Commentario del 13.04.2023

IN PRIMA PAGINA
Le nomine dopo le tensioni (Corriere della Sera e tutti). Il compromesso di Meloni (Stampa). Accordo fatto, Meloni trova un equilibrio (Avvenire). Meloni accontenta tutti (Giornale). I vertici Enel scelti da Lega e Fi (Repubblica). Scaroni e Cattaneo all'Enel, Cingolani ceo di Leonardo (Sole 24 Ore). Salvini e Berlusconi sfilano Enel a Meloni (Fatto Quotidiano).
Italia-Economia. Fitto spinge i cambiamenti del Pnrr: "Impossibile spendere tutti i fondi" (Messaggero). Contratti Pa, servono 32 mld (Sole 24 Ore). Statali, aumenti dopo i tagli (Messaggero).
Italia-Politica. Renzi, finta pace con Calenda e "vice" forzista (Fatto Quotidiano). A Repubblica parla Marine Le Pen: "Io sto con Salvini".
Qatargate, Eva Kaili torna a casa dopo 4 mesi di cella (Stampa).
Esteri. Guerra in Ucraina: i Leaks agitano l'Europa (Repubblica). Decapitati dai boia di Putin (Stampa). L'orrore dei soldati ucraini decapitati. Kiev: russi come l'Isis. E Mosca indaga (Messaggero).
Cina. Xi: pronti a combattere. Allarme a Taiwan (Corriere della Sera, Sole 24 Ore). A Taiwan si va verso la guerra (Libero).
Cronaca. L'orsa che ha ucciso Andrea è recidiva. Il Tar la lasciò libera (Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Def: 3 mld per il taglio del cuneo fiscale, benefici fino a 80 euro (Repubblica p.21). Raddoppiare il taglio del cuneo fiscale a 13,8 milioni di lavoratori dipendenti, privati e pubblici, per otto mesi quest'anno: questa l'idea del governo per spegnere i malumori dei sindacati. Il viceministro dell'Economia Leo al Corriere della Sera (p.11) dice: "Questo ulteriore taglio scatterà dal mese di maggio e riguarderà i lavoratori dipendenti con retribuzioni medio-basse. I lavoratori otterranno un taglio ulteriore del prelievo: un intervento molto importante per tutelare il potere d'acquisto delle famiglie. Un intervento che, per altro, si muove nella direzione richiesta sia dai sindacati sia dalla Confindustria. E' la prova dell'attenzione di questo governo verso il mondo del lavoro dipendente". Ma le sigle confermano la mobilitazione. Landini (Cgil) reputa insufficienti 3 miliardi per ridurre il cuneo. Anche la Uil di Bombardieri non è convinta. Più positiva la Cisl, che però ritiene scarsa la spinta del Def alla crescita. Raddoppia il taglio del cuneo, ma servono 19 mld sul 2024 – scrive il Sole 24 Ore (p.2) -. Favoriti i redditi medio bassi, dai 3 miliardi in sette mesi spinta analoga a quella data dai 5 miliardi annui della manovra (Sole, p.2). E Iacometti su Libero (p.12) difende il piano del governo per il taglio delle tasse: chi parla di elemosina per i redditi medio-bassi, forse – scrive - non ricorda che quando fece la stessa cosa il governo Draghi la cosa venne salutata come una boccata d'ossigeno. Critico verso la politica economica del governo invece Baroni su La Stampa (p.7): promesse al vento su tasse e pensioni, rinviate le riforme di Irpef e flat tax.
Pnrr, Fitto parla di operazione verità (Messaggero, p.2). "Impossibile usarlo tutto", dice e accusa Conte perché l'Italia ha chiesto per intero la quota a debito del Pnrr. Da Washington Gentiloni rassicura sulla tranche da 19 miliardi: il versamento ci sarà (Repubblica p.20). Riguardo al voto in Senato di oggi del Dl Pnrr, Fitto auspica atteggiamento di serietà e responsabilità (Sole, p.6). Critiche le opposizioni, tranne il Terzo polo che ha riconosciuto la disponibilità del governo ad accogliere i miglioramenti al Dl. Per Natalucci (Fmi), intervistato da Repubblica (p.20), spendere i soldi del Pnrr è fondamentale per difendere la stabilità finanziaria del nostro Paese il cui ingrediente fondamentale è la crescita. Tra gli investimenti fondamentali ci sono quelli legati alla transizione ecologica, come sottolinea Libero (p.8) mettendo in evidenza l'importanza del codice appalti voluto da Salvini (in vigore dal primo luglio) che obbliga le imprese pubbliche ad acquistare da chi rispetta l'ambiente e i diritti dei lavoratori mettendo all'angolo Cina e Paesi che inquinano come India. Paese, quest'ultimo, la cui crescita secondo il Fondo monetario è rallentata dalla frenata dei consumi (Sole p.8). Il Fondo monetario sottolinea che il debito pubblico corre in Stati Uniti e Cina trainando così il debito globale. Il risultato è un'economia vulnerabile (Stampa p.24).

