Commentario del 25.09.2020

PRIME PAGINE
Riforma fiscale in apertura sulla Stampa: la nuova Irpef già dal 2021, rivoluzione per il contante. Il taglio delle tasse parte da 6 mld (Sole). Il Messaggero guarda alla Cig "negata" per 500 mila. Il Sole: pensioni, rischio fuga dalla scuola.
Italia-Politica. Salvini, ora i processi sono due (Repubblica). Il leader leghista a Libero: "Così mi difendo in tribunale". Donazione sospetta, blitz della Finanza su Alan Fabbri, scudiero di Salvini (Stampa). E Salvini porta i leghisti in piazza contro i pm (Giornale). Il governatore veneto Zaia al Corriere: "Alla Lega serve un progetto politico".  M5S, resa dei conti finta. I big non si presentano (Giornale e altri). Processo nei 5S, senza capi (Corriere).
Virus, allarme in Europa per la seconda ondata (Repubblica). Salgono a cinque i Paesi Ue "preoccupanti" (Sole). In Italia mascherina all'aperto in molte regioni: il Covid rialza la testa (Messaggero e altri). Mattarella replica a Boris Johnson: "Noi italiali liberi ma anche seri" (Stampa e altri). Intanto è scontro sugli stadi aperti (Avvenire). Il Fatto: "Vogliono riempire gli stadi. Fermateli". Su tutti i quotidiani Ibrahimovic positivo: "Il Covid mi ha attaccato, cavoli suoi".
Bomba in Vaticano: Becciu convocato dal Papa, molla il cardinalato (Verità e altri).

ECONOMIA
Riforma del fisco, ecco il piano in due tempi: il taglio parte dai redditi sotto i 40mila euro (Stampa in apertura e p.2). Entro l'anno sforbiciata al cuneo e assegno unico, l'Irpef cambia nel 2021. L'ipotesi è quella di passare da cinque a quattro aliquote. Sempre la Stampa (p.3) parla di bonus e lotteria da 50 milioni: tre miliardi per l'addio ai contanti. Anche il Corriere (p.6) parla del via al "super cashback", fino a 3mila euro per chi usa di più la carta. Per il Sole (p.6) con la riforma fiscale si parte da 5-6 miliardi. Governo a caccia di risorse da sconti fiscali e bonus famiglia per avviare tagli alle tasse e assegno ai figli. Secondo il Giornale (p.5) arriva il taglio delle tasse senza copertura, al fisco resta solo la lotteria. Arriva il premio di tremila euro per i micropagamenti con le carte. E Gualtieri vuole evitare la tassa sul diesel. Per la nuova Irpef invece il tempo stringe, ma servono almeno 10 miliardi.
Il Messaggero (p.4) si concentra sulla Cig: 500 mila lavoratori aspettano gli aiuti Covid. Alle integrazioni Inps arretrate si sommano quelle del fondo artigiani: manca un decreto. Le erogazioni a rilento stanno penalizzando in particolare i settori turismo e ristorazione. E proprio per il turismo, il Sole (p.2) segnala un bond Cdp per salvare il settore. Le associazioni di Confindustria e Confcommercio presentano una proposta per sostenere il comparto: obbligazioni a 25 anni.
"Il Mezzogiorno la vera priorità", questa la via del Colle per il Recovery (Messaggero p.7). Il richiamo a Meridione e disoccupazione come temi-chiave per lo sviluppo del Paese. Il meridionalismo non "piagnone" sulla scia di Sturzo è il modello da perseguire.
Recovery Fund: fondi sprecati se l'Italia non fa le riforme. Così Lorenzo Bini Smaghi nel suo intervento sul Sole (prima e p.5). Per il presidente di Societè Generale il sistema economico italiano rimarrà arido, incapace di trasformare risorse pubbliche in ricchezza diffusa e in minori disuguaglianze se non si risolvono prima i nodi strutturali del Paese.

