Commentario del 19.05.2020

PRIME PAGINE
Titoli di apertura dei quotidiani divisi tra la ripartenza italiana e lo scenario europeo.
Ue, scommessa da 500 mld (Stampa). Intesa Macron-Merkel: fondo europeo da 500 mld (Corriere). 500 mld dalla Ue, non prestiti (Sole). Conte prenota 100 mld (Messaggero). Patto Merkel-Macron, per Repubblica è un aiuto per l'Italia. Al Corriere parla Lagarde (Bce): "Il Patto di Stabilità va rivisto. La Corte tedesca non ci fermerà".
Tra i temi interni, il Corriere titola: l'Italia riapre, ma non tutta. Per il Messaggero, l'Italia riparte a ostacoli. Libero attacca: "Il Paese è allo sbando". Per il Giornale la fase 2 inizia male: non salvano i negozi e uccidono le scuole private.
Italia-Economia. In fila per la benzina statale (MF): caccia all'aiuto pubblico. Intanto, liquidità alle Pmi: i fondi non bastano, mancano 4 mld.
Italia-Politica. Conte offre il mini rimpasto: trattativa su Bonafede, ma Renzi tentenna (Giornale). Il Fatto guarda alla leadership del M5S: Di Maio non si ricandida. Taverna o Appendino leader e patto tra tutti i big.
Esteri. Virus in Cina: per 122 Paesi sì a un'inchiesta (Corriere e altri).

ECONOMIA
Recovery Fund, Merkel e Macron propongono un piano da 500 mld di aiuti (Stampa p.2, Sole in prima e p.2 e tutti). La proposta franco-tedesca prevede l'emissione congiunta di debito sui mercati da parte della Commissione. I fondi arriverebbero dal budget e non sarebbero prestiti e andrebbero ai settori e ai Paesi più colpiti. Repubblica (p.2) parla di "bazooka" Merkel-Macron: aiuti Ue per 500 mld, 100 destinati all'Italia. Conte prenota già 100 mld. "Ma la trattativa – avverte – rimane lunga" (Messaggero in prima e p.13). Nel governo italiano c'è soddisfazione. Il ministro Amendola alla Stampa (p.3): "Si parla finalmente di miliardi da raccogliere sui mercati, destinati ai settori e alle aree geografiche più colpite. Guardiamo le cifre: siamo passati dall'ipotesi di un mix di prestiti e sussidi che ad aprile era di 300 miliardi, ai 500 miliardi di soli sussidi di ieri. Lo reputo un buon passo avanti. Continueremo a negoziare sul resto. Per il Recovery fund vogliamo arrivare ad un accordo a giugno che contenga la possibilità di un anticipo dei fondi già prima dell'estate, a fronte di un piano chiaro sul loro utilizzo". Repubblica (p.3) segnala il lungo assedio di Conte a Berlino e l'ultima lettera segreta: ora il premier italiano canta vittoria per la "boccata d'ossigeno". Sette giorni fa scrive alla Von der Leyen insieme ad altri 5 Paesi: "Stavolta – c'era scritto nella missiva – è in gioco l'Unione". Il piano piace alla Lagarde. La presidente della Bce al Corriere (p.12-13) spiega: "Le proposte franco-tedesche sono ambiziose, mirate e benvenute. Aprono la strada a un'emissione di debito a lungo termine effettuata dalla Commissione europea e soprattutto permettono di attribuire aiuti diretti importanti a favore degli Stati più colpiti dalla crisi. Ciò dimostra lo spirito di solidarietà e di responsabilità a cui ha fatto riferimento la cancelliera la settimana scorsa. Non può esserci un rafforzamento della solidarietà finanziaria senza un maggiore coordinamento delle decisioni a livello europeo". Poi la Lagarde si concentra sul ruolo e sul lavoro del Bce: "La stabilità dei prezzi è il cuore del nostro mandato, con un'inflazione al di sotto ma vicina al 2%. In circostanze come quelle di oggi, in cui l'inflazione – e le attese di inflazione - sono nettamente inferiori all'obiettivo e l'economia è in profonda recessione, la Bce deve perseguire una politica monetaria accomodante quanto necessario per stabilizzare, allo stesso tempo, l'inflazione e l'economia. Dobbiamo intervenire ogniqualvolta si manifesti un rischio di restrizione delle condizioni finanziarie. E dobbiamo assicurarci che la politica monetaria si trasmetta a tutti i Paesi dell'area euro, in tutti i settori".
In Italia, slitta ancora il testo finale del Decreto Rilancio: nuovi aggiustamenti, rinviato l'approdo in Gazzetta Ufficiale (Messaggero p.13). Giornale (p.12) parla di caos nel decreto e inizia la sforbiciata ai bonus: testo ancora bloccato, ma già ridotto lo sconto sulle sanificazioni.
"Il modello ponte di Genova per ripartire. Il Paese non può vivere di sussidi". Alla Stampa (p.5) parla il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli che lancia le proposte per la ripartenza: "Per iniziare a correre davvero occorre sburocratizzare. Bisogna far percepire alle imprese che lo Stato si fida di loro. Dovranno produrre meno carte e perdere meno tempo, che per le imprese è sempre un costo, per ottenere una autorizzazione, per attivarsi e per poter partire con un'opera. Nel campo delle opere pubbliche bisogna rifarsi al modello Genova,con la consapevolezza che in questo ambito sarebbe bello che non servisse un commissario per completarla in tempi decenti". E la viceministra dell'Economia Castelli al Messaggero (p.6) conferma: "Stiamo lavorando, insieme alla ministra Dadone, per mettere a punto il decreto sulle semplificazioni che taglierà i tempi, sburocratizzerà tanti processi".

