Commentario del 28.12.2016

IN PRIMA PAGINA
Mps, governo contro Bce (Repubblica): "Fondo da 20 miliardi sufficiente per tutte le banche" (Sole e tutti). Zingales al Giornale: "Banche, servono 50 miliardi. E un'inchiesta sulle colpe". Libero: Mps regalava i soldi ai ricchi, salvarlo costa 250 euro a famiglia. Il Fatto: a furia di rinvii sul Montepaschi adesso la Troika è più vicina. In primo piano anche l'assalto di Vivendi a Mediaset. Calenda alla Stampa: "Bolloré può paralizzare Mediaset". Dalla finanza al lavoro, voucher nel mirino. Martina al Corriere: "Vietarli per l'edilizia". Landini a Repubblica: "Vanno aboliti del tutto". Possibile un tetto legato al numero dei dipendenti stabili (Messaggero). In politica, Lotti dai pm: "Mai saputo dell'inchiesta Consip" (Sole e tutti). Ma lo accusa un suo amico (Fatto). Sottosegretari, Gentiloni confermerà la squadra (Sole):Verdini resta fuori (Repubblica). In primo piano anche l'inchiesta sulla strage di Berlino. Berlino avvertì più di 7 mesi fa: fermate Amri (Corriere). L'uomo a Roma prima di Berlino, dopo la strage fotografato anche alla stazione di Milano (Sole). Sul Messaggero il piano del Viminale contro il terrorismo: "Riaprire i Cie per i clandestini". E l'Aeronautica ora arma gli elicotteri (Stampa).Su tutti l'addio a Carrie Fisher, indimenticabile principessa Leila di Star Wars (Messaggero).

ITALIA-POLITICA
Lotti due ore dai pm che indagano sugli appalti Consip nega tutto: "Non sapevo nulla dell'indagine" (Stampa p.6). Ma lo accusa "un amico", ricorda il Fatto (p.5) riferendosi all'ad di Consip Marroni. Anche Grillo accerchiato, ma per le sue posizioni anti-migranti: cresce il fronte del No nel M5S. "La svolta trumpiana del Movimento serve a cavalcare la paura e a cercare un diversivo dalla crisi di Roma" scrive Franco (Corriere pp.11). Si voti a giugno 2017 o nel 2018 Grillo deve arginare le faide interne e puntellare Raggi. Il Corriere (p.12) rilancia l'ipotesi di asse  tra Renzi e Salvini ieri su Libero, per votare il prima possibile col Mattarellum. "Io dico a Renzi: andiamo in Parlamento e cambiamo insieme la legge elettorale subito, senza aspettare la Consulta" dice Salvini al Corriere (p.12). Ma le distanze con Berlusconi si allontanano sempre più. "Berlusconi mai con i lepenisti? Capisco le difficoltà aziendali, ma un conto è l'agenda e un altro l'Italia". Si allargano le distanze anche tra Forza Italia e Pd sulla legge elettorale: a Zanda che ieri su Repubblica bocciava il proporzionale e rilanciava il Mattarellum replica Romani: "Basta diktat o salta tutto. La riforma va fatta insieme in Parlamento dopo la sentenza della Consulta sull'Italiacum" (Repubblica p.12). Intanto Speranza inizia il suo tour per candidarsi alla guida del partito: "Basta col Pd amico dei potenti. Gentiloni può durare solo se affronta la questione sociale" (p.7). Sul Giornale (p.7) la mossa di Lupi verso FI: "Sì la dialogo tra responsabili. Il centrodestra ritrovi l'unità".

