Commentario del 22.08.2019

IN PRIMA PAGINA
Parte la trattativa Pd-M5S (Corriere). Il Pd va a vedere, Lega in ginocchio (Repubblica). M5S-Pd, primi sì: nodo premier (Messaggero). Falsa partenza, Zinga: "Conte no",  Renzi: "Conte sì" (Fatto). E Conte dice: io non gioco (Corriere). Zingaretti: "Nessun veto su Di Maio. Renzi? E' passata la mia proposta" (Messaggero). Il rebus: Flick, Cantone, Fico e Giovannini in pole per Palazzo Chigi (QN). Ma il nome coperto è David Sassoli (Verità). Salvini si barrica al Viminale e sui social raccoglie critiche (Fatto). Macron: "Di Maio il vero perdente" (Repubblica). La Boschi: "Felice di essere un bersaglio" (Repubblica). Mattarella preme su grillini e Pd: "Un nome entro lunedì o il voto" (Stampa, Sole). Parisi: il rischio che gli elettori non capiscano (Stampa). Il ritorno di Berlusconi: "La via maestra è il voto" (Giornale). Spettacolo pietoso (Libero). L'inciucio ha già il programma: "Più Europa, più immigrati" (Verità).
Boccia: non importa il colore politico, il governo dia risposte all'economia (Sole).
Nuovi spiragli dal Pd per far nascere un governo. Il sondaggio: M5S, Dem e LeU al 52% (Notizia Giornale). I primi sondaggi: la Lega in calo, vola il premier (QN).
Più tasse e senza crescita, è caccia a trenta miliardi (Giornale). Borse e spread, rally estivo in attesa delle banche centrali (Sole). Industria 4.0 e bonus Sud: ora a rischio 2 miliardi (Sole).
Trattativa Roma-Bruxelles, l'Ue disponibile a una proroga per frenare l'Iva (Stampa). Salvini: ho già una manovra da 50 miliardi (Tempo).
Effetto Quota 100, in dodici mesi via 35 mila prof (Messaggero). Allarme pensioni: quota 100 svuota ospedali e scuole (QN). Rischjo di brusco stop: 60mila precari senza concorso (Avvenire).
Sanità, la lista d'attesa comincia al telefono: oltre 20 minuti per un operatore (Tempo).
Omicidio Diabolik, spunta la pista romana (Messaggero). Slogan e saluti romani ai funerali, famiglia contro la polizia (Repubblica). Gli ultras si prendono il funerale di Diabolik (Fatto). L'addio a Diabolik tra fumogeni e saluti romani (Tempo).
Lampedusa è meglio di Lourdes, i migranti malati diventano sani (Libero). Hanno vinto loro: tutti sbarcati gli immigrati della Open Arms (Notizia Giornale).
La vendetta di Trump: niente visita in Danimarca (Corriere). "Copenaghen non cede la Groenlandia". Trrump annulla la visita (Stampa). L'ultima tentazione di Trump: abolire un pezzo di storia, lo ius soli (Repubblica, Giornale). Verso il G7: furia Trump. Attacca la Fed e la Germania e vuole abolire pure lo ius soli (Verità).

ECONOMIA
Effetto Quota 100 in dodici mesi via 35 mila prof. A settembre scatta il primo esodo degli insegnanti. A rilento invece le altre uscite nel pubblico impiego. Quota 100, già in piena azione nel privato, comincia a far sentire i suoi effetti anche nelle amministrazioni dello Stato. Anche se le uscite, che partono proprio ad agosto, sono molto inferiori alle aspettative del governo. Se in dodici mesi se ne sono andati 35 mila professori, negli altri settori l'esodo va a rilento. (Messaggero).
Crac bancari, al via le richieste di indennizzo. Attivato il portale del Mef per le domande dei risparmiatori. Ci sono sei mesi di tempo. 35 mila euro è il valore Isee al di sotto del quale i risparmiatori avranno diritto a essere soddisfatti con priorità negli indennizzi. (Corriere ).
Ue, cresce il reddito delle famiglie. Ma quelle italiane restano in coda. L'Ocse: nel G7 solo il RegnoUnito fa peggio dell'Italia (+0,5%) a causa dell'Irlanda del Nord. (Corriere).
Faro antitrust di Bruxelles sulla criptovaluta di Facebook. Aperto dossier preliminare su Libra per la valutare una procedura formale. Sospetti di limitazione della concorrenza per informazioni e dati. (Sole).
E anche il bund a trent'anni rende sotto zero. È di qualche settimana fa la notizia che i rendimenti sui bond sovrani tedeschi sono ormai negativi per tutte le scadenze; e ieri l'asta del trentennale è andata, prevedibilmente, male. (Repubblica). Il Bund a rendimento zero fa flop. Qualcuno vuole ancora rischiare. (Foglio).

