Commentario del 20.09.2021

PRIME PAGINE
Ripresa, i piani di Draghi (Repubblica). Europa, 42 riforme per i fondi (Corriere). Giornale: il Pil è in crescita ma il governo non trova i soldi. Caro-bollette, la guerra del gas (Messaggero). Ecco a chi vanno i soldi delle bollette (Libero). Energia e clima: massimi sacrifici, minimi risultati. Giorgetti attacca: "Il caro energia lo paghi l'Europa" (Libero). Frenata Mps-Unicredit, Franco prepara il piano B (Stampa); Generali, il dilemma di Nagel e Mediobanca (A&F); Castagna (Banco Bpm): "L'Italia va, pronti a sostenere la crescita. Il terzo polo? Sì, ma noi corriamo anche da soli" (L'Economia); Cdp: una ricca alleanza da 5mila miliardi con le banche di sviluppo (L'Economia).
Green pass, 600 mila colf non vaccinate (Sole). Il ministro Bonetti al Messaggero: "La colf senza Pass va sospesa". Verità attacca: green pass da pazzi, scaricano pure i controlli sulle famiglie.
Scuola, sos dei presidi: torna l'incubo Dad (Stampa). Arriva il referendum contro il Green pass: Lerner dice no, Freccero sì (Fatto). Il Giornale sulla febbre da referendum grazie alla firma digitale: cliccocrazia, la nuova deriva.
Italia-Politica. Di Battista: "Spero che Draghi fallisca sul Quirinale".
Esteri-Russia. Voto, Putin in testa, timori di brogli (Repubblica). L'exploit dei comunisti (Stampa). Putin vince ancora, ma perde consensi (Corriere).
Esteri-Afghanistan. Stretta a Kabul, vietato lavorare per le donne (Repubblica).

ECONOMIA
In primo piano sul Corriere (p.2-3) un focus sui fondi europei. Le 42 riforme da approvare in 100 giorni. Potrebbe riunirsi già questa settimana per la prima volta la cabina di regia politica per il Pnrr. Per poter presentare il rendiconto e ricevere i versamenti all'Italia restano da soddisfare gran parte delle 51 condizioni dettate dalla Ue.  Nel Pnrr, secondo il Sole (p.2-3) decisivo un Fisco nuovo per attrarre capitali esteri. Secondo il sondaggio Ey-Swg la priorità per imprenditori, manager e professionisti è meno tasse sul lavoro: l'attuale sistema bocciato per efficacia e trasparenza.
Repubblica (p.2) intanto riporta la scommessa di Draghi: in due anni crescita sopra il 10% dei Pil. Green Pass, riaperture, meno smart working e tagli fiscali per la ripresa. Con il Recovery e l'effetto fiducia scattano gli investimenti delle imprese. 
Il Messaggero (p.2-3) riporta invece il piano contro il caro-bollette: fino a 5 miliardi sul piatto, i fondi arriveranno dai ristori non utilizzati. Dalle "tasse" sulle emissioni 800 milioni e 3,5 miliardi dai sostegni per le imprese. Giorgetti: "Intervento per i consumatori e per le aziende che puntano sul green".  Anche secondo la Stampa (p.6) tra bollette, fisco e politiche attive il governo va a caccia di 15 miliardi. Per il Catasto prevista solo una mini-riforma: la delega lascia la decisione ai partiti.
Nadef, tante riforme ma pochi fondi, titola invece il Giornale (p.8). Il Pil in crescita a +6% non finanzierà maggiori spese. Attendismo su fisco e pensioni. Per Libero (p.3) con l'aumento delle bollette arricchiamo gli eco-paperoni. La transizione ecologica svuota le tasche dei contribuenti, ma riempie quelle dei gestori dei fondi di investimento e degli imprenditori che speculano sull'ambiente per fare palate di quattrini facili.
Il Sole (p.3) si concentra sull'addio all'Irap: primo esame per la riforma. Le forze politiche concordano sul "superamento" del tributo ma l'abolizione costerebbe 15 miliardi, e si ipotizzano interventi selettivi. Senza contare l'effetto Covid, l'imposta versata dai privati è calata del 36% dal 2010: l'80% del gettito arriva da Spa e Srl.
Più aiuti alle famiglie e un patto con le imprese: ecco come cambiare il Reddito di cittadinanza, scrive la Stampa (p.7). Nuovi criteri per non penalizzare i nuclei numerosi. Il sussidio va mantenuto anche per chi accetta il lavoro.
Per quanto riguarda il certificato verde nei luoghi di lavoro ad ottobre verifiche delle Asl nelle aziende, con l'incognita di taxi e artigiani. Sono molti i punti del decreto ancora da chiarire: si attendono le linee guida. Ispezioni a campione per i dipendenti, restano incerte le regole per gli autonomi.

