Commentario del 05.09.2020

PRIME PAGINE
Coronavirus, boom di contagi (Stampa). Berlusconi va in ospedale: accuse a Zangrillo e rissa tra le figle (Fatto). "Berlusconi è un paziente a rischio" (Stampa, Repubblica). Berlusconi in ospedale con il virus (Corriere). Berlusconi, il virus fa paura ma De Benedetti lo insulta (Giornale). Veronica Lario, dopo 12 anni messaggio all'ex: "Sono addolorata" (Repubblica). Mentre la figlia Barbara dice: "Non sono io l'untrice" (Corriere). Intanto, è polemica sui verbali del Comitato tecnico scientifico: "Il governo decise di tenere segreto il piano" (Repubblica e tutti). Brusaferro (Iss) al Corriere: "Regole, ma niente panico. Giusto riaprire le scuole". Messaggero: un docente su due tornerà in classe senza aver fatto il test.
Italia-Economia, sul Sole l'allarme di Bankitalia. Visco: "Italia arretrata agli anni '80".
Italia-Politica. Sassoli alla Stampa: "Ue a rischio se il 20 vince la destra".
Italia-Eurozona, Timmermans alla Stampa: "Italia acceleri le riforme".

ECONOMIA
"Il Pil torna indietro di trent'anni": in apertura sul Sole e ripreso da tutti i giornali, l'allarme di Bankitalia sulla situazione economica italiana. Il governatore Visco ha spiegato: "Il Pil è tornato a livelli osservati all'inizio del 1993. Ed in termini pro capite è addirittura sceso ai valori registrati alla fine degli anni '80". Ora il numero uno di via Nazionale chiede di spingere sulla crescita: "E' essenziale – ha detto – che si attuino riforme volte a creare un ambiente più favorevole alle imprese". A spingere il tema delle riforme è anche il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Tiimermans, che alla Stampa (p.7) dice: "Mi auguro il governo insista nel percorso di riforme necessario già prima della pandemia e rispetti gli impegni che ha preso sinora. Servono subito i piani del Recovery, l'Ue controllerà che l'Italia faccia le riforme adeguate".
Milano candidata per ottenere il Tribunale europeo dei bevetti. Secondo la ex presidente della Corte d'appello Marina Tavassi, intervistata dal Corriere (p.40), "Milano ha le carte per farcela. A livello europeo è conosciuta come una città forte per la tecnologia, l'innovazione e lo sviluppo. Poi perché da Milano proviene il 33 % dei brevetti registrati in Italia, il numero più alto a livello nazionale, e perché qui si effettua il 27 % della ricerca scientifica del Paese e le università scientifiche della città sono al primo posto in Italia e ai primi posti in Europa e nel mondo". Ma il Messaggero (in prima e p.2) sulle Agenzia parla di "scippo Roma", citando anche la candidatura di Torino per l'Ingelligenza Artificiale: Palazzo Chigi appoggia l'asse del Nord-Ovest. Alla base delle candidature c'è, per il Messaggero, la vecchia idea che, alimentando i serbatoi della presunta "locomotiva d'Italia", anche i vagoni del resto del Paese possano venire trasportati. Ma alimentare la "locomotiva del Nord" non ha aiutato nemmeno il settentrione, anzi ha prosciugato il mercato interno di quelle stesse imprese che oggi soffrono come non mai. In una lettera aperta al premier, Mario Ajello sul Messaggero (p.2) scrive: "Fino a quando dovremo subire il disinteresse delle istituzioni?". E l'ex sindaco di Roma Rutelli al Messaggero (p.3) dice: "Capitale tagliata fuori, mancano proposte serie. Bisogna creare incentivi per attirare nella nostra città nuovi soggetti pubblici".

