Commentario del 03.05.2020

PRIME PAGINE
Così l'Italia prova a ripartire (Corriere). Norme meno rigide per l'autocertificazione. Vietate le visite agli amici. Reddito d'emergenza per tre mesi. Fase 2, i sì e i no: dopo gli arresti la semi-libertà (Fatto). Torniamo liberi (Giornale). Il governo cerca di chiarire, ma fa solo confusione: si potrà fare (quasi) tutto. Bentornata libertà (vigilata) (Libero). Cambia poco da domani: ci sposteremo solo per andare a lavoro, sui mezzi pubblici sarà caos. Visite e spostamenti, si cambia (Messaggero). Vietati gli incontri con gli amici, ma si ai congiunti. Blocchi ai confini regionali. No ai trasferimenti nelle seconde case. Lavoro, casa, affetti: le nuove regole (QN). Virus, l'Italia riparte ma i poveri raddoppiano (Repubblica).
Conte: l'Italia va, non voglio pieni poteri (Stampa). Intervista al premier: governo solido, escludo tassa patrimoniale.
Il governo delle faq news (Tempo). Alla vigilia della fase 2 è caos. Bozze, precisazioni, smentite: le nuove regole sono un rebus. Ripartenza a metà, caos totale (Verità).
Imprese, trattativa nel governo sugli aiuti a fondo perduto (Sole).

ECONOMIA
Il Messaggero (p.6) segnala tensione sulla manovra, lite M5S-Iv, sull'ingresso dello Stato nelle Pmi. Verso l'approvazione mercoledì il decreto "maggio". Gualtieri-Catalfo, confronto sul lavoro. Oggi pomeriggio vertice di maggioranza sul testo. Tra i nodi il Reddito di emergenza. Bonus da mille euro e reddito di emergenza, cosi il Corriere (p.17). Nel provvedimento allo studio del governo aumentano le settimane di cassa integrazione in deroga. Raddopia anche il contributo baby sitter.
Licenziamenti, stop prorogato, sottolinea il Sole (p.2), mille euro a maggio per gli autonomi. Arriva il reddito di emergenza tra 400 e 800 euro, ma è tensione con i renziani. Confermata l'indennità di due mesi a colf-badanti. Ancora congedi straordinari e bonus baby-sitter.  Poi sottolinea le misure dello Stato per le imprese: quattro livelli in base al fatturato.
I temi economici sono al centro dell'intervista al premier Conte sulla Stampa (p.2-3): "Finora il governo ha stanziato 36 miliardi per i lavoratori e 40 miliardi per le imprese". Poi, proprio sui finanziamenti alle imprese promette: "Solleciterò i vertici delle banche affinché nelle casse delle aziende arrivino i soldi al più presto".
Sul fronte dell'Eurogruppo rimangono caldi i temi su Mes e Recovery Fund: "Per quanto riguarda il Mes, preferisco non tornare sull'argomento: analizzeremo i testi finali e valuteremo insieme al Parlamento, al quale spetta l'ultima parola. All'ultimo Consiglio europeo sul Mes ho ribadito che l'unica condizionalità ammissibile è che le risorse siano utilizzate per spese sanitarie dirette e indirette". Secondo il premier "il Fondo per la ripresa è il nostro obiettivo strategico e abbiamo posto come condizione che sia subito operativo". Sempre sulla Stampa (p.5) il presidente di Confesercenti Patrizia Di Luise, dice: "Basta con l'incertezza, ora vogliamo ripartire. I buoni provvedimenti non valgono se non sono subito esecutivi".
Repubblica (p.10) sottolinea l'avanzata dei nuovi poveri. La Caritas: "Sono raddoppiati". Aumenta l'esercito degli indigenti. "Ad aprile ne abbiamo assistiti quasi 40mila in più". A inizio anno la crescita era della metà. Sono precari e stagionali, commercianti e operai edili.
Il Corriere (p.19) intervista Matteo Renzi: "Il premier ora decida, pensi all'economia o farà a meno di noi". Secondo la stima di Confcommercio, come riportato dal Giornale (p.7) la fase "uno e mezzo" farà perdere 84 miliardi in consumi alle famiglie. Stima Confcommercio parla di -8% rispetto al 2019. Sangalli chiede moratoria e aiuti a fondo perduto.

