Commentario del 03.06.2021

PRIME PAGINE
Vaccini, la sfida dei giovani (Repubblica). Si tratta sulle regole per l'estate (Corriere). Intanto è polemica sui posti a tavola (Stampa). Riparte il turismo, lite Stato-Regioni sui tavoli da quattro (Messaggero). Giornale: Speranza alla frutta, sul caos ristoranti mollato pure dai suoi. Verità: sulla norma ammazza-ristoranti, Speranza rimane a tavola da solo.
Italia-Economia. La Ue: no al blocco dei licenziamenti (Stampa). Bruxelles: Italia, dannoso non sbloccare i licenziamenti (Repubblica). La Ue avverte: l'Italia freni la spesa corrente. Priorità investimenti (Sole). Recovery e Pa, la svolta con 25 mila assunzioni (Messaggero).
Europa. "Stop al Patto di stabilità". Ma pesa il debito italiano (Messaggero). Verità: "Ricreazione" Covid finita, nel 2022 torna l'austerità Ue.
Italia-Politica. "La storia siamo noi", la spinta di Mattarella (Messaggero, Repubblica e tutti). Il capo dello Stato: "Il Paese non è fermo, ora costruire il futuro". Appello ai giovani (Sole).
Esteri-Israele, è nata l'alleanza per il dopo Netanyahu (Corriere).

ECONOMIA
Il giorno successivo alle buone notizie della ripresa del Pil, arriva il monito della Commissione Europea che avvisa l'Italia: "Basta spese, serve investire". Su Corriere (p.36), Messaggero (prima e p.4-5) e tutti l'avvertimento di Bruxelles sugli squilibri macro-economici eccessivi dell'Italia: "Dare priorità agli investimenti sostenibili e favorevoli alla crescita". Dall'Europa arriva anche il monito sul lavoro: "Il blocco dei licenziamenti in Italia è un errore. Congelare l'occupazione non aiuta il lavoro" (Repubblica p.20 e tutti). Sul tema si registra anche il passo indietro di Salvini (Giornale p.3). Dopo un colloquio con il premier e con Bonomi (Confindustria), il leader del Carroccio cambia idea: "Da giugno – ha detto - bisogna lasciare totale libertà di azione perché le aziende assumano". Posizione diversa da quella di qualche giorno fa, quando il leader della Lega era perfino sembrato sulla stessa lunghezza d'onda di Letta. Il segretatrio della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sul blocco dei licenziamenti dice: "Quella del premier sui licenziamenti non è una mediazione, ma la posizione di Confindustria. Per noi la partita è ancora aperta. Sciopero se il blocco non fosse prorogato? Gli scioperi non si proclamano, si fanno quando è il momento di farli".
Intanto è corsa contro il tempo per assumere i 25mila tecnici per far fronte agli impegni del Recovery (Messaggero prima e p.15): domani il governo tenterà di approvare il decreto per sbloccare i concorsi per i professionisti esterni. C'è però il braccio di ferro sul decreto "reclutamento" tra i ministeri (Stampa p.4): il ministro Brunetta lavora all'ipotesi di sdoppiare il decreto, approvando già domani la parte relativa al reclutamento straordinario dei professionisti per il Pnrr, continuando a lavorare sull'accordo per il fabbisogno di assunzioni nei sigoli ministeri. Ma Bombardieri (Uil) alla Stampa dice: "Il piano di assunzioni nella Pa è imprescindibile, fa parte del patto sottoscritto da Draghi. Non capirei un passo indietro, perchè metterebbe in discussione il Pnrr". Nel frattempo, a proposito di lavoro, il Corriere (p.37) dedica un focus al boom dei contratti a termine e all'eterno nodo della flessibilità: la rilevazione Istat di martedì scorso ha mostrato il boom ad aprile dei contratti di somministrazione (oltre il 60% in più rispetto al 2020), ma soprattutto ha fatto segnare il record storico degli ultimi venti anni.
 
