Commentario del 15.04.2023

IN PRIMA PAGINA
Pasticcio Russo (Repubblica); scontro tra magistratura ed esecutivo per l'evasione del trafficante tornato a Mosca. Il presidente dell'Anm: troppo comodo prendersela con i giudici, Nordio conosceva la situazione. Migranti, la Lega sfida il Quirinale (Stampa) per il leader del Carroccio va abolita la protezione speciale che lo stesso Mattarella aveva difeso neanche un mese fa. Senza protezione, titola Avvenire: Lega e Fdi contro i permessi speciali; per il Viminale l'emergenza è solo un fatto tecnico. Meloni vola in Etiopia: un piano per l'Africa (Corriere della Sera). "Il futuro di Fdi è occupare anche il centro", intervista a Guido Crosetto (Corriere della Sera). Economia – Appalti impossibili, slitta il nuovo Pnrr: a vuoto 600 gare in otto mesi (Stampa). Reddito, processo per chi froda: pene fino a y6 anni per dichiarazioni false per chi riceve l'assegno. Esteri – La Francia brucia (QN) in pensione a 64 anni; place de la discorde (Manifesto). Cronaca – Ituma, i tormenti e il messaggio; tutti i misteri dell'ultima notte (Corriere della Sera).

ECONOMIA
Debito pubblico record (Messaggero p.14 e tutti i quotidiani). Le entrate calano del 3%. Questo incremento del debito è dovuto, in buona parte, al rialzo dei tassi di interesse fissati dalla Banca centrale europea. E, ovviamente, ne risentono di più i Paesi più indebitati come l'Italia che, da diversi anni, cerca di ridurre il rosso del bilancio con politiche attente alle spese. Secondo i calcoli contenuti nell'ultimo Documento di economia e finanza approvato nei giorni scorsi, nel 2026 lo Stato dovrà pagare 100 miliardi di euro di interessi per il debito pubblico. E l'Fmi si allea con i falchi (Stampa p.26); per il Fondo monetario internazionale, nell'Ue saranno necessari altri rialzi.
E sul Pnrr gli italiani sono scettici; per la metà degli intervistati, il Pnrr non rilancerà il paese (Corriere della Sera p.6). Nonostante la grande importanza che riveste, ad oggi il Pnrr è poco conosciuto, basti pensare che solamente il 12% dichiara di conoscerlo in modo approfondito e il 44% lo conosce solo in parte, mentre il 28% ne ha solo sentito parlare e il 16% ignora del tutto di cosa di tratti. Ma il "next generation Eu", così chiamato per una felice intuizione dell'Ue, che ne stabilisce -già dal nome- le prospettive, è in agonia (Fatto Quotidiano p.2). Da agosto a Marzo 579 gare d'appalto andate deserte. E poi mesi di lagne, di patriottico disfattismo, di rigurgiti anti europeisti, e poi al dunque a smentire il catastrofismo del governo sul Pnrr è proprio il governo (Il Foglio p.4) . Nel Def appena licenziato dall'esecutivo, infatti, si legge: "In base alle ipotesi adottate, nel 2026, anno finale del Piano, per effetto delle spese ivi previste il pil risulterebbe più alto del 3,4 per cento rispetto allo scenario base (che non considera tali spese)". Di qui al 2026, dunque, quasi 70 miliardi di crescita. Draghi aveva stimato una crescita del 3,2. Dunque, Giancarlo Giorgetti è più fiducioso di Daniele Franco. Ma dalla Ue arrivano i diktat (Messaggero p.13); Gentiloni avverte: le modifiche vanno consegnate entro la fine di Aprile; ed è un termine perentorio, e non una linea guida; "Rischiate di perdere il 30%" (Stampa p.6); Palazzo Chigi prende tempo oltre la scadenza del 30 aprile: "Possiamo arrivare ad agosto", ma così la fine della procedura si avrebbe a novembre, tardi per impiegare risorse residue. E se non bastasse dall'Fmi arriva una nuova sollecitazione al governo: ratificare il Mes per la solidità del sistema (Sole 24 Ore p.7). Il Mes - ha spiegato Kammer in conferenza stampa- è un importante elemento per completare l'architettura dell'unione bancaria in Europa, preziosa sotto molteplici aspetti", dato che rafforzerebbe la stabilità finanziaria, permetterebbe migliori condizioni di credito per imprese e individui. Semplificherebbe anche il compito della Banca centrale europea, rendendo più veloce la trasmissione delle decisioni di politica monetaria. Uno strumento in più da avere a disposizione a beneficio di tutti i paesi.
Ma tornando al Def appena licenziato, niente soldi per il ponte sullo Stretto (Repubblica p.10); dei 15 mld previsti neanche un euro. Per Salvini un ponte di carta.
E il Reddito è ormai al capolinea (Sole 24 Ore p.2) e si sdoppia; per i nuclei familiari in difficoltà economica in arrivo la nuova Garanzia per l'inclusione; per gli attuali beneficiari del Rdc occupabili previsto un sostengo da 350 euro. La nuova Garanzia per l'inclusione (Gil) interesserà 709mila famiglie. L'impatto del nuovo sussidio sarà di poco superiore a 5,3mld. Il limite annuale imposto è di 6mila euro, ovvero 500 euro al mese, eventualmente moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza. E il ministro Roccella torna a parlare del sostegno alle famiglie numerose: per chi ha 4 figli 200 euro in più a cadenza mensile; il nuovo reddito sarà "a misura di famiglia", creando un "clima favorevole alla natalità", anche se, la stessa ministra è consapevole che il problema non è solo economico ma anche culturale.

