra notizia del giorno è il caso Mps. Aumento a un passo dal flop (MF). Padoan: "Decreto per evitare il bail-in" (Sole). Stato azionista ma solo a tempo (Messaggero). Forza Italia pronta ad aiutare Gentiloni sulle banche (Giornale). "Così funzionerà il piano B" spiega Trovati (Sole). Fubini (Corriere) parla di "effetto scudo" su Mps e le altre. Spazio anche al caso Mediaset. Bolloré mette all'angolo Berlusconi (MF). Vivendì arriva al 25,7%, Mediaset vola in Borsa (Sole). Pier-Silvio Berlusconi: "Difenderemo Mediaset" (Corriere). Mediaset all'attacco: "Mosse illegittime, Vivendì ci ostacola" (Messaggero). In politica, Mattarella frena lacorsa al voto: "No a una legge fatta in fretta" (Corriere e tutti). Sul Fatto parla DI Maio (M5S), che dopo il caso Roma dice: "Attenti, altri Marra si infiltreranno nel M5S". Il ministro Orlando all'Unità: "Il Pd si occupi della questione sociale".

ITALIA-ECONOMIA
Caso Mps. L'aumento va verso il flop (MF in prima e p.2): la palla è ormai in mano al Tesoro, ma a quel punto si dovrà ripartire da capo. Padoan: "Decreto per evitare il bail in" (Sole in prima e p.7). Oggi il voto delle Camere alla risoluzione sui 20 mld di debito aggiuntivo. Stato azionista a tempo (Messaggero in prima e p.17). Pesole sul Sole (in prima e p.7): qualora il target per il 2017 si realizzasse per l'intero ammontare, l'effetto potenziale sul Pil sarebbe pari a circa l'1,2% del Pil. Ma il nuovo indebitamento non farà scattare tout court la procedura di infrazione. Giornale (p.16) parla di "salasso" con un impatto sui conti più pesante del previsto, e un costo medio di 327 euro per cittadino. Le opposizioni all'attacco contro le mosse del governo, ma Berlusconi si dice pronto a collaborare (su tutti). Fubini (Corriere in prima e p.36) valuta la ripresa dei mercati dopo la caduta del governo Renzi: il mercato – scrive – sembra aver deciso che con la caduta di Renzi veniva meno un ostacolo a una soluzione sistemica per gli istituti in crisi, perchè il leader Pd non aveva mai voluto affrontare la scelta che Gentiloni ha compiuto subito, cioè aprire il paracadute per gli istituti. Sulle banche, il Fatto (p.15) polemizza con il bluff di Atlante. "E noi – scrive – paghiamo gli errori di Renzi".

ITALIA-POLITICA
Voto, Mattarella frena: "Serve una legge elettorale condivisa" (su tutti). Per il Messaggero (p.13) il partito del voto nel 2018 esulta e prepara una lunga melina. Ma per Franco (Corriere p.17) quello di Mattarella non è un altolà al voto anticipato ma a una riforma elettorale frettolosa. Renzi intanto rilancia: "C'è chi vuole tirare a campare, ma si deve votare entro giugno" (Repubblica p.12). Per Folli (Repubblica p.13) tutto dipenderà dal Parlamento, anche se ci sono delle responsabilità internazionali: in teoria si può fare bene e in fretta per votare a giugno, ma il realismo impone di essere prudenti. E Bechis (Libero in prima e p.12) racconta l'aria a Montecitorio: vietato parlare di legge elettorale. Il guardasigilli Orlando all'Unità (in prima e p.5): "Per ridare la parola ai cittadini bisogna fornire uno strumento in grado di far arrivare questa voce, non di affogarla in un pantano. No alla proposta del M5S di votare con Consultellum al Senato e Italicum corretto alla Camera". Di Maio al Fatto (in prima e p.9): "Speriamo che ci facciano votare, mi pare che la proposta del Mattarellum sia un altro modo per allungare il brodo". E sulla candidatura alla premiership nel M5S, dice: "Tra me, Fico e Di Battista non c'è nessuno scontro: per noi vengono prima i temi e i programmi, non i nomi". Dubbi sul ritorno al Mattarellum sollevati anche dal ministro Orlando: "E' una legge pensata per un sistema bipolare, non so se sarebbe adeguata a un sistema tripolare. Rischiamo uno squilibrio tra rappresentanza parlamentare e consenso". Il ministro della Giustizia rilancia la proposta di un premio di maggioranza al primo partito con la possibilità di inserire collegi. Orlando sul Pd: "Torni a occuparsi di questione sociale". Ma Bersani pronto ad un nuovo strappo sul Jobs Act: "Voterò contro al referendum, mai favorevole ai voucher" (Corriere p.17).

EUROPA
In primo piano l'attacco a Berlino. In fuga il terrorista del camion (su tutti). Flop tedesco: arrestato e liberato l'uomo sbagliato (Fatto). L'Isis rivendica la strage. Per Giornale (p.8) è il primo attacco del nuovo Isis che, perso il Califfato, vuole portare la guerra in Ue. La destra  attacca Merkel sulla politica di accoglienza (Sole in prima e p.2-3). Lei: "Resteremo un Paese libero e aperto". Ma la sua candidatura è a rischio (Messaggero p.9). Per ogni morto la Merkel accoglie 80 mila profughi (Libero p.5). Non poteva cominciare l'avvento elettorale in modo più difficile – commenta Bastasin (Sole in prima e p.2) -. Cancelliera di fronte al dilemma: inseguire destra xenofoba o difendere linea centrista. Merkel sotto accusa anche in Ue: da Farage a Le Pen, populisti scatenati (Corriere p.8). Wilders del Pvv olandese posta un fotomontaggio che ritrae la Merkel con le mani insanguinate (Libero p.4). Anche un'italiana tra i dispersi di Berlino. Il padre: "Nessuna speranza" (su tutti). L'allarme in tutta Europa (su tutti). Allerta in Italia: "Annullare eventi a rischio" (su tutti). Il procuratore antiterrorismo Roberti al Mattino (in prima e p.5): "Rischio c'è sempre". E sulla cooperazione internazionale, dice: "Tra intelligence modesto scambio di informazioni".
Turchia, sospetti di un legame con Gulen nell'omicidio dell'ambasciatore russo in diretta tv (su tutti). Ankara ipotizza un coinvolgimento americano, ma Washington smentisce: "Infondato" (Corriere p.11). Erdogan definisce l'omicidio "una provocazione per rovinare rapporti con la Russia".  Putin avvia un'indagine:  vuole colpire i nemici dell'intesa (Giornale p.13). Ma dopo un incontro a Mosca, regge l'alleanza tra i due Paesi (Stampa p.8). Per Messaggero (p.11) Mosca è preoccupata dalla palude mediorientale e Putin cerca una exit strategy per la Siria.

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