POLITICA
Il Governo che verrà. La prima mossa 5S. Conte bis e al Pd il commissario Ue. Ma il no dem al premier in carica è netto (renziani esclusi). La delegazione grillina oggi al Colle per aprire il dialogo sul programma. Ma c'è ancora chi spinge per la pace con la Lega. Repubbblica p.2. Pd-Cinquestelle, si tratta. I "piccoli": «Noi ci siamo». LeU e Autonomie pronti a entrare in un nuovo governo. I Misti: no al voto. Con l'appoggio dei gruppi minori numeri "blindati" alle Camere. La maggioranza potrebbe contare su almeno 355 voti a Montecitorio e 178 eletti a Palazzo Madama (Messaggero p.2). Mediazione possibile sulla prima donna a Palazzo Chigi. L'identikit somiglia a quello della giudice costituzionale Marta Cartabia. E tramonta il Conte bis. Dalla Bce si fa sapere che Draghi è onorato, ma indisponibile (Corriere p.3). Renzi vuole il governo, Zingaretti cerca un alleato per fermare tutto: Di Maio. La parola magica del segretario del Pd è "discontinuità". Ma come si evita un esecutivo fotocopia del disastroso Conte? L'opzione Severino premier. Si fa sicuro, ma anche no. Sul Foglio in prima. Zingaretti e Casaleggio, la telefonata che ha aperto la trattativa: proviamoci. Il contatto a Ferragosto ha segnato il disgelo ma gli ostacoli restano molti. Il nodo del premier: tutti i dem convinti che sia necessario puntare su un nome terzo (Repubblica p.3). Salvini non s'arrende "Governo con M5S". E avvisa Berlusconi: "Chi fa accordi col Pd non li fa con noi". Oggi la Lega al Colle: esecutivo a tempo su riforme e manovra o voto subito. Borghi rilancia: via dall'euro (Repubblica p.6). Avanza il mostro giallorosso con Conte, Tria o... una donna. La marmellata Pd-M5s-Leu ha i numeri in Parlamento. I veri nodi: il nome del premier e la presenza dei leader. Ma Fico spera nel veto del Pd per conquistare Palazzo Chigi. Il presidente della Camera si gioca la partita della vita. Se i dem affossano il Conte-bis, corre per la premiership (Giornale p.3). I Dem sfidano i Cinquestelle: Sassoli dall'Ue a Palazzo Chigi e Letta jr alla Commissione. Oggi Zingaretti farà il nome dell'ex mezzobusto come premier. E chiederà di sostenere l'anti renziano a Bruxelles (Verità p.4).
Il primo obiettivo di Zingaretti è cancellare il «contratto». Il segretario soddisfatto del sì unanime in direzione. Trattativa possibile, ma con una personalità nuova (Corriere p.5). Intervista al Messaggero: «Nessun veto su Di Maio. Renzi? Passa la mia linea». Il leader del Pd: ok a Luigi ministro. M5S accetti i nostri punti o salta tutto. «I grillini non si fidano di Matteo ma la sua scissione è un'eventualità». Io premier? Ho già altro da fare, sono governatore del Lazio e segretario Dem. Non ci deve essere un contratto sui programmi, si è già visto che questo strumento non funziona (Messaggero p.4). Le previsioni di Arturo Parisi, l'ex ministro del governo Prodi: "Per adesso l'accordo è difficilissimo. C'è il pericolo che gli elettori dei due partiti si sentano traditi dalla politica e si rifugino nell'astensionismo. I tempi del confronto dem-grillini sono importanti quanto i contenuti. Non c'è bisogno di cessioni o concessioni. Adesso serve una convergenza" (Stampa p.5).
Il M5S dice sì al dialogo con i dem e Di Maio frena su Fico premier. Il leader alla ricerca di un nome da offrire al Pd. Ma la base resta divisa su un esecutivo con Zingaretti. Barillari: no a un'intesa col Pd. L'idea di allearsi con loro fa inviperire molti attivisti. Carlo Sibilia: è chiaro che i rapporti con la Lega non si sciolgono dall'oggi al domani. Fattori: «C'è voglia di proseguire. Luigi si concentri sul ruolo di capo politico. Non è indispensabile il bis del premier». Corriere p.7. La questione dei nomi blocca i Cinque Stelle: nessuna risposta per ora ai democratici. Il leader del Nazareno: ok al capo politico grillino ministro. No invece a Di Battista. Di Maio insiste su Conte e mette il veto su Fico: in cambio Gentiloni all'Ue.
Conte: «Io non sono più in gioco» (Corriere p. 10). Il primo ministro ai suoi: «Torno a fare il professore». L'idea di chiudere con la politica, almeno per ora. L'urgenza della manovra imporrà decisioni immediate e improrogabili. "Nessuno deve preoccuparsi di darmi una sistemazione o un ruolo, né in Italia né in Europa. Sono dimissionario".
Forza Italia. «No al governo degli sconfitti» (Corriere p. 6). FI chiede il voto e riavvicina la Lega. La convinzione maturata nelle ultime ore in Forza Italia è che «il governo alla fine nascerà, Pd e M5S stanno già trattando sui ministeri», come ammette un alto esponente del partito. Restano dunque poche le mosse a disposizione di Silvio Berlusconi, arrivato ieri sera a Roma per fare il punto con i fedelissimi prima di salire al Quirinale oggi per esprimere la posizione del partito a Mattarella.
Boccia (Sole p. 6): "Non importa il colore politico, il governo dia risposte all'economia". Il leader confindustriale. "Non entriamo nel merito voto sì, voto no ma servono risposte su lavoro, giovani e crescita". Apprezzamento per Mattarella. "Figura autorevole per il commissario Ue". Boccia aggiunge: "Per l'Italia c'è un rischio stagnazione e possibile recessione, soprattutto per il rallentamento della Germania".