POLITICA
In primo piano la resa dei conti nel M5S e gli sviluppi delle inchieste su Lega e Salvini. "Accuse, nervi tesi e leader assenti: il M5S va a congresso" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Crimi propone di rinviare il congresso, ma Di Maio e Di Battista dicono no (Messaggero p.10). Nell'assemblea, il reggente presenta tre scenari per la guida del Movimento: capo, direttorio o Stati generali. Ma si va verso la terza ipotesi con un vertice ad hoc di dieci persone. Il viceministro del Mit Cancelleri a Repubblica (p.13): "Da mesi promuovo l'idea di un gruppo allargato che possa rappresentare tutto il Movimento. L'esperienza del capo politico, portata avanti da Di Maio e Crimi, non è la scelta giusta. Anche perché non ha senso avere un capo se non hai una struttura collegata coi territori. E noi dai territori dobbiamo ripartire. Per il futuro, M5S e Pd con il partito di Conte".
Processo a Salvini per il caso Gregoretti, in vista dell'udienza del 3 ottobre, l'ex ministro mobilita le truppe e porta i suoi in piazza (Stampa p.4 e altri). Così Salvini smonterà l'accusa di sequestro – scrive Libero (p.2) -. L'ex ministro spiega: "Sulla nave c'erano 2 scafisti con pure un navigatore satellitare nello zaino". E i medici: "A bordo nessuna emergenza sanitaria". Ma ora pesa anche l'inchiesta Open Arms, Salvini imputato anche a Palermo (Repubblica p.10): nuovo processo in vista con un ulteriore reato. Salvini contrattacca e prepara lo show mediatico per l'udienza a Catania. Prosegue anche l'inchiesta sui 49 mln della Lega spariti. "La strana donazione al feudo emiliano" titola la Stampa (p.7): la caccia ai soldi passa dal Comune di Bondeno, si indaga sul sindaco di Ferrara.
Ma Salvini, intervistato da Libero (in prima e p.3), guarda oltre: "Al voto appena possibile. Lega aperta ai grillini in fuga. Piuttosto che arroccarsi in un Palazzo sempre più isolato dall'Italia reale, Conte farebbe bene ad aprire un percorso, con maggioranza e opposizione e sotto la supervisione del Quirinale, verso le elezioni politiche". Ma pesa anche il nodo della legge elettorale: scontro Pd-M5S sulle preferenze (Stampa p.3). A Repubblica (p.8) parla Giorgetti: "Purtroppo il Sì la referendum ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve. Il proporzionale contiene tutti gli elementi più negativi e deleteri per un Paese a cui invece servirebbero stabilità, governi certi e onorevoli che rispondano ai cittadini sui territori". Poi Giorgetti aggiunge: "Dopo referendum e Regionali il Parlamento non è delegittimato dal punto di vista costituzionale, ma lo è sotto il profilo sostanziale".
Nella Lega, dopo i risultati delle regionali, scoppia qualche mugugno dei confronti di Salvini. Il riconfermato governatore veneto Zaia al Corriere (p.9) stoppa le voci sulle sue ambizioni per la guida della Lega: "Non sono minimamente interessato. Non è che si devva cambiare allenatore ogni volta che non si vince una partita. La Lega è cresciuta molto, i voti vanno uniti a un consolidato progetto politico".

ESTERI
Virus, allarme Ue, scrive Repubblica (p.2): intervenite subito. Stretta in vista sugli arrivi da Londra. Ultimatum dall'Europa: "Situazione peggiore rispetto a marzo. Misure più stringenti o altri lockdown saranno inevitabili". L'Italia a rischio basso ma il governo non vuole estendere l'obbligo di tamponi ad altri Paesi. Si va verso la proroga dello stato di emergenza. In apertura sul Qn (p.3) si parla di lista nera Ue: Italia a basso rischio Covid, mentre scoppia il caso Francia: sedicimila contagi. Mattarella replica al premier britannico Johnson che aveva ironizzato sulla nostra disciplina: "Noi popolo serio" (su tutti). "Siamo liberi, ma c'è serietà", Mattarella piccona Johnson, scrive il Giornale (p.11). Il capo dello Stato con 13 parole dà una lezione di democrazia in risposta al premier inglese.
Migranti, i dubbi di Lamorgese: "Proposta Ue da migliorare" (Corriere p.10 e altri). Il nodo restano i Paesi di primo ingresso. Perfino la Lamorgese boccia il nuovo patto Ue - rilancia la Verità (p.3) -. L'accordo europeo sui migranti che ha fatto esultare la sinistra è una fregatura, lo riconosce anche il ministro dell'Interno del governo giallorosso: "Non è il superamento dei meccanismi di Dublino e non contempla efficienza e rapidità nei rimpatri".

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