POLITICA
Record di contagi e tamponi (Stampa p.4 e tutti): boom di casi in 13 regioni, la principale causa di infezione è la movida. Ieri 1.733 nuovi casi – mai così tanti da maggio – e indice Rt che è risalito a 1,18 (Repubblica p.6 e tutti). Su tutti i giornali l'aggiornamento sullo stato di salute di Berlusconi. "Inizio di polmonite bilaterale" fa sapere il dott. Zangrillo: è ricoverato ma non è intubato (Corriere p.2 e tutti). "Il ricovero era doveroso, è un paziente a rischio per età e malattie" spiega ancora Zangrillo, che però rassicura: "La situazione è tranquilla". Mentre è caccia all'untore, Forza Italia è in ansia per il futuro del leader (Repubblica p.4): veleni ed accuse nel partito che si interroga sul possibile disimpegno del Cavaliere. Il numero due Tajani non teme ripercussioni sulle Regionali: "La miglior risposta è impegnarci per il voto" (Giornale p.2). "Ora lasciamo Silvio curarsi in pace" dicono dal suo partito, ma aumentano le incognite sul futuro di Forza Italia (Stampa p.3): in caso di lunga degenza del Cav, 30-40 parlamentari potrebbero uscire da Fi e risuona forte il tam-tam della scissione, con Italia viva, il partito di Calenda o un eventuale partito di Conte come possibile approdo per i fuoriusciti.
Intanto, è polemica sui verbali del governo sul virus: il piano anti-Covid c'era. Ma i tecnici decisero: "Va tenuto segreto" (Repubblica p.6 e tutti). Il documento sulla risposta alla pandemia, la cui esistenza è stata più volte smentita, fu redatto in tre settimane. Prima era riservato, poi secretato. E conteneva stime fuorvianti. "Mascherine sul lavoro, ritardi sulle zone rosse e atti da non divulgare": Giornale (p.8) sottolinea tutt i gli errori sul Covid. Per Libero (p.5) i verbali inchiodano Conte. "Più rianimazioni, chiudere alla Cina" dicevano i tecnici già a febbraio, ma il governo non li ascoltò.
Verso le Regionali, a Repubblica (p.8) parla il candidato del centrosinistra in Toscana, Eugenio Giani: "La partita inizia adesso. Ci attendono venti giorni durissimi. Questa regione è già da tempo contendibile. La destra governa sei capoluoghi e alle Europee la Lega ha preso il 31%. Ma con la vittoria della destra perderemmo le radici e il nostro modello di Sanità". Poi lancia l'appello: "Confido che gli elettori 5S di sinistra sappiano cogliere le differenze macroscopiche tra me e la destra leghista: acqua pubblica, sistema sanitario pubblico, una società aperta che non lascia indietro nessuno". Il Fatto (in prima e p.8) evidenzia come in Puglia, Toscana e Marche la base del M5S sia divisa sul voto utile: una parte crescente degli attivisti pronta a usare il voto disgiunto per spingere i governatori del Pd. "Non si può – è la loro motivazione – far vincere la destra". In vista delle Regionali, il presidente dell'Europarlamento ed esponente dem Sassoli avverte: "Se vince la destra rischia anche la Ue" (Stampa in prima e p.9).
Dl Semplificazioni, c'è la fiducia con 157 sì (su tutti). La maggioranza supera la prova, ma nel M5S è solo tregua (Sole p.2).  Dopo le tensioni dei giorni scorsi, rientra la fronda grillina a seguito di una riunione segreta dei "governisti" grillini (Messaggero p.4). Allarme rientrato sul dl Semplificazioni, al quale è stata data la fiducia con 157 sì: maggioranza autosufficiente. Nel M5S, dopo le tensioni dei giorni scorsi, vertice con Di Maio su leadership e Casaleggio, ma non ha partecipato Di Battista. Nonostante l'ok al dl Semplificazioni il gruppo 5S è diviso: manovra interne contro Casaleggio (Stampa p.8). Di Maio chiede una "leadership forte" e lavorerebbe a un piano contro Casaleggio e Di Battista (Corriere p.15): guida collegiale con Appendino o l'ex capo tornerà in campo.

ESTERI
Dopo l'avvelenamento del leader di opposizione russo Navalny, la Merkel di fronte all'interrogativo se decretare lo stop al gasdotto Nord Stream 2 per "punire" Putin (Corriere p.20). Merkel, come dimostrano le parole del suo portavoce che, per la prima, non ha voluti ripetere la formula rituale della cancelliera secondo cui il Nord Stream è un "progetto puramente economico", quindi "sganciato" dal caso Navalny. Ha invece affermato che il modo in cui Berlino intende procedere sul gasdotto "rimane aperto". Repubblica (p.13) intervista Leonid Volkov, braccio destro dell'Oppositore russo: "Navalny salvo per un errore. Volevano ucciderlo. Bisogna colpire Putin e i suoi sui loro nteressi all'estero: ne hanno in Italia, Francia, Austria, Germania. Congelarli. Non vogliamo le sanzioni: diventano argomento di propaganda. E' la clava di ogni regime per dire che i cattivi stranieri vogliono danneggiare il popolo".
Usa, verso le presidenziali. L'ex consigliere per la sicurezza nazionale nella Casa Bianca di Trump nel 2018-2019, John Bolton, è intervenuto ieri al forum di Cernobbio. Intervistato da Fubini sul Corriere (p.19) dice: "No, non voterò per Tmmp, ma neanche per Biden. Scriverò il nome di un altro repubblicano conservatore. Forse scriverò sulla scheda Ronald Reagan, sarebbe la mia prima scelta". Intanto, Trump non si fida: teme la truffa delle urne da parte dei Democratici con la preferenza via posta e consiglia ai suoi: "Votate due volte". Ma sconfina nel reato (Fatto p.17).

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