Commentario del 21.05.2020

PRIME PAGINE
Contagi, altolà alla movida (Corriere, Messaggero e altri).  Conte
avverte: "C'è troppa folla, così si richiude" (Stampa). Fase 2, otto
milioni di bambini dimenticati (Repubblica).
Italia-Politica. Bonafede salvo, il governo regge e si ricompatta
(Avvenire). Il premier al Foglio: "E' l'ora della svolta. Ora un patto
con le opposizioni". Renzi non vota contro Bonafede, il governo
disinnesca la sfiducia (Corriere). Ma per il Giornale: Bonafede
dimezzato, grillini azzerati. Ora il fronte scuola: Azzolina nel mirino
(Messaggero)
Opere pubbliche. La titolare del Mit De Micheli al Sole: "Grandi lavori,
parte un piano da 20 mld". Di Maio, sì al nuovo codice appalti (Stampa).
Renzi a Repubblica: "Via ai cantieri o un altro governo si fa in un
quarto d'ora".
Eurozona. Al Corriere parla il numero uno del Ppe Weber: "Negli aiuti
rivedo l'Europa delle origini".
Esteri. America-Cina alla gara della ripartenza (Repubblica). Tensione
in Medioriente. Abu Mazen: "Basta accordi con Israele". Tramonta ancora
il sogno della pace (Stampa). Iraq, colpo al vertice Isis: arrestato
Qardash, l'erede di Baghdadi (Messaggero).

ECONOMIA
Italia in pressing su Bruxelles: "Sui fondi Ue serve più ambizione"
(Repubblica p.15). Il premier Conte scrive e chiama Von der Leyen per
indebolire l'offensiva anti-prestiti dei 4 Paesi nordici: contro
l'Olanda arriva un dossier sul fisco. Secondo la Stampa (p.7) però
Merkel gela Conte sugli aiuti a Roma: "Sarà difficile arrivare a 500
miliardi". La Cancelliera ammette: difficole che i finanziamenti del
Recovery Fund siano quelli previsti dal patto franco-tedesco. Il
premier: alzare la posta contro il falchi del Nord. Palazzo Chigi teme
che arrivino solo 300 miliardi di sovvenzioni. Secondo il Messaggero
(p.12) nel mirino di Bruxelles finisce il dumping fiscale, ma c'è il
contropiano dei falchi. Gentiloni va all'attacco dei Paesi che praticano
politiche aggressive per attrarre imprese. Ma Olanda, Svezia e Danimarca
restano contrare all'ipotesi Merkel-Macron: "No a sovvenzioni". Secondo
il Giornale (p.9) Dombrovskis sostiene i Paesi del Nord: "Tornerà il
patto di stabilità", mentre il Tempo (p.5) parla di infinita guerra
Conte-Ue, ora il Governo dovrà decidere se accettare il progetto
approvato da Bruxelles del Recovery fund. L'esecutivo dovrà comunque
preparare una serie di misure per dare propulsione agli investimenti
pubblici. Il Corriere (p.14) riporta proprio il messaggio di Bruxelles
all'Italia: "Bisogna spendere". Le Raccomandazioni per la prima volta
sostengono una politica espansiva e chiedono rigore finanziario , ma a
"medio termine".
Per quanto riguarda il Dl Rilancio, per i prestiti garantiti dallo Stato
i rimborsi salgono a 10 anni, scrive il Messaggero (p.11). L'importo
passa a 30mila euro. Restituzione in 30 se la copertura sarà inferiore
al 100%. Ma quale Rilancio: secondo Libero (p.6) tra burocrazia, tasse e
"sviste" il decreto Conte è una fregatura. Discriminati i professionisti
che hanno una cassa diversa dall'Inps: niente rottamazione delle
cartelle, pochi soldi ai Comuni. E scordano i disabili gravi. L'ex
viceministro Zanetti, intervistato dal Giornale (p.11) dice: "Nessun
rinvio delle tasse e professioni all'asciutto. Con questi errori Conte
alimenta la rabbia sociale". Poi aggiunge: "Bene l'abolizione della rata
Irap, ma le scadenze fiscali restano confermate per la fine di giugno".
Secondo Verità (p.8) promessi 4 miliardi al turismo, ma nel dl Rilancio
ce n'è soltanto uno. La Stampa (p.2) parla di un Di Maio che promuove il
piano sugli appalti, ma il M5S si spacca. L'ala ambientalista dei
5Stelle critica: modifiche al Codice solo in Parlamento. Sul tema il
Sole (p.5) intervista la ministra De Micheli: "Codice appalti e
commissari, piano da 20 miliardi in 12 mesi". Secondo la De Micheli: "Il
modello Genova non va bene per tutto. Nella maggioranza confronto aperto
su quanti commissari, con quali poteri e per quali ragioni"

