Commentario del 15.05.2020

PRIME PAGINE
La nuova distanza: due metri (Corriere). Oggi il decreto. Bar, palestre
e ristoranti: sarà la misura minima. Verifiche sul dispositivo ogni due
settimane.
Tocca alle Regioni ma fanno disastri (Fatto). Oggi Conte passa a loro il
cerino delle riaperture: 5 non danno i dati, in Lombardia più morti e
infetti. ,
Il governo alle Regioni: si riapre così (Qn).
Dati in ritardo, caos Regioni (Messaggero). Dal 18 pericolo riaperture
al buio.
Piangi e fotti (Giornale). Lacrime per gli immigrati, ma per
commercianti e imprese sul lastrico per ora niente soldi, solo promesse
e burocrazia.
"Capisco la rabbia, aiuteremo tutti", l'intervista al ministro Gualtieri
in apertura su Repubblica.
Garantiamo la pace sociale (Stampa). Parla Zingaretti: sforzo immane per
ridare fiducia al Paese.
Fifoni d'Italia (Tempo). I dipendenti di Bankitalia si rifiutano di
tornare a lavoro, hanno paura del virus.
Conte ha mentito agli italiani (Verità). Mercoledì ha annunciato il dl
Rilancio, ma il testo non c'è: i tecnici del ministero dell'Economia
stanno trovando le coperture.
Rischio Covid, imprenditori in rivolta (Sole).

ECONOMIA
"Il decreto non lascia nessuno indietro e rilancerà l'economia". E' il
ministro Gualtieri a parlare su Repubblica (p.2). Gualtieri sottolinea
come "c'è chi ci accusa di dare troppi incentivi, ma sbaglia. Abbiamo
scelto di sostenere imprese e lavoro e di non aumentare le
diseguaglianze". Su Cig e prestiti alle imprese dice: "Per la cassa
integrazione c'erano lentezze e ora il cambio è radicale. Sulla
liquidità alle aziende ora è meglio, ma le banche facciano più in
fretta". Tra i temi anche quello degli aiuti europei, tra i quali il
Mes: "Costituisce una importante rete di sicurezza, la sua semplice
esistenza rappresenta un fattore di stabilità. Un eventuale utilizzo da
parte dell'Italia verrà valutato a tempo debito. Le uniche
condizionalità del Mes riguardano il suo utilizzo limitato all'emergenza
coronavirus. Non ci sono altre condizioni presenti e future". Sul
Recovery Fund "siamo impegnati in un dialogo costante e costruttivo con
la Commissione e gli altri governi. Non è la settimana in più a fare la
differenza, conta che il fondo per rilanciare l'economia europea sia
adeguato".Secondo il vicepresidente della Commissione Ue Timmermans,
intervistato dalla Stampa (p.9): "Serve una nuova politica industriale e
aiuti sostenibili. Se usiamo tutti i soldi per superare la crisi, non
resterà nulla per il dopo". Ma intanto, come riportato da Repubblica
(p.20) la Bce vede nero: "Ripresa incerta, il Pil dell'Eurozona può
perdere il 12%".   La Stampa (p.2) riporta però il fronte del "no" al
decreto Rilancio: "Pochi investimenti e troppi sussidi". Costruttori,
aziende e Anci criticano il provvedimento. Il governo annuncia: ora
nuovi interventi nel dl semplificazioni. I costruttori lamentano
l'assenza di un capitolo relativo agli appalti per accelerare i lavori.
Secondo Verità (p.3) Conte ha mentito in diretta tv, il dl Rilancio è
ancora fermo al palo. Mercoledì il premier aveva detto che il governo ha
trovato l'accordo, ieri però il testo tornato al Mef per mancanza di
coperture.
Sul Fatto (p.4) parla il presidente dell'Inps Tridico: "Anticipo Cig in
15 giorni, ma ripensiamo il welfare. Ci tocca un carico enorme, 25 su 55
miliardi passano da qui".
Secondo Zingaretti, intervistato dalla Stampa (p.3) "questa manovra è un
miracolo, adesso evitiamo conflitti sociali". Poi aggiunge: "Finora ci
sono stati troppi ritardi, gli aiuti devono arrivare subito nelle tasche
degli italiani".
Intanto però il Sole (p.2) e altri sottolineano imprese in rivolta per
la responsabilità Covid. Per gli imprenditori è inaccettabile che il
contagio da Coronavirus possa determinare responsabilità nonostante le
ingenti misure di sicurezza. Secondo Carraro, presidente di
Confindustria Veneto: "Urge una norma contro i rischi penali da contagi
per le aziende" (Corriere p.8). Per braccianti, colf e badanti 500 euro
per la regolarizzazione (Corriere p.10 e altri). Si potranno
regolarizzare i rapporti di lavoro in nero per dipendenti italiani o
stranieri con permesso. Sanatoria per sei mesi a chi ha il visto scaduto
ma ha già lavorato in Italia.


