Commentario del 16.05.2020

PRIME PAGINE
Riaperture, c'è l'intesa. Ma il governatore Fontana dice: "Clima di odio
contro la Lombardia" (Stampa). Si riparte a distanza di un metro
(Messaggero). Verità: "Conte ci allenta il guinzaglio ma dovremo girare
con il metro". E il Corriere scrive: riapertura tra le tensioni.
Giornale all'attacco: Conte, riapertura-farsa. Intanto, dal 4 giugno
l'Italia riapre le frontiere Ue. Sì ai viaggi tra regioni (Sole).
Italia-Economia. Rischio Covid, Inail e Governo frenano. Ma si
aggiungono i protocolli regionali (Sole). Fatto: contagi sul lavoro, già
40 mila casi. Alla Stampa parla il presidente dell'Inail, Bettoni:
"Contagio, le aziende colpevoli solo se non adottano i protocolli".
Berlusconi al Giornale: "Scudo penale per imprenditori e bonus ai
medici". "Quattro mesi per salvarci" titola Repubblica.
Eurozona, parte il Salva-Stati, slitta il Recovery (Messaggero).
Esteri-Germania: Paese in recessione, il Pil è diminuito del 2,2% (Sole).
Esteri-Cina, la produzione industriale già oltre i livelli del 2019 (Sole).

ECONOMIA
Poveri, soli e arrabbiati: "Quattro mesi per salvare il Paese dal
baratro" (Repubblica p.2). Il decreto Rilancio vale 55 miliardi, il Pil
perso 150. E restano senza paracadute milioni di invisibili. Colf,
operai in nero, piccoli esercenti. I sindacati: troppi senza impiego,
servono subito riforme. Secondo il Giornale (p.8) il dl Rilancio resta
sulla carta, mancano i soldi per le mance. La Regioneria dello Stato non
ha ancora dato il suo via libera. E Pd e M5S litigano sugli "aiuti" agli
amici.
Secondo il segretario generale della Cgil Landini, intervistato da
Repubblica (p.4) tra "diritti, welfare e ambiente" è il momento di
"rifare l'Italia". Poi aggiunge: "Sbagliato non far pagare l'Irap alle
aziende che fatturano. Confindustria alzi lo sguardo e non pensi alle
medaglie sul petto". Intanto sul contagio da virus in azienda è stop
alla responsabilità penale, scrive la Stampa (p.6). Aziende in allarme
per il rischio oneri legali, poi arriva il dietrofront. Resta valido il
riconoscimento del Covid come infortunio sul lavoro. Proprio la Stampa
(p.7), sul tema, riporta le parole del presidente Inail Bettoni:
"Imprenditori saranno colpevoli solo se vengono violati i protocolli di
sicurezza".
Intanto, secondo quanto riportato da Mf (p.5) Bankitalia vede nero sul
Pil. Per l'Istituto centrale l'economia italiana si è contratta del 4,7%
nel trimestre e crollerà del 9% nell'intero anno, per poi rimbalzare.
Previsto un calo dell'occupazione del 10%.
Per il Sole (p.4) auto, meccanica, fiere e robotica sono i grandi
assenti del Dl rilancio. Per l'automotive solo mini dote sull'elettrico.
Saltate le misure su impresa 4.0 e bonus per le rassegne.
Al via intanto il Btp Italia anti virus: cedola all'1,4% più bonus
fedeltà (Sole p.11). Il collocamento da lunedì prossimo con raccolta
senza limite ex ante e fondi tutti all'emergenza. 1,4% il tasso minimo
del titolo a 5 anni fissato dal Tesoro. Ma l'obiettivo è superare il 2%
(MF p.12). Il ministro dell'Economia Gualtieri a MF (p.13) dice: " Con
il Btp Italia possiamo dire che, mentre da un lato i risparmiatori
italiani si proteggono dall'inflazione vedendo aumentata la
remunerazione dei loro investimenti, dall'altro la complessiva struttura
del debito italiano beneficia di un aumento dell'inflazione. Maggiore
crescita e un po' di inflazione farebbero bene ai conti pubblici e ai
sottoscrittori del Btp Italia". Per Libero (p.15) Gualtieri si svena per
convincere i risparmiatori a compragli i Btp. L'obiettivo è raccogliere
decide di mld per sostenere le promesse.
Eurogruppo, l'Ue attiva il salva-Stati, ora può essere richiesto. Slitta
il Recovery Fund (Messaggero p.8). Via libera alla linea di credito da
240 miliardi e ai fondi anti-disoccupazione da 100 miliardi. La
Commissione rimanda al 27 la proposta sui titoli comuni. E il
centrodestra si spacca.
Conte: non useremo il Mes, ma potremo ripensarci se lo farà anche la
Francia, riporta Repubblica (p.11). Da una parte il premier non vuole
che venga lesa l'immagine del Paese, dall'altra punta ad evitare che uno
strappo dei 5Stelle faccia cadere la maggioranza.
Sul Mes non c'è alcun vincolo di maggioranza", così il capo dei 5Stelle
Crimi nella sua intervista al Fatto (p.7).
"Ue, è venuto il tempo della lotta ai tecnocrati", così il presidente
del Parlamento Europeo, David Sassoli, intervistato dal Fatto (p.6). Poi
sottolinea: "Ora serve coraggio, ci vuole il bazooka dei Recovery bond".
Poi, su un eventuale utilizzo del Mes: "Al presidente Conte ho detto che
servono progetti in Europa, ci sono le risorse per finanziarli. Il Mes
può essere una buona occasione per avere ambulatori nelle università,
nei distretti industriali, sul territorio e anche per trovare un vaccino
e distribuirlo". La Stampa (p.16) riporta il piano di Ursula per la
ripresa: "Fondi Ue in cambio di riforme". Slitta al 27 maggio il varo
del Recovery Fund: il via libera definitivo non arriverà prima di
settembre. La mossa della presidente Von der Leyen per convincere i
nordici sui sussidi a fondo perduto.