POLITICA
Tra i temi politici in primo piano il voto sulla sfiducia al ministro
Bonafede. Bonafede, un altro bluff di Renzi, scrive il Fatto (p.2):
niente crisi, la sfiducia è bocciata. Italia Viva non vota le proposte
di Lega-Fi e Più Europa: il ministro 5S della Giustizia va avanti.
Non passa la sfiducia a Bonafede, scrive anche il Corriere (p.8), il
premier Conte: riforme con l'opposizione. Bocciate al Senato le mozioni
del centrodestra e Bonino. Il capo di Italia Viva: segnali importanti da
Palazzo Chigi. Conte: confronto dai processi alla semplificazione.
Proprio il premier Conte, intervistato dal Foglio (prima e p.4) dice:
"E' l'ora della svolta, ora un patto con le opposizioni". Poi
sottolinea: "La maggioranza c'è, i numeri ci sono e l'equilibrio è meno
precario di quello che si potrebbe credere".  Libero (prima e p.2) parla
di Italia morta, governo vivo. Il lupo Renzi emette belati, non vota la
sfiducia a Bonafede  e Conte può respirare. Il premier non vuole il
rimpasto, sottolinea il Messaggero (p.7) e offre ai renziani Agcom e
Anas. Conte e il Pd temono di innescare il caos, per Iv commissioni e un
solo sottosegretario. Notizia Giornale (prima e p.2) parla di esito
scontato sulle mozioni, sul Guardasigilli accuse infondate. Repubblica
(p.11) intervista Matteo Renzi: "Non voglio poltrone ma cantieri. Un
altro governo si trova in un quarto d'ora". Secondo il leader di Iv:
"Una crisi oggi farebbe male al Paese. Anche stavolta, come ad agosto
per mandare a casa Salvini, siamo stati decisivi". Proprio Salvini,
intervistato dal Corriere (p.11) dice: "Ecco le proposte a Conte, a
luglio il centrodestra porterà la gente in piazza". Secondo il leader
della Lega: il premier deve disobbedire a chi comanda questo Paese,
ossia la Cgil.
Giornale (p.5) parla di un centrodestra che non ci sta: vince il mercato
delle poltrone. Forza Italia, Lega e FdI votano la sfiducia ma non
basta. Brucia soprattutto il voltafaccia dei renziani. Secondo Matteo
Salvini: "L'Italia ha bisogno di giustizia, non di premi ai boss
mafiosi", secondo la Meloni: "Renzi difende Bonafede, se continua così
avrà più poltrone che voti".
In primo piano anche la stretta del governo sulla movida: la curva dei
contagi può risalire (Messaggero p.2) e altri. Martedì solo 409 sanzioni
su 127mila controlli, ma ora si cambia strategia. Conte: "Non è finita,
evitiamo i party". Le Regioni avvisano: di questo passo chiudiamo di nuovo.
Secondo il Corriere (p.2) il Viminale prepara più controlli e saznioni,
i sindaci potranno chiudere aree e quartieri. Previste multe fino a
3mila euro, ed i gestori rischiano la licenza. La Stampa (p.8) riporta
l'avvertimento di Gabrielli: tolleranza zero sulla movida. Il capo della
Polizia ordina controlli più severi in tutte le città.

ESTERI
Virus, il giorno più nero nel mondo mai tanti casi (18.000 morti) il
Brasile travolto (Repubblica p. 19) Sono 106.000 i nuovi contagi in sole
24 ore: mondo ad un passo da un totale di 5 milioni di positivi E in
Africa superati i 90 mila malati. Intanto in Svezia, senza lockdown, in
7 giorni suo il primato del tasso di mortalità (Messaggero p. 15).
Prosegue anche lo scontro tra Usa e Cina (Messaggero p. 15) Trump:
"L'incompetenza di Pechino ha causato un massacro" e poi spiazza tutti
(Corriere p. 21) "Orgoglioso dei contagi record: Siamo il Paese che fa
più test". Ma il numero di esami, rapportato alla popolazione, dimostra
che in America sono state controllate solo 35 persone ogni mille
abitanti, in Italia sono 51.  I due colossi intanto puntano al recupero
(Repubblica p. 16) Usa-Cina ora la sfida è sulla ripartenza: il virus ha
fermato i due Giganti ma adesso l'imperativo è ricominciare Washington
ha fretta di riprendere, Pechino spinge su lavoro e consumi. Dalle
fabbriche ai ristoranti il via libera nei 50 Stati.
"Basta accordi con Israele", tramonta il sogno di pace del popolo
palestinese. Questo il reportage su  Stampa (p.14-15). Abu Mazen
reagisce agli annunci di Netanyahu: "I patti con lo Stato ebraico e Usa
non valgono più". Entrambi i leader dicono addio alla formila "due
popoli, due Stati". Nei Territori si rischia il caos.


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