Commentario del 06.05.2020

PRIME PAGINE
Economia, scontro nel governo (Corriere). Ultimatum tedesco alla Bce sull'acquisto dei titoli. La Ue e Francoforte: andremo avanti.
"Cosi le Regioni possono riaprire qualcosa prima", sul (Fatto) intervista al premier Giuseppe Conte.
"Il mio salva-Italia", sul (Giornale) intervista a Silvio Berlusconi.
Prodi: Berlino ha perso fiducia nell'Europa (Stampa). L'Alta Corte tedesca mette in dubbio gli acquisti della Bce.
La Germania da i 3 mesi all'Ue (Verità). La Corte Costituzionale tedesca tratta la Bce come la sua colf: boccia gli acquisti di titoli di Stato.
In Italia 30mila morti rimpiazzati con 600mila migranti (Libero)
Lo scontro rallenta gli aiuti (Messaggero). Tensioni sul decreto: tempi lunghi sulle imprese. Conte frena sullo Stato nelle Pmi.
Renzi e il Pd frenano il reddito d'emergenza, schiaffo a 2,5 milioni di italiani (Notizia Giornale).
Mascherine e aiuti, la ripartenza che non va (Repubblica).
Ritorno alla libertà (Tempo). A Roma e nel resto del Paese gli italiani si riprendono un po di vita e di felicità troppo a lungo negata.
Toghe rosse contro l'Euro (Mf). La sentenza della Corte di Karlsruhe mette in forse gli aiuti di Francoforte.
Casa, il credito d'imposta paga i lavori (Sole).

ECONOMIA
Il maxi decreto rallenta, scontro sulle imprese. Conte: "Serve un patto". Il premier incontra i sindacati e avverte: non tutti i posti persi saranno recuperati. Accordo intanto sul Reddito, resta il nodo dello Stato azionista. Previsto oggi un confronto con gli industriali (Messaggero p.2).
Secondo il Corriere (p.2) su migranti e aiuti alle imprese è alta tensione nel governo. Disaccordo in maggioranza sulla sanatoria per 600mila lavoratori in nero proposta dalla Bellanova. Italia Viva e M5S divisi anche sull'ingresso dello Stato nel capitale delle società.
Sul Fatto (prima e p.2-3) le parole del premier Giuseppe Conte, che parla di una "crisi dolorosa". Il premier spiega il ritardi ritardi del decreto Maggio: "C'è una ragione anche tecnica. La commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager sta aggiornando in questi giorni il T em po ra ry framework, cioè lo strumento con cui si introduce un regime di deroga per gli aiuti alle imprese colpite dall'emergenza. Quindi tutte le misure di sostegno alle imprese a cui abbiamo lavorato dovranno attenersi al nuovo quadro. Ne abbiamo delle anticipazioni, ma fino alla versione definitiva non possiamo essere sicuri di essere conformi", poi anticipa cosa prevederà: "Sarà una misura molto importante: credito di imposta per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, poi distribuirà 3 miliardi ai comuni per sblocco opere pubbliche con gare semplificate". Poi la replica al neo presidente di Confindustria Bonomi: "Stiamo lavorando per prevenire e limitare gli effetti negativi dell'emergenza sul piano economico e sociale".
Secondo Silvio Berlusconi, intervistato dal Giornale (p.2) "servono meno tasse. Nessun accordo con questo governo, ma ora niente crisi". Berlusconi propone un "patto fiscale e soldi alle imprese senza burocrazia. La sentenza tedesca? Il diritto Ue prevale sui singoli Stati".
Intanto Repubblica (p.13) parla di Pil a picco per l'Italia: quest'anno -9,5%, ripresa nel 2021. La Commissione europea renderà note oggi le sue previsioni.
Proprio sul tema della Germania il Messaggero (p.4) parla di ultimatum tedesco alla Bce: 3 mesi per giustificare il bazooka di Draghi. La Corte Costituzionale non boccia il Qe, ma vuole chiarimenti sulla misura varata nel 2015. L'intimazione alla Bundesbank mette a rischio l'economia della Banca, ma Gualtieri è ottimista.
Poi il quotidiano parla di sentenza che agita il governo: serve subito il Recovery Fund. Palazzo Chigi teme infatti che altri ricorsi possano bloccare gli aiuti già concordati con i partner. Ora l'obiettivo è cercare di accelerare il negoziato per attivare anche il paracadute Mes. Secondo Romano Prodi, intervistato dalla Stampa (p.3), questa è una "sentenza pericolosa, Berlino ha perso fiducia nell'Ue". Prodi ha poi aggiunto: "Il portavoce della Von Der Leyen ha spiegato che la legge europea è superiore a quella nazionale. La solidarietà europea però rimarrà sempre limitata dalla debolezza delle sue istituzioni". Secondo Verità (p.2) è spallata tedesca all'Unione. Bruxelles ha solo tre mesi per adeguardi all'ultimatum, se le spiegazioni non saranno convincenti, salta tutto.
Il Sole (prima e p.7) riporta le parole di Tremonti, secondo il quale "nulla sarà più come prima. Ora servono titoli patriottici".

