Commentario del 18.04.2023

IN PRIMA PAGINA
"Europa preistorica" (Repubblica e tutti i quotidiani) regole sugli sbarchi, il richiamo di Mattarella in Polonia. Protezione incivile (Manifesto); attacco alla protezione speciale si sposta nell'aula del Senato; per La Russa è "un tam tam ideologico che ci danneggia". I sindaci contro il governo (Repubblica); Gori: "vuole creare una massa di irregolari". Sorpresa a Udine dove vince l'alleanza con Pd e M5S e Terzo Polo (Corriere della Sera).
E Tridico parla a La Stampa: "i migranti salvano le pensioni"; con il crollo della natalità tra 20 anni la situazione previdenziale sarà critica; per il presidente dell'Inps il salario minimo è indispensabile e cambiare la legge Fornero peggiorerebbe i conti.
Pnrr, Gentiloni all'Italia: accelerare sulle modifiche (La Stampa). Meno controlli e addio scontrini: arriva il nuovo 730; dichiarazione 2022 al via le semplificazioni (Messaggero); e Salvini torna all'assalto per Quota 41; l'effetto inflazione alza le pensioni, dal prossimo anno rivalutazione del 6,2%.
Gli orrori della Wagner: 20 bambini uccisi a Bakhmut (Corriere della Sera).
Cristo si è fermato a Caserta a bordo di un Frecciarossa dimenticato (La Stampa); il viaggio tragicomico verso Sud nel paese del Pnrr immaginario, di Valentina Petrini.

ECONOMIA
La ministra Calderone, intervistata dal Corriere della Sera (prima e p.13), parla di sostegno ai più deboli, "aumentano le categorie che ne hanno diritto – spiega - l'obiettivo è di non escludere nessuno dalle iniziative dello Stato che devono mirare a far lavorare il maggior numero possibile di persone". Pensioni, parte dal 6,2% la rivalutazione nel 2024 (Messaggero p.7), intanto Salvini vuole rompere lo stallo sulle uscite anticipate con Quota 41. "Senza i migranti tra 20 anni i conti Inps saranno critici. Cambiare la legge Fornero peggiorerebbe ancora il quadro delle pensioni – sostiene il presidente Inps, Tridico, in un'intervista a La Stampa (p.2) – il salario minimo è fondamentale". Tridico, nel suo intervento su MF (p.7), evidenzia che "le culle vuote mettono a rischio il sistema pensioni".
Il reddito di cittadinanza sopravviverà, trasformandosi in Gil, Pal e Gal. Anche se cambieranno gli importi. Gli assegni di quest'anno fruibili fino a dicembre 2023 (Italia Oggi p.22). Chiara Saraceno su La Repubblica (p.34), fa un'analisi sui nuovi acronimi Gil e Gal sostenendo che la sostanza non cambi granché a parte "una maggiore esclusione dei giovani da entrambi i benefici" scrive. Saraceno parla anche al Fatto Quotidiano (p.5), "togliere il Rdc è uno schiaffo ai giovani e famiglie".
Pnrr. Su Repubblica (p.6), l'inchiesta sull'agonia dei progetti, in particolare sulle Zes, le zone di sviluppo dei porti del Sud, con 630 milioni stanziati, tra cifre errate e uffici vuoti non c'è neanche un cantiere. Anche il Sole24Ore (p.10) parla di gare senza partecipanti, grandi opere del Pnrr con poca concorrenza e al rallentatore.
Sul Recovery e balneari, il richiamo della Ue su Repubblica (p.7), La Stampa (p.12) e tutti: "modifiche il prima possibile, il tempo è scaduto. E anche la pazienza sta per esaurirsi". Alta tensione sul Pnrr e sulle concessioni balneari, ammonisce l'Europa, l'Italia deve dare risposte il prima possibile. Per Meloni è arrivato il momento di decidere. Lega e Forza Italia premono per sfidare l'Ue, "andiamo avanti con il monitoraggio".
Sul Messaggero (p.3) focus su come cambia il fisco con l'arrivo del nuovo 730, meno controlli e addio agli scontrini. Sul Sole24Ore (p.4) l'intervista al general manager, Carstens (Bri): "La stretta sui tassi deve continuare, la priorità è ora la stabilità dei prezzi".