POLITICA
Lega e Fdi si incontrano sulla "protezione speciale"; ed è linea dura sugli sbarchi (Corriere della Sera p.2); poi, insieme, tirano dritto anche davanti all'appello dell'Onu di cancellare le norme sulle Ong (Avvenire p.9). Per il governo è necessario fermare i flussi e regolarmentare gli ingressi, azzerando i permessi ottenuti con la protezione speciale introdotta da Lamorgese. In estrema sintesi: si torna ai decreti Salvini.
"Stop ai flussi dall'Etiopia. "Investiamo in Africa per evitare un nuovo esodo in Europa": la Meloni e il pressing del G7 contro la strategia di russi e cinesi (Repubblica p.9. Stampa p.2, Corriere della Sera p.3, Messaggero p.4). La premier si reca ad Addis Abeba dopo Blinken e prima di Macron e Scholz. La strategia segue quella per la Tunisia: sbloccare finanziamenti e stabilizzare la regione. A ottobre vertice sul Piano Mattei.
"Il futuro di Fdi è occupare anche il centro"; sono parole di Guido Crosetto; per il ministro della difesa, la maggioranza può trasformarsi in un grande partito conservatore. Crosetto nega ogni possibile frizione con Meloni.
E dalla crisi del Terzo polo, Renzi ne esce rinvigorito, e ribalta la situazione, difende la Leopolda e assicura una kermesse più forte che mai. Chiusa l'avventura con Calenda: "che è stata una scelta unilaterale di Carlo, e non certo la mia"; e la chiude subito: "basta polemiche retrospettive". Bellanova, raggiunta da QN (p.6), rincara la dose, colpevolizzando Calenda per la fine del Terzo polo, descrivendo il leader di Azione come insicuro. Il patto prevedeva che Iv cosi come Azione si sarebbero sciolte alla fine del percorso congressuale nel momento in cui sarebbe stato eletto il nuovo segretario nazionale: alla nascita del nuovo partito sarebbero venuti meno quelli vecchi.
Ma nella maggioranza c'è un caso Nordio. Uss, errori del Guardasigillin dietro la fuga a Mosca, scontro con la Procura generale: "Non chiese il carcere" (Repubblica p.2-3, Stampa e Corriere della Sera p.11, Messaggero p.5). La Corte credette alla moglie sul "radicamento della vita in Italia". Il ministro della Giustizia, pur consapevole dell'interesse del Dipartimento di Giustizia Usa che inviò 2 note avvertendo dell'"altissimo pericolo di evasione" chiedendo che il faccendiere restasse in carcere fino all'estradizione, ritenne il braccialetto sicuro come il carcere. Ora la Corte d'Appello di Milano apre uno scontro istituzionale ricordando a Nordio che poteva revocare gli arresti domiciliari e rimandarlo in cella. Irritazione degli Usa per la pessima gestione del detenuto, Palazzo Chigi, Viminale e via Arenula sono corsi ai ripari. "Colpa del magistrato" e il governo organizza lo scaricabarile. Strano caso delle dichiarazioni della Meloni al Copasir, diffuse e poi smentite.

ESTERI
Usa, la talpa rischia 15 anni di carcere. Biden: "I file segreti vanno tutelati di più" (Repubblica p.6, Stampa p.19, Corriere della Sera e Messaggero p.8). L'America si interroga sui motivi che hanno spinto Jack Teixeira a tradire il suo Paese e rivelare i documenti. A cui avrebbero accesso un milione di cittadini. Da gennaio pubblicati circa 500 documenti.
E dal versante bellico, a Bakhmut ucraini vicini alla resa e Mosca conta le perdite: "Forze speciali distrutte". Medvedev minaccia la Polonia (Stampa p.18, Corriere della Sera p.10, Messaggero p.8). L'Intelligence britannica: "Kiev costretta a cedere posizioni". Strage di civili a Slovinsk, ucciso anche un bimbo di 2 anni. Pechino esclude l'invio di armi, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo sfida Varsavia: "Scomparirà con il suo stupido premier Morawiecki". Secondo i leak Usa le forze speciali di Putin sarebbero "decimate". Il capo della Wagner al Cremlino: Ora possiamo finire l'operazione in Ucraina". Putin avvia la coscrizione elettronica: "Chi rifiuta non potrà lasciare il Paese". Navalny grave: "Lo stanno avvelenando"
Sempre dall'oriente, dall'ulteriore nuovo fronte aperto: la Baerbock striglia la Cina (Repubblica p.14). Viaggio della ministra degli esteri tedesca in Cina. Scintille col suo omologo Qin Gang. Ieri controcanto potente della leader verde a Macron, e al suo cancelliere Scholz: criticate aspramente la persecuzione degli uiguri e le violazioni dei diritti umani, avvertendo che l'invasione di Taiwan sarebbe inaccettabile, ed esprimendo irritazione per l'ambiguità cinese sull'Ucraina.
Intanto in Europa, l'Alta corte francese approva la riforma pensionistica: torna la rabbia in piazza (Repubblica p.15, Stampa e Corriere della Sera p.14). Ok alla discussa legge del governo Macron. Disordini in tutto il Paese. Mélenchon: "Non ci fermiamo". I sindacati: "Non promulgatela".

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