POLITICA
Scuola, torna l'incubo Dad, e c'è l'sos dei presidi: "Con queste regole peggio dell'anno scorso" (Stampa p.2-3). Già più di 20 classi e oltre 5mila studenti costretti alle lezioni a distanza: "Manca un protocollo standard per tutti", dicono i dirigenti scolastici.
Rimangono diversi problemi irrisolti: come la vaccinazione di più di 90 mila dipendenti tra insegnanti e personale. Da sistemare anche trasporti e controlli. Per Repubblica (p.6) però è in corso la rivincita della scuola in presenza: studenti e genitori stanchi della Dad. Nel sondaggio Demos la soddisfazione per il ritorno in classe. Il digitale non può più bastare.
Con fragili ed over 80 si apre il capitolo relativo alla terza dose, ma gli scienziati precisano: non è per tutti (Repubblica p.4). Uno studio sui dati di Israele: "Riporta l'efficacia del vaccino al 95%". Ma la Fda negli Usa e l'Ema in Europa sono caute sull'estensione generale. Nel Paese scatta intanto la corsa ai referendum: ci provano anche i no green pass (Corriere p.4 e altri). Tra i promotori anche Freccero: dietro il lasciapassare c'è una cospirazione. Ma Giorgetti stoppa Salvini: Green Pass è libertà. E il governo pone la fiducia sul decreto bis. Lo schema della doppia Lega non preoccupa il premier. Più delicata la partita sul Reddito di cittadinanza.
Tra Letta e Salvini ormai è scontro a tutto campo (Stampa p.9): "Matteo irrilevante", "lui disperato", il botta e risposta. Nuove tensioni dal Green Pass alle riforme. Secondo Massimiliano Fedriga, intervistato da Libero (p.7) "la Lega sul Green Pass ha la linea del buon senso", poi aggiunge: "Salvini non si discute: fa sintesi tra sensibilità diverse. Mai più chiusure per Covid. Draghi ora acceleri sul Recovery".
Scenari politici, verso il voto. Sul Messaggero (p.7) la sfida per il Campidoglio: è la periferia il campo di battaglia. I combattimenti incrociati tra i candidati nei quartieri popolari: è lì che si deciderà il voto. Al centro della campagna restano i grandi temi, dai poteri della Capitale all'economia.
Per Repubblica (p.8) la partita delle comunali è in mano agli indecisi. Gli ultimi sondaggi prima del black out hanno certificato che quasi un elettore su due non ha ancora scelto cosa fare. Per Pregliasco e Masia quello degli indecisi è "un fattore chiave, soprattutto a Roma". Diamanti parla invece di "fenomeno ormai strutturale".

ESTERI
Scoppia la guerra del gas. L'Europa contro Mosca (Messaggero p.3). C'è la mano invisibile del Cremlino dietro l'impennata dei prezzi del gas e dei consumi energetici in Europa. Da Strasburgo quaranta parlamentari di varia estrazione a (dal centrodestra al centrosinistra, passando per verdi, liberali e nazionalisti) chiedono alla Commissione un'indagine contro Gazprom. Dietro possibili manipolazioni il pressing della Russia per il gasdotto Nord Stream 2. Rincari nel mirino: scontro tra falchi e colombe sull'uso dei 72,2 miliardi del fondo sociale per il clima.
Gli elettori puniscono Putin. Le irregolarità lo salvano (Repubblica p.12, Stampa p.13, Corriere p.14. Messaggero p.8). Il boom dei comunisti non ferma Vladimir. Turandosi il naso anche i seguaci di Navalny scelgono i comunisti: è il "voto intelligente". Il partito al potere Russia Unita perde consensi ma conquista il 41% tra censura. Seggi deserti e accuse di brogli e conserverà la maggioranza dei seggi nel "voto più fraudolento di sempre". Gli attivisti di Golos, unici indipendenti, hanno ricevuto migliaia di denunce. Boom dei comunisti Ma la loro sarà un'opposizione "di sistema".
Berlino, rebus alleanze nelle urne. Rischia di non esserci un vincitore (Repubblica p.13, Corriere p.15). Domenica si vota: Scholz o Laschet? Dal terzo dibattito non esce un favorito. Scintille su clima e salario minimo. Il candidato socialdemocratico dice addio alla Grande coalizione. In vista del voto il quadro si sta talmente ingarbugliando che fonti della Cdu parlano di uno "scenario dei due cancellieri". La verde Schulze: "Tutti parlano di clima noi siamo gli unici con un programma vero" (Stampa p.13).
Afghanistan. La legge dei talebani a Kabul: "Le donne non possono lavorare" (Repubblica p.19). Ad annunciare il divieto è stato il sindaco della capitale. Aumentano repressione e censura Ma nonostante la paura le proteste continuano. E intanto l'Isis rivendica un attentato a Jalalabad. Sono Esentate per ora solo quelle necessarie o in posizioni che gli uomini non possono ricoprire. Le donne resistono (Stampa p.15). Proteste al ministero Virtù e Vizi. Il grido di Bibi ex deputata 27enne "Ormai vivo in clandestinità Pronta a morire per difendere la libertà". L'attivista eletta due anni fa era la più giovane in Parlamento. "Mio fratello è stato ucciso come rappresaglia contro di me".
Crisi dei sottomarini Biden annuncia un colloquio telefonico con Macron (Stampa p.15, Corriere p.15). Emmanuel accetta l'invito: "Sentiamoci". Il presidente Usa da giorni glissa ogni commento, ma il presidente francese ha accettato la proposta arrivata dall'inquilino della Casa Bianca per una telefonata "chiarificatoria" dopo lo strappo sulla questione sottomarini per l'Australia. Parigi ha richiamato gli ambasciatori da Washington e Canberra.

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