Commentario del 08.09.2020

PRIME PAGINE
Virus, ecco il piano segreto (Corriere). Intanto, Berlusconi sta meglio. Contagiata anche la figla Marina (Repubblica). Libero parla di "maledizione" sulla famiglia Berlusconi. Italia-Politica. Referendum, sondaggio choc: rimonta del No (Giornale). Il Fatto: se vince il Sì, anche per i costi diventiamo euroei. In vista del voto su referendum e Regionali: "Pd unito sarà Caporetto" (Repubblica). La Stampa intervista la ministra Lamorgese: "Ora le imprese chiedono aiuto alla mafia". Italia-Economia. Assalto ai fondi europei: già tre ministeri vogliono 300 mld (Messaggero). Recovery Fund, il Mise: "L'ecobonus per le case durerà fino al 2024" (Corriere). Esteri-Brexit. Johnson minaccia la Ue: "Straccio l'intesa" (Repubblica). Esteri-Bielorussia. Rapita la leader della protesta bielorussa. "E' stato il regime" (Repubblica).

ECONOMIA
Imprese e sindacati dialogano, ma sui contratti è ancora gelo (Repubblica p.22 e altri). Bonomi si impegna sul rinnovo della sanità privata. Cgil, Cisl e Uil: "Bene, ma non basta". Il Messaggero (p.17) parla invece di disgelo Confindustria-sindacati sui contratti. Anche la Stampa (p.2-3) parla di prove di disgelo: "La tassazione non gravi sul lavoro". Bonomi si impegna a sbloccare la trattativa per l'intesa sulla sanità privata. Il leader di Confindustria rassicura: "Non vogliamo bloccare i rinnovi. Alcune regole sono però da chiarire" Landini: "Notizie positive ma restano i nodi". Bombardieri: "Ora valuteremo i fatti". Annamaria Furlan, segretaria della Cisl, intervistata da Stampa (p.2) dice: "Adesso avanti con i contratti. E' l'unica strada possibile per far ripartire il Paese. Conte convochi le parti sociali". Sono 13 milioni i lavoratori che aspettano un nuovo contratto. La maggior parte degli accordi è scaduta da più di 13 mesi ma ci sono categorie che aspettano il rinnovo da 12 anni. Il Sole (prima e p.3) da spazio alle parole di Bonomi: "Sono ottimista, il Paese ha bisogno di fiducia e coraggio. La riduzione dell'orario non è la strada giusta". Poi, sul fisco: "Serve riforma organica e ampia".
Fondi europei, il Corriere (p.26) riporta il piano per il Recovery Fund: ecobonus al 110% fino al 2024. Le proposte del Mise: decarbonizzazione dell'Ilva, conversione all'idrogeno. Tra i progetti del Mise anche l'uso della blockchain per tracciare il made in Italy. Secondo il Qn (p.19) tra i progetti del Recovery ci sono anche ospedali e Tav. A Palazzo Chigi arrivate 500 schede dai ministeri. Priorità a sanità, digitale, trasporti e ambiente. Recovery, sei piani e sei riforme, scrive invece il Sole (p.2), le risorse per i settori nel Def. Oggi confronto con sindaci e governatori, domani il via. Nella nota di aggiornamento i numeri. Priorità ai progetti sul digitale, infrastrutture, green, inclusione sociale, scuola e salute. Il Messaggero (p.7) parla di assalto ai fondi Ue, già sforati i 209 miliardi. Domani la riunione del Ciae, Patuanelli da solo vuole 153 miliardi per il suo piano. A Bruxelles chiesti 10 miliardi l'anno per l'ecobonus, ma per il Tesoro ne costa 3.
Il Giornale (p.6) parla invece di un Gualtieri contro tutti: blinda la riforma fiscale che stanga i redditi medi. Aliquota continua e un taglio ai regimi speciali, pagheranno ancora le partite Iva. Ma intanto a luglio l'Iva va ancora giù (-8,3%), dai giochi un buco di 3,9 miliardi (Sole p.4). Secondo i dati del Mef le richieste di cassa integrazione fanno crollare le ritenute del lavoro dipendente nel privato per 4,4 miliardi. In sofferenza il fatturato di commercio (-19,8%) e industria (-23,5%).