POLITICA
Norme preistoriche (Corriere della Sera p.3 e su tutti i quotidiani): sono queste le parole di Mattarella sui trattati di Dublino; il presidente della Repubblica, in visita in Polonia, chiede alla Ue una nuova politica d'asilo. Test in Aula sui migranti; per ora Salvini non arretra, e in Europa è scontro dopo le parole di Weber sull'emergenza in Italia, no dei socialisti, proposta respinta; l'Eurocamera si esprimerà invece sui salvataggi nel Mediterraneo (Messaggero p.5) E sui fondi per i muri, il Governo è d'accordo e riporta a sostegno l'esperimento riuscito in Turchia (Messaggero p.5). Intervista a Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento (Corriere della Sera p.2): "ai clandestini va dato uno stop", ma esclude una replica dei decreti sicurezza, e pone l'accento sulla protezione speciale che -parole del ministro- "è un grimaldello per chiunque entri in Italia poi difficilmente può essere espulso; e sulla polemica riguardo l'istituto presente solo in Italia -secondo Fdi, poi smentiti dai vari media- Ciriani ne sottolinea la maggiore permissività; in Italia, grazie alla protezione umanitaria, "chi dovrebbe essere espulso trova il modo di restare". Per Salvini (fanpage.it) la protezione speciale è una "furberia" che va eliminata.
Intanto, a Udine, avviene il ribaltone, e il sindaco -appena eletto- De Toni, riceve i complimenti dalla segreteria del Pd, ma "la vittoria è figlia di un campo extralarge e non per l'effetto Schlein", dichiara il neo-sindaco. Opposizione in cenere (La Stampa p.14); Conte vuole costringere il Pd al voto sul termovalorizzatore a Roma, ma Schlein per ora tace e al suo posto parla l'ex presidente Orfini, esponente di una delle correnti di minoranza del Nazareno: "come sempre il M5s combatte il Pd invece del governo", e ribadisce la necessità della messa in opera dell'inceneritore (QN p.9). E mentre il Pd di Schlein ottiene la prima vittoria, anche con il supporto del Terzo Polo, Carfagna fa ordine e su Repubblica (p.11) riconosce l'errore del partito unico: "avanti con il Centro"; poi aggiunge: "non possiamo deludere quei milioni di italiani che hanno creduto in noi" e bisogna "continuare per costruire una coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleino fra loro senza rinunciare ai propri simboli, ai propri leader e alle proprie identità", e chiude: "parlare di leadership in questo momento" sarebbe dannoso.
Nel frattempo, nella maggioranza, non si placano le acque per il caso Uss; Nordio lasciò passare due mesi sulla rogatoria Usa (Fatto Quotidiano p.8), mentre su Il Giornale "niente ritardi su Uss", la procura sta con il governo (Giornale p.11).

ESTERI
Dalla Slovacchia alla Repubblica Ceca, dai filorussi ungheresi ai filo-Kiev polacchi, tutti compatti nel chiedere a Bruxelles di reimporre all'Ucraina i dazi di prima della guerra: il grano importato sottocosto e in regime dutyfree straripa nei silos, abbatte i prezzi interni, impoverisce i nostri agricoltori, l'Ue rimetta i dazi al grano ucraino (Corriere della Sera p.6, La Stampa p.8). Le confessioni choc di due mercenari russi del gruppo Wagner, reclutati nelle prigioni della Federazione, che hanno detto di aver ucciso oltre venti adolescenti e bambini ucraini su ordine di Prigozhin (tutti). Più truppe ai confini, la svolta della Nato per arginare la Russia (Repubblica p.17). I nuovi piani anticipati dal New York Times, saranno ratificati a luglio a Vilnius insieme all'aumento dei budget per la difesa. Intanto a Mosca condanna esemplare, 25 anni all'oppositore Kara-Murza (Repubblica p.14). Si tratta della sentenza più dura emessa sotto Putin contro una voce critica. L'imputato dopo il verdetto: "La Russia sarà libera". "Se Putin avesse successo prenderebbe subito di mira la Moldavia e forse i Baltici – analizza Stefanini su La Stampa (p.7) - gli alleati di Kiev devono accelerare il passo e aumentare le forniture di armi e munizioni".
Marcon continua ad essere contestato e, anche se in tv promette ai francesi 100 giorni di pacificazione, in migliaia sono pronti con pentole e mestoli in strada per non ascoltarlo (Corriere della Sera p.14).

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