Commentario del 14.08.2019

PRIME PAGINE
Crisi di governo, passa la linea M5S-Pd: Conte in aula il 20 agosto
(Sole e tutti). Repubblica parla di "grande bluff". Prove M5S-Pd contro
Salvini (Messaggero), per il Giornale "nasce un mostro". Libero parla di
"intrighi a Palazzo" e la Verità ipotizza programma e facce (di bronzo)
del governo senza vergogna. Mentre 5S e Dem insieme battono Salvini
(Corriere), il leader leghista all'angolo apre ai 5S (QN) offrendo
taglio dei parlamentari e poi il voto. Per il Fatto quello di Salvini
sul taglio alla casta è un bluff che vale 60 mln, ma per la Stampa non
basta ad evitare la sconfitta. E Di Maio al Fatto rilancia: "Da Matteo
una mossa disperata. Le elezioni le decide Mattarella". La replica di
Salvini nell'intervista al Corriere: "Ritirare la sfiducia? Loro hanno
detto solo no". Tra le ipotesi per un nuovo governo, Messaggero parla di
Conte bis, oppure Fico o Cantone per Palazzo Chigi. Nel totonomi
spuntano anche Veltroni ed Enrico Letta (Stampa). Ma sul tavolo resta
l'ipotesi governissimo (QN).
Sole analizza i risvolti sull'occupazione della crisi di governo: dalla
scuola alla sanità 380 mila posti in bilico, e la Furlan (Cisl),
intervistata dal Sole, chiede "risposte immediate su fisco e lavoro".
Dagli esteri, tensione per l'incidente in Russia: esplode un missile,
sos radiazioni: rischio Chernobyl (Corriere e tutti).
Genova e il ponte Morandi, oggi il giorno del ricordo e dell'orgoglio
(Stampa e tutti).Spazio su tutti all'addio a Nadia Toffa, la guerriera
che lottava con il sorriso (Messaggero), e alla vincita da 209 mln di
euro al Superenalotto con una schedina da 2 euro (QN e tutti).

ECONOMIA
La crisi politica cancella gli operai. Oltre 240 mila rischiano il
posto. Da Ilva a Whirlpool, da Bekaert a Embraco, il caos del governo
lascia irrisolte centinaia di emergenze industriali. Appello unitario di
Cgil, Cisl e Uil. Re David (Fiom): "Lavoratori dimenticati come i
migranti in mare". Il decreto per le imprese non arriva alla Gazzetta
Ufficiale, a rischio gli ammortizzatori. La task force del Mise
spiazzata dagli eventi (Repubblica p.11). «Preoccupati dalla crisi.
Subito risposte su fisco, investimenti e lavoro». Per la segretaria
generale della Cisl Annamaria Furlan «va assolutamente scongiurato
l'aumento dell'Iva» (Sole p.4).
Le aziende sono molto preoccupate: la situazione del mercato interno è
quella che è. Non perdiamo altro tempo Andiamo subito a votare. Parla
Roberto Snaidero, l'imprenditore friulano, ex presidente Federlegno:
"Non vedo alternative Più si va avanti, più continua l'agonia.
Filo-Salvini? Non mi interessa: dico quel che penso" (Stampa p.8).
L'Italia nella tempesta Argentina a rischio export e investimenti. Un
miliardo di dollari "puntati" sul Paese da gruppi come Fca, Tenaris e
Impregilo e molte vendite di macchinari tricolori (Repubblica p.26).