POLITICA
L'Italia riparte a metà: tanti negozi ancora chiusi e Regioni in ordine sparso (Messaggero in prima e p.2 e tutti). Per ora, solo il 40% degli esercenti riparte. Campania e Piemonte rinviano il via libera, il Veneto decide di aprire i "confini". Giornale (p.2-3) parla di "ripartenza in ordine sparso". Ma è tregua con i governatori: dopo lo scontro sul Dpcm, Palazzo Chigi offre alle Regioni un decreto semplificazioni. Il ministro degli Affari regionali Boccia a Repubblica (p.10): "Quando ho detto che da oggi le Regioni sono responsabili non ho mai dato un'accezione negativa al termine. Penso che ogni presidente abbia a cuore il suo territorio, che voglia fare di tutto per proteggere i suoi cittadini, ma deve anche sapere che comportamenti sbagliati rischiano di rimandare l'Italia sotto chiave. Attenzione. Serve uno sforzo immane per riprendersi, ma basta l'errore più banale per precipitare".
A Repubblica (p.4) parla il ministro dell'Interno Lamorgese: "C'è attenzione soprattutto sulla crisi che ha colpito piccoli e medi imprenditori. Per agevolare l'accesso al credito, ho chiesto ai prefetti di assumere iniziative con l'Abi e le associazioni di categoria. E ora faccio appello agli imprenditori in difficoltà: rivolgetevi alle istituzioni perchè in gioco c'è non solo la sopravvivenza delle vostre attività, ma anche la salvaguarda dell'economia legale; segnalate alle forze di polizia proposte di aiuto provenienti da persone sconosciute o con modalità opache". Poi dalla numero uno del Viminale l'appello al rispetto delle regole: "I controlli delle forze di polizia continueranno. Abbiamo dato indicazione ai prefetti di far rispettare il divieto di assembramento e verificare che venga mantenuta la distanza minima prevista tra le persone".

ESTERI
Virus in Cina, 122 Paesi a Xi: "Inchiesta sul virus". Ma il presidente cinese all'assemblea dell'Oms dice: "Ok a una valutazione al termine dell'epidemia". E annuncia 2 mld di aiuti alle zone più colpite (Corriere p.21 e altri). Messo con le spalle al muro dalle accuse di aver provocato e nascosto il coronavirus, il presidente cinese Xi ha cercato di girare il tavolo all'assemblea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, presentando il suo Paese come il leader della risposta globale. Perciò ha accettato un'inchiesta sul Covid-19, ha offerto 2 miliardi di dollari per combatterlo, e ha promesso che se Pechino svilupperà il vaccino lo fornirà a tutti. Gli Usa sono tornati all'attacco, accusando tanto l'Oms, quanto uno «Stato membro» non nominato, di aver celato l'emergenza e fallito la gestione.
Intanto, il vaccino Usa fa passi avanti: "I volontari hanno gli anticorpi" (Stampa p.16 e tutti). Positivi i test su otto persone negli Stati Uniti.

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