Commentario del 15.09.2020

PRIME PAGINE
A scuola con gioia e disagi (Corriere). Il Colle: sfida decisiva per la
ripartenza.
A scuola accade di tutto: bimbi a lezione in ginocchio (Libero).
Senza insegnanti e senza banchi, ma il governo la chiama scuola (Verità)
A scuola con poche precauzioni (Messaggero). Primo giorno in classe:
niente distanziamento e mascherine insufficienti.
Le centomila cattedre ancora vuote (Qn)
Tante difficoltà, ma la scuola riparte (Stampa). Genova, in classe senza
banchi: a Torino si va a lezione in chiesa.
Recovery, piano del governo per ridurre il debito (Repubblica).
Guida al referendum. Le ragioni del Sì, le obiezioni del No (Fatto)
Dal Recovery fund 5g, superbonus e lotta al contante (Sole). Il piano
dovrà uscire da una lista di 558 progetti. Tensione nel governo.

ECONOMIA
I piani dei ministri triplicano la spesa del Recovery Fund (Repubblica
p.8-9). I progetti presentati richiederebbero 700 miliardi anziché i 209
previsti. Si va dalla space economy all'Erasmus per i giovani
imprenditori.  Secondo il quotidiano il governo punta tutto sugli aiuti
a fondo perduto per frenare il debito.
"Fondi Ue, niente piani vecchi ma priorità al verde e al Sud", così il
ministro Amendola intervistato dal Messaggero (p.7). Il ministro per
l'Europa sulle anticipazioni: "Basta fughe di notizie su progetti
superati. Al Meridione più risorse su molti capitoli, dalle
infrastrutture alla giustizia e gli asili".
L'esecutivo ha paura che si sappia come intende spendere i fondi Ue,
scrive Verità (p.8). Diffusa una bozza delle linee guida per l'utilizzo
dei soldi del Recovery. Ma il ministro Amendola tuona: "Fuga di notizie,
vado in Procura". Hanno paura di far vedere che in realtà decide tutto
Bruxelles?
Nella griglia superbonus, piano 4.0 e tasse giù sul lavoro, scrive il
Sole (p.7). Primi progetti per utilizzare la dote del Recovery fund:
piano cashless, copertura 5G, riforma riscossione, bonus produttività e
grandi opere: dalla Torino-Lione alla Napoli- Bari.
Toh, dal Recovery Plan svanisce il tunnel e Di Maio si rifà il Wi-Fi,
scrive il Giornale (p.10). Amendola smentisce la lista dei ministeri,
tra le richieste la domotica per la Farnesina.
Secondo il Messaggero (p.9) per le pensioni spunta quota 102, ma servono
otto miliardi. Accanto all'opzione "41" il governo studia un'uscita a 64
anni e con 38 di contributi. La finestra dovrebbe scattare dal 2022 con
penalizzazioni medie del 2-3% annuo.
Pensioni verso quota 41, ma la strada è in salita, scrive il Giornale
(p.11). Il governo cerca di sostituire "quota 100", peccato che
l'alternativa costi 12 miliardi.
Secondo Libero (p.14) intanto su 987 miliardi di tasse evase, oltre 400
sono irrecuperabili. Lo confessa in Parlamento il capo dell'Agenzia
delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. E al governo raccomanda la riforma
Irpef: "Si paghi soltanto sui soldi incassati".
Lavoro, 500 mila statali tornano in ufficio, ma mancano scanner e
mascherine (Messaggero p.16). I sindacati preoccupati per i ritardi
nella fornitura dei dispositivi di sicurezza anti-Covid ai lavoratori.
Da oggi metà dei dipendenti pubblici in smart working dovrà timbrare il
cartellino.

