Commentario del 08.02.2020

PRIME PAGINE
Governo, le tre spine di Draghi: tempi, squadra e programma (Stampa). Draghi: programma di coesione sociale (Repubblica).  "Sud e scuola tre le priorità": pressing per i ministri politici (Messaggero). Ma il piano di Draghi prevede solo ministri tecnici (Giornale). Intanto, il Pd non mette veti sulla Lega (Corriere). Salvini innamorato di Draghi viene elogiato dalla gente (Libero). La fronda governantiva cresce, ma la Meloni non cambia idea (Giornale). Al Messaggero la leader di FdI dice: "Isolata io? Non mi sembra. Voteremo nell'interesse del Paese". Governo Draghi, primo inciampo: agguato di Fi, Iv, Lega, Pd e +Europa sulla prescrizione – scrive il Fatto -. I nuovi alleati preparano la festa ai 5S.
Italia-Economia. Nell'agenda Draghi le partite Iva in crisi: redditi in picchiata e caccia ai ristori (Sole). Landini (Cgil) a Repubblica: "Siamo con lui, si può uscire dalla precarietà del lavoro". Lagarde (Bce) intervistata dal Corriere: "Con Draghi l'Italia ripartirà".
Virus. Regioni, blocco in scadenza. I tecnici: pericoloso riaprire (Messaggero). Allarme per le varianti: Perugia zona rossa (Repubblica e altri).

ECONOMIA
"Ho fiducia in Draghi, rilancerà la crescita": così Christine Lagarde intervistata dal Corriere (in prima e p.9). La presidente della Bce definisce "un'occasione d'oro per l'Italia e per l'Europa" l'incarico accettato da Draghi di formare un governo. La Lagarde però chiude all'ipotesi di annullare il debito degli Stati, tra cui l'Italia: "E' impensabile, violerebbe il Trattato europeo".
Priorità al Sud nella spesa, spinta a scuola e ricerca: questi i temi dell'agenda economica del governo Draghi secondo il Messaggero (p.3). Nella sintesi programmatica, spazio anche al potenziamento delle vaccinazioni, riforma del lavoro e protezioni sociali. Repubblica (p.2) mette l'accento sulla "coesione sociale" nel programma, che si occuperà di impresa, lavoro e sanità. Le parti sociali chiedono il coinvolgimento nelle scelte del Recovery Plan (Messaggero p.6). Annamaria Furlan al Messaggero: "Nei momenti difficili il sindacato ha sempre dato dimostrazione di grande responsabilità. Noi vogliamo essere interlocutori del nuovo governo. Attraverso la concertazione il Paese ha saputo trovare risposte importanti. Oggi – prosegue la leader Cisl - dovremmo continuare su quella traccia. Le sfide e le opportunità che abbiamo ci invitano a un grande patto concertativo tra i diversi livelli istituzionali, governo, regioni enti locali, insieme alle parti sociali. Non abbiamo paura delle riforme. L'importante è condividere gli obiettivi". La Stampa (p.7) presenta il piano della Cgil per il governo Draghi: riformare Fisco e ammortizzatori sociali. Landini a Repubblica (p.15) avverte: "Il lavoro è la priorità, Draghi ci porti fuori dalla precarietà". Secondo il segretario della Cgil "i fondi europei serviranno a creare nuovi posti di lavoro: lavoro di qualità per i giovani, le donne, per il Mezzogiorno. Questo è il vero obiettivo e non a caso Draghi ha parlato di ricostruzione dell'unità del Paese. Io aggiungo: dell'unità sociale del Paese. Dobbiamo fare in modo che chi lavora per vivere possa farlo con dignità e non nella povertà".  Dal fronte sindacale, anche l'intervento di Marco Bentivogli su Repubblica (p.17) che, a proposito di lavoro, chiede "un grande piano, basta misure spot". Le partite Iva in crisi tra le emergenze di Draghi, sottolinea il Sole (in prima e p.2): la crisi ha colpito i fatturati già al minimo e ora si apre l'opzione flat tax. E si punta alla ripartenza dei ristori per gli autonomi, dopo gli aiuti "spot" del 2020: lo scorso anno coperti 7 mesi su 10, ora vanno articolati gli interventi per cui è già stata autorizzata la spesa totale di 32 mld.

