Commentario del 29.09.2021

PRIME PAGINE
Caro bollette in evidenza su Messaggero e altri. Caro-energia, la bolletta vola (messaggero). Bollette, scatta l'aumento del 30%, sul catasto i partiti bloccano Draghi (Corriere). Caro energia globale: luce +29,8% e gas +14% in Cina frena l'industria (Sole). Libero: Rapina in bolletta.
Caso Morisi. L'ira di Salvini contro tutti, sfida a Giorgetti (Repubblica). Lo sfogo di Salvini, "Morisi? Vogliono attaccare la Lega", gelo con Giorgetti (Stampa). Scontro ai vertici della Lega (Corriere). Lega a duello (Giornale)
Strage sul lavoro, 6 morti, Landini: punire le aziende (Stampa).
Sole: il debito pubblico inverte la rotta.
Greta ritorna, ma non ci crede più e già incorona la sua erede (Giornale e altri). Vanessa come Greta, la nuova stella del clima (Corriere). "Basta bla bla bla" (Stampa).

ECONOMIA
Le misure del governo. Oggi il cdm approva la Nadef, con la cabina di regia con Draghi e il ministro Franco, con un tesoretto da 18 mld per nuovi interventi. Il debito pubblico cala di due punti ma il centrodestra frena il primo ministro sulla delega fiscale (Stampa p.4, Repubblica p.20 e tutti): Il Pil alla fine di quest'anno sarà cresciuto del 6%, il deficit scenderà dall'11,8 al 9,5%. Ciò ha permesso al Tesoro di stimare un calo del debito pubblico di circa 2 punti. La prossima manovra finanziaria varrà circa 25 mld. Probabile una proroga del superbonus 110% fino al 2023. Ma il centrodestra frena il premier su fisco e catasto (Repubblica p.20, Corriere p.7), che teme un aumento delle tasse ed in particolare, quella sulla casa, prorogato il saldo Irap. La sottosegretaria all'economia, Maria Cecilia Guerra al Corriere (p.4) assicura: sulla casa, l'intervento sarà graduale, puntiamo a ridurre le tasse sul lavoro".
Stangata di luce e gas sempre più vicina, in evidenza su Stampa (p.5 e tutti). I 3 mld stanziati dal governo per attenuare il caro-bollette non evitano un salasso. L'elettricità, da venerdì, rincara del 29,8% e il metano del 14,4%. La famiglia media paga 300 euro in più. Arera assicura (Corriere p.35): "in assenza di interventi i rialzi sarebbero stati del 45 e del 30%". Fatto (prima e p.6) evidenzia: i 3 mld di Draghi non bastano. Libero attacca: "Altro che prezzi calmierati, arriva la rapina in bolletta", venerdì aumentano le tariffe, ogni famiglia spenderà in tutto, quasi 2mila euro, Draghi ci ha messo solo una pezza, e vola pure la benzina.
Le stragi sul lavoro in evidenza su Stampa (prima e p.2), Corriere (prima e p.21 e altri): ieri, un martedì nero, con la morte sui luoghi di lavoro di 6 persone. Per l'Inail nei primi sette mesi del 2021 ci sono stati 677 incidenti mortali. Per Bombardieri della Uil, "si deve insistere sulla prevenzione, sulla formazione e sulla riqualificazione professionale", mentre Sbarra della Cisl twitta che "non basta il cordoglio o la condanna, bisogna accelerare le misure e gli interventi discussi con il Governo". Sul tema intervistato da Stampa (p.3) il segretario della Cgil, Landini: "La serie degli incidenti dimostra l'urgenza di agire – dice – qualità del lavoro, salute e sicurezza devono diventare una priorità nazionali - vanno aumentati i poteri ispettivi e le sanzioni", e sulle pensioni aggiunge: "Quota 100 non è stata sufficiente, dai 62 anni serve libertà di scelta".
Delocalizzazioni, mini-multe per le imprese che lasciano (Messaggero p.14): sono pronte le norme, i licenziamenti costeranno di più per chi non rispetterà le procedure di conciliazione, previsti incentivi per chi assume gli esuberi.
Sul Messaggero (prima e p.25) l'editoriale di Balduzzi sul "paradosso dei lavori gravosi per la pensione", un'analisi sulla nuova lista dei lavori usuranti per i quali si può ottenere l'anticipo pensionistico sociale: "un escamotage della politica – dice Balduzzi – del quale non se ne capisce la finalità, una lista che fa sorridere, è probabile che sia un'operazione pensata per addolcire la pillola dell'abbandono di Quota 100".
La candidatura da parte del premier, di Roma ad Expo 2030 su Messaggero (prima e p.25, Sole prima e p.10 e tutti), una candidatura che può cambiare la città. Il premier scrive ai candidati sindaco, "è una grande opportunità per lo sviluppo della città", scrive il premier. E sul tema parla al Messaggero (p.4), Angelo Camilli, presidente di Unindustria: "ora o mai più – dice Camilli - questo decennio, tra Recovery, Giubileo ed Expo, segnerà i prossimi 50 anni di sviluppo per Roma". Ed è di 45 mld il potenziale impatto complessivo su Roma, se riuscirà a ospitare l'evento. E' la prima stima del comitato promotore con economisti dell'università Luiss sullo sbarco dell'Expo nella Capitale riportata dal Messaggero (p.5). Su Messaggero (p.25), sul tema, l'intervento della sindaca Raggi, "Expo 2030, l'occasione per il rilancio di Roma".
Post sisma. Messaggero (p.6) evidenzia lo sblocco dei fondi dalle risorse del Recovery Plan per rilanciare il Centro Italia: è pronto il decreto da 1,78 mld tra investimenti e sostegni alle imprese, il premier Draghi a L'Aquila: "bisogna accelerare sulla ricostruzione".