POLITICA
Lite sulle regole, poi il via libera. Il 3 giugno frontiere riaperte
(Corriere p.2). Dopo le tensioni documento unitario delle Regioni, si
ammorbidiscono le linee guida dell'Inail. Al mare e nei bar "sconto" sui
metri, si parte lunedì. Spiagge e locali, si alla linea "light" dei
governatori, scrive anche il Fatto (p.2). Secondo Libero (p.2) le
Regioni decidono qualsiasi cosa e Conte non fa nulla. Dopo un braccio di
ferro, Giuseppe è costretto a cedere: le linee guida volute dall'Inail
avranno solo un valore di indirizzo. Prima boccata di ossigeno per i
cittadini dopo mesi di incubo.
Oltre alle nuove linee guida, il Messaggero (p.2-3) parla anche di
frontiere aperte con la Ue. Tra due settimane aeroporti aperti, in
Italia si entrerà senza quarantena. Poi riporta le reazioni, a
cominciare dal ministro Boccia: "Da lunedì il Paese riparte, e lo faremo
in sicurezza, siamo uno Stato amico". Zaia: "Giornata stressante, ma
sono molto soddisfatto". L'Italia che riparte, scrive la Stampa (p.5),
proponendo un focus con le nuove linee guida per ogni attività, dai
parrucchieri fino agli stabilimenti balneari, passando per ristoranti,
bar e centri estetici.
Il governatore De Luca al Corriere (p.3) dice: "Ho forte preoccupazione,
l'impressione è che ci sia stato un crollo psicologico e anche
istituzionale. E' come se non avessimo retto più la linea del rigore. La
linea della Campania è che voglio riaprire tutto, ma per sempre. Non
farlo e richiudere dopo una settimana". Repubblica (p.6) intervista
Virginia Raggi: "Ora semplificare tutto, come sul ponte a Genova o qui
si rischia la rivolta". Fontana assassino, questa la scritta contro il
governatore lombardo apparsa su un muro, riportata dal Giornale (p.2-3)
e altri quotidiani. E proprio al Giornale lui dice: "Una campagna contro
di me. Falsità da politici e giornali". Poi aggiunge: "Mi hanno definito
razzista, sfascista e poi superficiale. La Lombardia è nel mirino. La
scritta contro di me? Dispiace, significa che il clima non è quello
giusto". Il 2 giugno porteremo in piazza la libertà e l'orgoglio degli
italiani. Questo l'intervento di Giorgia Meloni sul Tempo (prima e p.3).
La leader di FdI chiama a raccolta "l'Italia dimenticata" il giorno
della festa della Repubblica. A fare chiarezza sulle linee guida è
direttamente il presidente dell'Inail Franco Bettoni, intervistato dalla
Stampa (p.7): "Le regole tanto contestate sugli impianti balneari sono
solo raccomandazioni. Tutto è ancora in evoluzione, le indicazioni
possono cambiare in qualsiasi momento". Nella sua intervista al Fatto
(p.6) il presidente dell'Europarlamento David Sassoli dà un giudizio
sull'operato del governo nella gestione dell'emergenza: "Ha gestito la
più grave crisi dal Dopoguerra, ha fatto scuola nei confronti degli
altri Paesi, ha stanziato una manovra di sostegno a persone ed imprese e
oggi è chiamato, insieme all'Ue, a indicare la via della ricostruzione.
E devo dire che il presidente Conte è sempre uscito a testa alta dai
vertici europei".
Tra i temi anche lo scontro politico e la possibile sfiducia a Bonafede.
Il Corriere (p.22) riporta la sua ira per le intercettazioni: lascia il
dirigente del caso Palmara. Via il capo di gabinetto Baldi: "Le mie
dimissioni per tutelare il ministro e l'istituzione".
Via il capo di gabinetto, Bonafede sotto assedio, scrive la Stampa
(p.10). Conte lo blinda, ma il Pd: "Deve cambiare passo". Secondo le
destre il ministro "va sfiduciato", riporta invece Repubblica (p.16).

