Commentario del 10.12.2016

IN PRIMA PAGINA
Bomba banche sulla crisi (Giornale). La Bce gela Siena: "Aumento di capitale, nessuna proroga" (Stampa). Lo Stato pronto a entrare in Mps (Corriere). Mattarella accelera. Prende quota Gentiloni, in corsa anche Padoan (Sole). Crisi di governo e crisi delle banche si intrecciano. Gentiloni favorito: il conte grigio che non oscura Matteo (Giornale). Ma Draghi con lo stop su Mps rilancia Padoan (Notizia Giornale). Nel nuovo governo Calenda in pole, Boschi e Giannini verso l'uscita (Messaggero). L'ambasciatore Usa: "Il nuovo esecutivo insista con le riforme" (Corriere). Parte anche il percorso per scegliere il leader Pd (Corriere):il 18 assemblea per il congresso (Sole). Sul Sole la Giornata mondiale contro la corruzione. Pignatone: i pericoli delle reti di relazioni. Cantone: basta veleni, la Pa digerisca le riforme. Dall'estero. A Seul destituita la presidente Park, accusata di corruzione (Sole). In Russia gli ori dopati di Putin. Accuse a mille atleti (Repubblica). In Brasile sei omicidi all'ora, grande fuga dal Brasile (Stampa). Su Repubblica l'America che non si arrende a Trump. In cronaca la turista cinese morta nella "favela" di Roma (Giornale): Yao inseguiva tre scippatori, il treno l'ha travolta alle spalle (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Bomba banche sulla crisi" (Giornale in apertura e a p.3): il "no" della Vigilanza Bce alla richiesta del Mps di rinvio dei termini della ricapitalizzazione, fatto filtrare ieri da Francoforte, innesca perdite di oltre il 10% in Borsa per il titolo e imprime un'accelerazione alla crisi di governo, rilanciando le chance di Padoan. "Pronto il decreto, ma per ora niente consiglio dei Ministri" la linea del Mef e di Palazzo Chigi (Sole p.2). Per Repubblica (p.3) sarebbe stato Mattarella a bloccare il decreto: un provvedimento dal peso politico troppo rilevante per essere varato da un governo in carica solo per gli affari correnti. Dunque il piano di salvataggio c'è  – col Tesoro pronto a immettere nove risorse se i privati non coprono l'intero ammontare della ricapitalizzazione – ma per adesso non scatta. E Mps tenta un'ultima carta, l'aumento-lampo, che sul modello del salvataggio delle banche greche prevede il coinvolgimento dei piccoli risparmiatori. Ma serve l'ok della Consob (Sole p.3). Per il Giornale la mossa della Bce suona come una sconfessione della gestione italiana della vicenda Mps e apre le porte a un possibile intervento dello Stato per il salvataggio della banca. Ma un eventuale ricorso al Fondo Salva Stati spingerebbe Roma tra le braccia della Troika (Ue, Bce, Fmi) col rischio per il nuovo governo di dover avviare una fase di riforme dettate dalle istituzioni internazionali. "Non fermate le riforme  perderete investimenti" l'allarme dell'ambasciatore Usa a Roma John Phillips (Corriere p.13). "L'Italia ha potenzialità che rischiano di soffocare. Chiedetevi perché le società straniere vanno altrove". Intanto Bankitalia lima al ribasso la crescita: pil a +0,9% nel 2017 (Stampa p.19 e altri). Il taglio dello 0,3% colpa della Brexit e della frenata del commercio. Nei prossimi tre anni prevista la ripartenza di investimenti e consumi ma senza tornare ai livelli pre crisi.

ITALIA-POLITICA
Governo, Gentiloni in pole (su tutti), in corsa anche Padoan, che riprende quota sulla vicenda Mps (Sole in prima e p.9). Ma il Colle ancora non esclude il Renzi-bis, che secondo il Corriere (p.5) resta la prima opzione, anche se per Repubblica (p.6) l'ipotesi reincarico si allontana. L'ambasciatore americano, John Phillips al Corriere (in prima e p.13): "Ciò che importa è un governo stabile che porti avanti le riforme". L'ipotesi più gettonata oggi è Gentiloni alla guida di un esecutivo di scopo per la legge elettorale, che duri circa 6 mesi. Si ragiona sulla squadra: Boschi, Giannini e Madia in uscita (su tutti), forse anche Galletti (Stampa p.5) e Poletti (Repubblica p.7). Mentre Calenda o Fassino verso la Farnesina (Messaggero p.6). Rosato (Pd) alla Stampa (p.5): "Su Gentiloni nessun problema nel partito, non pensiamo ad un esecutivo che arrivi a fine legislatura senza l'appoggio di tutti". E su un possibile Renzi-bis, dice: "Lui non è disponibile". Per il dem Tonini al Corriere (p.7) "Gentiloni a Palazzo Chigi sarebbe come avere ancora in sella Renzi", Berlusconi non ci sta: "No a un esecutivo renziano, se è così in piazza con la Lega" (Corriere p.10). L'opzione "di responsabilità" è la non sfiducia (Fatto p.8). Salvini al Corriere (p.10): "Siamo insisponibilissimi a qualsiasi giochino per allungare i tempi. Vogliamo le elezioni". Anche M5S chiede il voto al più presto con questo premier (su tutti) e boccia Gentiloni: "è l'avatar di Renzi" (Stampa p.7). Libero attacca il titolare della Farnesina: "Non ci toccherà mica questo qui? E' uno di serie B". Giornale (in prima e p.4) definisce Gentiloni il conte rosso e politico grigio, esperto di gaffe internazionali, che non oscura l'ego di Renzi.

EUROPA
Europa divisa dal Pil. La Germania scatta, Italia e Francia ferme: su Repubblica (p.28) le previsioni di Bundesbank, Banque de France e Bankitalia sulla crescita, alla luce di Brexit e Trump ma non della crisi di governo italiana. Il quadro delle tre banche centrali conferma la capacità di reazione della Germania (+1,8% nel 2016 e 2017), e la crisi di Francia e Italia. In Francia la crescita scende dall'1,4% all'1,3% nel 2017, per colpa di deficit e debito. Al palo anche la crescita italiana (allo 0,9%). Sulla Stampa (p.23) Zatterin ricorda i 25 anni del Trattato di Maastricht: "l'Europa guardi lontano per non tornare indietro". Oggi la consapevolezza di rafforzare l'Unione si è diffusa ma il clima politico non lo consente: nessuno ha la forza di imporre l'approfondimento delle relazioni ma senza una quadratura l'euro potrebbe soccombere. La doppia eredità di Maastricht è che una mediazione è sempre possibile se si vuole, ma i compromessi a metà hanno le gambe corte. Sul Corriere (in prima e a p.14) il novo Palazzo Europa, che ospiterà la sede del Consiglio, "un uovo da 321 milioni di euro". La facciata è concepita come un patchwork. Accoglierà i leader tra le polemiche.

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