Commentario del 12.05.2020

PRIME PAGINE
Primi aiuti Ue, ma non basta (Messaggero). Accordo Ue sul Mes. Governo
diviso (Sole). Mes senza condizioni e il governo si spacca (Stampa). Il
M5S non lo vuole, scontro con Zingaretti (Repubblica). Sul Corriere
lettera di Michel, Sassoli e Von der Leyen: "L'Ue ne uscirà unita e più
forte".
Fase 2, le regioni scalpitano: fateci riaprire (QN). Il governo però
frena (Messaggero).: aperture per zone di rischio e stop all'Alto Adige.
Folla ai Navigli, il caso Milano (Messaggero). Blitz di Sala sui
Navigli: "Più controlli o l'epidemia ripartirà" (Stampa e altri). Sul
Corriere intanto: bar e ristoranti, si riapre così.
Italia-Economia. Moody's non modifica il rating dell'Italia. Dbrs:
outlook negativo (Sole). Giornale contro il "decreto aprile" slittato a
maggio: altre 776 pagine per non fare niente.

ECONOMIA
Eurogruppo, via al Mes (Messaggero p.6). Prestiti a dieci anni con
interesse allo 0,1%. I finanziamenti operativi già da giugno, verifiche
solo sull'utilizzo ai fini sanitari. Dalla Commissione ok agli aiuti di
Stato con qualche paletto alle ricapitalizzazioni.
Secondo quanto riportato dalla Stampa (p.2) quelli del Mes sono 37
miliardi a dieci anni e tassi ridotti. Via agli aiuti di Stato, ma
Alitalia resta fuori. L'Eurogruppo apre alla linea di credito per spese
sanitarie dirette e indirette: "Non ci saranno condizionalità". Secondo
il capogruppo alla Camera Graziano Delrio "il fondo va usato, il M5S non
deve sentirsi sconfitto"
Intanto però sul Mes è scontro: il Pd apre e attacca gli alleati: "Hanno
stufato, non pensano all'Italia". Zingaretti: lo strumento europeo va
usato. Ma i 5S minacciano battaglia in aula. Conte rassicura i grillini
e chiede più soldi per il Recovery Fund (Repubblica p.4). Anche secondo
il Messaggero (p.7) il salva-Stati "light" spacca il governo: Conte ora
spinge sul Recovery Fund. I dem esultano per il "successo" e l'assenza
di condizioni. Ma i Cinquestelle: è inadeguato. Il premier per evitare
che il M5S imploda punta sui titoli comuni rinviando tutte le altre
scelte. Secondo Conte serve un "recovery fund" di grandi dimensioni.
Intanto la Corte Ue contro i giudici tedeschi: sulla Bce il giudizio non
compete agli Stati (Corriere p.16). Il Giornale (p.7) parla di
sovranisti anche contro il Mes leggero, e Salvini rispolvera il Bond
tricolore. Per il leader della Lega è "una strada pericolosa". Meloni
continua a definirla "una trappola per topi, seppur raffinata". Intanto
Moody's modifica il rating, evitata la serie B, segnala il Sole (p.2). 
Polemiche anche per quanto riguarda il dl liquidità. Cassa in deroga
solo a uno su cinque, scrive Repubblica (p.2), mezzo milione ancora
senza. Penalizzati i lavoratori di commercio e piccole aziende. La
procedura affidata alle Regioni, che si scambiano accuse con l'Inps.
Secondo Verità (p.3) i poderosi aiuti promessi da Conte sono terminati
prima di arrivare. L'Inps non versa la cassa ordinaria ed è rimasto a
secco pure il Fis, che avrebbe dovuto pagare le domande in deroga.
Alle imprese solo briciole, scrive il Tempo (p.3). Intanto il bonus baby
sitter sale a 1200 euro. Lavoro da casa per chi ha figli Under 14.
Slitta ancora il decreto per il rilancio dell'economia. Un documento di
766 pagine e i rilievi della Ragioneria dello Stato. Via libera la
prossima settimana.
La Stampa (p.4) parla di un "Rilancio" da 55 miliardi. Sanatoria
nell'edilizia, arrivano anche i buoni vacanze. Il via libera al
provvedimento atteso entro lunedì: soldi per scuola e sanità. Tosap
sospesa per ristoranti e bar, rimborsi agli abbonati di bus e metro.
Meno soldi, più paure. E chi voleva un figlio adesso fa dietrofront.
Repubblica (p.11) riporta i dati della ricerca dell'università di
Fireze: il 37,7% rinuncia. "Almeno due anni per un baby boom". Intanto
però secondo i dati diffusi dal Corriere (p.5) il 58% degli italiani
vuole la riapertura ma crescono i timori sulla crisi: durerà 4 anni.