POLITICA
In primo piano il tema delle riaperture. Misura, dati e spostamenti: le
regole per aprire dal 18, scrive il Corriere (p.2-3). Ci sarà un Dpcm
accompagnato da un decreto legge con linee per negozi, bar, ristoranti e
parrucchieri. Lo spazio necessario tra persone salirà a due metri.
Intanto però Boccia e Speranza rimproverano le Regioni: mancano ancora i
dati per la valutazione del rischio. Dal Veneto via libera ai centri
estivi per bambini.
Il Giornale (p.2) parla di norme impossibili a tre giorni dal via,
scoppia la rivolta: "Cosi non si riapre". Bufera sulle linee guida
Inail, l'ira dei governatori. Bonaccini: "Un problema", Fedriga:
"Inapliccabili" e Zaia: "Facciamo da soli". Da lunedì ripartono le
attività, ma per i negozi mancano ancora le direttive. Il Messaggero
(p.2) sottolinea come i governatori saranno liberi di fissare le regole.
Boccia da infatti autonomia per le misure su commercio e stabilimenti
balneari.
Secondo Repubblica (p.2) Conte accelera sulla Fase 2: "Ora la
semplificazione e torneremo a correre". Dopo il varo del decreto
Rilancio il premier al lavoro su un nuovo provvedimento per dare forza
al governo: "Non possiamo continuare a mettere soldi a pioggia".
In spiaggia 5 metri, 2 dal barbiere: la nostra vita a distanza di
sicurezza, scrive il Messaggero (p.4). Dalle prescrizioni Inail, una
serie di indicazioni variabili a seconda dei luoghi. Al ristorante
obbligatoria un'area di quattro metri quadri per tavolo. In chiesa tra i
fedeli almeno un metro e mezzo. Il Corriere (p.7) segnala la nascita
dell'infermiere di quartiere. Investimenti e assunzioni per seguire a
casa i malati, ma aumentano anche i letti nelle terapie intensive.
Speranza annuncia: dobbiamo prepararci ad una seconda ondata.
Sul decreto Rilancio però intanto continua lo scontro politico. Secondo
M5S e Italia Viva va cambiato, Conte intanto chiude al rimpasto
(Messaggero p.6). Per tentare di ricompattare la maggioranza il premier
gioca la carta di un dl anti burocrazia. Il leader del Pd Zingaretti,
nella sua intervista alla Stampa (p.3) dice: "Ora non serve alzare la
voce, i risultati ci danno ragione: siamo noi che dettiamo l'agenda e i
5S si dividono. C'è chi vuole buttare giù questo governo? Non vedo
alternative, né altri leader all'orizzonte, basta con la fantapolitica".
Il Messaggero (p.13) fa il punto sulla scuola: dubbi sulla data del
rientro, e la Maturità è in alto mare. Il Consiglio superiore
d'istruzione: "Senza linee guida, l'esame sia a distanza". A un mese
dalle prove, la babele degli annunci mette in crisi presidi e studenti.
Il ministero però annuncia: a breve sarà pronto il protocollo, un rebus
il rientro a settembre, soprattutto per i più piccoli.

ESTERI
Macron sfida gli Usa che pretendono la priorità sul vaccino sperimentato
dall'azienda farmaceutica Sanofi (Messaggero p. 14, Repubblica p. 14, Il
Giornale) per combattere quello che Le Monde ha definito "nazionalismo
vaccinale". Anche se gli Usa hanno anticipato e promesso investimenti il
colosso non nega la priorità, Macron e la Commissione Europea tuonano:
"il vaccino deve essere un bene di utilità pubblica e il suo accesso
deve essere equo e universale e non sottoposto a leggi di mercato".
Invece lo slancio unitario europeo sul vaccino si smorza poi sulle
misure dei singoli paesi contro l'emergenza. Il ministro Franceschini
intervistato dal Fatto (p. 3) evidenzia il rischio penalizzazione
rispetto a Paesi con indici di contagio più bassi e il rischio che meno
stranieri vengano in Italia: "Niente corridoi, accordi bilaterali o
concorrenza. Non servono a niente. Dobbiamo scrivere protocolli comuni
per valutare il rischio e garantire libero spostamento di turisti
nell'area Schengen: se a Rimini arriva un turista da Monaco o da Milano,
dev'essere la stessa cosa. E lo stesso per un italiano che va in
Germania. Non può esserci una differente". In tale quadro si inserisce
poi il veto di Berlino che appellandosi all'emergenza virus, vuole
sospendere la possibilità per i profughi di chiedere asilo sul suo
territorio. Luciana Lamorgese invece dice no.Mentre le nazioni
affrontano la crisi in modo diverso (Giornale p. 14), 150 politici e
intellettuali di 23 Paesi guidati dal Nobel per la Letteratura, Mario
Vargas Llosa firmano il Manifesto intitolato «Che la pandemia non sia un
pretesto per l'autoritarismo», additando Venezuela, Cuba e Nicaragua e
denunciando come «su entrambe le sponde dell'Atlantico risorgono
statalismo, interventismo e populismo», un «cambio di modello lontano
dalla democrazia liberale e dall'economia di mercato». In Brasile record
di contag, oltre 11.000 in un giorno portano il totale a 185.838, ovvero
più della Francia. Il Brasile è ora il sesto Paese al mondo più colpito.
I decessi sono saliti a 13.149, con un record di 881 morti in 24 ore. 
La Francia appronta un piano da 18 miliardi per aiutare il settore
turistico annuncia il primo ministro Edouard Philippe. Negli Usa Trump
rompe con Pechino e si dice «Pronto a fermare le relazioni» e litiga con
Fauci (Messaggero p. 15). Il laburista Keir (Corriere p. 19) inchioda il
premier Boris sui suoi molteplici errori.



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