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani le nuove regole per la fase 2. Il governo ha pubblicato ieri una serie di precisazioni relative alla riapertura di aziende e negozi che possono tornare a lavoro già domani, scrive il Corriere (p.2-3). Rimane invece necessariamente legata all'andamento dei contagi la possibilità di far ripartire attività commerciali come bar e ristoranti e anche attività professionali dedicate alla cura della persona. Pubblicata inoltre la lista dei congiunti: si ai parenti, no agli amici. Per passeggiare o andare in ufficio non serve l'autocertificazione.
Secondo il Giornale (p.2-3) è però una Babele di permessi e divieti: ogni regione fa a modo suo. La Campania e la Sicilia chiuse a chi è rimasto fuori. In Trentino parrucchieri aperti, in Sardegna ok alle messe.
Secondo Verità (p.2) la fase 2 è nel caos ancor prima di partire. A settembre lezioni metà in aula e metà a casa. Fra i congiunti restano gli affetti stabili, ma senza una definizione certa. Seconde case vietate, aperti i cimiteri.
Puoi correre, non camminare, scrive Libero (p.2). Puoi vedere cugini sconosciuti, ma non gli amici più cari. Possibile passeggiare solo per motivi di necessità. E' consentita la visita al parente di quarto grado, non al compagno di una vita. Si agli spostamenti in altre regioni se il genitore è malato e quindi potenzialmente contagioso.
Il Messaggero (p.2-3) conferma anche la presenza di blocchi ai confini regionali, controlli su tutti i treni e vietate le visite a amici.
La Stampa (p.2-3) intervista il premier Giuseppe Conte, che traccia gli scenari politici: "Il governo è solido, le larghe intese sono chiacchiere. Non ci sarà una patrimoniale". Poi un messaggio a Renzi: "Gli ricordo che siamo una coalizione". Poi su una eventuale "stampella" da parte di Berlusconi: "E' apprezzabile che vi siano forze di opposizione che, come Forza Italia, assolvono ai loro compito in modo critico ma costruttivo. Ma rimane ben chiara la distinzione dei ruoli". Il premier parla anche dello scontro con le Regioni: "Le divergenze di vedute sono fisiologiche, ma le istituzioni devono collaborare tra loro".
Proprio la linea di Berlusconi è sottolineata dal Giornale (p.10): è ora di rinviare qualsiasi polemica politica. Le indicazione del leader di Fi ai dirigenti: dobbiamo stringerci alle istituzioni. E sale nei sondaggi.
Nel suo intervento sul Sole (prima e p.3) Salvini chiede di "sostituire la cultura del sospetto con quella della trasparenza".
Repubblica (p.6) parla di duemila volontari in campo per i controlli su metro e bus. Le aziende del trasporto locale: "Non possiamo garantire il distanziamento". E interviene la Protezione civile. A bordo obbligatorie le mascherine, chiuso l'ingresso vicino all'autista. Ma molti criteri cambiano da città a città.
"Le regole le fissa lo Stato, le Regioni devono adeguarsi", cosi il ministro Boccia in una intervista al Messaggero (p.5). Poi sottolinea che "i governatori adesso collaborano di più, sono responsabili". Poi, sull'ordinanza in Calabria: "Non l'abbiamo revocata per dare loro una chance, ma pronti al Tar". Secondo il Tempo (p.9) il Colle s'è stufato di Conte. Mattarella potrebbe sfruttare l'arma dei dubbi sull'incostituzionalità dei Decreti per sostituirlo. I nomi dei possibili futuri premier sono tutti dentro al Pd: Zingaretti, Franceschini, Guerini. E, a sorpresa, anche Casini.
Nel suo "Atlante politico", Repubblica (p.14) parla di fiducia nel governo in calo, ma 6 su 10 lo appoggiano. Salvini giù, Zaia oltre il 50%.

ESTERI
L'America in piazza: no alla chiusura, scrive Repubblica (p.18). Gli Stati divisi anche sulle mascherine. Indossarle o meno diventa un manifesto. Dove governa la destra, Texas in testa, la riapertura c'è già stata, ma nelle roccaforti Dem arrivano le proteste. Secondo il Corriere (p.23) intanto è duello su Fauci: Trump lo "imbavaglia". Lo scontro tra repubblicani e democratici per il racconto della crisi che investe il virologo: Trump blocca la testimonianza alla Camera.
Trump, nuovo stop a Fauci, scrive anche il Giornale (p.19): "Non parlerà alla Camera". La Casa Bianca vieta la testimonianza del virologo: "Inopportuna". Autorizzato il farmaco anti-Ebola. 
Il Messaggero (p.14) racconta il ritorno alla normalità della Cina. Scuole aperte, ristoranti pieni: la Cina ricomincia dalla fase 2. Un mese e mezzo dopo il giorno con zero contagi consentito l'ingresso nella Città Proibita. Le strade sono trafficate, ovunque controlli della temperatura. La sfida ora è sull'economia. Sempre il Messaggero (p.15) traccia anche gli scenari europei. Parigi prolunga l'emergenza, in Spagna obbligo di mascherine. Poteri speciali al governo francese fino al 24 luglio. Via alla fase due di Madrid.

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