POLITICA
Il governo frena le Regioni: aperture per fasce di rischio. E Bolzano
diventa un caso (Messaggero p.2). In un nuovo Dpcm via libera alle
attività in base all'indice di contagio dei territori. Braccio di ferro
con la provincia autonoma "i negozi ripartono". La legge sarà impugnata.
Intanto su bar, scuola e stranieri arrivano le regole degli scienziati,
come riportato dal Corriere (p.2-3). Tra i tavoli al ristorante almeno
quattro metri di spazio. Avviso sulla sanatoria dei migranti: pericolo
infezioni. Mattarella: la nostra coesione consente la ripartenza. Il
ministro Boccia: "Serve prudenza, ogni giorno in Italia 300 contagiati
sul posto di lavoro. Il via libera ai negozi senza linee guida è un
rischio". Polemiche intanto per la folla ai Navigli e Sala si infuria:
"Sono pronto a richiuderli" (Corriere p.8) e tutti. "Basta divieti, ora
regole. In Friuli lunedì via al commercio", cosi il governatore del
Friuli Fedriga intervistato dal Giornale (p.12): "Librerie aperte, cosa
cambia per gli altri negozi? In spiaggia estate normale".
Intanto come sottolineato da Verità (p.9) si va verso la sanatoria dei
migranti. I "buoni" vogliono sfruttarli 3 mesi. Manca la versione
definitiva, ma la regolarizzazione temporanea di massa si farà.
Archiviata la pantomima delle dimissioni della Bellanova. Presto avremo
una legge che non serve né agli agricoltori, né agli stranieri.
Riaperture in ordine sparso: Paese che vai, libertà che trovi, scrive il
Fatto (p.8).
Intanto arriva l'ok giallorosa a Bonafede per il dl contro i boss liberi
(Fatto p.2). La maggioranza d'accordo su una legge "inattaccabile" che
leghi le mutate esigenze antivirus al nuovo pronunciamento dei
magistrati di sorveglianza. Colle e premier, la rete per blindare
Bonafede, scrive il Messaggero (p.9). Iv abbassa i toni ma il Pd non si
fida: meglio rinviare il voto sulla sfiducia. Il governo intanto
accelera sul decreto per riportare in cella i boss: in Cdm prima del dl
economico. Per il Giornale (p.8) vince la linea del Colle: gli scenari
di crisi sono rimandati a settembre. Secondo Libero (p.11) l'ingenuo
ministro ha perso la testa per le rivolte dei detenuti. Ora, con i boss
fuori di prigione, prova a fare marcia indietro.
In primo piano anche il tema della scuola. Maturità e medie: stabiliti i
criteri per voti ed esami, sottolinea il Fatto (p.7). Un colloquio orale
per gli studenti diciottenni: si comincia il 17 giugno e tutti potranno
farlo. In terza media orale online, sottolinea il Messaggero (p.12) e
alla maturità la "tesina" da consegnare il 1 giugno. I ragazzi del
triennio presenteranno un elaborato, anche multimediale. Nel colloquio
per gli studenti più grandi domande su Cittadinanza e Costituzione.
Tutti gli studenti saranno ammessi di diritto a sostenere la prova di
quinto superiore, la valutazione terrà conto dell'intero percorso
scolastico dei ragazzi (Qn p.10).
"La curva dei contagi cala ancora", cosi Brusaferro al Corriere (p.10),
e scatta il via libera alle mascherine fai da te. L'Iss: fase delicata
la il segnale è positivo. Il 5% dei malati è straniero, smentita la fake
news della loro immunità. "Mascherine, nuovi prezzi", scrive il
Messaggero (p.13). Nel dl sparisce il costo calmierato a 50 centesimi:
l'ipotesi di venderle al triplo.

ESTERI
Altalena America: il lavoro giù, la Borsa su, scrive il Corriere (p.24).
Dati choc: oltre 20 milioni di posti di lavoro persi in un mese, la
disoccupazione (14,7%) mai cosi alta dalla Grande Depressione. Ma si
spera nella tecnologia e nella Fed.
Il Giornale (p.16) segnala tensione in calo tra Trump e la Cina. L'Ue
annuncia: no indagini contro Pechino. Il presidente: "Il virus non
diffuso di proposito". Il gigante asiatico dice si a una commissione di
inchiesta dell'Oms sulla risposta al virus.
Anche Repubblica (p.16) parla di prove di disgelo tra Cina e Stati
Uniti: colloqui sulla tregua commerciale. Telefonata tra Washinghton e
Pechino: avanti con l'accordo siglato a gennaio. Ma Trump frena: "Non ho
ancora deciso".
Secondo la Stampa (p.14) l'America accusa Cina e Russia: "False notizie
in Italia sul virus". Il Dipartimento di Stato attacca: abbiamo le prove
della propagande online via Twitter.
In Svezia intanto non va tutto bene, segnala il Messaggero (p.15):
"Tanti morti, siamo sorpresi". Ci sono stati 3200 decessi su 10 milioni
di abitanti: un record per i Paesi scandinavi. Sotto accusa Tegnell,
capo dell'Agenzia di Sanità che non ha voluto alcuna chiusura. Svezia,
senza chiusure tanti morti, scrive  il Corriere (p.25), e l'immunità di
gregge è lontana. Con la strategia di "mitigazione dolce" il tasso di
mortalità è 291 persone ogni milione. In Danimarca è 87, in Finlandia 45
ed in Norvegia 38.



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