Commentario del 13.05.2020

PRIME PAGINE
Aiuti, l'Italia aspetta (Repubblica). Le liti frenano il decreto (Corriere). La manovra è immobile (MF). Sfida Conte-M5S (Messaggero). Rilancio fermo – scrive il Fatto -: ora piantatela. Ultimi scontri su cig e migranti (Sole): accordo al ribasso (Stampa).
Virus, dal 18 maggio visite ad amici e seconde case. I viaggi tra regioni dal primo giugno (Messaggero).
Eurozona. Al Correre parla la commissaria Ue Vestager: "C'è il rischio di frammentare il mercato". Per il Sole, il prestit Mes costa meno dell'acquisto titoli della Bce: 7 mld di risparmio. Gentiloni alla Stampa: "Subito Recovery Fund da 1000 mld".
Caso Silvia Romano. La cooperante liberata: "Ora sono libera e ho bisogno di tempo" (Corriere). La Procura apre un'inchiesta sugli insulti (Stampa). Giornale: la jihad ringrazia Silvia e l'Italia. E scatta l'indagine sui soldi alla jihad (Repubblica).
Esteri-Usa, l'allarme di Fauci: negli Usa con la Fase 2 pericolo di contagio fuori controllo (Sole). Il virologo a Trump: "Non riaprire" (Messaggero).

ECONOMIA
Slittato nuovamente il decreto Rilancio per via delle divisioni interne alla maggioranza. Ma pesano anche coperture dubbie, dispetti e ritardi (Fatto p.3): soldi in forse per cassa integrazione e personale sanitario. IL decreto resta un fantasma – scrive il Giornale (p.15) -: conti ballerini su tasse e cig. Infatti, scrive la Stampa (p.4), nel pacchetto lavoro mancano 6 mld. Ma sono da trovare anche le coperture per la cancellazione dei versamenti Irap (1,9 mld) alle aziende. Dal taglio dell'Irap – spiega il Sole (p.3) – uno sconto per 4 mld a 2 mld di imprese e professionisti: restano fuori solo le aziende sopra i 250 mln di fatturato. Uno sconto che si traduce in un aiuto alla liquidità delle imprese ottenuto per via fiscale anziché attraverso altri meccanismi fin qui rivelatisi spesso più complicati del previsto. Il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, alla Stampa (p.2) dice: "Il governo è lento sull'economia: mancano gli strumenti per la ripresa. Bisogna spendere i soldi bloccati dalla burocrazia". Intanto, uno studio di Mediobanca propone le stime sul costo del virus per l'Italia: "Fino a 170 mld" (Repubblica p.20). Secondo lo studio, nel 2020 potrebbe andae in fumo una quantità di Pil pari a quello prodotto dal Veneto.
Aiuti europei, il commissario al Bilancio Gentiloni parla alla Stampa (p.5): "Serve un Recovery Fund da 1000 mld per fermare la spirale del debito". A preoccupare Gentiloni è lo spettro di un'Ue che riparta a più velocità: "Per correre ai ripari, l'Eurogruppo ha compiuto un primo passo con il Mes per la sanità, Sure per i lavoratori e il fondo Bei per le imprese. Un passo importante, ma insufficiente senza un piano per la ripresa con un forte finanziamento". Intanto, MF (in prima e p.7) riprende le indicazioni del dg del Fondo Salva-Stati Regling, secondo cui l'Italia potrebbe risparmiare 7 mld utilizzando i fondi del Mes rispetto all'alternativa di muoversi ca sola sui mercati per finanziare l'aumento del debito cauato dalla pandemia. La vicepresidente della Commissione Ue e titolare dell'Antitrust, Vestager, al Corriere (p.6) spiega:  "È molto importante concentrarsi su un approccio paneuropeo: sia per le aziende che si trovano nei Paesi in cui gli aiuti di Stato possono essere dati in un ammontare sufficiente sia per i loro clienti e i loro fornitori in altri Stati membri è fondamentale che ci sia ancora concorrenza nel mercato unico".