POLITICA
Covid, si tratta sulle regole per l'estate (Corriere in prima e p.2 e tutti). Regioni all'attacco per i tavoli da 4 al ristorante: "In zona bianca nessun tetto". Il governo per ora aggiunge posti a tavola solo nei locali all'aperto (Stampa p.8). I 4 al ristorante scontentano tutti – scrive il Giornale (p.8) -: oggi un vertice, Speranza rischia. Il ministro della Salute: "Non è una questione centrale, farne un caso sarebbe una follia". Poi Speranza aggiunge: "Le norme sono quelle che tutti conoscono, le supereremo gradualmente" (Corriere p.3). Intanto riaprono città e spiagge, torna il turismo di massa (Messaggero p.6). Mare, città d'arte e outlet: ieri la prima festa "fuori casa" (Giornale p.10).
Nel frattempo è partita la corsa ai vaccini anche per i giovani: via alle prenotazioni senza limiti d'età (Repubblica p.2-3 e tutti). Figliuolo punta sull'accelerazione nel mese di giugno, in cui sono disponibili 20 mln di dosi, ma le Regioni vanno in ordine sparso sull'immunizzazione degli adolescenti (Messaggero p.6). Solo 4 Regioni - Lombardia, Veneto, Campania e Calabria  - aprono ai 12 enni, dopo l'ok Aifa (Corriere p.4). Il governatore lombardo Fontana a Repubblica (p.4): "Ci siamo attrezzati per le inoculazioni di tutti i cittadini con più di 12 anni. Ci hanno messo sotto tiro per demolire l'immagine di una Lombardia efficiente. Ma entro luglio daremo la prima dose a tutti".
Celebrazioni del 2 giugno, le parole di Mattarella: "Come nel 46' è l'ora di costruire il futuro. Tocca ai giovani" (Repubblica p.6, Stampa p.2 e tutti). Nella festa per i 75 anni della Repubblica, Mattarella ha posto l'accento sui valori fondamentali: donne, Europa, ambiente, dovere di salvare i migranti in mare, fede nella scienza. "Il Paese non è fermo, ha le carte in regola per farcela" ha detto Mattarella (Sole p.10). Il capo dello Stato resta alla larga dallo scontro politico e indica la via a chi verrà – scrive Magri sulla Stampa (p.3) -. Eevitando qualunque riferimento all'attualità, Mattarella ha suggerito la strada a chi dovrà proseguire dopo di lui. Secondo Libero (p.4) Mattarella e Draghi fanno fronte comune contro il rischio che i partiti rovinino tutto: patto non scritto per fare da garanti alla rinascita del Paese, ma preoccupa l'incognita delle trame tra i leader politici.
Scenari politici. In vista delle Amministrative, tensioni nel centrodestra per la scelta dei candidati (Corriere p.10). FdI chiede di "fare presto", ma Salvini non vuole ultimatum. Per il Giornale (p.4) gli alleati stringono su Roma e Milano: "Ci sono tre o quattro persone in gamba". Ma nel centrdestra gli scontri riguardano anche il tema della leadership: FdI sospetta che dietro i veti sul candidato per il Campidoglio e le manvore in Europa ci sia la volontà di impedire il sorpasso (Repubblica p.9). Il partito della Meloni al contrattacco: "Non siamo impresentabili, siamo pronti a governare" (Libero p.3). E' il fondatore Crosetto a replicare a Galli della Loggia, che ha messo in dubbio le capacità della classe dirigente di FdI: "Altro che retaggi fascisti – spiega Crosetto -, da noi si discute". E la Meloni, in una lettera al Corriere (p.10), ribadisce: Noi contro i totalitarismi, i problemi sono a sinistra. Si possono contestare nel merito le nostre posizioni, ci mancherebbe, ma non sostenere che non siano esplicitate in modo chiaro. Ed è a queste tesi, serie e concrete, portate avanti con tenacia, che FdI deve il suo successo.

ESTERI
Stop al Patto di stabilità Ue fino al 2022, ma preoccupa il debito: "L'Italia riduca la spesa" (Messaggero p.4, Stampa p.7). Ben 23 Paesi non hanno rispettato i vincoli sul deficit: l'Italia, insieme a Grecia e Cipro, presenta squilibri macroeconomici eccessivi. Ma non si apriranno procedure. Le regole sul Patto di stabilità torneranno ad applicarsi dal 2023. Gentiloni: "Non sarà facile trovare l'intesa sulle nuove regole". Verità (p.9) attacca: l'Europa non ha imparato, dopo la "ricreazione" Covid tornerà l'austerità. L'europarlamentare olandese Sophie in 't Veld al Messaggero (p.5) dice: "In un momento in cui abbiamo accumulato debiti e deficit massicci per far fronte alle conseguenze della pandemia, sarebbe poco saggio abbandonare la disciplina di bilancio e le riforme strutturali. Non sono contraria alla revisione del Patto: possiamo renderlo più agile e flessibile, trasformandolo di nuovo in un progetto condiviso. Ma la prudenza fiscale dovrà farne parte".
Intanto in Ue si tratta sulla riforma di Schengen, ma sarà battaglia (Corriere p.17). Presentata una strategia per rafforzare le frontiere esterne dell'area Schengen e, allo stesso tempo, evitare i controlli all'interno dell'area introdotti da diversi Paesi a partire dal 2015.
Dagli Usa nuovi dazi subito sospesi in attesa dell'accordo globale sui big (Messaggero p.5). Washington ferma per 6 mesi la decisione di tassare del 25% l'export di 6 Paesi. Valore 2 miliardi. Coinvolta anche l'Italia, insieme a Regno Unito, Austria, Spagna, Turchia e India.
Israele, governo Bennett-Lapid. Via Netanyahu dopo 12 anni .Herzog è il nuovo presidente (Messaggero p.10, Repubblica p.12 e tutti). L'intesa prevede l'alternanza fra due premier: inizia il capo di Yamina. Poi tra due anni il leader centrista. Tra dieci giorni c'è il cruciale voto di fiducia.

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