POLITICA
In politica continua il braccio di ferro governo-Regioni: l'Emilia vuole riaprire prima, come riportato dalla Stampa (p.6). La Calabria chiede il parere della Corte costituzionale dopo il ricorso del ministro Boccia. Il Messaggero (p.6) parla di offensiva dei governatori: "Riapriamo prima del 18". Ma il premier: la strada è lunga. Da Zaia a Bonaccini: riavviare subito bar e ristoranti, cerchiamo l'intesa col governo. Caso Calabria, l'esecutivo: niente urgenza al Tar.
"Se gli italiani continuano così il contagio non risalirà", queste le parole del premier Conte al Fatto (prima e p.2-3), con il tema che si sposta poi proprio sul duello con le Regioni: "Ho proposto questo nuovo schema che non deroga al principio di massima precauzione. Ma siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un'eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche".
Intanto, come riportato dal Corriere (p.9) la scelta dell'app diventa un caso. La ministra: nessuna manipolazione. Niente test sull'altro software in gara, Pisano si difende. Polemiche al Copasir anche per la quota cinese del 2% nella società italiana che sta realizzando "Immuni".
Come riportato da Repubblica (p.15) arriva intanto il no del Colle al governo di unità nazionale. Se cade Conte, la linea è il vuoto. E il referendum sul raglio dei parlamentari non è un ostacolo per sciogliere le Camere.
Come riportato dalla Stampa (p.9), mascherine introvabili e ancora molto care: "Nessuno rispetta il prezzo calmierato". Dossier di Cittadinanzattiva: il 65% delle farmacie di Roma, Milano, Torino, Genova e Napoli le ha finite. E spuntano ovunque venditori clandestini.
Secondo il Viminale però troppa gente in giro, si studia una stretta, come riportato dal Messaggero (p.8). I dati di lunedì hanno registrato trasgressioni ridotte al minimo, ma il trend del secondo giorno preoccupa il ministero. Più verifiche nel fine settimana. Secondo il presidente dell'Iss Brusaferro "il bilancio si farà tra una settimana. Se continuiamo così potremo riaprire in sicurezza".
Il Corriere (p.8) analizza anche gli scenari per il turismo: termoscanner sulle spiagge e tra gli ombrelloni almeno 10 metri. Gestori di stabilimenti balneari in pressing per avere le regole. Gli ospiti dovranno autocertificare di non essere infetti. Nei musei niente guide, limiti ai touchscreen e audioguide.
Continua intanto anche lo scontro Bonafede-Di Matteo. Proprio Di Matteo, intervistato da Repubblica (p.4) dice: "Bonafede cambiò idea sulla mia nomina al Dap per lo stop di qualcuno". Verità (p.4) parla di Bonafede in malafede. L'offerta a Di Matteo era solo una poltrona che non conta nulla. Il Guardasigilli sostiene di aver proposto al magistrato il ruolo di Falcone, ma non è vero. Oggi quello è un ufficio burocratico.
Le parole di Di Matteo trovano spazio anche sulla Stampa (p.15): "Bonafede mi ha scaricato, mi difenderò con il coltello tra i denti. Non posso accettare che si metta in discussione la mia lealtà".

ESTERI
In primo piano sul Corriere (p.15) l'intervista al ministro Di Maio: "La Cina è un partner, ma i valori dell'Italia sono quelli della Nato, il baricentro non cambia. La politica non c'entra nulla con gli aiuti ottenuti per gestire un'emergenza in cui tanti sono morti".
L'argomento si sposta poi sullo scontro Usa-Pechino: "Non voglio entrare nel merito di chi ha ragione. Prendiamo seriamente le preoccupazioni di Washinghton. Credo che la cosa più saggia da fare in questi casi sia affidarsi alla scienza". Poi definisce "fondamentale" la questione della trasparenza di Pechino: "Quando è iniziata la crisi sanitaria a tutti i miei interlocutori esteri ho assicurato che l'Italia avrebbe agito con trasparenza, e lo stiamo facendo. La stessa trasparenza la chiediamo naturalmente ai nostri partner".
Intanto però il botta e risposta Usa-Cina continua. Trump: "Errore non avvertirci", ed è scontro con Fauci. Il presidente insiste sull'origine in laboratorio e vuole chiudere la task force del virologo.
Fauci lo smentisce sulla Cina, e ora Trump vuole licenziarlo, riporta il Messaggero (p.15). Il virologo e i Servizi australiani e britannici: non c'è prova che il virus venga da un laboratorio. Ma il presidente rilancia: "Presto spiegazioni definitive". E decide di chiudere la task force.
Intanto Repubblica (p.18) si concentra su quanto accade in Russia: il virus contagia il potere di Putin, in vent'anni mai così in difficoltà. Il 2020 sarebbe dovuto essere l'anno della sua consacrazione, con il voto per restare in carica altri 16 anni. Ma è arrivato il crollo di petrolio e rublo, poi il Covid 19 che ora si diffonde come in nessun altro Paese d'Europa.
Il gregge non è immune. Così Libero (p.4). Londra lazzaretto d'Europa, ci sono più morti che da noi. I decessi ufficiali sono 29427, un centinaio più che in Italia. Ma altre stime arrivano anche a più di 40mila. Un disastro di proporzioni enormi.

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