POLITICA
Maggioranza divisa sul Decreto Rilancio, per il quale arriva un altro rinvio: dopo una lunga trattativa, arriva una nuova bozza sui migranti (Repubblica in prima e p.2 e tutti). Dopo l'ennesima giornata di riunioni, frenate e veti incrociati, in serata arriva la nota di Palazzo Chigi sull'intesa (Corriere p.2). Trovato in extremis il compromesso sulla regolarizzazione di braccianti e colf che lavorano in nero: è servito l'intervento di Palazzo Chigi per risolvere le liti tra il M5S, che continuava a dire "no", e Iva, Pd e Leu che non erano più disposti a riaprire la discussione (Stampa p.2). Per il Messaggero (p.3) è stato l'asse Conte-Pd a drenare il M5S e spingere per l'ok alla sanatoria. Il capogruppo dem Marcucci al Corriere (p.2): " Secondo me il punto di equilibrio trovato è ragionevole per la dignità del lavoro, per le esigenze economiche, il senso di giustizia sociale e anche per la tenuta delle istituzioni, quindi sinceramente ho difficoltà a comprendere questo altolà dei 5S". La ministra dell'Agricoltura Bellanova a Repubblica (p.2): "Con i 5S trovato un accordo. Non c'è nessuna sanatoria: stiamo parlando di migliaia di persone sfruttati ai limiti della schiavitù e di chi aiuta i nostri anziani. La norma non verrà stralciata, se così fosse non ci sarebbe più una maggioranza". Resta però – scrive la Stampa (p.3) – il gelo tra Conte e il M5S, con i grillini che avvertono: "Il premier non pensi di poter fare da solo". E Verderami sul Corriere (in prima e p.3) scrive:  il braccio di ferro sulla regolarizzazione dei braccianti è solo la faccia illuminata della luna, dietro cui si intuiscono le ombre dei parlamentari che subiscono le pressioni dei territori e sommano le invettive private con le proteste pubbliche. Ma siccome la crisi in atto è una crisi di consumazione – prosegue Verderami -, nessuno si muoverà fin quando non ci sarà un fattore esterno scatenante. Le divisioni nel Movimento restano uno mina per Conte: secondo Repubblica (p.3) pesano le diverse posizioni delle correnti interne ai grillini, che guardano al rinnovo della leadership. I grillini vanno in ordine sparso – scrive il Messaggero (p.3) -. Torna lo spettro scissione, mentre Di Maio lavora per stoppare le ambizioni di Di Battista, che si offre come l'anti-PD. E anche il Corriere (p.4) parla di "guerra" interna per la leadership dei 5S, con Crimini che finisce nel mirino.

ESTERI
L'indagine sui soldi del riscatto per acquistare armi per la jihad, la rivendicazione degli 007 della Turchia nella liberazione di Silvia Romano e le minacce di morte a lei rivolti aprono vari filoni di indagine (su tutti). La madre litiga con la Ong che spedì Silvia in Somalia, mentre infuriano polemiche sullo show mediatico di Conte e Di Maio (Repubblica p. 18-20). Il riscatto, intanto, è "un problema" per l'Ue, secondo quanto affermato dall'Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue Borrell (Messaggero p.16). Mentre Lega e FdI attaccano sui soldi versati per liberare la Romano, il ministro degli Esteri Di Maio dice: "A me non risultano riscatti per la liberazione, altrimenti dovrei denunciare". L'ex Sismi Saccone al Giornale (p.2): "Pagamento riscatto vietato dalla convenzione di New York e dalla legge, nonché minaccia per le aziende". Ma il pm alla guida dell'antiterrorismo milanese, Nobili, al Corriere (p.25) dice: "Il riscatto? Incoerenza inevitabile se gli Stati non decidono la linea dura".  "Dimenticata la lezione di Moro" (Giornale p.2). Il Governo pensi piuttosto a liberare Chico Forti negli Usa (Libero p. 3)
Usa, Fauci frena Trump: "Prematuro aprire, troppe vite a rischio" (Stampa p.13 e tutti). Il virologo, a capo della task force, mette in guardia il presidente americano e lancia un altro allarme: "Sottostimato il numero dei morti. Rischi enormi se riapriamo troppo presto" (Corriere p.18). Intanto, anche dai Repubblicani critiche alla gestione dell'emergenza di TRump (Messaggero p.15).
In Russia è boom di casi e il virus è vicino al presidente Putin: positivo il suo portavoce (Corriere p.18).

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