ESTERI
In primo piano la corsa al vaccino di Trump. L' "alta velocità di
Trump", il vaccino entro il 2020 in produzione prima dell'ok, scrive il
Corriere (p.18). Via all' "Operation Warp Speed": priorità agli Usa: "Ma
niente ego, collaboreremo con gli altri Paesi". Dieci miliardi in campo.
E il rischio di buttare via tutto. Anche il Messaggero (p.14) parla del
vaccino rapido di Trump: "Lo avremo entro fine anno". Quattordici
farmaci nella fase finale, pronto ad intervenire anche l'esercito. I
vertici della Sanofi da Macron dopo le polemiche sulla priorità a
Washington. La Stampa (p.13)si concentra invece sull'ultimo schiaffo di
Trump alla Cina: "Pronto a bloccare tutte le relazioni". Il presidente
alza il livello dello scontro: "Risparmiamo 500 miliardi", la replica:
incontriamoci.
Infine, per quanto riguarda gli Usa, Repubblica (p.20) parla di
Trump-Obama, la sfida d'America è tra presidenti. Addio al consueto
galateo tra nuovi e vecchi leader Usa. Donald contro Barack sul
Russiagate. E l'ex capo della Casa Bianca si limita a dire: votate.
Il Corriere (p.19) riporta invece la "conversione" di Boris Johnson:
guerra all'obesità e più bici per tutti. Guarito dal Covid-19, il
premier britannico sa di avere rischiato la vita perché sovrappeso. Era
contrario allo "Stato-mamma": oggi estende la sugar tax. Per quanto
riguarda Londra, il Fatto (p.16) parla di mascherine custodite nel
magazzino con l'amianto. L'appalto da 55 milioni di sterline per
stoccaggio e distribuzione di materiale medico a una azienda poi venduta
nel mezzo della pandemia.
Brexit fase 2, negoziati al collasso, riporta il Corriere (p.23) e
altri. I negoziati sulla fase 2 della Brexit sono sull'orlo del
collasso. Londra ha dato alla Ue un ultimatum di due settimane: o cambia
strada o potrebbe saltare tutto. I britannici accusano Bruxelles di
avere un "approccio ideologico", mentre Michel Barnier, il capo
negoziatore europeo, ha rimproverato alla controparte una «mancanza di
comprensione delle condizioni di accesso al nostro mercato». Londra
vuole totale indipendenza dai regolamenti europei mentre Bruxelles
insiste su un "level playing field", ossia parità di condizioni.

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