POLITICA
In primo piano sui quotidiani la frattura interna nella Lega. Caso Morisi, Salvini contro tutti, e a Giorgetti: "Riparte dai salotti" (Repubblica p.2-3 e tutti), La Lega squassata dall'inchiesta sull'ex responsabile dei social. Il leader: "Giustizia a orologeria, ci attaccano a pochi giorni dal voto". La stoccata al ministro dello Sviluppo su Calenda e la scelta di chiudere la campagna con Meloni a Milano e Roma. La Stampa (p.8) riporta il timore di Meloni e Fratelli D'Italia: "Qui crolla tutto". La spaccatura dentro la Lega preoccupa gli alleati del centrodestra: "Se prevale l'ala governista del Carroccio noi rischiamo l'isolamento". Intanto il vicesegretario del Pd Provenzano, intervistato da Repubblica (p.4) dice: "Salvini ha una doppia morale, per Draghi è una mina". Poi sottolinea: "Su Morisi non mi unisco al coro ipocrita, ricordo le parole usate per la vicenda di Cucchi. Le elezioni comunali mostreranno che il destino dell'Italia non è finire nelle mani di Lega e Fratelli D'Italia".
Intanto il premier accelera sull'agenda di governo ed evita il toto-Quirinale (Giornale p.5), ma tra i ministri ed il fattore Meloni cresce il partito per portare il premier al Colle (Corriere p.6). La spinta anche da parte di Brunetta, per FdI è invece l'opportunità di tornare alle urne.
Non solo il centrodestra, su Stampa (p.10) si parla anche del M5S e de "la grande paura". Un mandato dopo la conquista di Roma e Torino, il Movimento va verso una batosta alle amministrative.
Virus, dal Cts nuovo stop alle discoteche riaperte, gelo con il ministro (Messaggero p.8). Per i tecnici Green Pass e mascherine non bastano a garantire la sicurezza, e Giorgetti rilancia: no a nuovi ristori, per salvare i locali bisogna farli riaprire. I partiti (unanimi) sostengono però l'appello di artisti e sportivi per la riapertura totale. Dopo il via libera del Cts ad alzare all'80% la capienza di cinema e teatri gli operatori denunciano: "Misure insufficienti, stiamo morendo". In arrivo il via libera per la terza dose insieme all'antinfluenzale (Stampa p.13). Il ministero pronto a dare l'ok al vaccino in contemporanea per gli anziani.
Il Messaggero (p.13) propone ancora un focus sull'istruzione, concentrandosi sulle scuole medie definite "anello debole" della scuola italiana. Il rapporto della Fondazione Agnelli: grave ritardo rispetto ad altri Paesi. Molto pesante il divario tra Nord e Sud, un docente su 6 ha compiuto 60 anni.