ESTERI
Brexit, trenta giorni per trattare Merkel tende la mano a Londra. Incontro a Berlino con il premier Boris Johnson. Una soluzione sul confine irlandese "è possibile". Ho vissuto 34 anni dietro alla Cortina di ferro. So cosa significa quando i muri cadono e so che bisogna impegnarsi al massimo per la convivenza pacifica. (Repubblica p.15). Brexit, gli industriali tedeschi chiudono la porta. Secco 'no' a Johnson. Il premier inglese dalla cancelliera Merkel propone un nuovo accordo ma i "panzer " lo spianano. Berlino non vuole il confine fisico fra le Irlande, ha già i suoi problemi di crescita economica. (Fatto p.19).
Trump sul sentiero di guerra in vista del G7 di Biarritz. Minaccia dazi ai partner Ue e vuole ricostituire il G8 riammettendo la Russia. (Sole p.16). Usa pronti a invitare Putin al G7 del 2020 in America. Le porte del G7 si stanno riaprendo alla Russia. Martedì il presidente Usa Trump aveva detto che era favorevole a riammettere Mosca al vertice dei grandi della Terra, da cui secondo lui era stata esclusa perché Obama si era lasciato raggirare da Putin, quando aveva invaso la Crimea. Stampa p.10
Trump offeso non va in Danimarca. Il presidente Usa voleva comprare la Groenlandia. La premier: «Assurdo». Arriverà invece Obama. (Corriere p.12). "Non vendono la Groenlandia". Trump via Twitter cancella la sua missione in Danimarca. Schiaffo del presidente a Copenhagen. La regina: era pronto il tappeto rosso. Sono sorpresa dalla decisione di Trump di annullare la visita dopo il rifiuto di vendere, ma non c'è alcuna crisi tra noi. Rimanderò l'incontro ad un altro momento. Così la premier farà risparmiare spese e sforzi a entrambi i Paesi. Il Paese dei ghiacci dovrebbe dichiarare la propria indipendenza e poi entrare negli Usa. (Stampa p.10).

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