POLITICA
In apertura sul Corriere (in prima e p.2-3) il documento segreto di febbraio con il piano da 40 pagine del governo sul coronavirus. Tre scenari di rischio evidenziati nel dossier segreto, che metteva in guardia sulla pressione che avrebbe potuto subire il sistema sanitario nazionale. Sul piano politico, il documento invitava ad un maggior coordinamento Stato-Regioni, con l'invito agli enti locali ad attenersi alla linea del governo. Intanto, per la Verità (p.7) Speranza incolpa il Comitato tecnico scientifico per i segreti di Conte: il ministro della Salute dice che la riservatezza sul piano "fu chiesta dal Comitato"; che però – segnala il quotidiano – è privo di poteri decisionali.
Referendum, gli ultimi sondaggi ribaltano gli scenari: rimonta a sorpresa del "No" (Giornale in prima e p.3). Molti sondaggisti registrano l'inversione di tendenza e ora parlano di partita aperta. Zingaretti cerca di ricompattare il Pd: in Direzione ha messo ai voti la sua relazione, estrapolando la parte che riguardava il referendum: 213 voti favorevoli su 219 (Corriere p.10). IL Pd con Zingaretti sul Sì al referendum – titola Repubblica (in apertura e p.2-3). Il leader dem al bivio del voto: "Hanno provato a farmi fuori – dice -, ma non ci sono riusciti". E si prepara anche in vista delle Regionali, per le quali annuncia battaglia e punta all'obiettivo minimo di tenere due Regioni. Sul referendum, invece, Zingaretti sfida Conte e i grillini (Messaggero p.6): "Il Pd dirà Sì per ripartire con una stagione di riforme sempre bloccate nella storia d'Italia". Poi, per dare concretezza, annuncia che, insieme alla campagna per il Sì, ci sarà una raccolta firma sulla proposta di Violante per una legge di iniziativa popolare per il superamento del bicameralismo perfetto. Non sono mancate però in Direzione le voci critiche. Zanda, che voterà No al referendum, al Corriere (p.10) spiega: "Le motivazioni sono due. La prima riguarda la mancata rettifica della platea che elegge il presidente della Repubblica, la mancata revisione dei regolamenti parlamentari e infine la mancata approvazione di una legge elettorale. La seconda ragione è che c'è un nodo irrisolto nella politica italiana che è il rapporto tra parlamentarismo e antiparlamentarismo. Il taglio secco dei parlamentari senza alcun contrappeso può far pendere la bilancia verso l'antiparlametarismo anche al di là della volontà di chi voterà per il Sì". Per il No anche Orfini, che ieri non ha votato la relazione di Zingaretti. E a Repubblica (p.2) dice: "Era già tutto deciso per il Sì. In genere si discute prima negli organismi e poi si vota. Qui è accaduto il contrario. Io il 20 settembre voterò No".

ESTERI
Brexit, il Corriere (p.12) parla di atto finale, Johnson minaccia l'uscita senza intesa. "Accordo entro il 15 ottobre o Londra lascia il tavolo". E stralcia la clausola sul Nord Irlanda. Repubblica (p.12) parla di sfida all'Ue: Londra minaccia di strappare l'accordo. Parte l'ultimo round negoziale, subito minato dall'ultimatum del governo britannico. Tra vino, formaggi e abbigliamento c'è un'Italia che trema se salta l'intesa con Londra. Secondo le stime della Coldiretti nel 2019 ci sono state forniture agroalimentari italiane verso questo Paese pari a 3 miliardi e mezzo di euro. Ma il Messaggero (p.12) parla di altolà della Ue a Johnson sulla minaccia di no-deal. on Vder Leyen parla di fatto gravissimo. Come riportato dal Giornale (p.15) secondo il Financial Times è "pronta una legge per aggirare i punti dell'accordo".
Continua intanto il caos in Bielorussia. "Rapita" in strada anche Maria, l'ultima leader anti-Lukashenko (Corriere p.13 e tutti). La Kolesnikova è una delle tre donne che sfidarono il dittatore alle elezioni. Repubblica (p.13) parla di blitz nel centro di Minsk per il suo sequestro. Arriva l'appello dell'Ue: "Rilasciatela". Secondo il Giornale (p.14) Lukashenko cancella i suoi oppositori, oltre alla Kolesnikova spariti anche altri due capi, e l'Ue minaccia sanzioni.
In Russia, nel frattempo, Navalny è fuori dal coma. "Reagisce agli stimoli" dicono i medici, ma l'oppositore di Putin, avvelenato, rischia danni permanenti (Stampa p.16). La Merkel tiene la linea dura contro Putin e va alla sfida del gas: ipotesi sanzioni sul Nord Stream 2.
La Stampa (p.18) si concentra invece su un Conte a Beirut sulle orme di Macron: la rincorsa per aiutare la città ferita. Il premier sarà oggi in Libano per l'inaugurazione dell'ospedale italiano che ospiterà i feriti dell'esplosione al porto. Il generale Di Biasi: "Nel quartiere sciita si è sparsa la voce che qui curiamo gratis, le famiglie sono già in coda".

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