POLITICA
Meloni, la legge del compromesso (Stampa p.3). La premier cede alla lega su Enel dopo il pressing di Salvini: "non può decidere tutto Palazzo Chigi"; risolutiva la sponda con Gianni Letta (Corriere della Sera p.9). Donnarumma fuori, ma Meloni pensa di piazzarlo a Rfi per sottrarre la società al Carroccio, o al limite in una società di Cdp (Repubblica p.6). Cattaneo alla guida della società elettrica con Scaroni presidente. Zafarana e Descalzi a Eni, Pontecorvo e Cingolani per Leonardo, Silvia Rovere e Del Fante a Poste, e De Blasio e Giuseppina di Foggia per Terna. Su quest'ultima casella la promessa (mantenuta) della leader: la prima manager e la sfida green (Corriere della sera p.8). E si canta vittoria; sulle poltrone di comando delle quattro società pubbliche l'intesa di governo tiene (Il Tempo p.2). Ma sull'edizione online de L'Espresso, per "l'impero Meloni" è una brutta sconfitta; non c'è traccia di Meloni nei nuovi (e soprattutto, vecchi) vertici di Eni, Enel, Poste, Leonardo. E dalle liste diffuse dal ministero del Tesoro, con fatica e imbarazzante ritardo (Espresso.repubblica.it), si delinea la doppia partita di Giorgetti tra Lega e premier, tenendo il punto sulle nomine e sui conti (Corriere della Sera p.10).
Intanto, la crisi nel terzo polo non rientra: si discute ancora di soldi e ora anche sulla Leopolda; volano stracci (Repubblica p.8); fallisce il tentativo di tregua dell'ufficio politico. Per Renzi, Calenda è pazzo, ha sbagliato pillole (Stampa p.12); per Calenda la pazienza è finita. L'ex premier pensa a un gruppo autonomo al Senato e a una nuova convention. E intanto affida a un forzista la guida de il Riformista; il nuovo direttore responsabile, intervistato da Repubblica (p.9), parla delle mire di Matteo e si pone come ponte tra Renzi e la premier; per Ruggeri, di fatto, Fi non ha più un futuro. Ma Bonetti è ottimista; raggiunta da La Stampa (p.12) è certa che Calenda si chiarirà con Renzi, ma non esclude altri sfidanti per la leadership. E in seguito alle supposizioni che si sono rincorse negli ultimi giorni, Gelmini e Carfagna assicurano di non tornare a Fi (Messaggero p.6)
Tornando a Palazzo Chigi, per l'ex presidente del Senato -Pera-  Meloni è l'erede di Berlusconi, e auspica riuscirà dove lui ha fallito. (Repubblica p.12). E sempre intorno alla leader, l'intervista a Marine Le Pen, che ribadisce la sua simpatia per Salvini, ma meno per Meloni che è filo Nato (Repubblica p.14).

ESTERI
Record di sbarchi e morti: piano del governo per Lampedusa. L'Italia chiede fondi alla Ue. Protezione speciale, verso la stretta (Stampa p.8, Corriere della Sera p.15). Bruxelles: "Roma ha chiesto sostegno per affrontare l'aumento degli arrivi", dubbi sullo stato d'emergenza deciso da Roma. Dall'inizio del 2023 sono state 441 le vittime nel Mediterraneo centrale, per l'Onu la cifra più alta che sia stata registrata dal 2017. L'accusa dell'Oim: "I ritardi nei soccorsi sono un fattore determinante, in 6 episodi hanno causato la scomparsa di 127 persone".
Caccia alla talpa del Pentagono: "Guarderemo sotto ogni pietra" (Repubblica p.2-3, Stampa p.15, Messaggero p.8-9, Corriere della Sera p.6). I file del Pentagono confermerebbero: forze speciali Nato in Ucraina. Mosca: "Lo sapevamo già". L'intelligence Usa setaccia tutti i funzionari che avevano accesso ai file finiti in rete. Il colpevole sarebbe americano. Gli alleati più vicini chiedono risposte e minacciano di sospendere la cooperazione tra agenzie di spionaggio. John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, ammette: "Non sappiamo se in giro ci sono altri documenti". Nei dossier trafugati 38 Paesi europei. Anche l'Italia teme rivelazioni. Le carte possono creare imbarazzi anche per Roma. La neutrale Serbia avrebbe inviato armi a Kiev.
Video dell'orrore: prigionieri ucraini decapitati al fronte. Mosca: "Indagheremo" (Repubblica p.2, Stampa p.14, Messaggero p.8, Corriere della Sera p.4). Telegram legato al gruppo Wagner ha pubblicato la foto di una testa mozzata e infilzata su una sbarra di ferro a Bakhmut. Poi su altri canali Telegram in russo che glorificano l'invasione dell'Ucraina è apparso un video che mostra due soldati russi in passamontagna che decapitano un prigioniero di guerra con le mani legate. Zelensky: "Tutti devono reagire, perché la Russia vuole che questa sia la nuova normalità". Kuleba: "Sono come l'Isis". Mosca: "Scene orribili, ma dobbiamo verificarne l'autenticità".
Navalny, sospetto nuovo avvelenamento in cella: "Ha perso 8 chili in 15 giorni, volevano ricoverarlo" (Stampa p.14). Il dissidente ancora in isolamento. L'avvocato: "La sua salute peggiora in modo graduale ma costante".
Taiwan assediata dal cielo lancia l'allarme: "La Cina prepara la guerra" (Corriere della Sera p.2, Stampa p.16). Xi impone la no-fly zone: "Pronti a combattere. Va rafforzato l'addestramento militare per il combattimento reale contro i nemici". Domani faccia a faccia col brasiliano Lula. Dopo le proteste di Taipei il blocco è stato ridotto a domenica. Il nazionalismo di Xi e i suoi 3 scenari: invasione, blocco totale o un regime fantoccio. Usa pessimisti: i generali dubitano di poter vincere.
Eva Kaili ai domiciliari: "Non ho confessato, esco a testa alta" (Repubblica p.15, Stampa p.13, Messaggero p.7, Corriere della Sera p.14). L'ex vicepresidente dell'Europarlamento, in carcere da 4 mesi: era l'ultima indagata rimasta in prigione.

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