Commentario del 05.02.2021

PRIME PAGINE
Draghi, il giorno del sì (Repubblica). Conte apre le porte al governo Draghi (Stampa). Cresce il fronte del sì a Draghi (Corriere). Conte prepara il sì a Draghi dei 5S (Sole).  Zingaretti alla Stampa: "Con M5S e Leu un esecutivo forte". La Verità segnala le "mani giallorosse" su Draghi. Berlusconi ci sta, Salvini quasi (Giornale). Anche se per la Verità il centrodestra s'è rotto: da oggi alle consultazioni in ordine sparso. Il Fatto attacca: "Governare con lo Psiconano?". "Draghi e pecore in lotta – scrive Libero -: come andrà a finire?
Le reazioni dei mercati. Spread sotto quota 100 come nel 2015 (Sole). Da Yellen a Merkel, una rete mondiale tifa per SuperMario: spread sotto i 100 (Messaggero).
Italia-Economia. La Bce avverte: "Subito le riforme" (Repubblica). "Più investimenti, meno bonus" questo il piano di Draghi (Messaggero). Ufficio parlamentare di bilancio: gelata sul Pil 2021 fermo a +4,3% (Sole).
Virus, Italia sempre più "gialla": mini zone rosse per i focolai (Corriere). La variante è più letale del 40%. Zone rosse locali in Abruzzo e Umbria (Messaggero). Intanto, dal 15 febbraio riaperti gli impianti sciistici. Ma in Alto Adige torna il lockdown (Sole e altri).

ECONOMIA
Così Mario Draghi riscriverà il Recovery: investimenti e meno bonus (Messaggero p.3 e altri). Nel programma centrale anche il piano vaccini "per ripartire e dare fiducia alle imprese". "La ripresa sarà lenta, serve debito buono, che crei lavoro". E Draghi vedrà le parti sociali.
La Stampa (p.2) intervista Ursula Von der Leyen: "Bene Draghi, ora sul Recovery plan l'Italia lavori senza sosta". La presidente della Commissione europea: la sua azione alla Bce è stata straordinaria e ne sono tutti consapevoli". Mea culpa sul Covid: "Avremmo dovuto concentrarci di più sui problemi legati alla produzione di massa dei vaccini".
Spread sotto quota 100, la grande rete di Draghi, scrive il Messaggero (p.6). Sul crollo del differenziale col Bund tedesco pesano anche i contatti e credibilità personale. Da Washinghton e Tokyo fino a Pechino: ecco su chi potrà contare l'ex governatore. Anche Repubblica (p.10-11) riporta l'invito della Bce a fare le riforme. Francoforte chiede di usare rapidamente i fondi del Recovery e spingere la spesa per investimenti. I mercati scommettono sul governo italiano e il differenziale tra Bund e Btp cala ai minimi da 5 anni. Ma per avere i fondi europei Roma deve correre. Serve un piano in poche settimane se l'Italia vuole incassare la prima tranche del 13% entro giugno. Tra le sfide dell'economia, come riporta la Stampa (p.10-11) c'è il nodo "quota 100". Per la Lega è imprescindibile, Confindustria chiede di abolirla: vale 40 miliardi. Dopo tre anni non è decollata: ha fatto richiesta un terzo dei lavoratori previsti. L'altro riguarda il Reddito di Cittadinanza. Sussidio a 3 milioni di italiani, ma il percorso per trovare un posto ha fatto flop. Tridico, presidente Inps: è stato fondamentale, però adesso bisogna rivederlo. Doveva favorire 300mila assunzioni di giovani, che però non ci sono state. Debito e liquidità per salvare le aziende, scrive invece Verità (p.6). La ricetta di mr Bce smonta grillini e dem. L'ex governatore ha esposto il suo "programma" in un articolo di marzo. Francoforte striglia però l'Italia sullo stop ai licenziamenti.