ITALIA-ECONOMIA
Salvataggio Mps, Tesoro e Bankitalia irritati con la Bce per il trattamento da "banche greche" per il Montepaschi: "Per sostenere le banche bastano 20 miliardi" (Repubblica in apertura e a p.6 e su tutti). Di questi, 2 servirebbero ad attivare garanzie sulla liquidità delle banche, oltre 6 per azioni di Mps (col Tesoro che potrebbe trovarsi intorno al 75% del capitale), e una dozzina per le altre banche in difficoltà (Pop Vicenza, Veneto Banca, Carige, Casse di Rimini, Cesena e San Miniato, Cari Ferrara). Ma Standard & Poor's stronca il piano del governo: "Darà qualche beneficio ma non risolverà i problemi di base delle banche" (Repubblica p.6).  Zingales parla di 50 miliardi di fabbisogno per sanare i bilanci degli istituti: "Un governo serio mette i soldi ma poi deve fare un'inchiesta" dice al Giornale (in prima e a p.3). Calenda, in un'intervista alla Stampa (in prima e a p.3) difende l'operazione: "Non potevamo esporre clienti e risparmiatori al rischio di una risoluzione. Alla fine siamo stati quelli che più hanno aderito alla sostanza delle regole europee". Ieri in Borsa, col titolo Mps ancora sospeso, pesanti perdite per le banche più deboli. Altro tema in primo piano, il lavoro. Voucher sempre nel mirino, aspettando i dati Inps sulla tracciabilità e il parere della Consulta sui referendum Cgil che puntano all'abolizione. "I voucher? Teniamoli per studenti, pensionati e lavoratori cassintegrati, come succede in agricoltura" dice il ministro Martina al Corriere (p.9) che propone l'abolizione completa solo per il settore dell'edilizia. "Sono contro l'abrogazione totale, bisogna intervenire sulla distorsione del precariato". Martina contrario anche al referendum sull'articolo 18: "Non credo al ritorno al passato".   "I voucher non si cambiano ma vanno aboliti del tutto" dice invece il leader della Fiom Landini a Repubblica (p.9): "E se il governo non ha il coraggio di cambiare strada neanche dopo il voto del 4 dicembre ci penseranno gli italiani col referendum della Cgil". "In Europa i voucher non esistono e in Italia non mancano i contratti da applicare: a termine, stagionali, interinali. Non è solo una questione di abuso. Con i voucher il lavoratore diventa merce". Per il Messaggero (p.5) tra le ipotesi allo studio del governo c'è quella dell'esclusione di alcuni settori e quella dei tetti di utilizzo,stabiliti in base alle dimensioni dell'azienda committente. Il Sole (p.8): niente riforma dei voucher prima dei dati Inps e del parere della Consulta sul referendum. Sulla Stampa (p.2) l'orientamento della Corte al riguardo: giudici verso il "no" sul ritorno all'articolo 18, via libera invece ai quesiti su voucher e appalti. Intanto nel "Milleproroghe" in arrivo attesa la proroga per 40 mila precari della pubblica amministrazione (Sole p.8) e la conferma della validità delle graduatorie per tutto il 2017.

EUROPA
"Con la Brexit ha vinto la paura ma la Gran Bretagna non tornerà indietro": su Repubblica (p.14) parla Craig Oliver, capo della comunicazione di Cameron. "Sul referendum ci siamo fidati troppo del vecchio detto clintoniano: è l'economia, bellezza, ovvero che alle elezioni la gente vota col portafoglio. Pensavamo che dimostrando che restare nella Ue era vantaggioso dal punta di vista economico avremmo vinto il referendum invece non è bastato. L'ansia per l'aumento dell'immigrazione ha prevalso su tutto". Sul voto hanno pesato anche tre "bufale": che la Gran Bretagna dava 350 mln di sterline alla Ue a settimana, che la Turchia sarebbe entrata nella Ue e che la Ue avrebbe avuto un esercito comune. "Erano balle, ma nell'era di social una balla a lungo strombazzata conta più di mille smentite". Intanto in Romania il presidente Oohannis ha bloccato la nomina di Sevil Shhaidehm, prima premier donna e musulmana: "Ho valutato pro e contro e ho deciso di non nominarla" (Stampa p.15 e altri). Cresce il timore di una discriminazione politica e religiosa.

©riproduzione riservata




Nessun commento:

Posta un commento