Commentario del 21.07.2017

IN PRIMA PAGINA
Roma, 20 anni a Carminati, 19 a Buzzi, 41 condanne e 5 assoluzioni (Sole). Stangata Capitale "ma non è mafia" (Messaggero e tutti). Il Foglio: mafia capitale era solo una fiction. Il Fatto: Non erano mafiosi, solo ladroni. Roma depredata da destra&Pd. In primo piano su tutti la sentenza di primo piano del processo "Mafia Capitale". Marino al Messaggero: "Io mandato via con la scusa dell'inchiesta". Fiandaca: "Reati a parte città in mano ai corrotti" (Messaggero).
Sul Giornale il barometro politico del momento: si vota a marzo, e per Renzi sarà tutta in salita.
Sul Corriere e tutti il barometro dell'economia: Draghi va avanti con l'acquisto di bond e titoli. Su Avvenire l'allarme della Cisl: cresce il pil ma il benessere resta al palo. Su Italia Oggi la proroga a fine anno della voluntary disclousure.
Dall'Europa. L'Austria provoca: "Tutti i migranti siano confinati" (Avvenire). Sale la tensione tra Berlino e Ankara: "Imprese, non investite in Turchia" (Sole)
In cronaca, l'approvazione della legge sui vaccini. Lorenzin al Mattino: "In classe mai più di due senza vaccino".

ITALIA-ECONOMIA
"Avanti con gli aiuti all'economia" (Messaggero p.18). Draghi va avanti con l'acquisto di bond e titoli e lascia invariati i tassi (Corriere p.11). Sale l'euro sul dollaro, scende lo spread. Sul Corriere intervista a Caselli (Bocconi): "Dalla Bce una scelta di stabilità per evitare scossoni prima del voto in Germania: se necessario, Draghi continuerà con il Qe per tutto il 2019". Ma la Germania preme per chiudere la politica espansiva e si augurano che a settembre arrivi la svolta. A dividere Berlino e Francoforte, per Repubblica è il rischio Italia: la Bce sa che un rialzo repentino dei rendimenti dei bond avrebbe effetti devastanti per un Paese con un debito come il nostro e porterebbe troppa instabilità a ridosso delle elezioni. Il ritorno alla normalità va gestito con la massima cautela. L'Italia è il Paese più esposto, per via del debito e dell'instabilità politica.
Il Pil aumenta, il benessere no: su Avvenire il "Barometro nazionale" della Cisl, che coglie il miglioramento della crescita ma al contempo registra un peggioramento nella qualità della vita delle famiglie. Redditi, qualità del lavoro e coesione sociale in flessione. Colpa del clima di incertezza e precarietà legate al mondo dell'occupazione. Flessione anche sul fronte dei redditi per il mancato rinnovo di contratti collettivi. E il benessere delle famiglie scende. La Cisl: "Serve una manovra iscale efficace per i redditi medio-bassi e una iniezione di fiducia alle famiglie". Altra proposta: rivedere gli indicatori bes da usare in manovra.
Su Italia Oggi l'ipotesi del governo di prorogare fino a dicembre la voluntary disclousure: cinque mesi in più per aderire alla procedura di riemersione dei capitali dall'estero a fronte delle scarse adesioni, solo 7 mila a fronte delle 24 mila attese. Così resta lontano l'obiettivo di 1,6 mld di gettito.

ITALIA-POLITICA
Renzi a Gentiloni: "Ora una nuova agenda per evitare la palude". Sul Messaggero il Renzi-pensiero alla vigilia della pausa estiva: il sostegno al governo non è più in discussione ma resta il timore che finisca per sfiancare il Pd. Di qui la necessità di "un'agenda di fine legislatura" che aiuti e non zavorri i dem Dopo il ddl Vaccini e i decreti Banche e Mezzogiorno (che probabilmente richiederanno la fiducia) si spinge per una riforma dei vitalizi, biotestamento, regolamento degli scioperi. Per Renzi l'imperativo è "evitare la palude", per non ripetere l'incubo del 2012. Per la Stampa l'ostacolo principale sulla strada di Gentiloni è la legge di Stabilità: nel Pd sono praticamente sicuri che i bersaniani di Mdp non la voteranno, dopo le dichiarazioni di Bersani che para di settembre come mese del "redde rationem del governo". L'unica è sperare in Pisapia e , in Parlamento, nell'appoggio di Forza Italia. Orfini:"Noi sosteniamo il governo, ci aspettiamo analogo senso di responsabilità dagli altri – dice alla Stampa – Chi ha nostalgia delle coalizioni impari quanto è faticoso procedere così, tra un veto e l'altro".
"Si vota a marzo e per Renzi sarà tutta in salita", prevede Sallusti nell'editoriale del Giornale. Il leader del Pd, dopo tre anni in fuga solitaria ora rincorre gli avversari. Ma mentre lui arranca Berlusconi vola, sulle ali di una seconda giovinezza.
A sinistra restano distanze e fibrillazioni. Caos al centro. Per Repubblica c'è un piano Verdini-Lupi per silurare Alfano. E Berlusconi si prepara ad accogliere i centristi in fuga: c'è già un nome per la nuova formazione, "Italia civica". All'opera Ghedini e Brunetta: obiettivo, il 3% (Stampa).  Il Corriere "conta" 25 senatori centristi pronti alla fuga per tornare nel centrodestra. Lupi tiene, e al Corriere dice: "Tra noi e Pd asse fino alle elezioni. Forza Italia deve scegliere, tra centro o populisti". Salvini chiude: "Mosse sospette, niente spazio a chi ha sostenuto gli ultimi governi" (Corriere).

EUROPA
Alta tensione tra Berlino e Ankara. Gabriel alle imprese: "Turchia a rischio" (Sole p.6). Investimenti e turisti non sono sicuri, l'avvertimento del ministro degli Esteri: Germania pronta a una revisione delle garanzie pubbliche sui crediti alle esportazioni su questo mercato. E' la risposta all'arresto di un attivista tedesco per i diritti umani, accusato insieme a cinque esponenti di Amnesty International, di sostegno ad organizzazioni terroristiche. "Non possiamo consigliare di investire in un Paese dove non c'è certezza del diritto e dove imprese rispettabili sono bollate come terroristiche". Il riferimento è a Basf e Daimler. Quasi 7 mila le imprese tedesche in Turchia, con Berlino primo partner commerciale di Ankara da cui importa beni per circa 15 mld di dollari. "Meglio per l'Italia" scrive Libero. Weber (Ppe) al Corriere: "L'Europa non può far finta di nulla. Bisogna congelare subito i negoziati per l'allargamento della Ue alla Turchia e anche i finanziamenti destinati da Bruxelles ad Ankara". Intanto Italia e Francia, attraverso il consorzio Eurosam, sviluppano un sistema di difesa anti-missilistica con imprese turche. L'ambasciatore Mattiolo: "Rafforziamo la cooperazione per garantire la sicurezza dello spazio aereo turco e il fianco sud della Nato" (Sole p.14). Parallelamente però la Turchia ha ribadito la sua intenzione di acquistare sistemi russi anti-missile (Italia Oggi p.14). Erdogan ormai è il problema numero uno del Medio Oriente, scrive Negri sul Sole.

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