POLITICA
Temi, squadra e tempi del governo: queste le prime tre spine di Draghi (Stampa p.3). A proposito della squadra, partiti in pressing per i ministri politici, ma il premier incaricato per ora resiste (Messaggero p.2). Per i partiti fuori i leader e dentro i numeri due: ecco – secondo Repubblica (p.3) – i ministeri "tecnici". Possibile l'ipotesi di una cabina di regia con i leader, mentre nell'esecutivo si punta al 50% di donne (Srampa p.2). Draghi prova ad accelerare per giurare venerdì, ma resta il rebus ministri (Stampa p.2). In quota al premier i dicasteri di Economia, Giustizia e Interni. Messaggero (p.2) fa i nomi: spunta Colao allo Sviluppo Economico, Polimeni per l'Università e Cartabia alla Giustizia. Oggi al via il secondo giro di consultazioni. Draghi indicherà alle forze politiche le priorità del suo programma, che secondo Repubblica (p.2) riguardano la "coesione sociale" e sono: impresa, lavoro e sanità. Il premier incaricato sta definendo la proposta aperta a tutte le forze, le scelte su maggioranza e ministri saranno conseguenti. Ora Draghi chiederà ai partiti risposte e non di fare tattica (Corriere p.3). Ma bisogna fare i conti con le differenze tra le forze politiche. Salvini abbraccia Super Mario e viene acclamato dalla gente – scrive Libero (in prima e p.2) -: il leader leghista, che riceve complicmenti per l'apertura a Draghi, conferma il sostegno al governo. "La maggioranza Draghi è il partito del Pil": così Salvini ha convinto i suoi alla svolta (Stampa p.4). Per il Giornale (p.2) la svolta serve al leader del Carroccio per recuperare il Nord e l'Europa. Ma Salvini dà già una scadenza: noi ci siamo per i mesi che servono (Corriere p.5).
L'appoggio della Lega al governo crea tensioni ai dem. "Il Pd ci sarà, è Salvini che cambia" dice Zingaretti, ma i dem sono a nervi tesi e spunta l'ipotesi congresso (Repubblica p.6, Messaggero p.4 e tutti). Zingaretti indica la strada al partito e rivendica l'alleanza con il M5S (Corriere p.4). Poi mette in guardia Draghi: "Una maggioranza ampia non è per forze stabile".
Il sì della Lega a Draghi crea malumori anche nel centrodestra. La Meloni conferma la linea: "FdI più utile dall'opposizione". Ma sorgono dubbi tra gli ex An (Giornale p.3). Intervistata dal Messaggero (p.5), la presidente di FdI dice: "Non mi sento affatto isolata, anzi sento il dovere di dare voce a milioni di italiani che rivendicano il loro diritto di votare, come accade in tutte le democrazie del mondo, piuttosto che veder nascere l'ennesimo esperimento di Palazzo". Poi prosegue: "Ammesso e non concesso che le soluzioni sui vaccini e sul Recovery Plan possano essere tecniche e senza valenza politica... ma su tutto il resto che cosa farà un governo che si regge su una maggioranza che potenzialmente va da LeU alla Lega". Per Repubblica (p.4) con il suo "No", la Meloni punta a sorpassare Salvini. Mentre il numero di di Fi, Antonio Tajani, al Corriere (p.8) si dice "contento" per la Lega e invita la Meloni a "fare un passo in più, anche se ha detto che la sua non sarà un opposizione pregiudiziale a Draghi"
Non mancano le tensioni anche nel M5S. Conte approva Draghi, ma avverte: "Io non entro". E cresce il malessere tra i senatori 5S (Corriere p.6 e tutti). Resta l'ipotesi di un voto sulla piattaforma Rousseau per decidere la linea. Il Giornale (p.6) evidenzia il silenzio di Casaleggio: ora solo un voto su Rousseau può tenere unito il M5S (Giornale p.6). La deputata 5S Dieni al Corriere: "Sì alò governo Draghi, è un esame di maturità. Ma in agenda i nostri temi". Mentre spunta l'idea di Giuseppe Conte presidente del Movimento (Repubblica p.8).

ESTERI
Corriere (p.9) intervista Christine Lagarde: "Siamo convinti, alla Bce, che il 2021 sarà l'anno della ripresa. La ripartenza economica è stata ritardata, ma non bloccata. Noi prevediamo una forte risalita verso la metà dell'anno, benché persistano alcune incertezze. Non siamo interamente al riparo da rischi ancora ignoti. Cerchiamo di essere realistici: non ritroveremo i livelli di attività economica della pre-pandemia prima della metà del 2022".
"Non ferma il nostro ceppo": il Sudafrica sospende il vaccino AstraZeneca (Repubblica p.21, Messaggero p.8). Secondo i primi dati l'efficacia con il virus mutato si ferma al 22%. "Così non vale la pena. L'azienda produttrice modifica il suo prodotto, ma sarà pronto per l'autunno
Londra, -68% l'export in Ue: "È colpa della Brexit" (Messaggero p.11). L'industria del trasporto britannica (e l'intera economia del Paese) stanno pagando a caro prezzo l'entrata in vigore della Brexit. Accanto al calo delle esportazioni, il 65-75% dei veicoli che arrivano dall'Ue devono tornare indietro vuoti, a causa delle merci bloccate dalla burocrazia
Biden gela Teheran: "Le sanzioni restano". E attacca Xi Jinping "Non è democratico" (Stampa p.15). L'Iran rispetti gli impegni sul nucleare. Sfida a Pechino: "Pronti a una concorrenza". Khamenei aveva chiesto di allentare la morsa delle restrizioni. Il sostegno dell'Europa è fondamentale per gestire i dossier critici.
Obama: "Lo stato di diritto non è scontato, va protetto" (Stampa p.15, Corriere p.16). L'ex presidente Usa intervistato a Che tempo che fa su Rai3. Sulle diseguaglianze "Dobbiamo puntare a un capitalismo che non escluda nessuno".

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