Commentario del 04.05.2020

PRIME PAGINE
"L'ora della responsabilità" (Corriere). "L'Italia alla prova" (Messaggero). "Italiani uscite – titola Q – ma usate la testa". Alla Stampa parla il ministro dell'Interno Lamorgese che chiarisce "Le regole per ripartire". Il Fatto: da oggi la fase 2, esodo da paura Nord-Sud. Ma la task force annuncia: "Se il virus torna, chiudiamo" (Repubblica). Libero: Il virus a giugno sarà morto. Scuola, maturità in aula. I presidi: "Poca sicurezza". Fatto intervista la ministra Azzolina: "Classi alterne solo per i più grandi, spazi esterni per i piccoli". Verità attacca: scuola a metà e non solo, così ora fanno del male ai bambini.
Italia-Economia. Aiuti alle imprese e Reddito, scontro sulla maxi-manovra (Messaggero). Corriere intervista il neopresidente di Confindustria, Bonomi: "I prestiti non bastano. Il governo si muova". A Repubblica parla Marco Bentivogli: "Accordi aziendali per tutelare chi lavora".
Usa, l'affondo contro la Cina: "Virus partito dai laboratori di Wuhan" (Corriere, Repubblica). Il segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, alla Stampa: "Cina e Russia usano il virus per condizionare l'Italia".

ECONOMIA
Maxi decreto da 55 mld. Ma su Reddito e imprese si verifica un nuovo scontro nel governo (Messaggero p.8, Repubblica p.12). Dopo un lungo vertice di maggioranza alla presenza di Conte e del ministro Gualtieri, potrebbe slittare a giovedì il Consiglio dei ministri. Restano infatti le tensioni tra Italia viva e M5S sul Reddito di emergenza. Ma è duello anche sul meccanismo, definito "statalista",  degli aiuti alle imprese con l'ingresso dello Stato nel capitale di quelle di medie dimensioni. Al Corriere (p.15) parla il neo presidente di Confindustria Bonomi: "Cassa integrazione, reddito di emergenza, reddito di cittadinanza. La risposta del governo alla crisi si esaurisce in una distribuzione di denaro a pioggia. Tra l'altro è denaro preso in prestito, perchè non lo abbiamo. Si può andare avanti così per pochi mesi. Ma quando i soldi saranno finiti, senza nel frattempo aver fatto un solo investimento nella ripresa del sistema produttivo, la situazione sarà drammatica".
Sul Giornale (p.8) la proposta di Silvio Berlusconi per le imprese: "Bisogna consentire alle attività economiche di tornare in attività nel più breve tempo possibile. Questo significa che non possono essere gravate di debiti a breve scadenza. Ci vorrebbe una sorta di "cassa integrazione" per le imprese, che indennizzi a fondo perduto su base mensile e per i mesi di inattività con una percentuale di quanto dichiarato nel 2019. Per ridare margini di utile alle attività produttive, occorre una riforma fiscale, attraverso l'introduzione di una flat-tax più contenuta possibile, la sospensione di ogni scadenza fiscale per tutto il 2020. Infine un taglio alla burocrazia, sospendendo il codice degli appalti e superando il  regime delle licenze e delle autorizzazioni preventive, da sostituire con controlli ex-post".
Intanto, l'esecutivo prepara lo sblocco di 25 opere: al Mit si studia la semplificazione di tutto il percorso, dalle autorizzazioni al collaudo, sul modello Ue (Messaggero p.8). Repubblica (p.17) mette però in evidenza l'asfissiante e poco chiara regolamentazione: anche nella lotta al virus a vincere è la burocrazia. 160 decreti in 100 giorni. Il presidente dell'Abi Patuelli al Messaggero (p.11): "Via subito alle grandi opere, basta attivare l'interruttore. Ma il piano industriale del rilancio funzionerà solo se lo Stato comincerà a disboscare il codice".

POLITICA
Oggi il via alla Fase 2: dalle fabbriche ai cantieri, ripartono in 4,4 mln (Corriere p.2 e tutti). L'Italia mette la testa fuori: meno controlli sulle strade (Repubblica p.2). L'avvertimento del premier Conte: "Ora sta a noi decidere se vogliamo evitare dolorosi dietrofront" (Corriere p.3). Alla Stampa (p.4) parla la ministra dell'Interno Lamorgese, che dice: "Siamo ancora in una fase delicata. Mi appello all'autocontrollo dei singoli cittadini per quanto riguarda il rispetto rigoroso delle norme di sicurezza. Resteranno i controlli e le autodichiarazioni, che hanno il primario obiettivo di salvaguardare la salute pubblica. Le vacanze estive? Dipende da noi: se continuiamo a rispettare le regole possiamo immaginare di riacquistare gradualmente spazi di movimento". E a Repubblica, (p.3) il consigliere per l'emergenza del ministero della Salute Walter Ricciardi, avverte: "Non è finita. Se i contagiati tornano a salire, tra due settimane dovremo richiudere tutto".
Repubblica (p.12) segnala come quella che inizia oggi sia la fase 2 anche per Conte, che in due settimane si gioca tutto. Il premier è di fronte a una doppia sfida: tenere sotto controlli i contagi e far ripartire il Paese. Il capo del governo deve fare i conti con i malumori anche interni alla maggioranza. Tra Conte e Renzi – scrive la Stampa (p.8) – nervi sempre più tesi. Il leader di Italia viva chiede maggiore ascolto da parte del premier, e starebbe lavorerando a una staffetta con Forza Italia, anche se Berlusconi dice "no". Intanto, Di Maio si schiera a difesa di Conte e attacca Renzi per l'aut aut al governo: "Basta pensare al consenso elettorale – dice il ministro degli Esteri -. Ogni forza politica indossi la maglia dell'Italia" (Corriere p.14).
Scuola, presidi e sindacati contro la didattica a metà: retromarcia del ministero dopo le proteste sulle lezioni divise tra scuola e online (Repubblica p.16 e tutti). Secondo i dirigenti scolastici sono "improponibili turnazioni e classi a distanza". Ma la ministra dell'Istruzione Azzolina al Fatto (p.4) spiega: "L'ipotesi delle classi alterne riguarda solo i ragazzi grandi. Per i più piccoli dovremo immaginare altri spazi oltre a quelli tradizionali: la scuola potrà aprirsi al territorio".

ESTERI
In primo piano sulla Stampa (in prima e p.2) l'intervista al segretario della Difesa Usa Mark Esper, che dice: "Reti 5G, industria e aiuti: Cina e Russia sfruttano il virus per avere più potere in Italia". Poi aggiunge: "Insieme ai nostri alleati Nato compiremo passi significativi per assicurare che la crisi sanitaria non diventi una crisi di sicurezza. Ho ripetutamente sollecitato Russia e Cina ad essere trasparenti con l'informazione durante questa crisi. Raccomando anche che le loro donazioni ad altri Paesi siano di qualità e senza condizioni". Intanto, gli Usa accusano: "Virus uscito dal laboratorio di Wuhan" (Repubblica p.18 e altri). Dagli Stati Uniti arriva l'attacco del segretario di Stato Mike Pompeo alla Cina: "Ci sono prove sostanziali, non è la prima volta che siamo colpiti per colpa dei cinesi". La replica di Pechino: "Sono solo bugie, dove sono le prove?". Ma la Cina rischia l'isolamento, a pesare sono i dubbi sulle prime settimane dell'epidemia.

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