POLITICA
Salvini sfida Di Maio. «Taglio dei parlamentari e urne». Ma la mossa
leghista non passa. E lui: allora non sfiduci Conte (Corriere p.2). Per
Folli (Repubblica) quella di Salvini è "un'astuzia fuori tempo". In
Senato spunta una nuova maggioranza (grillini, Pd e Leu). Battuto il
centrodestra: Conte in aula il 20 agosto, e non oggi (Repubblica p.2).
Primo autogol di Salvini: il partito dell'inciucio in Senato arriva a
quota 162. Il vicepremier impone il voto nonostante i dubbi di Fi e Fdi.
Maggioranza assoluta per M5s, Pd e Leu (Giornale p.3). La via d'uscita
dalla crisi: l'imbroglio. L'accozzaglia di chi vuol prendere tempo ha
una speranza: che qualche pm azzoppi i leghisti (Libero p.3). Il trucco
di Salvini: taglio agli eletti, ma dal 2024(Fatto p.2).
Lo «stupore» del Colle: non si può congelare una legge costituzionale.
Per il Quirinale Salvini «cambia le carte in tavola» (Corriere p.5). 
Avviso di Mattarella: impensabile fare la riforma e andare al voto,
sciogliere le Camere lederebbe il diritto a chiedere il referendum
(Repubblica p.5). Il costituzionalista Azzariti su Repubblica (p.5):
"Secondo la Costituzione bisogna fare un referendum". Sul Giornale
(p.4): «L'iter dettato dal leader leghista? Sì, è possibile andare
subito alle elezioni. Ma la riforma costituzionale non entrerebbe subito
in vigore».
La mossa di Fico per tenere aperta la trattativa col Pd. La riforma in
calendario alla Camera dopo la sfiducia: se Conte cade, salta. Di Maio:
l'obiettivo è di legislatura (Repubblica p.3). Il premier il 20, la
riforma due giorni dopo. Il rompicapo dei calendari incrociati. Per il
M5S Salvini è all'angolo (Corriere p.5). Il no del Senato mette in forse
le certezze del Carroccio. "Un Salvini in difesa rinuncia a ritirare i
suoi ministri dal governo" scrive Franco sul Corriere (p.8). Prove
(difficili) di ritorno al bipolarismo, commenta D'Alimonte sul Sole (p.3).
Il Fatto intervista Di Maio: "Non mi fido di Salvini: la sua è la mossa
della disperazione. Sulle elezioni anticipate o su eventuali nuovi
governi potrà decidere soltanto Mattarella. Io voglio tagliare le
poltrone, lui punta a mantenere quei 345 posti anche nella prossima
legislatura. Ero preoccupato, perché ogni giorno spingeva per rompere.
Ma quel che conta sono i danni della sua decisione. Un nuovo governo si
potrà insediare solo dal 1 dicembre. E nel frattempo non si potrà
rinnovare il reddito di cittadinanza e non si potrà fare la manovra.
Salvini è un irresponsabile" (Fatto p.4).
La replica di Salvini al Corriere: "L'inciucio è pronto, voglio proprio
vederli tutti insieme. Io ho preso tali e quali le parole di Di Maio:
diceva che dopo il taglio delle Camere si votava. Quindi prima voti
quello, poi si apre la crisi. Con Berlusconi ci siamo sentiti per
telefono. Le vecchie etichette sono del tutto superate. Nessuno vuole
inglobare nessuno. Io voglio fare una legge di bilancio importante e
coraggiosa con una persona di cui si fida il mondo come Giancarlo
Giorgetti. Ho avuto i brividi a immaginare una manovra Renzi, Boschi,
Fico e Toninelli. E mi sono detto: facciamoli uscire allo scoperto"
(Corriere p.6). Il leader leghista convinto che dem e grillini non
reggeranno. Salvini adesso si prepara a scatenare le piazze: un accrocco
vergognoso (Stampa p.4).
Le urne si allontanano. L'ipotesi di un Conte bis. Il premier alla
finestra: «Se resterei? Dare una risposta ora è prematuro, vediamo se mi
sfiduciano. In aula vado lo stesso». Per lui i giochi si sono riaperti
(Messaggero p.3). Da Conte dimezzato a jolly. Così il premier spera nel
bis. Il premier prepara l'intervento in Senato. Pronto per altri ruoli:
ministro o commissario Ue (Giornale p.6).
Quattro nomi per il dopo Conte. La trattativa sottotraccia è partita. Pd
e 5S hanno cominciato i contatti informali. Nella rosa di nomi per
Palazzo Chigi due tecnici e due politici. Sullo sfondo le elezioni per
il Quirinale del 2022 (Stampa p.7). Esecutivo Cantone, anzi Fico: la
trattativa Pd-5S. Zingaretti negozia, il nodo del programma. Spunta
anche Flick, gradito a M5S (Messaggero p.7).

ESTERI
Trump rinvia i dazi sull'hi-tech di Pechino. Un gesto distensivo verso i
consumatori e le aziende Usa come Apple che assemblano in Cina
(Repubblica p.27 e tutti). L'Italia fra i paesi che guadagnano nella
guerra commerciale fra i due colossi. I mercati rialzano la testa.
Slitta a dicembre una parte dei rincari Usa: salvi i regali di Natale.
Il dollaro recupera sull'euro, forte rialzo delle quotazioni del
petrolio (Stampa p.23). Rinviate tasse su beni per 98 miliardi (Sole p.6).
Paura per l'incidente atomico (su tutti). Allarme Usa, Mosca minimizza.
Esplosione in una base militare russa. Funzionari americani: solo
Chernobyl peggio. Lo scoppio avrebbe coinvolto un missile nucleare, ma
la Russia ha diffuso poche informazioni (Corriere p.12). Test nucleare.
Il Cremlino ammette: "Una tragedia" (Stampa p.20)
Hong Kong, riaperto l'aeroporto dopo gli scontri. Dopo l'occupazione da
parte dei manifestanti, e la cancellazione di tutti i voli dall'isola
per il secondo giorno di fila, c'erano stati nuovi scontri tra i
dimostranti e la polizia. Donald Trump ha twittato: «La Cina ha spostato
le truppe verso il confine. Tutti stiano calmi» (Corriere p.12). James
To, il veterano del Parlamento spiega le 5 richieste al governo: "Le
forze dell'ordine utilizzano proiettili contro i cortei pacifici".
L'appello dei manifestanti: "Violenze e arresti illegali. L'Occidente
ora ci ascolti" (Stampa p.16). Il bivio di Xi tra repressione e il
rischio di nuove sanzioni. Dopo giorni di censura, il governo di Pechino
alza i toni sui social: "I manifestanti sono criminali". La strategia è
spaventare i giovani, l'uso della forza potrebbe compattare il fronte
internazionale (Stampa p.17).

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