POLITICA
Ritorno in aula. "Sfida decisiva", mancano 2,2 milioni di banchi
(Corriere p.2-3). Gli ingressi ordinati, la felicità di ritrovarsi. La
commozione della ministra. Ma centomila cattedre sono vuote e servono
più insegnanti di sostegno. E intanto Mattarella invoca la riforma:
"Un'occasione da cogliere. Impegno e responsabilità per costruire il
futuro".
"Un impegno morale riaprire le scuole", campanella agitata per Conte e
Azzolina, scrive la Stampa (p.2-3). La ministra ammette: "Ci sono
difficoltà ma la nave va". L'opposizione attacca: "Rientro in aula nel
caos". Fa discutere il caso a Genova con i bimbi in ginocchio: "I banchi
non sono arrivati". Toti diffonde la foto scattata in una scuola
elementare: "Il governo non mantiene le promesse".
Proprio sul rientro in classe il Messaggero (p.3) spiega cosa ha
funzionato e cosa non è andato. Troppe aule senza banchi, quei bambini
in ginocchio e il caso degli alunni disabili. Di positivo tecnologia e
volontari, la ricetta degli istituti che sono riusciti a ripartire.
Primo giorno di lezione da genitore disperato, scrive Libero (p.2).
Inizio all'insegna di igienizzanti e ordinanze incomprensibili e ignote
a tutti. Una roulette di orari e regole in cui insegnanti e studenti
rischiano di perdersi. Entrate scaglionate, mascherine e misurazione
della febbre: nel primo giorno di scuola gli assembramenti sono stati
gestiti e i bus viaggiano carichi ma non affollati. E per ora sembra
vincere la responsabilità, scrive il Giornale (p.6-7). Ma c'è anche
l'altra faccia della ripresa: bambini in ginocchio e disabili costretti
a casa.
Secondo Verità (p.2-4) invece la scuola riapre per finta: consegnato
solo l'8% dei banchi.
Referendum, il No tenta il centrodestra. Dai militanti l'invito a dare
la spallata al governo (Corriere p.14). E i dirigenti leghisti temono
che il Sì tolga spazio alle candidature.
Il Fatto (prima e p.2) propone un inserto con le ragioni del Sì e le
obiezioni del No.
Il Messaggero (p.8) si concentra su Toscana e Puglia, i match a cui è
appeso il governo: "Se perdiamo cade tutto". Il Pd ora manda i big a
blindare Firenze. La base: "Ci occupiamo solo di migranti". Gli errori
di Emiliano rischiano di venire pagati subito da Conte, risultato in
bilico.
In Toscana la madre di tutte le battaglie, scrive il QN (p.10). Governo
e Pd tremano, la Lega ci crede. Snodo politico cruciale per i destini di
Conte e Zingaretti. Dopo cinquant'anni, il centrodestra trainato dal
Carroccio punta al ribaltone.
"Non chiederò le dimissioni di Conte, ma ora mi sento pronto a fare il
premier", così Matteo Salvini intervistato dal Qn (p.12). Il leader
della Lega e la campagna elettorale in Toscana senza gli eccessi
dell'Emilia: "Dopo il Covid, lavoro e crisi le nostre priorità".
Nella Liguria di Toti Sansa ha unito Pd e M5S ma corre da solo, scrive
Repubblica (p.13).
La Stampa (p.9) si concentra invece sulla Campania. De Luca, il
"sovranista campano" che punta a sfilare voti a Di Maio. Sarà sfida con
Caldoro e Ciarambino.
Rimane in primo piano il caso dei soldi della Lega. Quei 19 milioni
finiti a Cipro e alle Cayman la nuova pista dei Pm, scrive Repubblica
(p.10), mentre il Messaggero (p.10) parla di favori, soldi e nomine:
così la Lombardia ha aiutato il Carroccio. Secondo Libero (p.7) per
eliminare la Lega vogliono uccidere Salvini, mentre Stampa (p.10) parla
di tesoretto dei commercialisti della Lega coperto dall'ex direttore di
Ubi Banca. Un sistema finanziario occulto fatto di pensionati,
elettricisti e donazioni. L'istituto di credito ha coperto i movimenti
dalla vendita di un Rolex.

ESTERI
L'Italia non riesce a proteggere i suoi pescatori (Libero p. 11). 18
persone bloccate in Libia. Infruttuose le trattative degli 007 con
Bengasi: il generale Haftar chiede la liberazione di quattro trafficanti
di clandestini. Alla base del rifiuto è stato spiegato che a bordo dei
pescherecci di Mazara del Vallo, Antartide e Medinea, al momento del
loro sequestro da parte della Marina Militare della Cirenaica, c'era un
carico di stupefacenti. Le "due Libie" di Haftar e Sarraj unite a difesa
dei quattro calciatori-scafisti (Corriere p. 19). Condannati in Italia
per omicidio. Trattativa in stallo per i pescatori sequestrati a Bengasi.
Intervista a Bill Gates: "La pandemia finirà solo nel 2022". Le
previsioni sul Covid (Stampa p. 18). Il fondatore della Microsoft e
presidente della Gates Foundation boccia Trump sulla gestione
dell'emergenza: "Disastroso". Ma è ottimista sui vaccini: "Almeno tre
autorizzati entro la fine dell'anno". E ironizza sui complottisti: "Mi
hanno scoperto"
Effetto Navalnyj. In Russia primi seggi agli oppositori (Repubblica p.
16). Due candidati la spuntano in Siberia dove è stato avvelenato il
blogger anti Putin. Tra crisi economica, clientelismo e coronavirus il
partito di Putin perde consensi. Intanto Putin invia una pioggia di
soldi a Lukashenko (Stampa p. 17). Prestito da 1,5 miliardi. Navalny
migliora, Macron: ora la verità.

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