Commentario del 14.02.2021

PRIME PAGINE
Politica. Draghi: ora l'unità è un dovere (Corriere). "Ridare fiducia al Paese e metterlo in sicurezza. Avremo un'anima ambientalista". Caos 5Stelle, ipotesi scissione. "Mettiamo in sicurezza il Paese" (Messaggero). M5S, cresce il fronte del "no". Salvini attacca Sanità e Viminale. "Così ricostruiremo l'Italia" (Repubblica). Giura l'esecutivo Draghi. Il premier indica un metodo e le cinque priorità dell'agenda di governo. Nel Pd scoppia la rivolta delle donne: "Nessuno spazio ci sarà dato per concessione". Draghi: il mio governo ambientalista (Stampa). Martedì e mercoledì il voto in Parlamento. Orlando convoca le parti sociali per il blocco dei licenziamenti. Cosa farà Draghi (Giornale). I cinque punti principali dell'agenda del premier: sanità e vaccini, economia, scuola, ambiente e sociale. Conte lascia a Draghi e prepara il ritorno (Fatto). I ministri giurano, applausi all'ex premier.
Economia. Ristori, cartelle, Alitalia e Cig: le prime emergenze del premier (Sole).
Esteri. Il Senato assolve Trump (Repubblica). "Perché serve una politica al femminile". Intervento di Kamala Harris su Stampa.

ECONOMIA
In primo piano le sfide che attendono Daniele Franco. "Per crescere servirà un nuovo fisco", ma i primi test sono debito e Recovery (Stampa p.4). I 75 giorni per salvare il Pil, scrive invece il Giornale (p.2), ecco il dossier dei "tecnici". Franco e Cingolani riscrivono il Recovery. Risorse solo per gli investimenti. Prima la Cig e lo stop alle cartelle. Anche il Corriere (p.8) sottolinea il ritorno al Tesoro di Franco. Tempi stretti per il Recovery e il realismo sui conti. Sei settimane di tempo per presentare le proposte a Bruxelles. Il ruolo del ministero e l'importanza degli indicatori di performance dei progetti. Secondo Repubblica (p.3) il Recovery va ai tecnici, così i partiti restano fuori dalla ricostruzione. Il piano sarà in gran parte riscritto. Alla politica il compito di fronteggiare le emergenze, a partire da quella dei licenziamenti.
Secondo il Sole (p.2) Alitalia, cartelle, ristori e lavoro sono le prime emergenze di Draghi. A fine mese le incognite sugli stipendi di Alitalia e il blocco degli atti fiscali. Atteso entro due settimane il primo intervento con aiuti alle imprese e fondi per Cig e vaccini. Sul tavolo cartelle e Cig, subito aiuti alle imprese, titola il Messaggero (p.6). Le priorità: il provvedimento sui ristori e l'allungamento della cassa integrazione. Draghi è contrario alle sanatorie fiscali, ma servirà un'altra proroga dei pagamenti.
Recovery ignoto agli italiani, stop al Reddito di cittadinanza. Il Sole (p.4) riporta i dati del sondaggio Winpoll. Il 66% non si è ancora fatto un'idea chiara del Piano. L'88% dice no al sussidio 5Stelle, priorità al lavoro. Fiducia in Draghi al 67% ma scetticismo sulla ripresa.