ESTERI
Germania. I bavaresi della Csu gelano Laschet: "Tocca a Scholz formare il governo" (Corriere p.14, Stampa p.17, Messaggero p.10). Il capo dell'Spd accelera, i liberali gli tendono la mano. Olaf Scholz ha chiesto a Verdi e liberali di incontrarsi già questa settimana. Verdi e Liberali verso la resa dei conti. Ci sono le prime fratture nel partito di Baerbock. Via ai colloqui per costruire la coalizione con l'Spd. Compromesso tra i conservatori sul neo-capogruppo al Bundestag. Sussiste l'incubo di una trattativa a oltranza come nel 2017. Secondo Repubblica (p.12 e altri) Laschet commissariato dal suo partito. Scholz prova l'assalto alla Cancelleria. Dopo un'altra giornata sulle montagne russe Armin Laschet si salva ma viene commissariato. È la conclusione, riferiscono fonti Cdu, di una tumultuosa riunione con il gruppo parlamentare che era cominciata sotto i peggiori auspici. Il bavarese Soeder: "Sarà la Spd a fare il governo". Oggi partono le trattative tra Verdi e liberali.
Dal Regno Unito alla Cina. La crisi dell'energia adesso diventa globale (Repubblica p.8). Venti province del Dragone limitano i consumi elettrici e il petrolio sale ai massimi da 3 anni. La Ue cerca soluzioni comuni. In Inghilterra mobilitato l'esercito per assicurare rifornimenti di gasolio e benzina ai distributori. In Francia e Italia i governi hanno approvato in tutta fretta provvedimenti straordinari per limitare una parte degli aumenti record delle bollette di elettricità e gas previsti dal primo ottobre. La Spagna, dopo aver imposto un limite ai profitti delle aziende energetiche, ha invocato l'intervento della Ue. E anche il Summit Onu è a rischio: Draghi e Johnson in pressing sulla Cina (Repubblica p.11). Tra un mese i due premier guideranno i lavori in Scozia. Il ruolo degli Usa e la chiave indiana. Il presidente cinese Xi Jinping non ha ancora confermato la presenza in Scozia. Il premier australiano Scott Morrison neanche: "Forse avrò altro da fare in patria". E la crisi energetica mondiale potrebbe rendere ancora più riluttanti alcuni leader a prendere le misure necessarie. Il problema della Cina è che non ridurrà i gas inquinanti prima del 2030. Nuova Dehli, però, non ha ancora annunciato una deadline per arrivare ad emissioni zero.
Zaki in tribunale per la seconda udienza ma il processo è rinviato al 7 dicembre (Stampa e Repubblica p.14, Corriere p.16, Messaggero p.11). Dopo due minuti di udienza il giudice si è ritirato per decidere sulla richiesta del suo legale di rinvio per poter studiare gli atti. Infine, dopo un'ora di camera, la decisione: tutto rimandato al 7 dicembre. Zaki: "Se non mi dimenticate torno presto". Viso teso del ragazzo. E spunta una nuova accusa: "Terrorismo". Rischia 10 anni.
Afghanistan, i generali smentiscono Biden: "Non doveva lasciare Kabul ora rischio attacchi agli Usa" (Repubblica p.11, Corriere p.16, Messaggero p.10). Audizione al Senato sul ritiro dall'Afghanistan. Hanno contraddetto Biden, dicendo che gli avevano consigliato di lasciare ameno 2.500 soldati in Afghanistan: "Il ritiro da Kabul è stato un successo logistico ma un fallimento strategico". "La guerra non è finita nel modo che volevamo". "I talebani non hanno rotto i legami con i terroristi" e "Potrebbero avvenire attentati entro un anno".

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