POLITICA
Conte e Pd spingono i 5Stelle al sì, anche Berlusconi apre a Draghi (Corriere p.2-3 e altri). Il leader M5S fa un passo: "Abbiamo il dovere di ascoltare". Salvini pronto a smarcarsi da Meloni e dare il suo sostegno. Anche il Messaggero (p.2) riporta l'ok di Conte a Draghi, il Pd non vuole la Lega, ma lui: avanti con tutti. Il premier uscente: i sabotatori sono altrove. E si fa garante per i voti 5Stelle. Con Zingaretti nella squadra dei ministri, l'indiscrezione per scoraggiare i salviniani.
Secondo Libero (p.3) è iniziata la corsa a salire sul carro di Draghi. Al via la gara per assicurarsi un posto al fianco dell'ex numero uno della Bce: la sinistra prova ad incastrarlo in una riedizione della maggioranza giallorossa, Silvio si smarca dalla Lega e Di Maio da Di Battista. Ora tutto dipende dalle scelte di Salvini. Secondo Repubblica (p.5) Zingaretti ricuce la coalizione e punta sul modello "Ursula". Il leader rivendica la svolta di Conte e vuole numeri ampi per neutralizzare Renzi: "Ci hanno criticato, ma oggi raccogliamo i frutti". Si unanime dalla direzione. "Avremo un governo forte, e in primavera vinceremo nei Comuni", così proprio Nicola Zingaretti intervistato da Stampa (p.7). Il segretario Pd: "Renzi vincitore? Nient'affatto. Ha mandato tutto all'aria per colpire la nostra coalizione. L'alleanza con M5S e Leu è solida, alle amministrative saremo competitivi ovunque". Il Messaggero (p.5) parla di centrodestra spaccato, sottolineando da una parte l'appoggio di Berlusconi, dall'altra le condizioni di Salvini. I partiti andranno divisi alle consultazioni, il Cavaliere ci sarà: Draghi soluzione migliore. E Giorgetti guida il fronte pro larghe intese: Mario fuoriclasse, non può stare in panchina. La Meloni però si smarca: "Da FdI niente fiducia. Matteo? Non lo capisco".
Tra i temi anche la possibile squadra. Di Maio, Franceschini, Speranza: i big nella squadra, ma c'è il nodo Lega, scrive Repubblica (p.6). Lo schema è un governo di politici e tecnici. La presenza dei leader però può essere un'arma a doppio taglio. Rimane il dilemma sulla sostenibilità di un ingresso del Carroccio. Il Qn (p.7) parla di totoministri: Giorgetti per convincere la Lega, sfida tra virologi se la Salute va a un tecnico. Girandola di nomi per la squadra di governo. L'ex sottosegretario a palazzo Chigi la chiave per ottenere il sostegno del Carroccio. Conferme possibili di Guerini alla Difesa, Bellanova all'Agricoltura e Di Maio agli esteri. Ma tutto dipende da chi appoggerà l'esecutivo.
E intanto come riportato da Stampa (p.12 e altri) dal Cts via libera allo sci in zona gialla, gli operatori: "Ora aprite le Regioni". Tocca al governo decidere sulla ripartenza il 15 febbraio. Non in Alto Adige, che torna in lockdown. Preoccupano intanto le varianti "più letali del 40%" (Messaggero p.9 e altri), in arrivo le prime zone rosse. Si valutano chiusure nelle province di Chieti (mutazione inglese) e Perugia (brasiliana).

ESTERI
Repubblica (p.10-11) intervista l'ex Commissario Ue Moscovici, che su Draghi dice: "E' un errore pensare che Draghi sia un tecnocrate". Poi guarda al ruolo italiano in Ue: "La coppia franco-tedesca resta centrale ma un'Italia rafforzata, di nuovo al centro del tavolo, non può che migliorare il funzionamento dell'Ue e del 'eurozona. Inoltre so che esiste un forte rapporto personale di fiducia tra Macron e Draghi. L'Italia è un grande Paese che deve sentirsi protagonista in Europa. E al tempo stesso l'Europa deve essere solidale con l'Italia come ha fatto con il Recovery Plan, di cui il vostro Paese sarà il primo beneficiario".
"L'America è tornata": primo discorso organico di politica estera di Joe Biden, che dà il contrordine sul contingente militare in Germania: "Non si tocca". Per la Stampa (p.17) ritirando l'ordine di Trump di smobilitare in Germania, Biden fa una prima mossa verso l'Europa. Il presidente Usa annuncia la fine dell'appoggio militare all'occupazione saudita dello Yemen. Nel suo discorso lancia anche un messaggio a Cina e Russia: "Non saranno più tollerati abusi e intrusioni" (Corriere p.17). Per il Giornale (p.19) su Russia, Cina e Yemen è un Biden interventista.
Russia, denunciato l'orrore nelle prigioni di Putin: "Pestati e incappucciati" (Repubblica p.16). Oltre 10 mila i fermi per Navalny in due settimane, c'è sovraffollamento nelle carceri. L'Europa valuta nuove sanzioni a Mosca, ma il nodo gasdotto divide Parigi e Berlino: Macron vorrebbe bloccare per ritorsione il Nordstream 2 che collega Russia e Germania, ma la Merkel qualche giorno fa ha detto che non cambia la linea tedesca sul gasdotto.
Brexit, il nodo dei confini riapre le ferite in Irlanda del Nord (Sole p.21). Polemiche sui vaccini e minacce ai portuali, Londra riscrive il protocollo. Ue pronta a esenzioni più lunghe sui controlli merci, non a rivedere l'accordo.

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