POLITICA
L'emozione, la foto di gruppo, i silenzi: il debutto senza eccessi dell'era Draghi (Stampa p.2-3 e tutti). Giuramento senza parenti né giornalisti per il Covid. Poi il rito della campanella con Conte. Tamponi e look sobrio, poi il giuramento distanziato, scrive il Corriere (p.2-3). Tamponi e amuchina, giuramento senza festa, sottolinea anche il Messaggero (p.2). Neo-ministri al Colle due ore prima per i test. Politici e tecnici timidi, poi si scioglie il ghiaccio. Basso profilo al passaggio della campanella, per l'avvocato gli applausi di Palazzo Chigi. E il neo premier dà subito la linea ai ministri: mettere il Paese in sicurezza, il governo sarà ambientalista. Le parole durante la prima riunione a Palazzo Chigi: l'unità ora non è un'opzione, ma un dovere. Il Corriere (p.6) racconta l'uscita di Conte tra gli applausi: "Ma il mio impegno continua". L'ovazione dei dipendenti e la compagna al suo fianco. E lui annuncia un "percorso" per la "buona politica". Nell'agenda del premier priorità al piano vaccini, a qualsiasi costo. Poi le riforme evitando i temi che dividono, scrive la Stampa (p.5).
Tra i temi politici in primo piano anche il fronte del "no" che cresce all'interno del M5S. I ribelli vogliono votare di nuovo, diktat Grillo: o di qua o di là. Lezzi e i dissidenti invocano Rousseau: impregni traditi, ora un'altra consultazione. Malumori grillini, Crimi incontra i parlamentari: "Verici  corretti". Repubblica (p.5) sottolinea invece la rivolta rosa nel Pd e la mossa di Zingaretti: tutti sottosegretari donne. Serracchiani: "Ci siamo illuse che bastasse essere in quota a capicorrente", Madia: "Abbiamo un problema di leadership, non di posti".
Il Messaggero (p.5) segnala invece un Salvini che torna in trincea: attacco a Sanità e Viminale. Matteo dopo lo "schiaffo" sulla squadra: "Io sorpreso dalla riconferma di Speranza". Asse con il Cav: alzare la voce a ridosso delle Comunali per non lasciare troppo spazio a FdI.
"A Draghi servirà tempo, ha fatto bene a scegliere i ministri in autonomia", queste le parole di Silvio Berlusconi al Corriere (p.11). Il leader di Forza Italia: il mio amico Mario preghi, avrà bisogno di tutto l'aiuto, anche di quello dal cielo.
Rimangono divisivi temi come la scuola e la riapertura degli impianti. La Stampa (p.12) parla di grande ritorno dello sci, via libera in zona gialla tra i dubbi degli esperti. Dopo una vigilia di indiscrezioni, gli impianti di risalita possono riaprire. Anche con la capienza ridotta al 30%, tutti i posti già prenotati. Secondo il Messaggero (p.9) i banchi sono alla prova varianti, il Cts: scuole a rischio stop. Il titolare dell'Istruzione da subito alle prese con la nuova fase della pandemia. Obiettivo riaprire le classi fino a giugno, resta il nodo della proroga dei calendari.

ESTERI
Arrivano le reazioni dei leader europei all'insediamento di Mario Draghi. Merkel: "Con Draghi un'Europa più forte" e domani l'esordio di Franco a Bruxelles.
Trump assolto in Senato: "Riprenderò il viaggio per una grande America" (Repubblica p.16). I Repubblicani evitano all'ex presidente anche l'impeachment bis. Le accuse per le violenze al Congresso. E The Donald pensa al ritorno. No all'impeachment, i repubblicani salvano Trump, titola anche la Stampa (p.18). Con i democratici 7 senatori conservatori, ma non basta. Donald: caccia alle streghe, il nostro movimento riparte. E sempre sulle colonne della Stampa (p.18) l'intervento di Kamala Harris che sottolinea come sia il tempo di fare una politica per le donne.
Tra i temi in primo piano anche la Catalogna che va al voto, ma il separatismo ormai non sfonda più (Giornale p.17 e altri). Sfida tra socialisti e indipendentisti. Il Covid rende incerti i risultati. E ora la destra sale. Illa, il socialista dei record che ora vuole la Catalogna, scrive Repubblica (p.18). Nella regione oggi al voto per il presidente, favorito l'ex ministro della Sanità del governo spagnolo. Dopo anni di battaglie, i secessionisti sono divisi sulla via da seguire per l'indipendenza da Madrid. Secondo la Stampa (p.20) la Catalogna è al bivio: rottura con Madrid o mano tesa a Sanchez. Oggi le elezioni del Parlamento regionale. Le sfide fra le anime dell'indipendentismo. Il premier socialista lancia il suo ministro della Sanità e pensa all'indulto per i secessionisti.

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